Youth - La giovinezza

Film 2015 | Drammatico, +13 118 min.

Regia di Paolo Sorrentino. Un film Da vedere 2015 con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano, Jane Fonda, Neve Gachev. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna, 2015, durata 118 minuti. Uscita cinema mercoledì 20 maggio 2015 distribuito da Medusa. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,58 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 13 dicembre 2019

Dopo il successo di This Must Be the Place e La grande bellezza, il regista premio Oscar Paolo Sorrentino dirige un film interpretato da un cast di stelle internazionali. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto 2 Nastri d'Argento, 15 candidature e vinto 2 David di Donatello, 2 candidature a Golden Globes, 5 candidature e vinto 3 European Film Awards, 1 candidatura a Cesar, 2 candidature e vinto un premio ai Globi d'oro, 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Youth - La giovinezza ha incassato 6,1 milioni di euro .

Youth - La giovinezza è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato sì!
3,58/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,33
PUBBLICO 2,98
CONSIGLIATO SÌ
Sorrentino torna a trovare la profondità, la leggerezza ma anche la concentrazione che permettono al film di levitare.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 20 maggio 2015
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 20 maggio 2015

Fred e Mick sono due amici da moltissimo tempo e ora, ottantenni, stanno trascorrendo un periodo di vacanza in un hotel nelle Alpi svizzere. Fred, compositore e direttore d'orchestra famoso, non ha alcuna intenzione di tornare a dirigere un'orchestra anche se a chiederglielo fosse la regina Elisabetta d'Inghilterra. Mick, regista di altrettanta notorietà e fama, sta invece lavorando al suo nuovo e presumibilmente ultimo film per il quale vuole come protagonista la vecchia amica e star internazionale Brenda Morel. Entrambi hanno una forte consapevolezza del tempo che sta passando in modo inesorabile.
Paolo Sorrentino era atteso al varco con questo film che arriva dopo l'Oscar de La grande bellezza e la sua estetica così personale tanto da aver diviso critica e pubblico in estimatori e detrattori molto decisi. Per di più il regista tornava in competizione a Cannes dove solo due anni fa la giuria non aveva degnato del benché minimo riconoscimento il film ricoperto successivamente da molteplici allori. Il rischio maggiore però, che era più che lecito paventare da parte di chi amava il suo cinema ma non era impazzito di gioia dinanzi al suo ultimo lavoro, era quello di ritrovare un Sorrentino ormai divenuto manierista di se stesso. Il trailer del film seminava più di un indizio in tal senso ma, fortunatamente, i trailer non sono i film. Perché il Sorrentino regista è tornato a confrontarsi con il Sorrentino sceneggiatore. Se entrambi avevano deciso di convivere senza intralciare il lavoro dell'altro dando così luogo a ridondanze e compiacimenti oltremisura, in questa occasione l'uno non ha concesso all'altro (e viceversa) più di quanto fosse giusto concedergli. Ne è nato così un film compatto a cui non nuocciono neppure le molteplici sottolineature del finale. Perché questa volta il modello di Sorrentino torna ad essere se stesso, senza più o meno consci confronti con i maestri che, anche quando citati, vengono metabolizzati nel suo universo creativo. Non mancano anche qui personaggi più o meno misteriosi che appaiono e scompaiono e a cui ora è comunque lo spettatore a poter assegnare la valenza simbolica che preferisce. Perché Fred e Mick sono persone che sono state personaggi nella loro vita ma che su questo schermo tornano a presentarsi come persone. Con le loro angosce, con le loro attese, con i loro segreti e, soprattutto, con la consapevolezza di una memoria destinata a perdersi nel tempo come le lacrime del Roy Batty bladerunneriano.
Sorrentino non ne fa due vecchie glorie più o meno coscienti delle proprie attuali forze fisiche e intellettuali ma offre loro anche i ruoli di genitori che conoscono luci ed ombre di un'arte altrettanto difficile: quella che i figli pretendono che venga esercitata nei loro confronti, non importa in quale età essi si trovino. In tutto ciò, ci si può chiedere, che ruolo viene assegnato alla giovinezza del titolo? Quello di specchio riflettente (e deformante al contempo) di passioni, desideri, fragilità. Su tutto questo e su molto altro ancora Sorrentino torna a trovare la profondità, la leggerezza ma anche la concentrazione che permettono al film di levitare. Chi lo vedrà capirà il senso del verbo.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 26 settembre 2015
sergio dal maso

