Attore americano, si è cimentato sia nella sceneggiatura che nella direzione di qualche film, facendosi narratore di una solitudine adolescenziale che ha solitamente come protagonista uno Zac Efron impossibile da dimenticare per le sue fans. Il suo più notevole successo è però stato il suo film di debutto Igby Goes Down, baciato dalla fotografia di Wedigo von Schultzendorff. Si intuisce solo parzialmente che nella sua esistenza ci siano state figure significative e rappresentative (anche opposte) di una certa ideologia americana. Figure come Gore Vidal e Jacqueline Kennedy. E si deduce ancora meno che abbia intrapreso una vera e propria guerra contro il buon cognome della sua ricca famiglia per poter lavorare nel cinema.

Nipote di Gore Vidal e Jacqueline Kennedy
Nato a Washington D.C., figlio di Newton Ivan Steers Jr., deputato repubblicano per lo Stato del Maryland, e di Nina Gore Auchincloss, figlia dell'avvocato Hugh D. Auchincloss, Burr Streers è il nipote di Jacqueline Kennedy Onassis e dello scrittore Gore Vidal. Discendente del vicepresidente Aaron Burr, del senatore democratico Thomas Gore, del fondatore della Standard Oil Oliver Burr Jennings e di John Warner, cresce nel benessere sociale e finanziario assieme ai suoi fratellastri (figli del secondo matrimonio della madre con l'editore Michael Whitney Straight) e con i suoi fratelli naturali Hugh Auchincloss Streers, pittore che ha focalizzato tutta la sua arte sul tema dell'AIDS, e Ivan Streers. La sua infanzia e la sua adolescenza trascorrono fra Bethesda e Georgetown, mentre i suoi studi sono prima alla St. Albans School di Washington DC, e poi (dopo essere stato espulso dalla Hotchkiss School e dalla Culver Military Academy) alla New York University, dove si laurea. Scavezzacollo e ribelle, non sembra voler minimamente sostenere il peso del buon nome della sua famiglia e comincia a fare l'attore.

L'esordio cinematografico e l'amicizia con Tarantino
Il suo primo ruolo cinematografico è nell'horror Terrore senza volto (1989) di Scott Spiegel con Sam e Ted Raimi e Bruce Campbell. Successivamente, conoscerà Quentin Tarantino che lo imporrà come voce radiofonica nel film Le iene (1992) con Harvey Keitel e nel suo capolavoro Pulp Fiction (1994) con John Travolta, dove vestirà i panni di Roger, il capellone che muore quasi all'inizio del film, freddato al volto da Samuel L. Jackson. Partecipa anche a Vado a vivere a New York (1993) con Kathleen Turner e The Last Days of Disco (1998). Non mancano apparizioni nel piccolo schermo con il film tv La vera storia di Billy the Kid (1989) e qualche episodio di 2 poliziotti a Palm Beach (1993).

I film con Zac Efron
Dopo aver diretto un buon numero di episodi di varie serie tv (Weeds, The L Word, Big Love, The New Normal) e non avendo avuto particolare fortuna come attore, passa allora al grande schermo, prima con il film indieIgby Goes Down, praticamente sconosciuto in Italia e grazie al quale vincerà numerosi premi in vari festival underground, poi venderà la sua anima a Hollywood con la teen-comedy 17 Again - Ritorno al liceo (2009), dirigendo l'allora idolo delle ragazze Zac Efron, nei panni di un trentenne che si ritrova magicamente ad avere per la seconda volta diciassette anni, dopo aver espresso un desiderio. Il film non è che una modesta commedia che strizza un po' l'occhio a Ritorno al futuro e un po' a pellicole che avevano lo stesso plot di base. Ma questo, non impedisce a Burr Steers di andare avanti e di essere scelto per dirigere una seconda volta Efron, stavolta nel melodramma romantico-soprannaturale Segui il tuo cuore (2010) che si rivelerà essere un flop al botteghino.

Licenziato!
Lo stesso anno, viene licenziato come regista dell'adattamento della biografia di Giulio Cesare, tratta dai romanzi di Conn Iggulden. Pare che i rapporti fra lui, i produttori e, soprattutto, gli sceneggiatori William Broyles e Stephen Harrigan non furono idilliaci.

Orgoglio e pregiudizio... e zombies
Nel 2013, gli viene però affidata, dopo il rifiuto di Craig Gillespie, la realizzazione della trasposizione cinematografica del romanzo-parodia "Orgoglio e pregiudizio e zombie" di Seth Grahame-Smith dal titolo PPZ - Pride and Prejudice and Zombies, che prendendo come base il capolavoro della letteratura "Orgoglio e pregiudizio" di Jane Austen, inserisce un'epidemia di morti viventi all'interno della trama, trasformando la protagonista e le sue sorelle in cacciatrici di "walker" affammati.