Anno | 2014 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Francia |
Durata | 85 minuti |
Regia di | Stefano Consiglio |
Attori | Ariane Ascaride, Helmi Dridi, Francesca Inaudi, Carmine Maringola, Stefania Montorsi Antonia Truppo, Claudio Bigagli. |
Uscita | giovedì 9 aprile 2015 |
Distribuzione | Parthénos |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,58 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 20 aprile 2015
Il racconto di una storia d'amore: lei è una donna di quasi sessant'anni; lui un giovane arabo di trenta. In Italia al Box Office L'amore non perdona ha incassato 74,2 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Alla vigilia del suo sessantesimo compleanno l’infermiera franco-italiana Adriana, vedova solitaria con una figlia e un nipotino che vede solo quando deve fargli da babysitter, incontra in ospedale il trentenne Mohamed, immigrato in Italia da Tangeri. È amore a prima vista, e i due cominciano la loro storia fuori dall’ospedale. Ma scopriranno di avere tutti contro: i colleghi e la figlia di lei come la famiglia marocchina di lui. Riuscirà l’amore a superare il fortissimo ostracismo sociale che circonda la coppia?
Il documentarista Stefano Consiglio, al suo esordio con un lungometraggio di finzione, mette al centro una grande attrice d’oltralpe, Arian Ascaride, e il tema dell’amore che sfida i pregiudizi sull’età, la razza, la religione. La storia è narrata con economia di mezzi e di emozioni, nonostante si classifichi formalmente all’interno del genere melodrammatico, e fa leva sulla profonda umanità dei due attori protagonisti che rende facilmente comprensibile l’attrazione che provano l’uno verso l’altra. Il fatto che siano due stranieri francofoni trasferiti in Italia contribuisce a spiegare la loro immediata sintonia, ma è proprio la capacità di essere autentici a creare fra loro un legame fortissimo e istintivo.
Il film ragiona per estremismi – come la reazione eccessivamente ostile della figlia e di una collega di Adriana – e inserisce alcuni elementi narrativi un po’ forzati – la frequentazione di Mohamed con un cugino sospettato di rapporti con la jihad – ma c’è una genuinità di intenti e una volontà di rompere alcuni schemi mentali che ricorda il cinema anni Settanta, anche per via dello stile quasi documentario del racconto.
L'AMORE NON PERDONA disponibile in DVD o BluRay |
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“L’amore non perdona” è un titolo facile e anche un poco fuorviante, per il debutto nel lungometraggio di finzione del documentarista Stefano Consiglio. L’innamoramento di Adriana, infermiera sessantenne per Mohamed, scaricatore portuale di trenta anni più giovane, non ha nulla infatti da farsi perdonare. Semmai una colpa, grave, pertiene al regista e al co-sceneggiatore Mimmo Rafele, che hanno scelto [...] Vai alla recensione »
L’amore a 16 anni lo confesso l’ho sciupato, non è stato un gran successo … cantava Luciano Rossi in una canzone di anta anni fa. A 60 anni un amore invece viene tesaurizzato, la protagonista Adrienne infatti se lo tiene stretto, in più si tratta di un fidanzato bellissimo di 30 anni più giovane di lei, Mohammed, originario di Tangeri.
Film in cui si narra di una donna di circa 60 anni, di origine francese ma residente da anni in Italia, e precisamente a Bari, vedova di un uomo italiano, la quale svolge l'attività di infermiera presso l' ospedale della città. Durante una giornata di lavoro soccorre e cura un giovane uomo marocchino con cui subito scatta una forte attrazione fisica.
Forse qualcuno ricorda il film di Fassbinder “La paura mangia l’anima”? Il tema è lo stesso, nella Germania di qualche decennio fa ... e Fassbinder era Fassbinder!
Un film che fa sognare e che mostra con delicatezza un amore che rimane inusuale . Nella realtà non credo possa accadere. Non credo agli amori disinteressati quando la differenza d'età è troppa; non li ritengo possibili nemmeno per i signori uomini che si illudono di essere appetibili per ragazze tanto più giovani di loro.
contro i luoghi comuni..contro le storie impossbile..contro il non si fa!..da vedere..un spiraglio di sincerità in un mondo troppo malizioso
Il regista è italiano, il film no; una volta tanto una fiction riesce con una bella storia a parlare al mondo. è una storia senza barriere di latitudini e tempo. Mette in discussione le più profonde e radicate convenzioni sui ruoli non scritti che attraversano tutte le società: una donna vecchia, 60 anni, può anche divertirsi ma non innamorarsi e in tutti i casi non di un uomo 30 anni più giovane [...] Vai alla recensione »
Una giovane sposata, un bambino, una vita tranquilla, scopre sgomenta che la madre vedova, 60 anni, ha un amante. Arabo, e di trent'anni più giovane. L'infermiera di un ospedale di Bari, anche lei giovane, si sente confidare da una matura collega, vedova, una figlia e un nipote, che si è innamorata del giovane marocchino a cui giorni prima aveva fatto un'iniezione.
Sessantenne infermiera francese ma residente da una vita nella provincia italiana s'invaghisce - ricambiata - di un giovane migrante clandestino del Maghreb. La surreale coppia è derisa e osteggiata da chiunque, specie dalla figlia (con relativa famiglia "vampira") di lei che teme la madre possa intestare l'amante della sua eredità. Opera prima "di finzione" del bravo documentarista Consiglio, L'amore [...] Vai alla recensione »
Una donna di 60 anni, vedova, franco-italiana, fa l'infermiera. In ospedale incontra Mohamed, immigrato di Tangeri, anni 30, e se ne innamora. Un doppio tabù è all'origine di "L'amore non perdona", film che tradisce molte aspettative, perché scritto male, frettoloso nello sviluppo degli accadimenti e delle situazioni critiche. La prima regia di finzione del documentarista Consiglio non aiuta, meglio [...] Vai alla recensione »
L'amore è proprio cieco. A Bari è colpaccio di fulmine tra l'infermiera francese Adriana e l'immigrato marocchino Mohamed. Peccato che lei abbia cinquantanove anni e lui trenta. La storia è di rara improbabilità, tanto più che l'arzilla nonnetta in calore è impersonata dalla poco attraente Ariane Ascaride. Eppure lui le dice: «Sei sempre bella!». Dategli gli occhiali.