Titolo internazionale | 7 Minutes |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia, Francia, Svizzera |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Michele Placido |
Attori | Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia, Maria Nazionale, Violante Placido Clémence Poésy, Sabine Timoteo, Ottavia Piccolo, Anne Consigny, Giada Prandi, Michele Placido, Luisa Cattaneo, Erika D'Ambrosio, Balkissa Souley Maiga, Gerardo Amato, Vincenzo Bonomo, Bruno Cariello, Lee Colbert, Mimma Lovoi, Balkissa Maiga, Rino Piccolo, Donato Placido, Alice Velletri. |
Uscita | giovedì 3 novembre 2016 |
Tag | Da vedere 2016 |
Distribuzione | Koch Media |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,14 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 31 dicembre 2020
Un gruppo di operaie pronte a sacrificare sette minuti della loro pausa pranzo quotidiana per poter salvare dal licenziamento il personale di una fabbrica. Il film ha ottenuto 2 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office 7 minuti ha incassato 721 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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L'azienda tessile Varazzi è in procinto di siglare l'accordo che la salverà dalla chiusura immediata. I partner francesi sono pronti a concludere, ma all'ultimo momento consegnano alle undici componenti del consiglio di fabbrica una lettera che chiede loro di sacrificare sette minuti di intervallo al giorno. Il consiglio è composto da nove operaie e un'impiegata, più una rappresentante sindacale, Bianca, dipendente della Varazzi da decenni.
Le componenti del consiglio sono uno spaccato della forza lavoro femminile contemporanea nel nostro Paese: c'è la ventenne neoassunta e la veterana con figlia incinta; c'è l'immigrata africana, quella albanese concupita dal proprietario della fabbrica, quella che prende botte dal marito e la semitossica. Anche l'impiegata è un'ex operaia trasferita in ufficio da quando un incidente sul lavoro l'ha lasciata su una sedia a rotelle. Questa galleria di personaggi denuncia la matrice teatrale di 7 minuti, testo scritto (anche per il grande schermo) da Stefano Massini (la sceneggiatura è cofirmata da Michele Placido e Toni Trupia), che cerca di concentrare in quel pungo di figure femminili quasi tutte le problematiche che affliggono le donne in Italia. La costruzione drammaturgica segue la falsariga de La parola ai giurati, classico del '57 firmato (per la televisione) da Sidney Lumet di cui è stato realizzato un remake nel 2007 da Nikita Mikhalkov, 12. A Ottavia Piccolo, nei panni di Bianca, tocca il ruolo che fu di Henry Fonda, ovvero la voce della ragione che sa penetrare le coscienze di chi, reagendo di pancia, cerca invece la soluzione più immediata, come Angela, l'operaia napoletana con quattro figli cui dà la presenza "pesciarola" Maria Nazionale: ed è una scelta di casting azzeccata affidare quel ruolo a una cantante, perché la potente voce di Angela sembra voler costantemente sopraffare quella pacata di Bianca. L'altra cantante del cast è Fiorella Mannoia nei panni di Ornella, coetanea di Bianca e memore di un tempo in cui i diritti degli operai erano tutelati: la sua prova di attrice è notevole e inaspettata. Ambra Angiolini presta la sua incazzatura alla combattiva Greta e Violante Placido è un'insolita contabile dall'aspetto dimesso.
Nel cast anche alcune attrici francofone (7 minuti è una coproduzione italo-franco-svizzera): Clémence Poésy, Balkissa Maiga e la potente Sabine Timoteo, oltre ad Anne Consigny nei panni della manager responsabile dell'acquisizione della fabbrica. Impossibile non pensare, oltre a La parola ai giurati, a Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne, ed è proprio al cinema dei Dardenne, ma anche a quello di Ken Loach e Stéphane Brize, che Michele Placido guarda nell'adattare per il grande schermo questa storia di dignità messa in pericolo dalle dinamiche economiche e da quella legge del mercato in nome della quale si compiono oggi le peggiori nefandezze. 7 minuti è ispirato ad una storia vera così come lo era Due giorni, una notte, anche se entrambe le vicende accadevano oltralpe. Ed è proprio perché possano accadere anche nel nostro Paese che Placido costruisce una storia di ordinaria indignazione, è per scuotere le coscienze, in particolare quelle dei più giovani, che imbraccia la cinepresa con l'aiuto di Arnaldo Catinari, che per una volta abbandona la sua fotografia luminosa per riempire di pieghe e di ombre i visi delle protagoniste, e della musica "esaltante" di Paolo Buonvino. Il montaggio serrato di Consuelo Catucci dà ritmo ad una storia che tiene il pubblico sulle spine come un courtroom drama. 7 minuti mostra il fianco nella sottolineatura eccessiva di alcune scene: l'esplosione di rabbia di Greta, la mozzarella "zinna" offerta in pasto ai dirigenti (perfetta in un film di Marco Ferreri, non in un lavoro "alla Dardenne"), il lancio della fede nel cestino. Ma resta un film importante perché mette sul piatto, sic et simpliciter, il tema dell'erosione dei diritti dei lavoratori, delle donne, di ogni essere umano in balia di quella compravendita selvaggia in cui le richieste della proprietà sono in realtà condizioni cui non si può dire di no. E si fa presto a perdere tutto se si abbassa la guardia, anche solo per sette minuti.
