Titolo originale | Finding Your Feet |
Anno | 2017 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Richard Loncraine |
Attori | Imelda Staunton, Timothy Spall, Celia Imrie, David Hayman, John Sessions Joanna Lumley, Josie Lawrence, Indra Ové, Richard Hope, Sian Thomas, Phoebe Nicholls, Marianne Oldham, Sonny Fowler, Larrington Walker, Paul Chan, Victoria Wicks, Frankie Oatway, Andy Rashleigh, Alex Blake, Alfredo Pea, Cristina Avery, Kaye Brown, Peter Challis, Fred Folkes, Avril Gaynor, Dollie Henry, Heather A. Lewis, Teresa Lucas, Christopher Molloy, Jill Nalder, Kenn Oldfield, Basil Patton, Sarah Tindle, Philip Tsaras, Patricia Winker. |
Uscita | giovedì 8 marzo 2018 |
Distribuzione | Cinema |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,88 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 9 aprile 2019
Una donna da poco in pensione si lascia trascinare dall'entusiasmo della sorella che la vorrebbe vedere ballare insieme ai suoi coetanei. In Italia al Box Office Ricomincio da noi ha incassato 332 mila euro .
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Quando Sandra scopre che suo marito, campione di tennis e di rispettabilità, la tradisce da anni con una presunta amica, cerca rifugio a casa della sorella Elizabeth, detta Bif, che non frequenta da troppo tempo. Bif conduce una vita molto diversa da quella di "Lady" Sandra e cerca di godersi la vecchiaia con gli amici di un corso di ballo. Sandra, inizialmente diffidente e chiusa nel proprio dolore, scoprirà con loro la possibilità di riprendere il controllo della propria vita e dei propri desideri.
Avrebbe potuto intitolarsi "Sandra e Charlie", perché in fondo è l'incontro sentimentale tardivo ma mai troppo tra i personaggi di Imelda Staunton e Timothy Spall a tendere il filo su cui cammina, invece il film di Loncraine s'intitola, nella versione originale, "Finding your feet".
"Finding your feet" significa "rimettersi in piedi" perché il film parla sì della protagonista ma anche di quel coro di personaggi che fa belle le commedie inglesi e che, in questo caso, cerca insieme il proprio passo, fuori e dentro la classe di ballo. Ma i piedi del titolo originale hanno un'altra ragione d'essere, perché funzionano come immagine del cambiamento di Sandra: dapprima scomodamente impettita su scarpe alte, simboli di quel piedistallo sociale fasullo dal quale pensa di poter guardare il resto del mondo dall'alto in basso, man mano ritroverà se stessa in un processo di spoliazione anche letterale, che la vedrà disfarsi del tutto delle scarpe per correre a piedi nudi verso un nuovo inizio.
Coming of age autunnale, anziché raccontare il passaggio all'età adulta, Ricomincio da me racconta il passaggio ad un'età in cui la libertà di scegliere è un valore che non può più essere rimandato. Loncraine si muove bene sul terreno, inevitabile, dei discorsi legati alla malattia e alla morte, e il copione di Nick Moorcroft e Meg Leonard conta qualche battuta memorabile (L'avvenente Jackie parla della fine del suo quinto matrimonio attribuendola alle differenze religiose: "Lui credeva di essere Dio e io non ero d'accordo"), ma per il resto il film non riserva sorprese e la stessa Imelda Staunton, protagonista assoluta, ha fatto di gran lunga di meglio in altre occasioni. Molto più riuscita, su un registro toccante, la prova di Timothy Spall, specie in coppia con Celia Imrie, che interpreta l'eccentrica Bif: nei loro duetti c'è il meglio del film.
RICOMINCIO DA NOI disponibile in DVD o BluRay |
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"Ricomincio da Noi" è una divertente commedia britannica del regista Richard Loncraine in cui una donna sulla settantina d'anni, nel corso di un festeggiamento in casa, scopre all'improvviso che il marito la tradisce con una delle sue migliori amiche. Ovviamente offesa e delusa, abbandona subito il tetto coniugale e si reca al fine di venire ospitata dalla sorella [...] Vai alla recensione »
Bella e piacevole commedia britannica sulla terza età vissuta non come “fine – corsa”, ma come un momento ricco di opportunità in cui si può e si deve riprendere in mano la propria vita consentendosi finalmente, in una libertà nuova e piena, scelte fino ad allora auto precluse per malintesi compromessi sociali dovuti spesso alla famiglia [...] Vai alla recensione »
UN ATTO DI FEDE, UN SALTO NEL BUIO È la frase conclusiva di un film cui attori non sono più tanto giovani che interpretano dei personaggi mossi dalle passioni che in ognuno di noi albergano fino alla fine dei nostri giorni. Bel film, sebbene all'inizio un po' lento, la storia viene a dipanarsi con saccente maestria.
