Titolo originale | La villa |
Titolo internazionale | The House by the Sea |
Anno | 2017 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Francia |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Robert Guédiguian |
Attori | Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Jacques Boudet, Anaïs Demoustier Robinson Stévenin, Yann Trégouët, Geneviève Mnich, Fred Ulysse, Diouc Koma, Haylana Bechir, Ayoub Oaued, Giani Roux, Esther Seignon, Théau Courtès. |
Uscita | giovedì 12 aprile 2018 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Parthénos |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,45 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 17 maggio 2018
In una pittoresca villa affacciata sul mare di Marsiglia tre fratelli si ritrovano attorno all'anziano padre. In Italia al Box Office La casa sul mare ha incassato 629 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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A Méjan, una cala marina tra Marsiglia e Carry, tre fratelli si ritrovano per vegliare il padre. Angèle, attrice con un lutto nel cuore, Joseph, professore col vizio della rivoluzione, Armand, ristoratore di anime, misurano la loro esistenza davanti all'ictus che ha colpito il genitore. Intorno alla sua eredità, la casa, il ristorante, la coscienza politica e quella sociale, fanno i conti col proprio passato che per Angèle non sembra mai passare. L'irruzione improvvisa di tre bambini, naufraghi sulle sponde del Mediterraneo, sconvolge la loro riflessione e segna un nuovo inizio.
Da L'ultima estate, atto di nascita di Robert Guédiguian e cronaca arrabbiata della morte di un quartiere di Marsiglia, i suoi film prendono la forma di un impegno rinnovato con gli attori.
Solivo e assorto, La casa sul mare celebra di nuovo quell'unione così fertile offrendo un momento di raccoglimento che fa il punto del mondo. Un intermezzo assolato che misura precisamente lo stato della classe operaia, incarnata nel film dalle figure genitoriali, costrette all'immobilità o addirittura suicidate. Il suo sguardo e il suo cast di accoliti riparano a Méjan per vegliare una coscienza che si è spenta. Quella di un padre e di una nazione che ha perduto l'intenzione del volo e l'apertura al nuovo. La sua umanità, bastonata ma battagliera, ha smarrito con lo slancio e l'azione, la certezza di essere l'homme bien. Fedele ai suoi interrogativi e alla sua collera, Guédiguian ribadisce la morte delle utopie rivoluzionarie e di una fraternité che manca crudelmente al mondo ma poi l'inaspettato accade. Il film, con la sua aria mesta di addio e disillusione, prende improvvisamente (e letteralmente) un gusto di 'marmellata' che lo conduce dove nessuno lo aspettava. Se le opere del passato, da cui l'autore pesca uno struggente brano lirico, erano marcate da una bellezza che tende alla radicalità estetica, alla spontaneità delle emozioni, a quella grazia inaudita che nasce tra il vigore solare della giovinezza e la melanconia che già la avvince, i lavori recenti indicano una fase riflessiva che riafferma il suo décor, i suoi attori, i suoi ruoli.
Ficcato in quell'universo identificabile, La casa sul mare si fa un appassionante racconto di crisi, in cui i riferimenti dei protagonisti vengono meno sotto i colpi dei totalitarismi moderni. In un tableau solare in cui stagna la fierezza proletaria e la sua coscienza politica, l'irruzione di tre fratellini, doppio speculare dei protagonisti, li rianima dall'interno, restituendoli alle proprie emozioni, le più essenziali. La paura improvvisa dell'altro, al centro di Le nevi del Kilimangiaro, si rovescia qui in accoglienza, riaffermando il coraggio e la necessità di accordare la propria vita col prossimo.