"Questo è quello che si vede da giovani:  si vede tutto vicinissimo; quello è il futuro... e questo è quello che si vede da vecchi: si vede tutto lontanissimo; quello è il passato"                                              Mick [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 maggio 2015
Alex2044

Un incipit musicale spiazzante poi il film incomincia a levitare e non si ferma più fino alla fine . Un film bellissimo commovente  e spiritoso che parla della vita e della morte e del tempo che passa con tutti  i nostri dubbi ed i nostri perchè.  La fantasia è seminata piene mani . Le immagini sono di una bellezza abbagliante e poi i paesaggi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 maggio 2015
carlosantoni

Sorrentino si riconosce lontano un miglio, mi vien da dire come Caravaggio o Bernini o Beethoven. La sua estetica può disturbare anche parecchio (spesso mi disturba) o piacere moltissimo, in ogni caso se ne riconosce facilmente la cifra. Così è anche in “Youth – La giovinezza”, anche se francamente non capisco perché non abbia intitolato il suo film “Oldness – La vecchiaia”, visto che è di vecchiaia [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 giugno 2015
pepito1948

  Vecchiaia, solitudine, riflessioni esistenziali, difficoltà intergenerazionali  si intersecano ed interagiscono nel rapporto tra due figure opposte ma contigue, a confronto tra loro e con il micro-mondo circostante nell’oasi accogliente di un centro di vacanza immerso nella natura delle Alpi svizzere. Poche cose accomunano Fred e Mick, una lunga amicizia ed una gloria ancora [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 giugno 2015
ANDREA GIOSTRA

 Prima di scrivere questa recensione ne ho lette diverse. Ho sentito diversi commenti di amici che amano il cinema e lo vivono con passione e competenza. E’ sulla base di queste prime valutazioni che mi sento di affermare che l’ultimo film di Paolo Sorrentino, Youth, non è un film per tutti. Nel senso che non tutti gli amanti del cinema, ovvero coloro che vanno al cinema per [...] Vai alla recensione »

domenica 24 maggio 2015
maopar

LA GIOVINEZZA   Nell’esclusivo  BEAUTY FARM  di antica e collaudata esperienza, si cura non solo  il corpo ma anche  l’anima,  in un  tutt’uno ben studiato da una regia fatta  da medici e  maestranze impeccabili, per cui tutto è curato  con protocolli noti,  che i  clienti habituè del posto [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 giugno 2015
Daniele Fanin

L’ultimo film di Sorrentino, di ritorno a Cannes dopo il successo planetario dell’Oscar per il Miglior Film Straniero (ma proprio la Croisette aveva snobbato il film che poi avrebbe trionfato all’Academy Award), potrebbe e dovrebbe piacere sia agli estimatori del regista e sceneggiatore napoletano, per l’usuale raffinatezza delle immagini e l’icasticità di alcune battute, che ai suoi detrattori, per [...] Vai alla recensione »

domenica 24 maggio 2015
giank51

E' strano che nessuno abbia colto la citazione fondamente di questo film. "Youth" è la trasposizione cinematografica di un grande libro di Thomas Man: " Der Zauberberg". Nel romanzo le vicende dei vari personaggi sono inserite nel famoso sanatorio di Davos in Svizzera: Il Berghof. All'epoca della vicenda narrata da Thomas Man si andava in Svizzera per curare [...] Vai alla recensione »

sabato 23 maggio 2015
sbreggio93

Youth - La giovinezza, come avrete letto in molte recensioni, è un film ambientato in un lussuoso hotel svizzero, dove due amici di una certa età passano le loro vacanze lontani dal mondo che li ha affaticati. Quello che posso dire io è che si tratta di un film che mi ha lasciato parecchi spunti di riflessione, sulla mia età (giovane), sull'amicizia, sull'egoismo e sulla bellezza.

