Anno | 2013 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Gennaro Nunziante |
Attori | Checco Zalone, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs, Ruben Aprea Valeria Cavalli, Orsetta De Rossi, Matilde Caterina, Daniela Piperno, Lidia Biondi, Augusto Zucchi, Marco Paolini, Stefano Sabelli, Niccolò Tredese. |
Uscita | giovedì 31 ottobre 2013 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Medusa |
MYmonetro | 3,05 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 28 settembre 2024
Argomenti: Checco Zalone
Checco deve mantenere fede a una promessa e portare il figlio al mare. Ma è in piena crisi e non ha i soldi per farlo. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Sole a catinelle ha incassato 51,9 milioni di euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Checco Zalone è sui trenta in quel del vicentino, con moglie e figlio decenne. Sorride sempre, con la smorfia inebetita di chi ha vissuto nel sogno televisivo dell'ultimo ventennio. Di lavoro aspira la polvere, dapprima negli hotel di lusso, dove ha cresciuto la sua mira di ricchezza, poi nelle case delle sue tante zie meridionali, intento a vendere l'elettrodomestico che lo riscatterà economicamente. Ci riuscirà perché è simpatico e ottimista (ma non comunista, anzi qualunquista). Compra tutto quello che serve, ma subito dopo lo perde perché fidi e assegni postdatati si sciolgono come la neve sotto il "sole a catinelle", mentre la moglie operaia vicentina perde il lavoro nel nord-est non più ricco, facendosi paladina di una lotta di classe datata come le trasmissioni giornalistiche di sinistra che la vogliono raccontare. Tornato povero, non è meno ottimista e promette al figlio una vacanza da sogno se prende tutti, ma proprio tutti i dieci nell'ultima pagella. Li prende e Checco il burlone, un po' Sordi un po' Zalone, si mette in viaggio pensando di aggirare l'intelligenza del figlio con qualche sorniona battuta ad effetto. La vacanza da sogno arriva in Molise da una zia tirchia, laddove l'aspirante agente ha pensato di raschiare il fondo dell'ultimo rampo parentale, ma sono quasi tutti morti. Il figlio decenne non ci sta a passare le vacanze promesse d'oro in un paese di moribondi e s'incazza, letteralmente. Il padre ripiega verso nord in una sorta di involontario remake barese di In viaggio con papà, senza più Sordi e Verdone, senza più la Sardegna dei pre-Berlusconi, ma con lo sfondo di un'Italia ugualmente cafona nel cuore di una Toscana miliardaria tra chic di sinistra e imprenditori a Portofino. In questo viaggio incontreranno una varia umanità di cialtroni, truffatori, venduti, corrotti, assistiti, megalomani...
Nel suo irradiarsi sornione tra le cose dell'Italia di oggi, Checco Zalone si fa paladino di una parodia esilarante, pupo e puparo allo stesso tempo, attore e autore di gesta tanto involontarie quanto leggendarie. Parla e agisce per antifrasi (perdoni Zalone la parolaccia) e con la forza di questo antico motore dell'ironia toglie la maschera a tutte le figure della sua parata goldoniana, neanche più grottesche ma quasi semplicemente realistiche, forse anche immalinconite per quanto sono ripetitive e note, eppur resistenti.
Il viaggio con papà è solo un pretesto, una rete dentro la quale il comico fa cadere le sue vittime, infinita la schiera: maestre, psicologi, imprenditori, operai, omosessuali, comunisti, logopedisti, massoni, naturalisti, giornalisti, finanzieri, neri, cinesi, artisti, registi, maestri yoga... davvero tanti, quasi tutti, tranne i politici. La loro assenza è rumorosa e molesta (ma forse comprensibile) in questa ronde comunque agghiacciante. D'altronde questi italiani "a catinelle" non sembrerebbero molto diversi dalla classe dirigente che li governa, almeno questo sembrerebbe dire l'autore, ma molto tra le righe, visto che il suo agnosticismo dichiarato lo porterebbe a negare qualsiasi interpretazione. Zalone d'altronde non si mette certo sopra il suo mondo cafone, è primus inter pares, "disgraziato e stronzo" come gli altri, ma certo simpatico e travolgente (come lo era Sordi, senza essere Sordi).
