Anno | 2012 |
Genere | Horror, |
Produzione | Italia |
Durata | 82 minuti |
Regia di | Federico Zampaglione |
Attori | Claudia Gerini, Michela Cescon, Michele Placido, Ennio Tozzi, Ivan Franek, Piero Maggiò Federica Vincenti, Laurence Belgrave, Giulia Bertinelli, Crisula Stafida, Vincenzo Failla, Chopin Yohann, Nuot Arquint, Emanuela Di Bari, Christiane Grass, Giorgia Sinicorni, Cristian Di Sante. |
Uscita | giovedì 20 giugno 2013 |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 3,15 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 25 novembre 2015
Donna in carriera di giorno, scambista di notte, Lisa vive con disinvoltura la sua doppia vita tra riunioni ed orge. In Italia al Box Office Tulpa ha incassato 33,2 mila euro .
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Donna in carriera di giorno, scambista di notte, Lisa vive con disinvoltura la sua doppia vita tra riunioni ed orge, tailleur e guepière nella Roma algida dell'Eur. Il pendolarismo esistenziale di questa donna sola e agguerrita viene sconvolto da una serie di omicidi che colpiscono proprio i clienti del locale di scambisti, Tulpa, di cui lei è affezionata cliente. Lisa farà così esperienza del terrore e dell'orrore, tra amore e morte.
Federico Zapmpaglione, leader dei Tiromancino, capace quando musicista di sonorità e testi romantici, torna al cinema con un film giallo-horror, il terzo di una carriera indipendente iniziata con Shadow. Il cinema di genere che non sia la commedia, sostiene Zampaglione, è stato messo ai margini della produzione cinematografica italiana, la quale vanta, manuali di storia alla mano, una tradizione importante. Ed è proprio a quell'esperienza che il regista-cantante guarda per il suo terzo tentativo cinematografico, al giallo con tinte horror degli anni Settanta, al cinema dei Fulci e dei Martino, aggiornato alle esigenze di figure nuove come quella della donna manager, bella di giorno e dannata di notte, capace di imprese finanziare come di performance sessuali con sconosciuti.
Ad interpretarla una inedita Claudia Gerini, compagna di vita di Zampaglione, attrice che ha deciso, cosa altrettanto inedita in Italia, di "macchiare" la sua carriera di star della commedia con film di diversa levatura e genere, frequentando il cinema d'autore, Come l'ombra di Marina Spada, il cinema sperimentale, La leggenda di Kaspar Hauser di Davide Manuli e ora quello di genere con questo Tulpa, in cui la si vede coraggiosamente esposta a scene di sesso orgiastico e a duetti con killer efferati.
Come era della tradizione, anche Tulpa - che alterna scene elaborate quando notturne e horror a scene dozzinali quando diurne e normali - ha un sottofondo di critica alla società e alla politica, disegnando personaggi di un'Italia arrivista e cialtrona, ma senza intenti eccessivamente moralistici, anche se il Male che si scatena su di loro ha un retrogusto etico.
Zampaglione, passo passo, sta costruendo una sua credibilità all'interno di un genere, quello horror, che è sempre stato sotto la lente d'ingrandimento dei suoi spettatori super esigenti.
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Ho deciso di visionare questo film dopo insistenti sollecitazioni da parte di una amico. Da dove partire? Cerchiamo di procedere organicamente. Inizio azzeccato, la pellicola si presenta bene, l’impatto è decisamente buono per lo spettatore; così come la cura nelle scene iniziali - particolarmente nel primo omicidio – lascia presagire una serata al di sopra delle aspettativ [...] Vai alla recensione »
Zampaglione, alla sua terza regia, cerca di rilanciare il cinema italiano di genere e lo fa asffidando il soggetto a Dardano Sacchetti, autore tra gli altri, di Dario Argento, Lucio Fulci, Umberto Lenzi e Mario Bava: un vero maestro della tensione insomma. Il regista confeziona un giallo molto all'italiana, di quelli old style e a tratti estremamente violento, con un'anima nera e un lato oscuro [...] Vai alla recensione »
Zampaglione mischia diversi generi, thriller, horror, che confondono lo spettatore e lasciano non poche perplessità. Le tinte fosche della notte si accavallano alle riunioni da manager della protagonista, Claudia Gerini, divisa tra la carriera ed una sessualità prorompente che la conduce a cercare la trasgressione in un club privè, il Tulpa.