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Il controllo di uno stabilimento tessile passa a un gruppo francese e trecento operaie temono la chiusura o licenziamenti di massa. La nuova proprietà propone invece la riduzione di appena 7 minuti di pausa pranzo. Le undici rappresentanti del consiglio di fabbrica dovranno accettare quest'unica piccola condizione, apparentemente quasi indolore, oppure opporsi in nome di un principio, [...] Vai alla recensione »
Tratto dall'omonimo testo teatrale di Stefano Massini (che ne ha scritto insieme al regista Michele Placido anche la sceneggiatura della versione cinematografica) e rifacentesi ad un fatto realmente accaduto in una fabbrica dell'Oltralpe, "7 Minuti" racconta uno spietato aspetto della realtà concernente il mondo del lavoro e, più precisamente, quello, appunto, [...] Vai alla recensione »
3 Novembre. Uci Cinemas Casoria. Ore 20.00 Aspettavo con ansia e curiosità questo film, un film importante che spinge lo spettatore ad aprire la mente e a mettersi nei panni di queste 11 donne, 11 menti diverse, forti e deboli al tempo stesso, in guerra e complici, separate e unite. 11 storie di vita differenti da raccontare che ci portano a decifrare l'importanza del posto di lavoro per ogni [...] Vai alla recensione »
Il film di Michele Placido (di cui è anche sceneggiatore, soggettista e attore) - da standing ovation finale con nodo alla gola - “7 Minuti” ha un cast quasi tutto al femminile, che vede interpreti neofiti e di lunga data tutte egualmente straordinarie: Ambra Angiolini, Cristiana Capotondi, Fiorella Mannoia (che richiama alla mente un poco la grande Anna Magnani), Maria Nazionale, Violante Placido, [...] Vai alla recensione »
Una storica industria tessile viene rilevata da una multinazionale francese. Le operaie tremano per il loro futuro. Un consiglio di fabbrica composto da 11 donne è chiamato a valutare la proposta della nuova proprietà, che arriva, sorprendente. L’attività continua, il posto di lavoro è salvo, tranne una richiesta, così irrisoria da sembrare uno scherzo: rinunciare [...] Vai alla recensione »
La base è teatrale, il soggetto pure. Stefano Massini, drammaturgo e consulente artistico del Piccolo teatro di Milano aveva scritto due anni fa una piecè di grande impatto emotivo, ispirandosi a una storia vera accaduta in Francia. 7 minuti questo era il titolo, il contesto era quello della salvaguardia della propria dignità di essere umano, dei biechi giochi di poteri delle multinazionali pronti [...] Vai alla recensione »
Undici donne, undici operaie, chiuse in uno spogliatoio, dentro una fabbrica vuota, deserta, attorno a un tavolo, tra gli armadietti metallici. Devono decidere della loro condizione ma – soprattutto – di quella delle loro compagne e compagni di lavoro che sono di fuori con cartelli e striscioni ai cancelli L’azienda tessile dei Fratelli Varrazzi (uno dei quali interpretato [...] Vai alla recensione »
Film fortemente a tesi, che getta uno sguardo lucido sul mondo del lavoro oggi: la grave crisi dell’Occidente industrializzato è pagata in primo luogo dal lavoratore. E’ lui la vittima della disoccupazione, della delocalizzazione, di una perdita strisciante dei diritti guadagnati in più di un secolo di lotta operaia, della progressiva erosione della sua forza contrattuale.
Un film per discutere, sul mondo del lavoro dipendente, sui consigli di fabbrica e le interminabili discussioni, i sindacati, i diritti dei lavoratori, i drammi e le esigenze personali. Tratto da un fatto verificatosi in una ditta francese qualche anno fa. Michele Placido lesse la versione del testo teatrale di Stefano Massini e ne ha fatto un film.