Non mancano le famose canzoni, quelle neomelodiche e parodistiche che hanno reso famoso il comico di Zelig, che a tratti trasformano il film in un musicarello, ma senza pretese, anzi con un altissimo grado di auto-ironia. Dei tre film di Zalone questo è il più ambizioso e riuscito.
Abbandoniamo il velo di ipocrisia che spesso ci offusca ed analizziamo il film con oggettività...non è da oscar ma non vuole nemmeno esserlo...insomma è un film comico, non un "nuovo cinema paradiso"...attenzione questo però non deve sminuirne le indubbie virtù che risiedono , prevalentemente, nell'innata capacità di Checco Zalone di rendere [...] Vai alla recensione »
Non pensavo di scrivere una recensione sul bel film di Checco Zalone e Gennaro Nunziante, “Sole a catinelle”. Ma dopo aver letto il commento di Giovanna Trinchella (ilfattoquotidiano.it/blog/gtrinchella/), una giornalista de “il Fatto Quotidiano” a me sconosciuta fino ad oggi quando l’ho letta su un post pubblicato sulla mia pagina Fb, ho deciso di farlo.
Tipico film low-budget e "nazional popolare", adatto a tutti e "volgare ma non troppo", prodotto per la tv e non certo per il cinema, preso d'assalto in quanto il nome "Checco Zalone" è diventato una garanzia di farsi due risate spensierate e anche perchè la controprogrammazione di questo "ponte di ognissanti" è stata resa praticamente inesistente.
Leggendo la recensione di Dario Zonta, mi rendo conto di quanta importanza riveste la critica quando è totalmente accecata dal boom mediatico. Questo film doveva essere un successo, e così è stato. Per carità, la recensione a livello contenutistico non è sbagliata, è tutto sommato corretta (paragoni a parte); solo che è di gran lunga più [...] Vai alla recensione »
Già vi sento borbottare frasi tipo: "ma non si può giudicare un film di Checco Zalone come una qualsiasi altra pellicola", "è un filmetto fatto solo per ridere", "non dovresti essere così severo", "almeno lui fa ridere non come quella merda di cinepanettoni" etc. Ok, fa ridere, siamo daccordo, ma anche Natale in Crociera secondo me [...] Vai alla recensione »
Terzo progetto firmato Zalone - Nunziante che come previsto ha sfondato il botteghino paralizzando i cinema di tutta Italia, i quali costantemente ad ogni spettacolo registrano il tutto esaurito. Sole a Catinelle in soli dieci giorni di programmazione ha incassato più di 30 milioni di euro ed ora la medusa " culla" il sogno dei 50 milioni.
Il cinema Italiano è soprattutto questo, amara comicità e satira su tutto ciò che poco piace della nostra bella ma problematica Italia. Non disponiamo degli studio hollywoodiani e dei mezzi per replicare i loro mirabolanti effetti speciali, per fare film a casa nostra si fa quello che si può. Checco ha trovato il modo di farlo sapendo scherzare sulle miserie del nostro paese [...] Vai alla recensione »
E' ottimo perchè la commedia è ben scritta, è ben girata ed è recitata con onestà. La fotografia è curata e l'umorismo c'è, inteligente. Checco Zalone è obiettivamente un personaggio simpatico che cura con dovizia di particolari la sua materia, risultando coerente, efficace. Il tipo di umorismo che lui segue è molto buono poich&egrav [...] Vai alla recensione »
Un papà, venditore in crisi, perde una scommessa col proprio figlioletto, che a fine anno scolastico porta una pagella con tutti 10! Il premio è una vacanza on the road in giro per l'Italia solo per loro due. Zalone si cimenta con la paternità in un road movie stile "In viaggio con papà" con Sordi e Verdone. Il comico pugliese è sempre esplosivo, la sua comicità è spontanea e disarmante, ma il film, [...] Vai alla recensione »
Aspirare la polvere! Questo è il mondo lavorativo di Checco, il quale prima lavora come cameriere d'albergo e poi come rappresentante di aspirapolveri. La fortuna gira dalla sua parte, fin quando un elettrodomestico all'avanguardia sostituisce le classiche aspirapolveri. Indebitato più che mai, si separa "consensualmente" dalla moglie.
