Presentato il programma del festival dedicato alla fiction.
di Marianna Cappi
Un festival rigoroso e divertente
Alla domanda delle domande, qual è lo spettacolo più amato del mondo, non c'è dubbio che la risposta delle risposte sia la fiction. In principio fu il racconto, poi il teatro, il cinema e infine la televisione, che ha contribuito a fare della stessa fiction lo spettacolo più popolare e più diffuso del mondo. A questi primati è dedicato il Roma Fiction Fest che sta per aprire i battenti a Roma, dal 7 al 12 luglio, dopo una prima edizione di successo che ha registrato circa 33.000 presenze.
Unica manifestazione interamente dedicata alla fiction tv italiana e internazionale, il RFF avrà una madrina d'eccezione, Elena Sofia Ricci, incarnazione di uno dei maggiori trionfi di pubblico del settore: I Cesaroni.
Il direttore artistico Steve Della Casa, che sostituisce Felice Laudadio, ha presentato il programma dell'edizione 2008, affermando che nelle intenzioni degli organizzatori c'è stata la volontà di dar vita a un festival rigoroso e allo stesso tempo divertente e sottolineando la completa gratuità dell'accesso, per favorire al massimo la partecipazione degli spettatori più giovani.
Il palinsesto italiano
Il "palinsesto" è ricco di proiezioni, ospiti e incontri; un'operazione resa possibile – spiega Della Casa - grazie alla fattiva collaborazione delle reti italiane e delle major straniere.
Sul fronte italiano, quattro sono le anteprime più attese: la seconda stagione di Raccontami, con Massimo Ghini e Lunetta Savino; Einstein della regista Liliana Cavani, con Vincenzo Amato e Maya Sansa; Bakhita di Giacomo Campiotti, Storia di una santa (tutti RAI) e Anna e i cinque con Sabrina Ferilli e Pierre Cosso (Mediaset).
Ma la fiction italiana è anche presente in concorso, fuori concorso, nella nuova sezione denominata "lavori in corso" -vetrina delle proiezioni prossime venture- e nella retrospettiva creata con le Teche Rai dei grandi sceneggiati del passato tratti dalla letteratura inglese (L'Isola del tesoro, David Copperfield, Padre Brown, Sherlock Holmes, tra gli altri).
E quello straniero
Sul fronte estero, la sezione "première" schiera Terminator: The Sarah Connor Chronicles, Big Bang Theory, nel genere commedia, e "In treatment", l'attesa serie sui pazienti di uno psicanalista. L'italiano Raul Bova sarà al centro di The Company, la miniserie prodotta da Ridley Scott.
Quest'anno nascono anche altre due sezioni, Factual e Noon@Night, la prima dedicata alla docufiction e la seconda pensata come contenitore notturno di horror, thriller e fantascienza.
Alla disponibilità delle majors americane, invece, va imputato lo sbarco a Roma di un numero nutrito di "talents", da Kim Cattrall di Sex and the city a Patricia Arquette, da William Baldwin a Mirando Otto, per citarne solo alcuni.
Famoso per dar visibilità alle serie più seguite e a quelle più rimpiante – questa è la volta de L'uomo dai 6 milioni di dollari, de La donna bionica e della serie originale di Star Trek rimasterizzata- il Roma Fiction Fest non dimentica chi aspira a lavorare all'interno delle serie stesse, in qualità di autore, e potenzia il settore del "pitching", vero e proprio mercato delle idee.
Infine, premio alla carriera ad Helen Mirren, star della miniserie Elisabeth 1 vincitrice di 9 Emmy; a Lino Banfi, Sandra Mondaini e Raimondo Vianello. Premio alla carriera "futura" anche a Beppe Fiorello.