giovedì 21 maggio 2015
Michele

Indipendentemente da quello che possono dire le recensioni su questo film c’è un principio da tenere a mente: a chi non piace Sorrentino, non lo apprezzerà neanche questa volta. La matrice tecnica e soprattutto stilistica del suo cinema si rigenera anche in questa pellicola e ci mostra tutta la sua potenza, tutti i suoi pregi e anche i difetti. L’universo sorrentiniano è affascinante, si costruisce [...] Vai alla recensione »

sabato 15 luglio 2017
samanta

Ho visto il 14 luglio in TV il film Youth (la giovinezza) che  è l'l'ultimo film girato da Paolo Sorrentino (successivamente ha diretto la serie TV the young pope) ed uscito nel 2015. Il fim costò 12.300.000  e incassò 24.000.000, incasso insufficiente per la quota relativa alla produzione a coprire le spese, non fu quindi un successo commerciale ed anche da un [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 giugno 2015
stefafonta

La vita, la vecchiaia , la morte, la giovinezza dell’animo oltre la vecchiaia: temi alti trattati con apparente leggerezza, ma che, più che una scelta stilistica, appare un limite invalicabile di chi ha scritto e diretto il film. Per l’incredibile superficialità dei dialoghi, incorniciati da silenzi o da suadenti musiche, come fossero le massime della summa filosofica del terzo millennio.

giovedì 28 maggio 2015
giajr

Il tentativo di replicare la grande bellezza è palese, i richiami e la struttura sono i medesimi. Una ricerca esasperata di trovare personaggi caricaturali e quasi circensi; l'esercizio è lodevole ma anche molto rischioso, specialmente se non riesce come si deve. La storia è disaggregata a tratti stancante. Gli attori sono di valore.

sabato 23 maggio 2015
macguffin

e così anche questa volta gran parte della critica ufficiale (molta italiana come sempre) boccia il film di Sorrentino. La stessa critica che raggiunge l'orgasmo con pallosissimi film provenienti da paesi incerti sui quali può però fare sfoggio di una teorica cultura cinematografica fatta di innumerevoli letture che purtroppo hanno sopito le emozioni.

giovedì 21 maggio 2015
giankkka

Inutile a dirlo dopo aver vinto un oscar con "La grande bellezza" non era facile ripresentarsi al pubblico con un film vincente. La trama è ambientata in un lussuoso albergo svizzero dove due vecchi amici e personaggi famosi ovvero Michael Caine (direttore d'orchestra) e Harvey Keitel (regista)passano le vacanze ripercorrendo insieme i ricordi più belli della loro giovinezza ed allo stesso tempo riflettono [...] Vai alla recensione »

domenica 20 dicembre 2015
Bruce Harper

Amo i contrasti binari, sono gli assi cartesiani su cui si costruisce una visione del mondo. E si solidifica una roba magmatica ed aleatoria come l’analisi dei film. In questo Youth il cuore drammatico dell’opera è a mio avviso il conflitto DESIDERIO vs APATIA. Empatia vs inadeguatezza. Pieno vs vuoto. Del resto perché Youth? Se i protagonisti benché gajardi sono due cariatidi.

giovedì 11 giugno 2015
redrose

Premesso che tutti i film di Sorrentino necessitano, a mio avviso, di lungo processo di metabolizzazione e di successive e approfondite visioni, per godere a pieno di tutte le sfumature e per ascoltare con attenzione gli apparentemente vacui ed esigui dialoghi, anche questa volta si esce dalla sala costernati, come quando ci si sveglia bruscamente da un sogno popolato da personaggi eccentrici, la cui [...] Vai alla recensione »

martedì 2 giugno 2015
vanessa zarastro

  Devo dire che ho trovato il film di Sorrentino piuttosto noioso. Se non fosse stato per la recitazione strepitosa di Michael Caine forse non avrei aspettato la fine…L’idea non è male e l’inizio si prospetta promettente. Il regista intende osservare l’invecchiamento di una serie di persone arrivate all’apice del successo in settori diversi: il direttore [...] Vai alla recensione »

