Youth - La giovinezza |
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Un film di Paolo Sorrentino.
Con Michael Caine, Harvey Keitel, Rachel Weisz, Paul Dano.
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Titolo originale Youth.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 118 min.
- Italia, Francia, Svizzera, Gran Bretagna 2015.
- Medusa
uscita mercoledì 20 maggio 2015.
MYMONETRO
Youth - La giovinezza
valutazione media:
3,65
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Ma quando iniziamo a diventare vecchi ?di no_dataFeedback: 324 | altri commenti e recensioni di no_data |
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martedì 2 giugno 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Vedendo il film si fa strada sempre più la domanda “ma quando iniziamo a diventare vecchi”? Quando, come il direttore d’orchestra-Caine riusciamo a vivere senza progetti, anche se dicono di noi che siamo “apatici”? O quando, come il regista-Keitel, siamo ossessionati da quanto abbiamo fatto in passato, dalle donne che abbiamo diretto nei nostri film, tutte in un solo prato, e non abbiamo più un progetto? Quando, come il direttore d’orchestra-Caine, siamo sconvolti da una corpo nudo, o quando lo osserviamo distanti, come il regista- Keitel? Quando siamo sconvolti dalla nostra storia, vedendo chi sappiamo essere un attore ma annichiliti perché vestito come Hitler nella nostra sala della colazione e non quando, come una bambina, lo osserviamo divertiti, come se fosse una maschera? Ciascuno può dare risposte diverse. E qui sta la grandezza del film di Sorrentino: lasciare, intelligentemente, spunti di riflessione, di discussione e di analisi. Sapendo che ciascuna risposta non è giusta né sbagliata: è la propria. E Sorrentino le suggerisce, senza giudicarle. Il film è anche di una rara perfezione cinematografica nelle sue componenti. La regia equilibrata, la sceneggiatura che riesce a dare ritmi fluidi nonostante i pochi luoghi nei quali si svolge e i pochi personaggi che ne fanno parte. La fotografia, che riesce a impressionare senza stupire. Le colonne sonore, sempre a sottolineare a volte timidi ricordi, come il bambino che inizia a suonare il violino su musica del direttore d’orchestra-Caine o la stessa musica rappresentata in modo glorioso dall’odiato (?) soprano. Non è certo un premio in più o in meno che fa la grandezza di un film. Per fortuna.
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