Casey Affleck (Caleb Casey Affleck) è un attore statunitense, regista, produttore, produttore esecutivo, sceneggiatore, fotografo, è nato il 12 agosto 1975 a Falmouth, Massachusetts (USA). Casey Affleck ha oggi 49 anni ed è del segno zodiacale Leone.
Essere fratelli di un supermacho come Ben Affleck non deve essere affatto facile.
Soprattutto se si è meno appariscenti e se si vorrebbe sfondare nello stesso campo in cui il fratello è così conosciuto e amato. È il caso di Casey Affleck, fratello minore del ben più celebre Ben, che inizia a farsi notare all'interno del panorama indipendente del cinema USA grazie alla sua aria sensibile, timida e insicura, decisamente meno virile e più inquieta rispetto al fratello maggiore.
Dopo aver frequentato la Columbia University, Casey inizia a recitare per la televisione nel 1987, mentre il suo debutto cinematografico risale al 1995 nel film Da morire di Gus Van Sant, il cineasta cantore dei giovani sbandati americani che tornerà a dirigere lui, il fratello Ben e l'amico Matt Damon in Will Hunting - Genio ribelle (1997, scritto da Ben Affleck e da Matt Damon, vincitori dell'Oscar per la sceneggiatura).
Da allora Casey parteciperà a diverse produzioni più o meno indipendenti, anche accanto al fratello Ben, tra cui In cerca di Amy (1997) di Kevin Smith, Desert Blue (1998) di Morgan J. Freeman, 200 cigarettes (1999) di Risa Bramon Garcia, commedia targata Mtv in cui interpreta un sensibile metallaro che fa perdere la testa alla "svampita in rosa" Kate Hudson.
Dopo le parentesi più commerciali dei due American Pie, il ragazzo tornerà dal suo mentore Gus Van Sant per girare (e scrivere, insieme a Damon) l'ipnotico Gerry (2002), un pellegrinaggio quasi metafisico nel lunare deserto americano che segnerà anche il punto di svolta stilistico del cineasta di Portland.
Nel 2005 lo ritroviamo appesantito e depresso, accanto a Liv Tyler e Seymour Cassel, nei panni dello svogliato Jim, protagonista del toccante e malinconico Lonesome Jim, terza e ottima prova da regista di Steve Buscemi; mentre nel 2006 è prima un trentenne in crisi, amico di Zach Braff, nel remake americano de L'ultimo bacio, The Last Kiss di Tony Goldwyn, e poi l'assassino del bandito Jesse James (Brad Pitt) ne L'assassinio di Jesse James di Andrew Dominik.
Dopo la partecipazione ai primi due colpi della banda di Danny Ocean in Ocean's Eleven e Ocean's Twelve, ritroviamo Casey anche nel capitolo conclusivo della trilogia soderberghiana, Ocean's 13, oltre che nel debutto dietro la macchina del fratello Ben, Gone, baby, gone (2007).
E come prevedibile, dopo essere stato assistente alla regia dell'amico Gus Van Sant per Scoprendo Forrester, nel 2008 il giovane e dotato Casey esordirà come regista del film d'animazione Aardvark Art's Ark (del quale è anche sceneggiatore e produttore).
Chissà, forse seguendo la strada dell'indie Van Sant, anche Casey Affleck entrerà nel circolo dei giovani autori emergenti americani, accanto a Sofia Coppola, i due Anderson e il francese d'adozione newyorkese Gondry. Ce lo auguriamo...
Con altre sette star, l'attore di Jesse James ha deciso di partecipare a un reality show umanitario. «I Pawnee mi hanno insegnato cosa vuole dire dare l'esempio»
Dismessi gli abiti da cowboy, che, con il film L'assassino di Jesse James per mano di quel codardo di Robert Ford, gli sono valsi la nomination agli Oscar come miglior attore non protagonista, Casey Affleck ha fatto un viaggio: in una riserva indiana. «Sono sempre stato affascinato dalla cultura dei nativi americani» spiega l'attore «e ho letto molto in proposito. Ma non avevo mai visitato una riserva». L'occasione per farlo, sotto l'occhio delle telecamere, gli è stata offerta da 4Real, in onda su National Geographic il mercoledì alle 22.30. Un programma che è un po' reality (show), un po' reality nel senso letterale, di opera benefica.
Nel corso di ogni puntata, un ospite vip viene condotto alla scoperta di una comunità che combatte per la sopravvivenza: dall'Africa all'Amazzonia. Ideatore del format, d'altronde, è Sol Guy, il produttore musicale canadese che, oltre a essere un vero e proprio guru dell'hip hop (fra gli altri, ha prodotto P Diddy), dopo un viaggio in Sierra Leone, nel 2001, ha trasformato parte del suo lavoro creativo in impegno sociale. Lanciando artisti come il rifugiato somalo K'naan, oggi rapper di fama, e creando la Direct Current Media, che ha realizzato 4Real e devolve il 50 per cento degli introiti ai soggetti dei suoi programmi e documentari. Si tratta di progetti che sembrano tagliati su misura per le star coinvolte: attori e musicisti notoriamente impegnati nel sociale, che spesso hanno fra loro legami di lavoro e d'amicizia I protagonisti degli otto episodi di 4Real, oltre al giovane Affleck (che, fra l'altro, uscirà nelle sale il 4 aprile con il nuovo film firmato dal fratello maggiore Ben, Gone Baby Gone), sono suo cognato, l'attore Joaquin Phoenix, che ha attraversato il Brasile per raggiungere la tribù amazzonica degli Yawanawa; l'attrice Cameron Diaz, inerpicatasi sulle Ande per incontrare gli ultimi indios di Machu Picchu; Flea, il leggendario bassista dei Red Hot Chili Peppers, che incontra i medici di Haiti; e se il rapper Mos Def ha visitato la più pericolosa favela di Rio de Janeiro, Cidades de Deos, il suo collega K'naan e andato nello slum di Kibera, a Nairobi e M.i.a. in Liberia; infine, l'attrice e modella Eva Mendes è stata in un centro di recupero per tossicodipendenti di Vancouver.