martedì 2 giugno 2015
Riccardo Tavani

Siamo allo Schatzalp Hotel di Davos, in Svizzera, lo stesso nel quale Thomas Mann ha ambientato il suo grande romanzo La Montagna incantata e dove hanno trascorso le loro vacanze le classi aristocratiche e facoltose della Mitteleuropa degli ultimi due secoli. Dotato oggi di una moderna Spa, con saune, bagni turchi, vasche di rilassamento, fanghi, massaggi e altri sofisticati trattamenti, [...] Vai alla recensione »

sabato 23 maggio 2015
Luciachiara

Un albergo svizzero, incorniciato da irte montagne innevate, in cui naufragano anime scolorite dalla vecchiaia, dall'apatia, dall'oblio atroce dei ricordi più belli. Semplici comparse, osservatrici di un mondo forzatamente immobile, seppur chiaramente in frantumi. Sospese, prive di spessore, tra un passato troppo lontano, un presente inconstistente e un futuro vago e informe, incapace di plasmarsi. E' [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 aprile 2016
florentin

Se sei vecchio hai presente Caine di Ipcress e Keitel quando 'proteggeva' una Jodie Foster filiforme  in Taxi Driver; se sei giovane non sai chi siano e li eviti tutti e due non per spocchia ma per ignoranza...se un non-vecchio vede questo film si suicida a 45 anni anche se sano. Un film che proiettato -non sia mai- in una villa arzilla qualsiasi risolverà in 24 ore il problema [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 novembre 2015
Liviofa

Non c'è niente che mi faccia infuriare più di andare al cinema e uscire dicendomi "Ma che cosa voleva dire ?" Non ho capito niente. Ho capito che Sorrentino è un regista così affermato ed acclamato che può mettere insieme spezzoni di pellicola girati certo con grande maestria e fotografia di altissima qualità, li monta a modo suo e tutti gridano al capolavoro.

lunedì 25 maggio 2015
no_data

Quanto detto nel titolo riassume purtroppo il giudizio riportato all'esito della visione del film dell'altrimenti geniale Sorrentino. Il film non decolla, tantomeno scorre, si destreggia malamente su siparietti scontati, banali, del tutto sprovvisti dell'originalità che invece tracimava dalle clamorose sceneggiature dell'Uomo in più, Le conseguenze dell'amore, La grande Bellezza.

lunedì 25 maggio 2015
mauro.t

Sorrentino è indiscutibilmente, visionario, creativo, bravissimo. Intriganti sono alcune situazioni. Gustosi i personaggi con i loro limiti e le loro ossessioni.  A volte si tratta di veri e propri camei (Maradona, o la pop star brava a letto). Bravi gli attori di un cast stellare (non poteva essere altrimenti). Bellissima l’ambientazione (ed è chiaramente una  citazione [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 maggio 2015
carlosantoni

Sorrentino si riconosce lontano un miglio, mi vien da dire come Caravaggio o Bernini o Beethoven. La sua estetica può disturbare anche parecchio (spesso mi disturba) o piacere moltissimo, in ogni caso se ne riconosce facilmente la cifra. Così è anche in “Youth – La giovinezza”, anche se francamente non capisco perché non abbia intitolato il suo film “Oldness – La vecchiaia”, visto che è di vecchiaia [...] Vai alla recensione »

domenica 9 agosto 2020
Peer Gynt

Forse Sorrentino si crede il Thomas Mann del cinema, visto che riunisce un paio di protagonisti a parlare di arte e vita nello stesso luogo di quel romanzo (il Berghotel Sanatorium Schatzalp). Ma ancora una volta dimostra invece di essere un cineasta (tecnicamente bravo, non si discute) che vende "arte". Sa che c'è chi la compra e lui la vende, da buon affarista.