Guédiguian descrive la forza pervasiva dell'incontro in comunione con la tradizione dell'umanesimo moderno. La pauvres gens di Victor Hugo è di nuovo al cuore dell'opera di un artista che non smette di richiamarci alla bontà. Un valore che la durezza dei tempi fatica a praticare e a sostenere (anche al cinema). Guédiguian, lucido e gioioso, ci crede ancora, accarezzandoci là dove aspettavamo uno schiaffo. La generosità dei suoi eroi, per quanto eccezionale, si iscrive nell'ordine del possibile. Esasperato dall'egoismo dell'epoca, il regista ritorna nei suoi luoghi dopo le fughe lontane dal territorio marsigliese (Le passeggiate al Campo di Marte, Le voyage en Arménie), e alle virtù della lotta collettiva, ricordando allo spettatore come gli stranieri abbiano contribuito a salvare la Francia, a salvarci tutti. Gli fanno corona Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin e Gérard Meylan, attracco sentimentale di cui verifica progressivamente la solidità. È con loro che Guédiguian ripassa i valori, l'amicizia, le lezioni apprese. Sono loro a rendere visibile il suo invecchiamento, il passaggio del tempo. Ma il tempo che passa non è soltanto la morte al lavoro, è qualcosa che si è depositato, che si deposita ancora e lega questi 'sposi' innamorati dopo trentasette anni. La casa sul mare è il paese a cui probabilmente non arriveremo mai ma il film va più lontano, scordando la solitudine e ritrovando il proprio posto, qui, adesso, insieme. Come in un'estate di tanti anni fa.
LA CASA SUL MARE disponibile in DVD o BluRay |
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“La villa – La casa sul mare”ha un impianto classico da tragedia greca - sostenuto anche dall’ambientazione naturale del clima assolato mediterraneo - e come nel teatro greco, la cavea è scavata nella roccia, ed è la casa, e il palcoscenico è il terrazzo semicircolare con vista sul mare. Robert Guédiguian è un regista marsigliese figlio di [...] Vai alla recensione »
"La Casa sul Mare" del regista Robert Guédiguian, racconta l'incontro avvenuto nella suddetta casa, situata in una località della Costa Azzurra, di tre fratelli in occasione della paralisi che ha colpito il proprio padre in seguito ad un improvviso infarto. Non incontratisi per circa 20 anni per problematiche personali, i tre fratelli si riuniscono all'inizio [...] Vai alla recensione »
“La casa sul mare” (La villa, 2017) è il diciannovesimo lungometraggio del regista di Marsiglia Robert Guédiguain. Film intimo, quasi corale, di rumori di fondo, di contrasti e di età diverse. Le finestre si aprono su uno spazio-temporale asettico e vuoto dove ogni istante si perde in una barca che arriva dal largo.
Il probelma del giudizio sintetico in stelle (o in palle), quando queste sono solo 5, è che 3 stelle riparametrate su una scala decimale significa 6. Quattro stelle però sarebbero troppe per questo film che raggiunge un 7 pieno. Tre fratelli tra i cinquanta e sessant'anni, a causa di evento drammatico che ha colpito il padre, si ritrovano nella casa al mare della loro [...] Vai alla recensione »
Ci troviamo nei dintorni di Marsiglia e un padre di famiglia dopo un malore non riesce più ad avere alcun contatto col mondo esterno sebbene il suo organismo sia ancora in vita, i tre figli tornano per la divisione dell'eredità e cominciano a confrontarsi tra loro ma anche e soprattutto con se stessi e con il loro passato. Troviamo Angele, attrice di teatro e di televisione che non torna a casa da [...] Vai alla recensione »
Io adoro questo genere di film, solitamente sono francesi. Lenti, con lunghi dialoghi e intensi primi piani. Paesaggi incantevoli, un uomo e una donna, i loro problemi d’amore, tensioni sotto traccia, passati ingombranti. Sembra non accadere mai nulla, e i protagonisti fluttuano in storie che sembrano momentaneamente sospese nel tempo. Diciamo da subito che il doppiaggio non rende giustizia [...] Vai alla recensione »
Ogni volta che vedo un film di Robert Guédiguian mi sembra di aver visto il suo film migliore, in realtà magari non è vero; magari mi sento così vicino alla vita e ai sentimenti politici e umani espressi dai suoi personaggi dei film che forse il mio stato d'animo del momento ne influenza troppo il giudizio.