Un thriller sindacale basato sull'opera teatrale omonima, firmata dallo scrittore Stefano Massini, a sua volta creata sulle ceneri della reale lotta delle operaie di un’azienda francese in difesa dei propri diritti. Questa la parte nevralgica della pellicola diretta da Michele Placido, presente nel ruolo di un ex proprietario di azienda dal fare molto paternalista, e assistito in fase [...] Vai alla recensione »
Più che un critico sono uno che dorme male, a spezzoni, e specie la notte guardo film. Non sopporto Thriller, Cappa e Spada, Fantascienza e Azione. Per il resto guardo quasi tutto. Amo la commedia italiana, certi film francesi, i film di Mel Brooks e Tarantino, con moderazione Pedro Almodovar. Ovviamente anche i grandi italiani come De Sica, Monicelli, Germi, Olmi, fratelli Taviani, Sergio [...] Vai alla recensione »
Un grande film... grazie ad un Michele affatto Placido, anzi energico nel grattar via la ruggine dalle lotte di classe. Il risultato è uno spaccato di una realtà che si sviluppa sostanzialmente davanti ad un tavolo della pausa lavoro di una fabbrica in crisi. Un tavolo attorno al quale ruotano 11 vite, 11 profili di donna forgiati a colpi di martello, dentro una stanza che, come un Vaso di Pandora [...] Vai alla recensione »
Argomento serio e profondo che tocca i diritti dei lavoratori, anzi delle lavoratrici, e le lotte sindacali. Il tutto viene affrontato attraverso lo scontro dialettico tra le 11 rappresentanti sindacali di una fabbrica passata in mano ad un gruppo francese. Si devono accettare le richieste apparentemente minimali dei nuovi padroni o è necessario lottare ad ogni costo per la propria dignità ed evitare [...] Vai alla recensione »
Questo film rappresenta quello è diventato ai giorni nostri il lavoro,una lotta continua per la sopravvivenza dell'essere,lo schiavismo camuffato da parole rassicuranti e sorrisetti,il voler dividere l'unita dei lavoratori al solo scopo di creare confusione e sospetti,ogni concetto di dignità tende ad essere cancellato,decidere che cosa? Il nulla. I sette minuti che nel film rappresentano forse il [...] Vai alla recensione »
Questo film rappresenta quello è diventato ai giorni nostri il lavoro,una lotta continua per la sopravvivenza dell'essere,lo schiavismo camuffato da parole rassicuranti e sorrisetti,il voler dividere l'unita dei lavoratori al solo scopo di creare confusione e sospetti,ogni concetto di dignità tende ad essere cancellato,decidere che cosa? Il nulla. I sette minuti che nel film rappresentano forse il [...] Vai alla recensione »
Un’azienda tessile cambia proprietà e passa da una gestione familiare a una proprietà francese. I nuovi proprietari garantiscono che nulla verrà modificato per le lavoratrici, se non una sensibile riduzione della pausa pranzo, i 7 minuti del titolo. Un gruppo di donne, scelte come consiglio di fabbrica deve prendere una decisione importante per il loro futuro e per quello [...] Vai alla recensione »
La storia è di un lavoro teatrale e quindi non di Placido ma il film fa acqua quasi ovunque. L'idea è una storia vera ma in Francia (luogo dell'accaduto) tutti questi stereotipi non ci possono essere stati. La donna di colore, la rumena e l'albanese alla ricerca del lavoro a tutti i costi, che pur di lavorare lavorerebbero gratis svendendo il lavoro di tutti.
Ho trovato il film molto coinvolgente ed emozionante, in un pathos continuo, nell’ottima trasposizione dal testo teatrale. Ho molto apprezzato l’interpretazione delle diverse attrici che rappresentano con grande abilita’ problemi allo stesso tempo personali e generali
7 minuti è un film drammatico dove 11 operaio decidono per il loro destino e per quello delle loro colleghe. Lo svolgimento della trama nel primo tempo non mi ha convinto molto. Le attrici sono state tutte bravissime. Il debutto della Mannoia è stato ottimo. La Capotondi, che vedo per la prima volta in un ruolo drammatico, mi ha colpito positivamente.
Il film globalmente a me è piaciuto, forse perchè essendo stata un'operaia anche io mi sono trovata davanti a delle scelte simili. Fiorella Mannoia e Maria Nazionale due belle scoperte, avrebbero avuto un futuro nella recitazione. Il film però è un po' troppo lento, ti aspetti che succeda qualcosa da un momento all'altro per movimentarlo e invece non succede, solo le sfuriate di Ambra erano la novità. [...] Vai alla recensione »
Sempre bravo Michele Placido nei film drammatici anche se eccede sempre nei toni e nel linguaggio. É un film a ritmo serrato, tutto ambientato in una fabbrica laziale a rischio chiusura con temi forti. Tutto il consiglio fatto di sole donne si riunisce per decidere se accettare le proposte del compratore francese. Non ci si annoia nemmeno un secondo ma Michele Placido e troupe dovrebbero smorzare un [...] Vai alla recensione »
Quanti "sette minuti" ci siamo persi negli ultimi venticinque anni, e non solo come lavoratori , ma anche come cittadini. E quanto una scelta apparentemente banale , può pesare sulla collettività? Queste sono le due domande che lo spettatore si dovrebbe porre all'uscita dalla sala. A forza di guardare il nostro piccolo orticello, stiamo facendo smantellare il [...] Vai alla recensione »
Le recensioni dei film fatte da gente che non è del mestiere come il sottoscritto, sono sempre basate su pareri soggettivi. Non voglio entrare nel tecnico perchè non ne sarei capace. Quello che mi sento di poter dire , è che questa pellicola ti fa pensare. Viviamo tutti i giorni le conseguenze di tanti "sette minuti " persi non solo nel lavoro , ma in tante altre cose.
Concentrato di attrici eccellenti... trama "sociale" allo stato puro,tra immigrati e capitalismo ormai conosciuto trito e ri trito. Sicuramente fa riflettere,ma di base è un argomento troppo vasto X poterlo districare in una pellicola.a tratti lento è fortemente "triste" X le vicissitudini reali delle protagoniste. Finale nn chiaro. Mah!