giovedì 13 luglio 2017
Great Steven

 YOUTH – LA GIOVINEZZA (IT/UK/FR/SVIZZ, 2015) diretto da PAOLO SORRENTINO. Interpretato da MICHAEL CAINE, HARVEY KEITEL, PAUL DANO, RACHEL WEISZ, JANE FONDA Introdotto dal titolo che poi ricompare anche nel finale, è la storia dell’amicizia fra due uomini anziani, alla soglia degli ottant’anni: l’ex compositore e maestro d’orchestra Fred Ballinger e il regista [...] Vai alla recensione »

martedì 3 novembre 2015
Alexander 1986

Un direttore d'orchestra in pensione (Michael Caine) afflitto da un passato che gli impedisce di tornare a teatro. Un regista cinematografico demodé (Harvey Keitel) e alla ricerca di un dignitoso finale di carriera. Un attore (Paul Dano) alle prese con un ruolo difficile e alla ricerca di indizi per interpretarlo. Questi, i principali personaggi ospitati da un prestigiosissimo hotel-resort-ospizi [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 giugno 2015
Omero Sala

... Caine si salva, splendidamente inespressivo come sempre (e flemmatico come piace a noi, con le rughe come valore aggiunto). Keitel è il solito cialtrone, qui in disarmo. La Fonda è un mascherone imbarazzante di disincantato cinismo e di forzata trivialità, ma da sotto il cerone trasuda muffa, non traspira la malìa suggestiva delle grottesche creature felliniane.

giovedì 28 maggio 2015
The Boxer

Vedendo il film >, ho pensato alla passeggiata di J. Gambardella sulle sponde del Tevere del film precedente >, o meglio ad i suoi occhi chiusi nella scena finale e che riaprendoli si sia ritrovato allo "Schatzalp Hotel di Davos", l'Hotel dove è ambientato tutto - tranne il finale - il film. Qui, anziano e nei panni di Fred Ballinger, circondato da persone, che allegoricamente sono aspetti della vita [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 maggio 2015
FabioFeli

Nel mezzo del cammino di sua vita Sorrentino si interroga su cosa resterà di noi nel ricordo dei nostri figli. La risposta che si danno i protagonisti è: nulla. E il talentuoso regista, già premio Oscar, lo dice con leggerezza, giovandosi dell’aiuto dei monumentali Michael Caine nella parte di Fred, e Harvey Keitel  che impersona Mick.

lunedì 25 maggio 2015
MAURIDAL

 YOUTH- la giovinezza; un film di Paolo Sorrentino 2015 IT.       “Quando sei giovane, e tu guardi da vicino , molto vicino, è il futuro, ma se capovolgi la lente e vedi lontano è il passato.” Da queste poche battute dette da Mick , un regista di cinema , magistralmente interpretato da Harvey Keytel, nel film di Paolo Sorrentino , possiamo [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 marzo 2019
Alejazz

Fred (Michael Caine) e Mick (Harvey Keitel) sono ospiti di una struttura alberghiera situata presso le Alpi svizzere, un luogo ideale per riposarsi, riflettere o dedicarsi a qualcosa di importante e impegnativo. Sono avanti con l’età per cui i primi esami sul loro trascorso cominciano a presentarsi. Il primo è oramai rassegnato alla vecchiaia, convinto di avere acciacchi (es. [...] Vai alla recensione »

domenica 17 settembre 2017
dario lodi

Merita *** soprattutto per l fotografia e per l'ambientazione. La regia è sicura, ma la sceneggiatura regge poco, sviluppandosi, come fa, su più fronti, su più contenuti. Occorre una gran padronanza della storia (che non c'è, sostanzialmente) per renderla davvero interessante. Sorrentino maschera le disuguaglienze concettuali con richiami scaltri, con figure emblematiche, [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 marzo 2017
toty bottalla