Ricomincio da Noi di Richard Loncraine è un film che inevitabilmente va visto non solo da un pubblico maturo ma soprattutto da una platea giovane che può sicuramnete trarne benefici e insegnamenti. é un film che non si può scordare, ti fa pensare che il tempo non è un nemico e lo fa con una delicatezza e un tono british difficili da replicare.
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Film sulla terza età dal tono british, che intrattiene e diverte con misurato umorismo almeno fino a che una virata al melodramma ed una lunga trasferta fuori contesto a Roma, ne appesantiscono la riuscita finale.
Ottimo film, sceneggiatura molto curata gli attori anche se a me sconosciuti ognuno nel suo carattere sono strabilianti, l'attrice più interessante è la sorella figlia dei fiori molto Hippie sino alla morte (Celicila Imrie), anche la bravura della protagoniosta non è da sottovalutare (Melda Staunton), poi i maschi Timothy Spall ammiratore della protagonista, John Session il [...] Vai alla recensione »
Chi ha detto che gli "ottimi" film, per essere tali, devono essere più pesanti di una polpetta indigerita? I registi italiani ne sanno qualcosa. Ecco un film divertente e ben fatto, di uno humor sottile e mai volgare, attraentemente britannico, che fa anche riflettere sul senso della vita, e sulle relazioni umane, negli ultimi anni che ci rimangono su questo travagliato pianeta.
Non si può dire che la vecchiaia sia affrontata in termini eufemistici dal cinema contemporaneo. Sebbene si faccia di tutto per portare protagonisti di terza o quarta età al centro delle storie da raccontare, la morte è quasi sempre compagna di viaggio narrativo (si pensi ai due Marigold Hotel, a Ella & John di Paolo Virzì o a La villa di Robert Guédiguian). Vale anche per l'opera realizzata da Richard Loncraine, e interpretata da due mostri sacri del cinema britannico come Imelda Staunton e Timothy Spall.
Ricomincio da noi mescola due sottogeneri del cinema medio di questi anni. Uno è appunto il film per il pubblico over 65 e uno è il ballo come ritorno a sé stessi.
In fondo, è dalla sensuale rivoluzione di La febbre del sabato sera che il cinema spiega la pista da ballo come luogo di rielaborazione delle identità e momento di rigenerazione separata dalle angosce della vita quotidiana. L'adeguamento a diversi stati d'animo e anagrafici - da Shall We Dance? a Jimmy's Hall - è capace persino di recare con sé significati politici: il ballo è sempre espressione di qualcosa, come minimo un'urgenza personale, talvolta un contenuto collettivo.
Dopo anni di una vita a due per cui si è speso più di una gioventù per costruirla, ci si può rendere conto che l'altro non è quello che si credeva che fosse o non più. Il tempo è impietoso e il matrimonio, che si credeva di granito, si rivela un fragile cristallo pronto a esplodere in mille schegge. Allora si può continuare a far finta di niente, sopportando gli ennesimi affronti, difetti e menzogne pur di salvare le apparenze o decidere di appiccare l'incendio una volta per tutte e ricominciare da una pagina bianca. Così, quando Sandra scopre che suo marito, campione di tennis e di rispettabilità, la tradisce da anni con una presunta amica, cerca rifugio a casa della sorella Elizabeth, detta Bif, che non vede da tanto tempo. L'enorme villa nella ricca campagna inglese era diventata un'inutile gabbia dorata a cui preferire la piccola ma accogliente casa nel popolare nord di Londra insieme all'amica troppo a lungo trascurata.
Richard Loncraine firma una commedia romantica che oscilla tra feel good movie e cinico ritratto della vecchiaia dallo humour britannico garantito dal brillante trio Imelda Staunton (Sandra), Celia Imrie (Bif) e Timothy Spall (Charlie).
