Al centro dell'ennesimo horror targato Corea del sud ci sono un paio di scarpette rosse, ma molto diverse da quelle della ballerina diretta da Michael Powell nel 1948: stavolta uccidono! Espandi ▽
Sun-jae scopre che il marito la tradisce e decide di trasferirsi con la figlia a Seoul. Un giorno sulla metropolitana Sun-jae vede delle scarpe rosse da cui si sentirà fortemente attratta che purtroppo però le riserveranno un tragico destino...
Altro giro, altro horror orientale. Stavolta, ed è questa la notizia dopo alcuni film davvero brutti che hanno popolato i cinema alla fine della scorsa stagione, siamo di fronte ad una pellicola piuttosto godibile.
Il regista, Kim Yong-Gyun, riesce a mixare in maniera efficace le inquietudini della famosa fiaba di Hans Christian Andersen (cui The Red Shoes s'ispira, anche se molto alla lontana) con la tradizione horrorifica di matrice coreana e confeziona un film teso, tutto sommato avvincente, impeccabile dal punto di vista visivo e ben recitato dalle due protagoniste.