Un lussuoso albergo sulle Alpi svizzere è scenario di incroci di vite vissute, da vivere e da rimediare, Sorrentino imprime al suo lavoro una vena malinconica scegliendo una forma di dialogo essenziale e brillante, la saggezza, la cultura e il talento di Mick non servono più a ricordarglielo una strepitosa Jane Fonda (Brenda) che dice quello che nessuno vorrebbe sentirsi dire, e cinica [...] Vai alla recensione »

lunedì 4 gennaio 2016
Onufrio

Dopo lo straordinario (e meritato) successo de "La Grande Bellezza", il regista Sorrentino era atteso dietro l'angolo con il suo nuovo film "Youth"; lo stile rimane quello, Sorrentino mantiene fede alla propria tecnica ed allo stile ormai riconoscibile, ed anche in questo caso,seppur con sfumature diverse e meno addentrata nell'animo umano, la tematica è la giovinezza, [...] Vai alla recensione »

domenica 28 giugno 2015
patric

Grande fotografia, montaggio, grandi attori che sanno il mestiere (M. Kaine, H. Keitel, J.Fonda...), bei brani musicali ma dovrebbero essere proporzionati alla grandezza del messaggio che a mio avviso impazza nel film: benchè siano i personaggi inseriti in un ambiente da favola (un hotel a 5 stelle svizzero pieno  di comforts di ogni tipo) non posssono comunque sfuggire al segno dei tempi [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 giugno 2015
Omero Sala

De senectute doveva intitolarsi questo film, e non La giovinezza, che – incarnata nei folgoranti glutei di miss universo – sfila solo per un attimo (come Anita nel fontanone di Trevi) davanti agli occhi miopi di Michael Caine (92 anni suonati) e a quelli da topo di Harvey Keitel (che assomiglia un po’ a Polanski e di anni ne ha solo 76). Dopo Moretti (Mia madre) anche Sorrentino riflette sulla dissoluzione [...] Vai alla recensione »

domenica 14 giugno 2015
jaylee

In perfetto ossimoro col titolo (Giovinezza), la trama riguarda la permanenza in un lussuoso chalet svizzero di Fred, anziano compositore e direttore d’orchestra ormai in pensione, al quale viene richiesto di eseguire per l’ultima volta il suo pezzo più famoso Con lui, il suo amico regista, Mick alla scrittura del suo ultimo film, il suo testamento artistico, con il quale passa il suo tempo a disquisire [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 giugno 2015
DHANY CORAUCCI

Non sono un'estimatrice di Picasso ma quello che ha detto sulla giovinezza è talmente profondo e veritiero da farmi dimenticare ogni remora nei suoi confronti: “Ci si mette molto tempo per diventare giovani”. Che Sorrentino abbia pensato a Picasso mentre ideava il film non so, ma pare proprio che si sia ispirato a questa frase.

giovedì 4 giugno 2015
Leazoeteo

Se è vero che la passione è dolce all'inizio e amara in fondo, mentre la virtù è amara all'inizio e dolce alla fine, allora il film di Paolo Sorrentino è pieno di virtù. Dopo un pò di tempo, quando il puzzle dei personaggi e delle situazioni (didascalici ? ripetitivi ? beh speriamo che siano sempre così) si ricompone nel nostro cerveletto, [...] Vai alla recensione »

martedì 2 giugno 2015
Cesare Cesare

Vedendo il film si fa strada sempre più la domanda “ma quando iniziamo a diventare vecchi”? Quando, come il direttore d’orchestra-Caine riusciamo a vivere senza progetti, anche se dicono di noi che siamo “apatici”? O quando, come il regista-Keitel, siamo ossessionati da quanto abbiamo fatto in passato, dalle donne che abbiamo diretto nei nostri film, tutte in un solo prato, e non abbiamo più un progetto? [...] Vai alla recensione »

domenica 31 maggio 2015
Jayan

Un film stupendo, molto filosofico e intenso, sulla vita e la morte, la giovinezza e la vecchiaia.  Fred, e Mick sono ottantenni in vacanza in un hotel a Wiesen, alle pendici delle montagne svizzere. Fred è un direttore d'orchestra che ha smesso di dirigere da quando è scomparsa la moglie, Mick è un regista che sta preparando il suo ultimo film, che non riuscirà [...] Vai alla recensione »

martedì 26 maggio 2015
angelo umana

 Io sono un istrione e la genialità è nata insieme a me … cantava Aznavour, e lo può ben dire anche Sorrentino. Ha regalato alla giovinezza (Youth) un film su due vecchi, Michael Caine e Harvey Keitel, esilarante e irresistibile in molti tratti, onirico e lugubre in altri, solenne ed elegante come il grande albergo sulle Alpi svizzere – Wiesen si chiama il villaggio [...] Vai alla recensione »

