Il capitale umano |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio.
continua»
Thriller,
durata 109 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 9 gennaio 2014.
MYMONETRO
Il capitale umano
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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SE I RICCHI SONO SCELLERATI GLI ASPIRANTI DI PIU'di aesseFeedback: 2181 | altri commenti e recensioni di aesse |
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venerdì 31 gennaio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL CAPITALE UMANO “ SE I RICCHI SONO SCELLERATI GLI ASPIRANTI ANCORA DI PIU’” Se il capitale umano a cui si riferisce, titolandolo, l’ultimo pregevole lavoro di Paolo Virzì, è calcolato su parametri che umani sono ben poco, ne hanno maggiore responsabilità le vittime, gli esclusi, che non i diretti promotori, i protagonisti della prepotenza culturale che li determina. In quella realtà dell’hinterland brianzolo tutti perseguono gli stessi obbiettivi, sia i poveri, che gli aspiranti ricchi, che i ricchi davvero: c’è chi ci è arrivato e chi aspetta, li differenzia solo la destrezza e quindi la familiarità con cui vengono perseguiti. L’ebbrezza”sobria” dell’escluso Luca alla guida del superSUV è ancora più pericolosa di quella “alcolica e drogata” dello stordito rampollo Massimiliano. E’ senz’altro più pericolosa dato che è a causa di essa che Luca , in una simbolica guerra tra poveri, investe e lascia morente e senza soccorso il malcapitato ciclista il cui capitale umano, verrà calcolato al fine di risarcire il danno subito dalla sua famiglia con la sua morte. Fintanto non si capirà che i responsabili della barbarie di quest’epoca malata, non sono solo e soprattutto i Giovanni, le Carle e i Massimiliani, insomma i ricchi con tutta la loro corte, ma i Dino e i Luca che lontani dall’obbiettivo , unico miraggio, sono ancora più senza scrupoli dei ricchi che il successo lo hanno già, niente potrà risolversi. Se, invece, ci si renderà conto che un cambio di paradigma si rende ineludibile, se questa aspirazione consapevolmente di pochi, inconsapevolmente di molti si attesterà, il capitale umano si calcolerà su parametri diversi da quelli vigenti. Si terrà, allora, conto della valenza della fantasia, della creatività e del coraggio che possono più di tutto determinare scenari impensabili piuttosto dei guadagni accertati persi con la morte. A dare una nuova rivoluzionaria interpretazione del successo che non si misuri con il denaro accumulato e la “roba” da esibire sembra volere spingere con forza la cruda narrazione di questo bel film di un inaspettato Virzì, che da consolidato autore ottimista, si cimenta nella redazione di questa lucida cronaca come prodromo ineludibile per un vagheggiabile ottimistico cambio di rotta. Quel mondo dorato e velenoso è raccontato con il bianco della neve che diventa un elemento chic che rende quelle vite tanto più esclusive quanto sospese e solo l’irragionevolezza del’amore di Serena per Luca le può minacciare. ANTONELLA SENSI
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