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Tutti pazzi per amore 2: la vita in un videoclip

Raddoppia l'amata fiction ideata da Ivan Cotroneo.
di Alessandra Giannelli

Al via la seconda stagione
Antonia Liskova (47 anni) 25 marzo 1977, Bjonice (Slovacchia) - Ariete. Interpreta Laura nel film di Riccardo Milani Tutti pazzi per amore 2.

venerdì 19 marzo 2010 - Televisione

Raddoppia l'amata fiction, ideata da Ivan Cotroneo, per location, cast, musica e interpreti, in onda da domenica 21 marzo (eccezionalmente anche lunedì 22) per altre puntate (52 episodi per 50 minuti l'uno), in prima serata su Rai Uno. Prodotta da Carlo Bixio la serie innovativa, che è stata capace di ringiovanire il pubblico della rete, diretta da Riccardo Milani (per la seconda unità, Laura Muscardin) e che, nella passata stagione ha avuto uno share del 23%, arrivando al 27% nelle ultime puntate. In Tutti pazzi per amore 2, accanto al noto Emilio Solfrizzi (Paolo) non più Stefania Rocca, ma la bionda Antonia Liskova (Laura). Protagonisti anche la mitica Piera Degli Esposti (Clelia, mamma di Laura), Carlotta Natoli (Monica), Francesca Inaudi (Maya), Sonia Bergamasco (Lea), Irene Ferri (Rosa), Corrado Fortuna (Elio), Pietro Taricone e i giovani Nicole Murgia (Cristina), Marco Brenno (Emanuele) e Laura Calgani (Nina), figli dei rispettivi. Un appello lunghissimo di volti conosciuti e amati, presenti, con la loro verve, alla conferenza stampa, tra cui le zie di Paolo, Aurelia Reggio (zia Sofia) e Pia Velsi (zia Filomena). Tra le new entry: Alessio Boni (assente, come Neri Marcorè, alla presentazione), ma anche un'amichevole partecipazione di Dario Argento. Da non dimenticare il divertente ed ironico sipario offerto da Carla Signoris e Giuseppe Battiston ovvero la presentatrice tv e il Dottor Freiss. Seconda edizione di un prodotto percepito da subito come trendy, che ha brillato per la critica, come spiega, orgogliosamente, Fabrizio Del Noce, direttore delle fiction Rai, anche a motivo dell'attesa che c'è stata per questa seconda stagione, contraddistinta da spot musicali, tipici della narrativa della serie, grazie ad una regia che il direttore definisce elegante e al di sopra delle aspettative. Un'atmosfera carica e gioiosa che ha visto la proposizione degli stacchetti musicali da parte di un piccolo corpo di ballo; un'incursione piacevole, come accade nella serie per sottolineare i momenti della vita.

Antonia Liskova, come ci si sente da new entry?
Voglio ringraziare tutti per avermi dato questa fiducia; propormi una cosa del genere non deve essere stato facile, anche perché sostituire Stefania per me è stata una grande sfida. Ho cercato di interpretare il personaggio a modo mio, non ho cercato di imitarla perché sarebbe stato impossibile. Spero di aver fatto un bel lavoro, sono stata trascinata dalla follia sana di Roberto Milani e da quella meno sana di Solfrizzi. Sono stata accolta benissimo e se dovessi essere accolta così dal pubblico, sarebbe una grande vincita.

Emilio Solfrizzi, cosa ci puoi dire di questa seconda serie?
Che dovrei dire? È un bellissimo momento...è stato difficile lavorare con Antonia, una fatica alla quale mi sono dovuto assoggettare (ironizza). Stefania mi aveva dato la notizia e io ho provato a dire ad Ivan di far morire il personaggio (ironizza ancora), poi quando mi hanno parlato della Liskova, ho detto 'no, la Liskova no...dovremmo far lavorare le italiane...no, sul serio, il più bel regalo che la produzione potesse farmi è stato quello di affiancarmi Antonia. Lei ha una capacità straordinaria, ci siamo presi per mano e abbiamo capito che questa era una sfida che dovevamo vincere in due; Antonia ha fatto un lavoro straordinario e, grazie a lei, sono riuscito anche a migliorare il mio e mi auguro che questo si veda da subito!".

Ivan Cotroneo, fare una serie innovativa si può, ma com'è farne una seconda?
Noi abbiamo cominciato con la voglia di fare qualcosa di nuovo e il successo della prima serie ci ha confortato molto. Abbiamo cercato di non ripeterci, di dare delle svolte narrative nuove, di indirizzare i personaggi verso direzioni nuove e questo lo abbiamo potuto realizzare grazie a un cast straordinario. Con la musica, l'immaginazione e le apparizioni, abbiamo cercato di restare nel solco dell'innovazione, ma anzi di rinnovarci ancora di più e speriamo, insieme a Monica Rametta e Stefano Bises (gli altri due sceneggiatori), di esserci riusciti".