domenica 24 maggio 2015
Maurizio.Meres

Youth è il film dove due parole "rimpianti e sogni" vengono rappresentati in tutto il loro significato ,attraverso un racconto soffice ma molto profondo,pieno di significati umani fatti di lealtà e di sincerità interiore dove due uomini anziani Fred compositore annoiato dalla vita ,Nick regista ma con ancora la voglia di mettersi in gioco,due stati d'animo diversi che si specchiano in se stessi vedendo [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 maggio 2015
antonella_sensi

 Il nuovo lavoro di Paolo Sorrentino titolato Youth (Giovinezza) nei confronti della stessa identica proposta parte con un diniego e finisce con un assenso. Il compositore e direttore d'orchestra in pensione interpretato magistralmente dall'inossidabile Michael Caine, quando si trova in una clinica Svizzera di quelle che ti rigirano come un calzino, ultima spiaggia di derelitti di lusso [...] Vai alla recensione »

martedì 8 novembre 2016
paolorol

Sorrentino è stato accostato a Fellini, in particolare dopo il successo planetario de La Grande Bellezza. Laddove Fellini ne La Dolce Vita esprimeva simpatia e compassione, se non empatia, per i personaggi rappresentati nel suo capolavoro Sorrentino esibiva più uno sguardo freddo e distaccato, quasi da entomologo. Anche in Youth utilizza la stessa ottica e si dimostra forse ancora di [...] Vai alla recensione »

giovedì 21 aprile 2016
Luigi Chierico

Il film piacerebbe di più se lo si vedesse senza sapere che il regista è Sorrentino e a nessuno verrebbe in mente di far rima “bellezza con giovinezza”,certo non c’è niente di più bello che la giovinezza con tutte le sue “emozioni”,tuttavia la vecchiaia ha il suo fascino nella debolezza, nello smarrire il passato che vedi “lontanissimo” mentre i ricordi affollano la mente alla ricerca di una verità [...] Vai alla recensione »

martedì 5 aprile 2016
Guidobaldo Maria Riccardelli

Va detto che l'indagine su di un tema così ampio e sfaccettato non può risultare semplice; o meglio: non DEVE risultare semplice o immediata, pena uno scadere in clichés abusati e comuni. Ecco, per lunghi tratti questo rischio si concretizza, sfilacciando il racconto, abbellendolo con stile piuttosto pacchiano (e.g. il simil Maradona) e poco consono ad una pellicola che si pone, dichiaramente, come [...] Vai alla recensione »

domenica 29 novembre 2015
john stimmer

Youth ,la Giovinezza Maturo, film che dialoga da subito con i temi essenziali che riguardano la vita : vivere e conoscere la condizione umana in tutte le sue implicazioni , dalla gioventù fino all ' ultimo giorno della vita , come direbbe il personaggio interpretato dal sempreverde Harvey Keitel . Alla base del film cè una grande amicizia tra lui , un regista di spessore e un famoso direttore d' [...] Vai alla recensione »

Frasi
"Ho perso i migliori anni della mia vita. Tu hai detto che le emozioni sono sopravvalutate, ma è una vera stronzata, le emozioni sono tutto quello che abbiamo!"
Una frase di Mick Boyle (Harvey Keitel)
dal film Youth - La giovinezza - a cura di Penso
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Natalia Aspesi
La Repubblica

