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Ultimo aggiornamento venerdì 30 luglio 2021
Due giornalisti cercano di far venire a galla la verità su Stalin. Ma dovranno scontrarsi con poteri molto forti.
CONSIGLIATO SÌ
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1933. Il gallese Gareth Jones è un brillante esperto di questioni internazionali. Tutti hanno letto la sua intervista a Hitler, ma nessuno dà ascolto alla sua preoccupazione riguardo alle mire espansionistiche del fuhrer e alla possibilità di una seconda guerra mondiale. Incuriosito dai progressi industriali dell'Unione Sovietica, Jones trova il modo di raggiungere Mosca con un visto da giornalista, e da lì l'Ucraina, il granaio di Stalin, il suo salvadanaio, da cui i giornalisti vengono sospettosamente tenuti lontani. Scoprirà una carestia disumana, di proporzioni inimmaginabili. Il suo sarà un viaggio dell'orrore, che ispirerà "La fattoria degli animali" di George Orwell. Al ritorno a casa, però, Jones è perseguitato dai servizi segreti russi e dalla crociata negazionista del premio Pulitzer Walter Duranty.
Poche cose al cinema dispiacciono come una bella occasione mancata e il film di Agnieszka Holland è clamorosamente una di queste.
La storia di Gareth Jones era un materiale prezioso, per gli ambienti e i momenti e i personaggi che interseca, perché in essa s'intersecano anche differenti scritture (il report del funzionario censore, il reportage dell'inviato coraggioso, la letteratura del grande scrittore), che corrispondono a diverse visioni. Ma è proprio uno sguardo a mancare alla Holland, una visione trasfigurata da un filtro artistico.
Eppure aveva tutto: un bellissimo personaggio (e non è cosa scontata), un attore ancora non travolto dallo star system (e manca pochissimo), un racconto d'altri tempi che parlava al nostro tempo con la chiarezza dei fatti, al di là dell'opinione. Ma ci sono tanti modi di raccontare una storia e questo modo, apparentemente classico ma in realtà piatto e bozzettistico, la sacrifica non poco. Se possibile, poi, le cose peggiorano ulteriormente quando il film ricorre -in maniera goffa e parziale- all'inserimento di brevi sequenze rubate alla storia del cinema sovietico: si percepisce allora con fastidio l'ansia di voler dimostrare di avere avuto un'idea, ma è la più didascalica che si potesse partorire.
Alla regista preme parlare tra le righe, di fake news e di minacce che risuonano forti e chiare nella nostra contemporaneità, e di quel genocidio, passato sotto il nome di holodomor, che pesa ancora nei rapporti tra Ucraina e Russia. Niente di sbagliato, al contrario, ma se Mr Jones si guarda con interesse, nonostante quanto detto e altro ancora, è soprattutto perché è una storia degna di Spielberg, che trasuda fascino e inquietudine, come la hall e i corridoio del Metropole Hotel, all'epoca delle spie venute dal freddo.
L'OMBRA DI STALIN disponibile in DVD o BluRay |
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Agnieszka Holland, dopo Europa Europa, che le era valso l'attenzione della critica, oltre a diversi premi, ritorna sulle stesse tematiche, proponendo la storia di un giornalista Gallese alla ricerca dei segreti della Russia di Stalin. Dopo l'intervista con Hitler, Gareth Jones, intraprende un viaggio tra Mosca (hotel Metropol) e l'Ucraina, alla ricerca di informazioni e con la speranza [...] Vai alla recensione »
... che nell'ultimo periodo mi sto appassionando alla storia del '900 questi film sono favolosi! Perchè ti fanno fare un sacco di domande, ti fanno venire voglia di approfondire un sacco di argomenti! Di studiare finalmente ciò che non si è studiato a scuola.... Nel film in oggetto, adesso dovrò studiare la storia dei rapporti tra l'Unione Sovietica e l'Ucraina [...] Vai alla recensione »
E' la storia, ambientata negli anni '30, di Gareth Jones, assistente dell'ex premier britannico Lloyd George e giovane giornalista, divenuto popolare per un'intervista ad Adolf Hitler, nella quale sostiene, tra lo scetticismo generale, che il Furher prepara la guerra. Gareth è convinto che in Urss qualcosa non quadri riguardo alla produzione di grano.
"La Fattoria degli Animali" di George Orwell. Un capolavoro della letteratura ancora oggi (tristemente) attuale. Ma cosa ha portato alla genesi di tale romanzo? In pochi, purtroppo, ricorderanno il nome di Gareth Jones, giovane giornalista gallese che con le sue inchieste ha a suo tempo ispirato proprio Orwell nella stesura del suo libro. A mettere in scena la sua storia ha pensato, dunque, la regista [...] Vai alla recensione »