Come mai attori e musicisti sono così disponibili a impegnarsi? Quasi tutti, ormai, hanno una causa per cui lottare...
«Nella nostra cultura, essere famoso è un lasciapassare per la politica. Se hai successo, la gente pensa che hai un'opinione su tutto, ti mette il microfono sotto il naso e ti fa domande, anche imbarazzanti. Tu sei lì che aspetti che ti domandino perché hai scelto di fare un certo film e, invece, ti chiedono delle elezioni presidenziali. Allora ti viene voglia di dire: va bene, provo a spiegare quali sono le cose veramente importanti per me. E, visto che ho la possibilità di mandare un messaggio a milioni di persone e credo in qualcosa, lo faccio davvero, mando il mio messaggio. I giovani fanno così attenzione a quello che diciamo, hanno così bisogno di essere sollecitati a partecipare, che bisogna credere in quel che si dice e che si fa. Io, per esempio, sono vegetariano da sempre e animalista convinto e sostengo l'attività di alcune organizzazioni come posso».
Ma ha senso partecipare a un programma come 4Real? Non ha paura che sia solo showbusiness?
«Mi è piaciuta molto l'idea del programma, focalizzare l'attenzione del pubblico su leader di piccole comunità che tentano, in luoghi sperduti del mondo, di fare qualcosa per la loro gente. Attivisti che faticano a connettersi col resto del mondo: eppure, quando li incontri, ti accorgi che sono loro le vere celebrità... Il programma ha creato una fondazione, che finanzierà i progetti di questa gente. E io continuerò a collaborare
con loro, anche privatamente».
Nell'episodio che la vede protagonista, lei ha scelto di visitare la riserva dei Pawnee. Come mai?
«La nazione dei Pawnee, storici nemici dei Sioux, ha subìto un vero e proprio genocidio culturale. Questa gente tenta di riscoprire le proprie tradizioni, la propria lingua e la propria medicina, che sono state completamente occidentalizzate. Hanno dato vita a un progetto che si chiama NVision: si tratta di un collettivo di artisti nativi che usano la cultura popolare, la contaminano con Phip hop e cercano di far passare fra i giovani un messaggio d'orgoglio culturale».
Quello che ha trovato nella riserva lo ha sorpreso? Che cosa si aspettava da questo viaggio?
«Ero convinto che la lotta dei nativi fosse più visibile e anche che avrei visto altro, intorno a me, solo droga, povertà e tensioni. Un quadro diverso da quello che in realtà ho trovato. In apparenza, la vita nella riserva è dignitosa. È solo quando parli con queste persone che scopri il senso di smarrimento, di disperazione, che le pervade. Per questo è così importante fare una scelta di campo e andare a vedere con i propri occhi. Questa gente ha vissuto situazioni terribili, per noi inimmaginabili. Eppure sono lì a illuminare il mondo con la loro passione. Allora ho capito. Sono loro l'esempio, non le star».
Da Il Venerdì di Repubblica, 21 marzo 2008
Un attore affermato e versatile, Casey Affleck è pronto a diventare una star grazie a delle interpretazioni notevoli in alcuni progetti recenti. Ha recentemente ripreso il ruolo di 'Virgil Malloy' in Ocean’s Thirteen ed è apparso nella pellicola di Tony Goldwyn The Last Kiss , adattata per lo schermo dal vincitore dell’Academy Award Paul Haggis.
Affleck è apparso lo scorso anno ne L’assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford (The Assassination of Jesse James by the Coward Robert Ford), scritto e diretto da Andrew Dominik. L’attore interpretava 'Ford' al fianco del Jesse James incarnato da Brad Pitt e di Sam Rockwell, Sam Shepard e Zooey Deschanel. Per questa interpretazione, ha ottenuto delle candidature agli Oscar, ai Golden Globe e ai SAG. Affleck è anche uno sceneggiatore, avendo realizzato lo script di Aardvark Art's Ark , una pellicola di animazione per famiglie di cui sarà anche produttore esecutivo per la Warner Bros.
Sul palcoscenico, è apparso nell’esordio al West End della pluripremiata opera di Kenneth Lonergan "This is Our Youth , assieme a Matt Damon e Summer Phoenix.
In precedenza, aveva cosceneggiato e partecipato assieme a Damon al road movie indipendente di Gus Van Sant Gerry . E’ anche apparso in altre due pellicole dello stesso regista, Will Hunting (Good Will Hunting) e Da morire (To Die For), oltre che in Hamlet 2000 (Hamlet) con Ethan Hawke e Julia Stiles, Ocean's eleven - Fate il vostro gioco (Ocean's Eleven) e Ocean's Twelve .
Nella sua filmografia, figurano anche Lonesome Jim , Soul Survivors , American Pie 2 , Attention Shoppers , Committed , Chi ha ucciso la signora Dearly? (Drowning Mona), Floating , American Pie , 200 Cigarettes , Desert Blue e In corsa verso il sole (Race the Sun).
In televisione, è apparso nella miniserie della ABC "The Kennedys of Massachusetts" e nel film della PBS "Lemon Sky" tratto dal testo teatrale di Lanford Wilson e interpretato da Kevin Bacon.