Un bambino, solo, si esercita con il violino, una bambina, sola, si mangia le unghie, l'eterea massaggiatrice "che non ha nulla da dire", danza sola, il giovane divo americano (Paul Dano) sulla sdraio, fissa, solo, la piscina. In piscina una celebrità del calcio irrimediabilmente obesa, un vistosamente finto Maradona, galleggia, solo, sotto un berretto che lo nasconde.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Due grandi vecchi per un film sul tempo che passa mentre la giovinezza (degli altri s'intende) ci assedia senza riguardi. Due grandi attori, Michael Caine e Harvey Keitel, per una riflessione giocosa sull'arte, la creazione, la bellezza (più seccature annesse, tipo la celebrità e i suoi obblighi). Un film così aperto e accogliente che riassume e rielabora tutto ciò che Sorrentino ha già fatto, ma in [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Sono molti i registi che affermano di volerci insegnare a vivere. Sono molti di meno i temerari che vogliono aiutarci a esorcizzare la paura della morte. Paolo Sorrentino non fa sconti ai sentimenti misti di terrore e rassegnazione che incombono sugli uomini quando la fatidica clessidra non comunica più segnali incoraggianti, ma ha il potere di deviare l'attenzione degli spettatori da un'analisi asettica [...] Vai alla recensione »

Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Dalle terrazze romane alle Alpi svizzere di un albergo che fu caro a Thomas Mann (ma la liaison finisce qui), Paolo Sorrentino con "Youth" chiude ancora di più in una visione claustrale il suo mondo sempre più popolato di macchiette grottesche, dove la regia barocca e sostanzialmente prigioniera di un inesauribile desiderio di meravigliare in inquadrature che si spengono dentro il loro stesso stupore, [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Post Oscar per "La grande bellezza" (opera diseguale, sontuosa, pittoresca e in fondo non riuscita), Sorrentino precisa qui il suo modello di cinema aforistico con eguale potenziale visivo, nel tema del tempo e della memoria, dove la giovinezza del titolo allude a una coscienza vitale a cui approdare in ogni età. In una clinica svizzera del benessere (l'edificio del romanzo più metafisico di Thomas [...] Vai alla recensione »

Malcom Pagani
Il Fatto Quotidiano

Hai pisciato oggi?", "Quattro gocce, per due volte". Sui sentieri di montagna in cui i padri assenti di ieri scoprono l'accidentato confronto con gli onnipresenti figli di oggi: «Non mi dire 'posso capirti' perché tu non puoi capire proprio un cazzo", Michael Caine e Harvey Keitel cercano evasione dai loro tormenti terreni. Intorno pini, fienili, vacche a perdita d'occhio.

NEWS
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domenica 13 dicembre 2015
 

Due anni fa il premio ricevuto per La grande bellezza agli European Film Awards aveva aperto la strada verso gli Oscar. Quest'anno ai cosiddetti "Oscar europei" Paolo Sorrentino ha trionfato aggiudicandosi i premi più importanti, quello al Miglior Film [...]

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sabato 27 giugno 2015
 

Un verdetto inatteso, con una spartizione 'a tre' dei Nastri più importanti tra Anime nere di Francesco Munzi, Il racconto dei racconti - Tale of Tales di Matteo Garrone e Youth -La giovinezza di Paolo Sorrentino che conquistano tre premi ciascuno.

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giovedì 21 maggio 2015
 

Presentato ieri in concorso al Festival di Cannes, l'ultima fatica di Paolo Sorrentino torna a dividere critica e pubblico. Se alla proiezione stampa Youth - La giovinezza è stato accolto con applausi e qualche fischio, all'anteprima della sera il pubblico [...]

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martedì 19 maggio 2015
 

Quello che si vede da giovani è tutto vicinissimo. È il futuro. Quello che si vede da vecchi è tutto lontanissimo. È il passato". Con queste parole Harvey Keitel/Mick spiega ai suoi collaboratori durante una gita in montagna il significato della vecchiaia [...]

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giovedì 30 aprile 2015
 

Dopo l'Oscar per La grande bellezza, Paolo Sorrentino torna alla regia con Youth - La Giovinezza. Protagonisti del film sono Fred e Mick, due vecchi amici alla soglia degli ottant'anni che trascorrono insieme una vacanza primaverile in un elegante [...]

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mercoledì 29 aprile 2015
 

In un elegante albergo ai piedi delle Alpi, Fred e Mick, due vecchi amici alla soglia degli ottant'anni, trascorrono insieme una vacanza primaverile. Il primo è un compositore e direttore d'orchestra in pensione, il secondo un regista ancora in attività. [...]

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