Brillante e irreprensibile manager di giorno, la notte la bella Lisa si trasforma nella spregiudicata e disinibita frequentatrice di un locale sado-maso dove si pratica sesso estremo e discipline tantriche. Quando tra le vittime di un misterioso e sanguinario killer seriale, iniziano a comparire alcuni suoi colleghi di lavoro con cui sembra aver avuto violenti dissapori, i sospetti convergono inevitabilment [...] Vai alla recensione »
Ammetto che è il primo film di Zampaglione che ho visto, e non mi ha convinto appieno, la trama è originale ma lo sviluppo non è che sia così tanto buono. È vero, so che è un film indipendente quindi ci sono dei fattori diciamo “giustificabili” come la recitazione che il più delle volte è scarsa e attori come la Gerini e Michele Placido [...] Vai alla recensione »
Tulpa prosegue il percorso di "rinascita" del cinema di genere italiano sulla scia dei prodotti anni '70 e ' 80 e che in tempi molto recenti ha visto l' arrivo di ottimi film come Morituris, Shadow dello stesso Zampaglione, Paura 3D dei Manetti. Le atmosfere stile retro' che strizzano l' occhio ai vari Profondo rosso, Tenebre o l' uso di colori accesi con una ottima [...] Vai alla recensione »
Lisa (Claudia Gerini) è una facoltosa manager che di notte frequenta club per scambisti nella periferia di Roma. La doppia vita di Lisa sarà sconvolta quando una serie di omicidi colpiscono proprio alcuni dei clienti di uno dei locali a luci rosse che la donna frequenta, il Tulpa.Tuttavia, benché il riferimento alla tradizione dell’horror all’italiana sia più [...] Vai alla recensione »
Il binomio Horror/italiano di questi tempi non è certo un sinonimo di buon film, Zampaglione riesce a raggirare le critiche già pronte in partenza, riuscendo a girare nel suo insieme un buon film basato su un mondo oscuro, un mondo se vogliamo perverso, fatto di scambismo, di sesso estremo e bondage. A questo club chiamato Tulpa, vi è iscritta anche Lisa, di giorno impiegata alle [...] Vai alla recensione »
Zampaglione dirige un thriller con punte di horror a tratti notevole, a tratti banale, strizzando gli occhi ai maestri del genere, ricordando con alcune trovate i classici di Dario Argento, quando era nel suo momento migliore, come ad esempio la statuetta del pagliaccio o il carrello del supermercato che avanza, simile alla scena di “profondo rosso” a cui il regista sembra fare più [...] Vai alla recensione »
Così, a caldo, dopo la visione di stasera su Mymovies, vorrei rompere gli schemi che sono riuscito a cogliere nella tendenza media delle critiche riguardo a questo film, e partire dai punti deboli (la rottura sta nel fatto che questo implica la presenza di più di un punto a favore). Se dovessi sintetizzare gli aspetti negativi con una parola, userei "fretta".
Questo film mi ha sorpreso ! E' molti anni che non si vedeva un film giallo così interessante in italia !C'è molta tensione e suspance !L'idea del film è molto originale ed è interpretata benissimo dalla Gerini ! L'assassino non riesci a scoprirlo fino alla fine inoltre il film ha uno stile tutto suo con una fotografia molto originale.
