I primi riconoscimenti a Missione di pace, Simona Izzo e Ricky Tognazzi.
di Ilaria Ravarino
Si srotolano i tappeti rossi, si accendono i microfoni e si stappano le prime bottiglie per festeggiare un piccolo successo che – magari - potrebbe preludere a qualcosa di più grande. Tempo di premiazioni, a Venezia, in attesa della cerimonia di domani, alle 19:30, che assegnerà il Leone d'oro al miglior film di una delle migliori edizioni degli ultimi anni. E nell'attesa del gran giorno qualcuno già festeggia: il regista Francesco Lagi per esempio, che con il suo Missione di Pace (film di chiusura de La Settimana della Critica) ha ritirato ieri il premio "MYmovies Nastro Azzurro Say Yes al cinema italiano", prima edizione dell'iniziativa che ha regalato al film prodotto da Donatella Botti 25.000 euro di promozione sul sito, oltre all'anteprima su MYmovies LIVE!. Nella cornice dello Spazio Nastro Azzurro, che per dieci giorni ha ospitato alcuni fra i più autorevoli volti del cinema internazionale e italiano (fra i tanti: Monica Bellucci, Donatella Finocchiaro, Diego Abatantuono, George Clooney, Darren Aronofsky), il regista quasi esordiente, già autore di numerosi corti e di uno degli episodi del collettivo 4-4-2, è stato premiato dal co-fondatore e CEO di MYmovies Gianluca Guzzo e dalla responsabile Nastro Azzurro Anna Pedrazzo «per aver affrontato una tematica complessa come quella delle missioni di pace con la leggerezza della commedia, un genere cui il cinema italiano ha spesso affidato riflessioni non superficiali». MYmovies e Nastro Azzurro hanno assegnato un riconoscimento, alla coppia e alla carriera, anche a Simona Izzo e Ricky Tognazzi, al Lido con Tutta colpa della musica: nel consegnargli il premio, una graziosa statua detta "degli amanti", l'AD di Medusa Home Entertainment Video Luciana Migliavacca ha sottolineato che «Izzo e Tognazzi sono una coppia di registi, attori, sceneggiatori capaci ogni volta di rimettersi in gioco anche sul piano dei ruoli, dimostrando come creatività e professionalità costituiscano un binomio indissolubile». Tra gli altri festeggiamenti della giornata, oltre al Premium Cinema Talent assegnato a Filippo Timi, anche i primi riconoscimenti ufficiali con la vittoria (annunciata) di Scialla! di Francesco Bruni in Controcampo italiano, quella di Pugni chiusi di Fiorella Infascelli per Controcampo Doc, e la menzione speciale al documentario Black Block di Carlo Bachschmidt – duramente contestata, nel pomeriggio, dal sindacato indipendente della polizia di Stato.
Gli applausi di ieri, tra Concorso e Controcampo
Il premificio generale, e l'aria da smobilitazione, non ha comunque impedito al concorso di ruggire: potente l'arrivo in competizione del Faust del regista russo Alexander Sokurov, ultima parte della sua tetralogia sulla natura del potere, esplosivo l'arrivo di Killer Joe di Friedkin, sorprendente e liberatorio il successo de L'ultimo terrestre di Gipi. Ultimi arrivati in Controcampo italiano, sono stati presentati ieri anche il documentario-evento speciale Hollywood Invasion di Marco Spagnoli, sguardo inedito e originale su trent'anni di storia del grande cinema internazionale mostrati attraverso reportage e servizi, e l'Italia «al tramonto» di Piazza Garibaldi di Davide Ferrario.
Il Leone d'Oro alla carriera a Marco Bellocchio
La Mostra si ferma oggi per la consegna del Leone d'oro alla carriera a Marco Bellocchio, premiato dal maestro Bernardo Bertolucci prima della proiezione speciale di un'edizione restaurata, ripensata e rivista di uno dei suoi capolavori, Nel nome del padre del 1993, mentre il concorso segna la sua battuta finale con le ultime due pellicole in programma, Texas Killing Fields della figlia d'arte Ami Canaan Mann e Life Without Principle di Johnnie To, indiscusso campione del cinema d'azione di Hong Kong. Tra gli altri film il fuori concorso Tahrir di Tamer Ezzat sulla Primavera Araba del Cairo, il ritratto di una giovane madre ribelle di Ki di Leszek Dawid (Giornate degli Autori), e il premiato Missione di Pace di Francesco Lagi con Silvio Orlando, Francesco Brandi, Alba Rohrwacher e Filippo Timi a chiudere la Settimana della Critica. Festa in musica la sera alla Pagoda degli Autori per la chiusura della kermesse "indipendente" con la proiezione di Valdagno, Arizona di Pyoor seguita da una performance musicale nel giardino davanti al mare.