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Bella e piacevole commedia britannica sulla terza età vissuta non come “fine – corsa”, ma come un momento ricco di opportunità in cui si può e si deve riprendere in mano la propria vita consentendosi finalmente, in una libertà nuova e piena, scelte fino ad allora auto precluse per malintesi compromessi sociali dovuti spesso alla famiglia ed alle sue esigenze che a volte hanno finito col confondere perfino l’idea che si ha di se stessi. Ricca di sarcasmo e di gradevole humor inglese nella prima parte, conosce uno sviluppo prevedibile, non originale ed alquanto scontato nella seconda parte dove soggettista e sceneggiatore riservano spazio anche al dolore ed alla commozione. Tuttavia nonostante una certa banalità nello sviluppo della storia, il film comunque resta apprezzabile poiché, per poco meno di due ore, regala una compagnia piacevole allo spettatore che viene coinvolto dalla moltitudine gioiosa dei tanti personaggi che, con interpretazioni convincenti e professionalmente ineccepibili, fanno da contorno ai protagonisti ai quali anzi, con le loro performance, in qualche tratto, rubano la scena. Significativa la sequenza finale in cui, dopo aver effettuato una scelta non conformista, coraggiosa e di libertà, la protagonista si lancia scalza verso la sua nuova vita con un balzo che sapientemente il regista lascia sospeso senza mostrarci dove la nostra andrà a cadere.
michelecamero
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