Quanto detto nel titolo riassume purtroppo il giudizio riportato all'esito della visione del film dell'altrimenti geniale Sorrentino. Il film non decolla, tantomeno scorre, si destreggia malamente su siparietti scontati, banali, del tutto sprovvisti dell'originalità che invece tracimava dalle clamorose sceneggiature dell'Uomo in più, Le conseguenze dell'amore, La grande Bellezza. Qui i personaggi risultano falsi, costruiti a tavolino per sorprendere laddove di stupore c'è solo quello di aver riposto aspettative risultate ahimè decisamente disattese. La recitazione di Caine è povera, si articola su due espressioni ma d'altronde il poveretto, che già non brilla per varietà espressiva, non avrebbe potuto di più data la povertà della parte assegnatagli. Lo stesso dicasi per l'altrimenti brillante Harvey Keitel, il suo personaggio è sciatto, difficilmente riscattabile con una recitazione magistrale. A mio parere se i dialoghi e la sceneggiatura difettano, gli attori nulla possono.
Ho provato ansia per la Weisz alle prese con un personaggio ai confini del patetico. Lo stesso vale per Paul Dano e per il suo comprimario che sfoggia occhiali fantastici ad ogni ripresa, senza concedere nulla di più sostanzioso.
Ma era davvero necessario far uscire questo film, senza soffermarsi a dovere sulla scrittura, sui dialoghi, dopo aver ricevuto un Oscar ? Non sarebbe stato preferibile attendere un pò più di tempo, una maggiore ispirazione e forse collaborazioni di maggior peso nei dialoghi ? In effetti, avevo provato stupore nel leggere la data di uscita di Giovinezza, solo Woody Allen riesce a sfornare film discreti a ripetizione ma, persino lui, talvolta inciampa in scritture decisamente mediocri.
E poi, un'altra notazione, non deve essere un caso se Sorrentino confezioni gli unici due passi falsi con due produzioni americane e con attori stranieri. Lo stesso era accaduro con This must be the place con lo stralunato Sean Penn che a me era parso di una noia astronomica. Ed infine, da ultimo, diciamolo, non può essere parimenti casuale che siano gli unici due film che non vantano lo strepitoso Servillo nel loro cast, attore di statura mondiale, a mio avviso capace di illuminare per talento e charme qualsiasi ripresa lo veda coinvolto. Forse, sarebbe il caso di tornare a giocare in casa per il prossimo film, con una maggiore attenzione alla scrittura e soprattutto previo schieramento dell'insostituibile Servillo, di gran lunga migliore della squadra americana schierata con Giovinezza. I francesi l'hanno snobbato ? Beh, a mio avviso, questo film non meritava, certo dovrei vedere i film premiati ma di sicuro io, in giuria, non mi sarei spesa per assegnargli alcun riconoscimento.
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