Veramente un bellissimo film ! E' de tempo che non vedevo un giallo (a tinte horror ) così intrigante e appassionate.Lo spettatore rimane incollato per 1 ora e venti allo schermo tra colpi di scena e momenti di forte suspance.Gli omicidi non sono MAI scontati e richiamano i vecchi film di Dario Argento.Le musiche dello stesso regista sono perfette per il film.
io cerco di difendere sempre i film horror italiani ma questo francamente è difficile da difendere. non intendo infierire ma onestamente risparmiatevi i soldi del biglietto del cinema e guardatevelo in tv.
Dopo il bellissimo Shadow, Zampaglione si cimenta in "TULPA", giallo che omaggia il cinema di Argento dei tempi d'oro, non deludendo.. bel film indipendente con una storia intrigante ed originale. Tulpa tiene incollato lo spettatore in un crescendo di tensione. Omicidi originali, su tutti quello della giostra. Bravissima la Gerini (in un ruolo che molte attrici avrebbero rifiutato) che si presta anche [...] Vai alla recensione »
Perla rara il giallo-horror italiano,in questi anni:solo per questo andrebbe giudicato con indulgenza. Tulpa è un buon thriller,catalizzante ed insolito. L'impronta è quella classica dell'assassino con impermeabile nero e cappello con tesa,che agisce con arma bianca. Notevoli gli omicidi,violenti e ben realizzati,sicuramente fantasiosi.
Veramente un bellissimo film ! E' de tempo che non vedevo un giallo (a tinte horror ) così intrigante e appassionate.Lo spettatore rimane incollato per 1 ora e venti allo schermo tra colpi di scena e momenti di forte suspance.Gli omicidi non sono MAI scontati e richiamano i vecchi film di Dario Argento.Le musiche dello stesso regista sono perfette per il film.
E'la prima volta che esco dal cinema alla fine del primo tempo, sembra uno dei primi film di Dario Argento, senza offesa per il maestro del' horror italiano! Decisamente negativo. Per citare una frase famosa direi che "secondo me, questo film, è una c.....a pazzesca".
ma come si fa a produrre un film del genere?
Senza troppi veli e sviolinate, se vuoi vederti un film per il puro passatempo di vedere qualcosa di sensato, cambia film.
Tulpa è un film imbarazzante, dalla trama banale, mal recitato placido compreso, con dialoghi elementari e situazioni sceniche amatoriali, sempre poco credibile, non suscita nessuna emozione nemmeno quando tenta di impressionare con scene di sangue e macellamento gratuito, il finale poi, completa l'opera...si fa per dire. Saluti.
Un disastro sotto tutti i punti di vista. Storia sanguinolenta narrata con mano pesante per mancanza totale di idee decenti. Attori pessimi, la Gerini su tutti. Regia da oratorio.
In questo film si ritrovano tutti i riferimenti del film giallo italiano, all'inizio potrebbero sembrare delle citazioni, ma proseguendo di capisce siano frutto della volontà di girare un genere di film come se il tempo passato non fosse rilevante. Spero sia il primo di una lunga serie.
L'unica cosa buona è l'atmosfera gotica delle scene notturne, anche in quelle di sesso. Per il resto è un mix di scene noiose e inutili al lavoro, scene di sesso e inutile splatter. Claudia Gerini è una brutta copia di Laura Palmer, invece l'assassino in tutto e per tutto sembra preso dai film di Argento, soprattutto Profondo Rosso.
Gli omicidi sono magistrali, penso da soli valgono il film, e compensano i dialoghi che a tratti sono un po' deboli. Ottime le atmosfere, specie quelle notturne.
era da tempo che non vedevo un nuovo giallo all'italiana degno di questo nome. Sembra abbiano preso tutti i vecchi ingredienti degli anni 70 e li abbiano usati di nuovo. Le stesse atmosfere, i dialoghi rarefatti, l'assassino che uccide con gusto. Già sai che questo o quel personaggio farà una brutta fine, e non aspetti altro, semplicemente, senza chiederti tutti i perché.
Zampaglione secondo me é molto,piú bravo a fare musica che a fare film comici.