Il regista di commedie come Wimbledon (2004) o Viaggio d'estate (2009) racconta, questa volta, quella cosiddetta terza età che può diventare una seconda adolescenza, una seconda possibilità per vivere o rivivere la vita con più spensieratezza. Attraverso la storia di Sandra, Loncraine riflette su come il tempo gravi sulle forme fisiche di una donna che conserva uno spirito più giovane del suo corpo, su come il tempo logori qualsiasi rapporto e sconvolga i sentimenti a suo piacimento. Di fronte a figli, nipoti, case e averi, la nostalgia di un passato felice prevale, la malinconia nel vedere ciò che è stato e mai più sarà assale Lady Abbott che in un istante si ritrova semplicemente Sandra.
Classico film con ironia, lacrimuccia e un ottimismo di fondo, pensato su un tipo preciso di pubblico, condotto con professionalità ma senza grande slancio da Richard Loncraine, del quale era molto meglio, in ambito simile, Ruth & Alex . Una signora dalla vita apparentemente perfetta, moglie di un funzionario di polizia che ha fatto carriera, scopre che il marito la tradisce da anni, e allora torna [...] Vai alla recensione »
La ricordiamo protagonista nei panni drammatici e dolenti della "mammana" nella Londra anni '50 di "Il segreto di Vera Drake" di Mike Leigh, molo di grande potenza che l'ha candidata all'Oscar e fatto conquistare la coppa Volpi come migliore interprete alla Mostra di Venezia. La ritroviamo oggi, la grande attrice teatrale Imelda Staunton" nei panni irresistibili di un'insopportabile snob della borghesia [...] Vai alla recensione »
Narrato con la piacevolezza british di un romanzo, Finding your feet, mescolando umorismo e malinconia, p una partita tra una squadra di attori di verità eccezionale, impegnati ad andare oltre il neo realismo: da Imelda Staunton a Spall a Celia Imrie. Da Il Corriere della Sera, 8 marzo 2018
Mai dire vecchio. Guai a dare ascolto ai guai: depressione, mal di schiena, acciacchi vari. Il cinema britannico non si stanca di ripeterlo (forse, chissà, la vispa Miss Marple continua a tramare dietro le quinte...). Ecco allora un altro film agrodolce, con protagonisti simpatici anzianotti decisi a trascorrere al meglio la terza età. Cast assortito, con abbondanza di star: la moglie fedele che, scoperto [...] Vai alla recensione »
Ecco un'altra commedia britannica su persone di terza età che riabbracciano la vita. Il cast è di prim'ordine. Imelda Staunton interpreta Sandra, una donna che ha soppresso la sua gioia di vivere per compiacere il marito (un alto funzionario di polizia). Quando il matrimonio va in pezzi Sandra va a vivere con la sorella Bif, un'hippy di sinistra, che piano piano le fa riscoprire la sua vera natura. [...] Vai alla recensione »
Ennesimo film sull'amore nella terza età, Ricomincio da noi si distingue per il risalto dato al contesto sociale che fa da sfondo alla vicenda. Traumatizzata dalla scoperta che il marito dopo 40 anni di matrimonio la tradisce, l'agiata borghese Imelda Staunton si rifugia dalla sorella single Celia Imrie, che vive in stile alternativo in una zona popolare di Londra.
SI fanno più libri che lettori. Si fanno più film che spettatori. Resiste però lo zoccolo duro degli "over 60". Che da qualche anno sono un pubblico e un sottogenere: ah l'amore questo folle sentimento che, quando hai la tessera per il biglietto ridotto (da "Calendar Girls" a "Ella & John"). Ricca e viziata, nei suoi primi 70 anni Lady Abbott (nervosa, vitale Stauton) abbandona il marito scoperto in [...] Vai alla recensione »
Potrebbe essere il festival della malinconia quando Sandra, quasi alle soglie della terza età e 35 anni di matrimonio, scopre che il marito la tradisce con la sua migliore amica. Invece il cinema inglese rettifica, come spesso gli accade, la misura dell'afflizione convertendola in leggerezza liberatoria e nuovi scorci sentimentali tra humour e velature grottesche.