Il capitale umano |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Valeria Bruni Tedeschi, Fabrizio Bentivoglio, Valeria Golino, Fabrizio Gifuni, Luigi Lo Cascio.
continua»
Thriller,
durata 109 min.
- Italia 2014.
- 01 Distribution
uscita giovedì 9 gennaio 2014.
MYMONETRO
Il capitale umano
valutazione media:
3,62
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Virzì è il nostro cinico e spietato capitale.di G.AmorusoFeedback: 233 | altri commenti e recensioni di G.Amoruso |
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giovedì 23 gennaio 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Con il termine capitale umano, secondo il portale Wikipedia, si intende l'insieme di conoscenze, competenze, abilità, emozioni, acquisite durante la vita da un individuo e finalizzate al raggiungimento di obiettivi sociali ed economici, singoli o collettivi. Questo punto etico è la partenza di tutti i diversi o contrapposti spunti che emergono dalla visione di questo quasi capolavoro ideato dall'emblema odierno della commedia amara all'italiana, il nostro amato-odiato Paolo Virzì. Il regista toscano, con la sua solita prospettiva sincera e mai buonista, cerca di estrapolare da ogni singolo personaggio, la pura realtà senza cadere in facili interpretazioni personali, scindendo a pieno cio che è con cio che dovrebbe o, meglio, vorrebbe essere. La rappresentazione, di per sè abbastanza complessa nella comprensione, corre incontro allo spettatore, messo in difficoltà dall'infinità di interpretazioni personali, e viene suddivisa in capitoli, appunto, per analizzare attentamente ogni singolo caso. L'analisi dei personaggi è precisa e schietta e non lascia spazio a diverse soluzioni di osservazione, senza cadere nell'ovvietà degli stereotipi. Virzi, giocando con il timeline della storia, riuscendo a non fallire, cadendo in errori anacronistici, racconta non una storia, ma le persone che siamo diventati. Ogni personaggio è un messaggio, dai protagonisti alle comparse, ogni parola, ogni azione è parte di un plot deciso a descrivere evitando di aggiungere fasi di soggettivismo facile e atteso. Straordinario l'apporto di un cast eccellente, Gifuni e Bentivoglio su tutti, capace di rappresentare umilmente e sinceramente personaggio scomodi e imbarazzanti ma più che mai veri. Virzì, in questo difficilissimo lavoro è stato geniale, la sua attenzione dei dettagli è stata cosi minuziosa da riscoprire la pellicola anche come una forma di Documentario dei giorni nostri, dove tutti vengono messi sotto la lente di ingrandimento senza timore di essere soggetti ad un giudizio universale. Personalmente, considero il film di pregevole fattura ed evitando etichette convenzionali, quali commedia amara o thriller psicologico, preferirei definirlo come un film vero da vedere, da "mangiare" e digerire, in quanto parla di noi e di cosa siamo stati costretti a diventare.
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