SOLE A CATINELLE (IT, 2013) diretto da GENNARO NUNZIANTE. Interpretato da CHECCO ZALONE, AURORE ERGUY, MIRIAM DALMAZIO, ROBERT DANCS, RUBEN APREA Il produttore Pietro Valsecchi è disposto a rischiare il colpo grosso per la terza volta col regista Nunziante e l’attore Luca Pasquale Medici, e il bersaglio viene centrato in pieno, con una nuova commedia esilarante e divertente che porta [...] Vai alla recensione »
Checco Zelone interpreta uno dei due italiani medi; e si perché la prima metà sono come il personaggio del film , irrimediabilmente ottimisti, cresciuti nel mito degli anni ottanta e di un successo che verrà; l’altra metà è composta dai disfattisti, indagatori alla Sherlock Holmes sui privilegi altrui, non credono nel proprio lavoro ma nella critica [...] Vai alla recensione »
Difficile commentare un film di Zalone,si rischia di sembrare o superficiali o all'incontrario snob.Il giusto è nel mezzo come sempre,il lavoro è discreto,la storia divertente,i dialoghi spiritosi,Zalone molto simpatico, ma certamente non siamo di fronte a un capolavoro.Gli incassi stratosferici si spiegano con la voglia della gente di ridere,in un momento di grande incertezza e difficoltà,Zalone [...] Vai alla recensione »
Ed ecco nelle sale il nuovo film di checco zalone e gennaro nunziante, le aspettative sono altissime considerando gli incassi dei primi due film e "Sole a catinelle" non delude ma raddoppia il botteghino. la trama, molto attuale, narra le vicende di un padre piegato dalla crisi economica che tenta di regalare al figlio una dignitosa vacanza.
Buon film rilassante e divertente col nuovo tipo di comicità introdotta da Checco Zalone! Lasciato il lavoro di uomo delle pulizie d'albergo per trovare un lavoro che gli dia più soddisfazione il buon Checco, tornando a casa trova la moglie licenziata! Incattivita per aver preso le cose troppo alla leggera se na va da sua medre e Checco, per stare col figlio Nicolò, [...] Vai alla recensione »
Visto un sabato sera in una rassegna estiva, alla quale sono andata poco entusiasta e poco convinta, non amo particolarmente i film comici, preferisco gli spettacoli alla “Aldo Giovanni e Giacomo”, per capirci non sono una fan di Checco Zalone, di cui avevo già visto “ Che bella giornata”e non capivo che avesse da ridere il pubblico in sala, per cui non mi aspettavo niente di particolare.
Qual è la ricetta perfetta per superare ogni record al box office? Luca Medici, in arte Checco Zalone, la conosce perfettamente, e nel suo terzo film, “Sole a Catinelle”, la mette in pratica come mai aveva fatto finora. Tutto, dalla trama ai co-protagonisti, è sviluppato per esaltare il talento comico di Zalone: un padre squattrinato e tendenzialmente “pallonaro”, [...] Vai alla recensione »
Checco, piazzista di aspirapolveri e consumista compulsivo viene lasciato dalla moglie cassintegrata a causa della sua eccessiva prodigalità, finendo così sul lastrico. Per recuperare il rapporto con il figlio, diligente studente elementare, gli promette una fantastica vacanza in caso di un pieno successo scolastico pur sapendo di non poterselo permettere.
Spassoso ed arguto. Travolgente la verve comica di Luca Medici , nel ruolo di un padre con un lavoro precario di venditore di aspirapolveri porta a porta- separato da una moglie cassa integrata - che vuole a tutti i costi mantenere la promessa di una vacanza fatta al figlioletto. Ci riuscirà grazie una serie fortunata di coincidenze e di stravaganti incontri.