Un film d’autore di grande sensibilità e tematiche attuali, sviluppate in un contesto magico di una piccola baia tra i calanchi della costa tra Marsiglia e Cassis, laddove la fusione tra il mare, il vento e la luce sono unici al mondo. Questa sarebbe in sintesi la mia personale lettura del film, ma non basta ad illustrare perché mi ha toccato il cuore e la [...] Vai alla recensione »
Quando l' anziano padre viene improvvisamente colpito da una grave forma di ictus che lo costringera' a uno stato di coma vegetativo, i suoi tre figli, dopo molti anni, si ritroveranno insieme nella sua bella casa di famiglia affacciata sul mare, in una localita' alla periferia di Marsiglia, per discutere sulle problematiche di una prossima, eventuale [...] Vai alla recensione »
In un minuscolo paese della Costa Azzurra a ovest di Marsiglia, appena più grande di Furore, sovrastato da un alto ponte ad archi sul quale passa la ferrovia, come in alcuni paesi di mare toscani e liguri, un uomo anziano guarda morire il giorno in mare dalla terrazza della sua villa; si accende una sigaretta e subito viene colpito da un ictus.
I tempi del film sono quelli della vita di ognuno di noi, senza inutile enfasi e concitazione sebbene motivi per agitarsi se ne sarebbero. Per tre quarti il film parla di rapporti familiari, storie comuni a molti , non suscitano particolare attenzione ma si lasciano vedere perché narrati col solito garbo inconfondibile del regista. E’ nella parte finale che il film risveglia interesse [...] Vai alla recensione »
Ho cercato di tornare a casa con gli occhi strettamente sigillati, le orechie tappate, muto (ma questo è stato più facile, nessuno parla più, anche le anziane sono totalmente assorbite dall'onnipresente telefonino), per non perdermi le sensazioni che il film La Casa sul Mare di Robert Guédiguian, mi aveva risvegliato.
Raramente mi è capitato di essere così poco in sintonia con critica e pubblico, Tutto il film sa di finto, di poco credibile e soprattutto è noioso, Non sono credibili le coppie mostrate sullo schermo, il pescatore colto e fine intellettuale, l'atteggiamento di chi trova i genitori entrambi suicidi....
Si tratti o meno, come qualcuno ha detto, di un film “testamentario”, mancano in quest’opera la rabbiaDi “La ville est tranquille”, o le riflesioni espresse in “Le nevi del Kilimangiaro”. L’elemento caratterizzante è una malinconia per una società “altra”, magari più ideologizzata ma meno arida della nostra. La famiglia, daquesto punto di vista, è un “microcosmo” che racchiude le tensioni, ma anche [...] Vai alla recensione »
da anni mi piacciano i film di Robert Guèdiguian. In italia è poco conosciuto se non dagli appassionati di cinema, o addetti ai lavori. Le case di distribuzione sembra, o decisamente non hanno interesse a distribuirlo bene in Italia. Ovviamente guardano il botteghino. in un momento come questo le iniziative di qualunque genere sono mutilate dal Covid, quindi non è facile [...] Vai alla recensione »
Bel film, molto bello per certi punti di vista, la location, ovviamente, innanzitutto, e la storia, che è anche la nostra storia, quella di una generazione costretta a fare i conti, non facili, con il proprio passato, con i propri ideali, con le proprie illusioni, con una giovinezza troppo ingombrante. Rovinata però, a mio parere, perlomeno nella versione italiana, dai dialoghi, [...] Vai alla recensione »
Un delizioso film francese di un autore di 64 anni di Marsiglia che ha visto gli immigrati prendere il posto dei proletari di una volta. "Scompaiono dei vasetti di marmellata, una coperta, e nascosti tra gli arbusti della collina Armand e Joseph scoprono tre bambini dai grandi occhi neri, spaventati, silenziosi: due maschietti, una materna bambina, come sono stati loro, Ariane, Armand e [...] Vai alla recensione »