Tulpa è un film incredibile: nel senso che è incredibilmente mediocre. E' stupefacente quanto l'alto costo dei finanziamenti per i films italiani sia inversamente proporzionale alla loro qualità: più è alto è il loro costo peggiore è la qualità. Ma in Italia, si sà, puntare sull meritocrazia non è mai [...] Vai alla recensione »
Si parte con due ottime sequenze: il prologo bondage e l’omicidio sulla giostra. Due sequenze argentiane, ma anche alla Sacchetti, alla Bava, alla Soavi prima maniera, due sequenze che danno un indirizzo chiaro a TULPA, un profumo antico di “thrilling”, una storia di cinema italiano in letargo. Ma Argento, oggi, è anche GIALLO o IL CARTAIO e TULPA, è figlio di questa deriva.
non mi è piaciuto per niente.neanche la colonna sonora....come vedere un vecchio brutto giallo..
Senza tanti giri di parole è un film mediocre doppiato in maniera grottesca e con una trama per nulla avvincente. Mi spiace dare questo giudizio anche perchè Nero bifamiliare mi piacque, ma qui siamo molto lontani. Giudizio finale : film da dimenticare.
Sará colpa mia che non ho capito lo spirito del film, o sará stata l'ora tarda in cui ho assistito alla proiezione, ma a tre quarti di film mi sono alzata e me ne sono andata, senza nemmeno la curiositá di rimanere per scoprire chi fosse l'assassino (e non sono stata l'unica!). Sono al Courmayeur Film Festival e devo dire che tra i tanti film in selezione, questo, é [...] Vai alla recensione »
Ho avuto il "dispiacere" di vederlo in anteprima e purtroppo per tutte le persone che avevano visto shadows e credevano che federico zampaglione fosse l'inizio di un cambiamento, vi avverto di non crederci più. Tulpa è un film che rivela la vera regia di Zampaglione, quella che in shadows sembrava per certi aspetti geniale, per altri ingenua e semplicistica, in tulpa si [...] Vai alla recensione »
Purtroppo sono stato costretto da terzi vedere ieri il film in questione: non è la prima volta che, per non discutere, debbo piegarmi alla volontà altrui in fatto di scelta del film da vedere...anche in questa occasione (purtroppo) avvevo stra-ragione io.....era meglio non andare. Se qualcuno vuole portarvi a vedere "Tulpa" opponetevi, litigate, strappatevi i capelli, [...] Vai alla recensione »
"Si dice IL Tulpa", ci tiene alla mitologia interna del film Federico Zampaglione che per il suo terzo lungometraggio e secondo horror (ma stavolta ad esser precisi siamo più dalle parti del giallo) ha scelto di raccontare una storia che usa il misticismo per innescare una girandola di omicidi. Nel nuovo film di questo cineasta da poco diventato l'unico erede riconosciuto della tradizione horror italiana (è così che è stato introdotto al FrightFest con Tulpa) c'è una manager che si muove negli spazi straordinari del quartiere EUR di Roma, una abituata a lavorare ai piani più alti e che si trova [...]
Che peccato. Il versatile artigianato di Zampaglione e la disponibilità dell'intrepida Gerini a prodursi in conturbanti performance erotiche etero, saffiche e sadomaso meritavano un risultato migliore. «Tulpa», invece, che racconta con simpatica faccia tosta e dovizia di sesso e sangue la doppia vita destinata a diventare angosciosa di una rampante manager dei giorni nostri, non riesce a risvegliare [...] Vai alla recensione »
Tulpa, apprendiamo dal film omonimo, è termine che ci parla di buddismo tibetano e meditazione: della quale è una possibile materializzazione o visualizzazione sotto varie sembianze. Boh. Federico Zampaglione è un musicista (Tiromancino) ma fa anche il regista di film di paura, e questo è il terzo, nell'ammirazione per Dario Argento. L'autore Dardano Sacchetti è una vecchia conoscenza del cinema di [...] Vai alla recensione »