Un film adatto a chi vuole staccare per un pò la spina, dimenticare lo stress e i problemi quotidiani. Risate sopra risate, certo forse si potrebbero " eliminare vocaboli poco consoni ad un pubblico non adulto " ma infondo è un aspetto trascurabile, dato che il significato che vuole trasmettere il film è l' " OTTIMISMO ", l' ottimismo in un moento di crisi in cui bisogna essere forti e saper rinunciare [...] Vai alla recensione »
Dopo i film "Cado dalle nubi" e "Che bella giornata", Checco Zalone si cimenta in questa sua terza opera che naturalmente si farà apprezzare grazie all'inconfondibile formula dell'attore pugliese caratterizzata da una comicità pulita, diretta e, come sempre, ricca di esilaranti momenti di riuscito humour a cui si intersecano, attraverso un'apparente facciata semplicistica, interessanti spunti di riflessione [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta di un padre, interpretato da Checco Zalone, che deve mantenere la promessa fatta al figlio di portarlo in vacanza al mare, nonostante la mancanza di soldi. Nel corso del viaggio per le strade d'Italia, egli troverà ogni espediente per accontentare il figlio e, complici anche alcuni avvenimenti che Zalone gira a suo favore, riuscirà a fare trascorrere [...] Vai alla recensione »
È incredibile come Luca Pasquale Medici (alias Checco Zalone), riesca a fondere sinergicamente humor - apparentemente, o solo in parte a buon mercato - e problemi attuali. A mio modo di vedere, infatti, non si tratta semplicemente di una commedia "demenziale". Con la dovuta attenzione si può scorgere una satira ponderata a molti problemi di attualità.
Nell'ultimo film di Luca Medici ci sono parecchi spunti di riflessione economica all'interno di una trama leggera ed arguta. L'economia del buon senso compare qua e là con tale insistenza che vien da pensare che l'Autore conosca la tradizione della Scuola Austriaca di Economia. Ricordo questi spunti: dalla crisi si esce con l'innovazione di prodotto (aspirapolvere automatico vs tradizionale); dalla [...] Vai alla recensione »
Un film che non vale neanche il biglietto speso. Pensare che Tom hanks è stato battuto da questa pellicola fa veramente vomitare,questo la dice lunga sul livello culturale Italiano. Non so che cosa penserebbero i veri comici nostrani che non ci sono più come Alberto Sordi,Ugo Tognazzi ecc ecc di questa pellicola per non parlare di registi come Risi o Monicelli che hanno fatto conoscere la vera commedia [...] Vai alla recensione »
Buongiorno, dopo tutta la pubblicità su questo film, io e la mia bella famiglia decidiamo di andare a vederlo. Bimbo di 6 anni, bimba di 11 anni, e marito. Abbiamo buttato la bellezza di quasi un cinquantino. E' un film sboccato, rozzo e grossolano, dove i dialoghi sono tutti imperniati sulla volgarità. Avevamo letto la trama, e trattandosi di una storia tra padre, figlio, scuola, [...] Vai alla recensione »
Le sue commedie non sono ricercate come quelle di Antonio Albanese o di Aldo, Giovanni e Giacomo ma non si può negare che facciano ridere, ed anche molto! Non si può paragonare questo film ai cinepanettone, ha più contennuto e più trovate comiche!
il cinema italiano sempre più in decadenza...EVITARE!!
Il passaparola ancora una volta mi ha tradito!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Pensavo di trascorrere con il sorriso i 90 minuti della programmazione....ed invece.... mi sono annoiata mortalmente durante tutti i 90 minuti del film. Che dire....non penso si tratti di un film degno di essere commentato ciononostante vorrei soltanto manifestare la mia incredulità dinanzi ad una sala in cui l'unica a non sciogliersi [...] Vai alla recensione »
Peccato davvero: avevo tante aspettative su questo nuovo film di Zalone, dopo i due successi precedenti, film carini, commedie delicate e godibili. Questo è PESSIMO invece: battute volgari, parolacce dall'inizio alla fine, persino in bocca al bambino che viene addirittura elogiato per il linguaggio scurrile. Peccato, perché si butta sul ridere tutto: la volgarità, il razzismo [...] Vai alla recensione »
Se avete un briciolo di capacità critica/intellettiva NON andate a vedere questo film. Per farsi "strappare" una risata con questo film bisogna lobotomizzarsi. Il film in ogni sua parte è banale, mediocre, forzatamente stupido fino all'inverosimile. Iniziata la proiezione del film dopo 5 minuti avrete solo voglia di andare alla cassa per chiedere il rimborso.