bellissima sceneggiatura,reale realtà contemporanea dei sentimenti e delle recriminazioni,attori incantevoli,location invidiabile,raramente se ne vedono film come questo,dove senza banalità si racconta il vissuto e il vivere quotidiano delle persone con le loro tragedie e i loro difetti....4 stelle e mezza
Commedia drammatica di una storia improbabile, difficile gestire i flebi, per non parlare del rischio piaghe da decubito e tanto altro, la storia tra Joseph e Bérangère pura fantasia... poi dipende dai soldi visto che va via con una mercedes forse regalata regalata dallo stesso Joseph, e non illuderti Angèle, Benjamin era solo un uomo disperato come tanti, poi il [...] Vai alla recensione »
Questo film di Robert Guédiguian è anzitutto una rimpatriata tra vecchi amici: il regista ha quasi sempre ambientato i propri film nella Marsiglia popolare, narrata affettuosamente con un cast di attori fedeli (sua moglie Ariane Ascaride, Gérard Meylan et Jean-Pierre Darroussin) che qui tornano in una versione malinconica del suo mondo. Anche chi non conosce l'opera del regista però può apprezzare [...] Vai alla recensione »
Uno dei migliori film di Robert Guédiguian, spesso cantore della Marsiglia popolare, legato a un fido gruppo di collaboratori, tra cui alcuni attori affiatati e bravissimi: sua moglie Ariane Ascaride, Gérard Meylan e Jean-Pierre Darroussin, che ritroviamo anche in questo ventesimo film. L'ambientazione è in una casa sul porticciolo della Calanque di Méjean, fuori Marsiglia, dove tre fratelli si ritrovano [...] Vai alla recensione »
La sinistra secondo il regista marsigliese, duro e puro nei suoi proclami. Il vecchio genitore ha avuto un ictus nella villa con terrazzo sul mare vicino a Marsiglia (farà il muto testimone tutto il tempo). I due figli lontani raggiungono il terzo che non si è mai mosso di lì, gestisce un ristorante e si dichiara nutritore d'anime. Arriva Angèle, attrice con un segreto (si innamorerà di un giovane [...] Vai alla recensione »
Tre fratelli al capezzale del padre comatoso, sguardo lucido cecoviano, né nostalgico né manierista, sul sociale ieri oggi domani. In una minuscola marina (vicino Marsiglia), ripresa a scorci evocativi come spazio intimo di riflessione su età, relazioni famigliari e sconfitte di ideali, i fratelli sono le diverse anime di un bilancio volto al passato che scruta il tempo rimasto, mentre intorno due [...] Vai alla recensione »
Mentre Cinecittà compie 80 anni e anche parecchi dei film presenti alla Mostra dimostrano i segni del tempo dissolvendo nella demenza senile i vaghi ricordi dei battaglieri anni Sessanta e Settanta, separando coppie inossidabili nell'immaginario, non fosse per lo spirito rimasto intatto del (re-staurato) Asso di picche di Milos Forman, si direbbe che tutto è andato perduto.
Ambientata in quel teatrino naturale che è la Calanque de Mejean, un pugno di case a ridosso di Marsiglia, La villa di Robert Guediguian mette in scena una situazione classica: un'imprevista riunione familiare fa riaffiorare antichi fantasmi, sconvolgendo dinamiche interne e stabilendo nuovi equilibri. Causa un ictus del vecchio genitore, la diva del palcoscenico Ariane Ascaride torna a Mejean dove [...] Vai alla recensione »
"La ville est tranquille" lo fece arrivare qui in Laguna per la prima volta nel 2000. Ora per Robert Guédiguian è arrivato il momento de La Villa, per niente tranquilla, ennesimo capolavoro stavolta in Concorso qui a Venezia 74. Tutto appare malato e segnato dal cattivo umore nei primi minuti: in una baia nei pressi di Marsiglia simile a un teatro abbandonato da attori e spettatori convergono tre fratelli [...] Vai alla recensione »