Eccentrici funerali e intramontabili classici

In prima serata fa la sua comparsa Dragonball Evolution (Sky 1, 21.00), film del 2009 diretto da James Wong con protagonista Justin Chatwin nei panni del famoso Goku, il ragazzino amante delle arti marziali dotato di una forza eccezionale. Il film è la terza trasposizione su grande schermo del celebre manga di Akira Toriyama (Deuraegon Bor e Dragon Ball - Il film, le altre due). Nel fantasy di Wong, Goku dovrà esaudire le ultime volontà del nonno morente, trovandosi così a dover raccogliere le sette Sfere del Drago, per impedire che vadano in mano al diabolico Lord Piccolo.
Dall'avventura con protagonista Goku ad un genere completamente diverso come quello della commedia nera di Frank Oz, Funeral Party (Raimovie, 21.00). L'irriverente pellicola si contraddistingue per il caratteristico humour all'inglese e il regista di In & Out trasforma il solenne funerale del patriarca di un'eccentrica famiglia inglese nel caos più totale, tra equivoci a non finire e oscuri segreti di famiglia. Del 2010 è Festa col morto, remake americano diretto da Neil LaBute con Chris Rock, Martin Lawrence e Danny Glover.
La serata vira verso il classico con l'intramontabile Tutti gli uomini del Presidente (Studio Universal, 23.15), diretto nel 1976 da Alan J.Pakula, futuro regista del Rapporto Pelican. Il film è ispirato da tematiche politico-sociali, ripercorre infatti le vicende che hanno portato alle dimissioni dell'allora Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon. Il successo che dura fino a oggi è dato anche dalle ottime interpretazioni di due pietre miliari della recitazione come Robert Redford e Dustin Hoffman, che per calarsi meglio nella parte oltre alle proprie battute hanno imparato a memoria anche quelle dell'altro. Il film si portò a casa ben quattro premi Oscar, tra cui quello per la sceneggiatura non originale (William Goldman) e attore non protagonista a Jason Robards.
Nella notte arriva un film che riflette sul processo stesso del fare cinema: Il ladro di orchidee (Rete 4, 00.05) mette in scena il processo di adattamento cinematografico attraverso gli occhi di due sceneggiatori in crisi (Adaptation il titolo originale). Alla regia Spike Jonze, che debuttò con Essere John Malkovich nel 1999 e ha confermato il suo talento nel 2009 col sognante Paese delle creature selvagge. Sia nel Ladro di orchidee che nel suo primo lungometraggio Jonze si è assicurato la presenza dello sceneggiatore premio Oscar Charlie Kaufman (lo vinse nel 2004 con Se mi lasci ti cancello). L'interessante pellicola verrà proiettata oggi nell'ambito del Biografilm Festival di Bologna e vede un grande cast che comprende Nicolas Cage, Meryl Streep, Maggie Gyllenhaal, Tilda Swinton e Chris Cooper.
Dall'America di Jonze all'amata Napoli di Antonio Capuano, regista, pittore e scenografo che nel 2005 scrive e dirige una storia difficile ambientata nella sua città, La guerra di Mario (Iris, 21.00). La protagonista è la bella e brava Valeria Golino, nel ruolo della madre adottiva del bambino del titolo, che ha nove anni ed è stato affidato ad una coppia di colti quarantenni dal Tribunale dei minori perché troppo problematico.
Nei prossimi giorni Catherine Zeta-Jones nella commedia romantica The Rebound, il classico all'italiana Pane, amore e gelosia con De Sica e la Lollobrigida e la Mezzogiorno nell'Amore ai tempi del colera.