Un film che racconta come il passato possa rendere difficile il presente. Espandi ▽
Un uomo a cui è morta la moglie si risposa con una donna che ha una figlia avuta da un matrimonio precedente. Il giovane figlio dell'uomo però, non accetta la nuova figura materna e non vuole che prenda il posto della defunta madre che lui amava e che gli manca terribilmente. A causa del suo rifiuto ad accettare la situazione presente, renderà la vita impossibile alla sua nuova sorellastra.
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Murnau porta Molière sullo schermo e dimostra come il cinema possa essere un mezzo contro l'ipocrisia.
Commedia,
Germania 1925.
Durata 72 Minuti.
Ispirato al Tartufo di Molière, il film ha come protagonista un ragazzo che cerca di far capire al nonno che sta per essere imbrogliato. Espandi ▽
Un giovane attore scopre che l’anziano nonno, istigato dalla governante che vuole impossessarsi dei suoi averi mostrando di essergli affezionata, sta per diseredarlo. Riesce quindi a fargli vedere in casa un film che ha come soggetto “Tartufo” di Molière. Spera così di aprirgli gli occhi sulla realtà. Murnau decide di portare sullo schermo l’opera non limitandosi a riproporre il testo moleriano ma volendo valorizzare il mezzo che intende utilizzare e cioè quello che ancora veniva chiamato con un vocabolo esteso: cinematografo. Vuole mostrare come il relativamente nuovo mezzo di comunicazione possa addirittura giungere nelle case per favorire un’apertura mentale che agli ipocriti non piace. Si noti poi come il cinema stia sempre più raffinando il proprio linguaggio: il dettaglio delle calzature abbandonate in disordine dalla governante e poi rimesse a posto dal nipote racconta due modi di essere e di concepire la vita con la solo apparente semplicità di uno sguardo che è invece profondo.