Carlotta Natoli, parlaci della tua esperienza, come è stata?
Mi faccio portavoce delle mie colleghe per dire che un prodotto come una commedia ben riuscito è una vittoria collettiva non solo perché il cast si autodefinisce, ma perché ci sono degli elementi che si integrano l'uno con l'altro. Vogliamo ringraziare, in particolar modo, chi ha permesso di rimanere in un clima sereno per ben otto mesi di lavoro. Vorremmo ringraziare Alberto Moretti per i costumi e Martina Rossi per il trucco. Per noi Riccardo è diventato come un padre e facciamo qualsiasi cosa ci chieda, anche imbarazzante, come abbiamo fatto!.

Piera Degli Esposti, qual è la sua opinione?
Penso che è impossibile non rimanere contagiati da questa serie: per la musica, i balletti e anche per la varietà di sorprese e questo abiterà le case italiane e mi auguro anche quelle europee".

Solfrizzi, se, e quanta, difficoltà ha avuto nel trasformarsi in interprete musicale?
La difficoltà, vorrei che le provaste anche voi, visto che qualcuno mi ha detto che non ci vuole niente a fare due passetti...ecco, io consiglierei di provare prima! Quando ero piccolo avrei voluto fare il cantante (anche in conferenza ha sfoggiato le sue doti canore, cimentandosi in dialetto napoletano). E' stato bello, divertente e quest'anno abbiamo lavorato di più perché le canzoni le cantiamo veramente. Io ho interpretato Gianni Morandi, Fausto Leali e il problema non è solo cantare, ma anche interpretare, appunto. E' stato un viaggio bellissimo. Soprattutto, per le coreografie, abbiamo avuto molte ore di prove!.

Del Noce, sono pronti per "Ballando con le stelle" o ancora no?
Credo proprio di sì, ma penso che non converrebbe a loro in questo momento della carriera, dovrebbero continuare con la fiction.

Carlo Bixio, le musiche le avete scelte voi?
Abbiamo nel cast un grande musicista che io non volevo assolutamente, Piernicola Di Muro. Ha invece avuto ragione Milani e riconosco che questo musicista è un genio. Questa è una serie che non ha niente da invidiare a quelle americane, non ha niente di meno, anzi ha qualcosa in più. Significa che in questo paese c'è una grande sensibilità. Comunico che la serie è stata comprata da 12 paesi e sono curioso di vedere la versione spagnola o quella tedesca.

L'uso così massiccio di canzoni italiane non ha, quindi, reso difficile la vendita?
Bixio: No, perché si tratta di canzoni che hanno avuto un successo internazionale, poi ci sono canzoni che non sono italiane e di altre è stata fatta la versione in lingua.

Ivan Cotroneo, in questa follia quanto c'è della sua vita privata?
Io e gli sceneggiatori abbiamo dato fondo a tutto ciò che di stravagante, drammatico e divertente è accaduto nelle nostre vite amorose, anche se poi non sono state così avventurose. Abbiamo scritto 52 puntate da 50 minuti e abbiamo dato fondo abbastanza in fretta. Adesso c'è tutta una rete di amici cui chiediamo le cose e creiamo dei file appositi; magari se qualcuno si è separato, qualcun'altro è stato mollato di notte sul raccordo anulare e noi gli facciamo le domande. Siamo circondati da amici e familiari che ci pensano bene prime di raccontarci le loro storie amorose perché poi si ritrovano in prima serata in mezzo a balletti e canzoni! Però, il nostro atteggiamento è questo: molta autoironia e affettuosa presa in giro.

Del Noce, questo format l'ha trovato quando è passato a Rai Fiction o è arrivato dopo?
Quando avevo Rai Uno avevo già la direzione di Rai fiction e abbiamo cominciato da subito a lavorare su questo progetto, che già c'era, con Bixio e Milani, che sono sempre stati disponibili al dialogo. In questa seconda serie, mi riconosco pienamente in quello che abbiamo fatto perché l'innovazione è evidente, a livello di regia, di ritmo.

Milani, cosa significa dirigere una serie come questa?
Ringrazio tutti quelli che hanno seguito nella follia quotidiana di un lavoro che è molto più ricco degli standard abituali, anche lo sforzo collettivo è stato importante. Il discorso delle coreografie, soprattutto, è stato importante, ma ha richiesto una serie di sforzi notevoli. Tutto questo è stato smussato sia dal tono di follia della serie, sia perché abbiamo raccontato le cose della vita e ci siamo immedesimati in quello che raccontavamo, e poi...ci siamo voluti bene!.

E' già prevista una terza serie?
Del Noce: La terza serie è sicuramente in idea, ma la metteremo in cantiere quando raccoglieremo i dati della seconda, anche solo per un fatto di scaramanzia.

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