Partiamo dal presupposto che questo film rappresenta la salvezza del cinema Italiano (in netta crisi) e questo la dice lunga sul livello culturale della nostra nazione!!! andare in un multiplex per vedere capitan philips e scoprire che non è in programmazione perchè su 10 schermi 8 sono occupati da sole a catinelle mi fa davvero rabbia.
diseducativo e volgare... non capisco tutti questi commenti positivi... ma che insegnate ai vostri figli???? sopratutto se volete ridere basta fare un giro per i mercati cittadini sono strapieni di checco zalone.....
Checco (Zalone) è povero in canna, il suo matrimonio è in crisi e ha promesso al figlio (Dancs) una vacanza da sogno. Perciò parte con il figlioletto per il Molise, dove, dopo una disastrosa visita ad una zia povera in canna, conoscono Zoe, (Erguy) miliardaria francese che li ospita per una vacanza da nababbi. Scritto da Zalone (pseudonimo di Luca Medici) con il regista, [...] Vai alla recensione »
Giusto per chiarezza, non ho mai definito questo film "capolavoro", nè sottointendevo una cosa del genere...come puoi ben leggere! Ma se penso alla spazzatura prodotta solitamente in Italia per quanto riguarda soprattutto la commedia (trovamene una che faccia ridere..) Zalone, è l'unico che riesce ancora a strapparci una risata genuina, e in modo neanche banale; sa [...] Vai alla recensione »
Molto meno divertente dei precedenti, e soprattutto quando un film dura appena 90 minuti, sigla iniziale e titoli di coda inclusi, vuol dire che ha proprio poco da raccontare
NIENTE DA DIRE QUELLO CHE TI ASPETTI DA ZALONE SULLA SCIA DEGLI ALTRI SE VUOI RIDERE GUARDANDO QUESTO FILM SICURAMENTE NON RIMARRAI DELUSO. LE BATTUTE SPESSO SONO COSI SURREALI DA SPIAZZARTI BRAVO ZALONE FARE RIDERE NON E' FACILE E TU RIESCI IN QUESTO
Nel panorama pietoso della comicità italiana Zalone si distingue per una scarsa volgarità e per un approccio sereno e divertito alla trama del film. Niente di particolare ma l'ora e mezzo scorre via senza noia ed anche con qualche sorriso ( divertente l'ironica critica nei confronti della comunità europea e il suo controllo sui prodotti ).
Partendo dal fatto che io adoro checco zalone e ho visto i suoi 2 primi film,dico che questo non mi ha fatto impazzire come i precedenti,è un film carino ma niente di piu e niente di che,non mi piace dare giudizi negativi a nessun film che vado a vedere ma A sole a catinelle purtroppo devo fare qualche critica,forse perche sono cose gia viste e dopo un po le cose troppo lunghe stufano( [...] Vai alla recensione »
Zalone è persona intelligente ha costruito un film sulle contraddizioni della nostra società e sulla pochezza in cui ha portato l'Italia venti anni di Berlusconismo. Si ride e ci si diverte ma la satira se la si vuol fare deve graffiare di più ed essere comprensibile a tutti.
"infinita la schiera: maestre, psicologi, imprenditori, operai, omosessuali, comunisti, logopedisti, massoni, naturalisti, giornalisti, finanzieri, neri, cinesi, artisti, registi, maestri yoga... davvero tanti, quasi tutti, tranne i politici." E no: tranne anche i critici! Caro Dario. Stai tranquillo: Zalone vi amerà sempre con tutto il cuore! Oh, ma mica da omosessuale comunista! Caro Dario, ti [...] Vai alla recensione »
Il prodotto medusa Sole a catinelle di Nunziante è un film molto leggero,le risate le strappa ma sono già quasi tutte nel trailer. La durata del film è imbarazzante per una commedia destinata al pubblico allargato,90 minuti di macchiette rappresentate al meglio con una leggerezza solita del cinema italiano senza pretese che prende in giro l'italiano medio e tutto quello che gira attorno a lui comprese [...] Vai alla recensione »
Film divertente, anche se le battute migliori sono nel trailer. Una cosa poco rispettosa è la durata: 1h e 20 minuti, i film di animazione sono più lunghi! Più spettacoli, più pubblico, più incasso, la matematica non è un'opinione. ma alla fine chissà che ci sarà un calo rispetto al precedente.
