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Il film segue il ritorno - per la prima volta dalla fine della guerra, di Piero Terracina ad Auschwitz Birkenau, il campo di sterminio dove fu deportato, e dove venne sterminata gran parte della sua famiglia. Qua e là, nel documentario, altri ex deportati raccontano la loro terribile esperienza. Recensione ❯
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Il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf mette un annuncio sul giornale in cerca di interpreti per il suo prossimo film: ai provini si presenteranno migliaia di aspiranti attori e attrici. Espandi ▽
Il regista iraniano Mohsen Makhmalbaf mette un annuncio sul giornale in cerca di interpreti per il suo prossimo film: ai provini si presenteranno migliaia di aspiranti attori e attrici. Presentato nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 1995 per celebrare i cento anni dalla nascita del cinema. Recensione ❯
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Le più belle immagini di natura accompagnate dalle delicate musiche di Roland Häring. Animali selvaggi ripresi nei loro ambienti naturali, bizzarre fo... Espandi ▽
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Il racconto della vita e dell'attività di Frantz Fanon. Espandi ▽
La vita e il lavoro del teorico e attivista psicoanalitico Frantz Fanon che è nato in Martinica, ha studiato a Parigi e ha lavorato in Algeria. Il film esamina le teorie sull'identità e la razza di Fanon e traccia il suo coinvolgimento nella lotta anti-coloniale in Algeria e in tutto il mondo. Recensione ❯
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Una storia della cannabis sativa e del suo intreccio con l'uomo a partire dal suo primo utilizzo in oriente fino alle campagne antidroga di Clinton e ... Espandi ▽
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Una ricca raccolta di ricordi e riflessioni su uno dei massimi maestri del cinema di tutti I tempi. Espandi ▽
Dreyer è un giovane giornalista a Copenaghen quando viene coinvolto nell'industria del cinema danese. Scrive script e per alcuni anni è l'editor a Nordisk Film. Dopo questi anni di apprendistato ha l'opportunità di dirigere il suo primo film nel 1917. Dreyer voleva che i suoi film portassero la sua impronta personale nei minimi dettagli, e già nei suoi primi muti è possibile trovare tratti stilistici che caratterizzano la sua intera produzione fino al suo ultimo film nel 1964. I primi sono di impostazione naturalisticha, per Dreyer il realismo non è un'arte in sé, solo il realismo psicologico lo è. Il suo interesse principale non è la vita all'esterno, ma quella interiore, la vita emotiva degli esseri umani. Le emozioni sono più visibili nelle espressioni facciali, e i film di Dreyer sono pieni di primi piani di volti umani. Catturando le sottili, espressioni visive dei caratteri, Dreyer cerca di rivelare i sentimenti che celano e le tempeste che infuriano all'interno. sebbene de son molti i film finiscono in tragedia, il suo intento è sempre quello di creare un inno al trionfo dell'anima sulla vita. Il carattere di Dreyer era complesso e contraddittorio come i personaggi dei suoi film. Composto nella sua testardaggine, non ha accettato alcun compromesso artistico. Recensione ❯
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Nel 1970, su commissione del Partito Comunista Francese, Robert Bozzi gira un documentario dedicato agli immigrati della bidonville di Francs-Moisins a Saint-Denis. Espandi ▽
Nel 1970, su commissione del Partito Comunista Francese, Robert Bozzi gira un documentario dedicato agli immigrati della bidonville di Francs-Moisins a Saint-Denis. Dopo venticinque anni, il regista decide di farvi ritorno e ritrovare alcuni dei baraccati intervistati un tempo, tentando di tracciare un bilancio sull'evoluzione della società. Recensione ❯
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La regista Antonietta De Lillo dirige un videoritratto, intimo e suggestivo, della poetessa Alda Merini, che racconta i dolori della sua esistenza. Espandi ▽
Alda Merini, tra le più grandi poetesse contemporanee, scomparsa nel 2009, si confessa senza inibizioni, raccontando la sua sofferta vita. Il ritratto alterna la conversazione con la Merini ai frammenti delle sue poesie, interpretate da Licia Maglietta durante lo spettacolo teatrale Delirio amoroso. L'incontro tra queste donne e la loro fusione artistica ci restituiscono la fragilità e la grandezza di una poetessa travolta dall'eccesso di amore. Recensione ❯
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Alain Tanner aveva 17 anni e scopriva un paese di cui amava i film attraverso una città singolare ed in pieno fermento. Oggi il cineasta ritorna in quella città e ci mostra i cambiamenti che il tempo ci ha consegnato. Espandi ▽
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