Il film e' carino e si vede con molto piacere, ci è' dispiaciuto solo per il nonno che doveva accudire al cane grosso e al cavallo...poverino per lui era una vera faticaccia! Merita la visione e ci allontana dai pensieri con la positivita' a catinelle!
Sole a catinelle, film di Gennaro Nunziante con Checco Zalone (, Aurore Erguy, Miriam Dalmazio, Robert Dancs, Ruben Aprea, Valeria Cavalli Una commedia molto attesa dai fan di Checco Zalone dopo il successo dei primi due film, ma meno convincente dei precedenti, sia perché le migliori battute sono state inserite nella pubblicità e quindi non risultano più sorprendenti [...] Vai alla recensione »
Film che merita di essere visto! E smettetela di fare continue critiche! In questo periodo di crisi, le persone hanno bisogno di ridere un po'!! E questo film mi sembra proprio adatto (:
Il film bello fa ridere e da emozioni superpositive. Ho figlio e con lui mi comporto un po' come Checco...questo film mi ha dato nuovi spunti su come farlo ridere e renderlo felice ogni minuto. Nel suo genere è un capolavoro.
Se volete passare un paio d'ore di disimpegno, se volete farvi quattro risate senza pretese, se tutto ciò di cui avete voglia è un po' di spensierata allegria, NON ANDATE A VEDERE QUESTO FILM. E' penoso e imbarazzante, tanto è sciocco, malfatto e (ma questo riguarda soprattutto il protagonista, nel senso dell'attore, non del personaggio) indisponente.
Le realtà e i personaggi raccontati nell'ultimo film di Luca Medici,alias Checco Zalone,sono straordinariamente efficaci. Checco si prende gioco delle nostre mediocrità,esposte e nascoste,con maestria,genialità e,al contempo,semplicità e naturalezza. "Sole a catinelle" è,probabilmente,un film per fare "soldi a catinelle".
Nel gennaio del 2011, in occasione dell'uscita di Che bella giornata, scrissi una lettera aperta a Gennaro Nunziante, che sotto ripropongo. Il regista di Zalone mi telefonò ringraziandomi perché il mio intervento lo garantiva rispetto a una certa critica prevalente, con la "puzzetta sotto il naso", che si era espressa sul film con... scarso entusiasmo. Ecco la lettera relativa a Che bella giornata.
Gracile ma divertente commedia di Checco Zalone, già premiata da incassi record. Come dire, ogni commento è superfluo. La storiella ruota attorno a uno spavaldo commesso viaggiatore, in piena crisi coniugale, che parte per la vacanza da sogno incautamente promessa al figlio. Meta la casa di una vecchia zia in Molise. Seguono quiproquo a raffica con contorno di battute spassose.
Checco Zalone è il fenomeno comico dell'ultimo lustro. Un po' normalizzati o sterilizzati in senso meno dialettalbarese, i suoi cavalli di battaglia restano la lingua sgrammaticata, le oscenità porte con un certo stile, il sottile equilibrismo che gli fa sparare scorrettezze politiche (le donne bersaglio fisso) salvo subito suggerire con un sorriso che era solo una battuta.
«Papà, ma se un giorno ti dicessi che sono ... omosessuale?». «Che paura, pensavo che mi dicessi comunista!». Solo Checco Zalone, forte dei 47 milioni del film precedente, Che bella giornata, si può permettere una battuta così in un film, inoltre, prodotto da Pietro Valsecchi e distribuito da Medusa. L'Italia è così. Nessuno parla più di operai e di padroni, figurarsi di comunisti, e arriva Checco [...] Vai alla recensione »
Checco Zalone o Checco Zelig? Al terzo film l'irresistibile comico-cantante pugliese e il suo regista Nunziante alzano il tiro con una sceneggiatura molto più costruita, ma soprattutto sparano a 360 gradi. E il cafone che dice sempre la verità dei primi film diventa un cafone un po' schizofrenico. Fatalmente fedele a se stesso, con gag e battute a piovere (meno cattive del solito).