La custode di mia sorella

Film 2009 | Drammatico, V.M. 14 109 min.

Titolo originaleMy Sister's Keeper
Anno2009
GenereDrammatico,
ProduzioneUSA
Durata109 minuti
Regia diNick Cassavetes
AttoriCameron Diaz, Abigail Breslin, Alec Baldwin, Jason Patric, Sofia Vassilieva, Heather Wahlquist Joan Cusack, Thomas Dekker (II), Evan Ellingson, David Thornton.
Uscitavenerdì 4 settembre 2009
DistribuzioneWarner Bros Italia
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14
MYmonetro 2,43 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Nick Cassavetes. Un film con Cameron Diaz, Abigail Breslin, Alec Baldwin, Jason Patric, Sofia Vassilieva, Heather Wahlquist. Cast completo Titolo originale: My Sister's Keeper. Genere Drammatico, - USA, 2009, durata 109 minuti. Uscita cinema venerdì 4 settembre 2009 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 2,43 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Condividi

Aggiungi La custode di mia sorella tra i tuoi film preferiti
Riceverai un avviso quando il film sarà disponibile nella tua città, disponibile in Streaming e Dvd oppure trasmesso in TV.



Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.


oppure

Accedi o registrati per aggiungere il film tra i tuoi preferiti.

Ultimo aggiornamento lunedì 21 settembre 2020

La vita di Sara e Brian Fitzgerald e dei loro due figli cambia per sempre quando scoprono che Kate, la piccola di due anni, è affetta da leucemia. In Italia al Box Office La custode di mia sorella ha incassato 221 mila euro .

La custode di mia sorella è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING e in DVD su IBS.it e su LaFeltrinelli.it. Compra subito

Consigliato nì!
2,43/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 2,20
PUBBLICO 3,09
CONSIGLIATO NÌ
Nick Cassavetes si riconferma regista "strappalacrime", filmando questa volta la malattia oncologica .
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 30 agosto 2009
Recensione di Marzia Gandolfi
domenica 30 agosto 2009

Kate Fitzgerald è un'adolescente innamorata della vita e colpita a pochi anni da una forma aggressiva di leucemia. La sua famiglia, partecipe e protettiva, combatte da sempre la sua battaglia. Sara, la madre, ha abbandonato lavoro e carriera per garantirle cure e sostegno, Brian, il padre, veglia sulla famiglia e cerca come può di contenere il dolore della figlia e l'ostinata determinazione della moglie davanti alla malattia, Jesse, figlio maggiore, è un ragazzo introverso e suo malgrado defilato, Anna, figlia minore, ha undici anni ed è stata concepita in provetta per "riparare" la patologia progressiva della sorella maggiore. Provata emotivamente e sfinita dal disinteresse della madre, sempre troppo concentrata su Kate, Anna denuncia i genitori e chiede l'emancipazione medica e i diritti sul proprio corpo. Il processo li dividerà fino a riunirli.
Non è nuovo Nick Cassavetes alle storie lacrimevoli. Se Le pagine della nostra vita era un melodramma rosa e "Sparks" sul tema eterno dell'amore ostacolato, in La custode di mia sorella la macchina da presa "indugia" e "scava" nella malattia oncologica e nel focolare domestico di una famiglia americana. Meglio allora togliersi il pensiero e gettare le carte: La custode di mia sorella è una macchina per far piangere e il film non lesina lacrime e afflizione, producendo un inventario di luoghi comuni sulla malattia. Così il regista filma gli ultimi giorni della vita del suo personaggio, limitandosi a filtrare e accompagnare, con l'ausilio di una voce "a più voci" fuori campo, l'avvenuta dipartita del paziente. Senza pietà spoglia le carni e gli sguardi di Kate, fino a mostrarne la dissoluzione e l'inesorabile trasformazione del suo corpo, effetto "mostruoso" e collaterale dei farmaci chemioterapici. Vomito, sangue, sudore, lacrime servono ad amplificare la tensione drammatica e la partecipazione partecipe dello spettatore. Le cifre stilistiche care al genere "strappalacrime" e di maniera (l'uso irriducibile del primo piano, il rallenty e i flashback quasi sempre gioiosi che rimandano a un tempo felice e "in buona salute") si accompagnano a una colonna sonora compiaciuta che amplifica i momenti più drammatici della vicenda.
L'ambientazione, tipicamente borghese e raccolta in ambienti luminosi e ben arredati, completa e inquadra quadro e clichè.
Figlio d'arte del più indomito e ostinato dei registi indipendenti americani, John Cassavetes, Nick conferma una volta di troppo di mancare dell'immaginazione e della trasversalità del padre, di quella malinconia arrabbiata con cui era solito guardarsi intorno. La custode di mia sorella non si discosta allora dalla rappresentazione melodrammatica della malattia neoplastica, sprecando la lezione wendersiana dell'Amico americano, che offriva alla macchina da presa e allo spettatore gli ultimi giorni di vita di un corniciaio affetto da leucemia, scatenando singolari forze emotive nel cinema americano e fornendo un "occhio" inconsueto con cui guardare la malattia e la morte.
Il modello di indipendenza e di insofferenza del cinema di John Cassavetes viene rinnegato da un film artificioso e di sicuro effetto, che si contorce appagato dal dolore e nel dolore. Senza deflagrazione, senza messa in crisi, senza cortocircuiti. Senza disciplina. Senza scrupoli.

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?

LA CUSTODE DI MIA SORELLA disponibile in DVD o BluRay

DVD

BLU-RAY
€7,99
€7,99
Powered by  
PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 31 ottobre 2012
Ashtray_Bliss

My Sister's Keeper, e' un film apertamente drammatico che pero' riesce lungo tutta la sua durata ad alleggerire in parte questa atsmosfera triste e asfissiante ed alleviare sia allo spettatore che alla protagonista malata il dolore di una malattia terminale (vedi le scene del ballo, della gita al mare etc.) Ma il film e' anche stato pensato a tavolino per far commuovere e far piangere [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 agosto 2010
Ilenia D'Amico

Una bella coppia con tre figli, due di questi nati con un destino diverso da ciò che convenzionalmente si definisce normale: una malata di cancro il cui nome è Kate (Sofia Vassilieva), l'altra, la più piccola nata per permettere alla sorella di sopravvivere (da qui il titolo); il suo dovere quello di sottoporsi a costanti prelievi e operazioni per donare ciò che è [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 settembre 2009
Paioco89

Le problematiche della vita sono un tema caro a Cassevetes, già dal suo primo film "Mariti". Adesso il regista americano si concentra sulla malattia, la sofferenza e la morte. Il film è drammatico e molto biografico, trattando fondamentalmente l'evoluzione della malattia di Kate vista dai componenti familiari, dando poco spazio però alla condizione della ragazzina malata.

venerdì 11 settembre 2009
ciccio capozzi

“LA CUSTODE DI MIA SORELLA” di NICK CASSAVETES; USA, 09. Kate è ammalata di leucemia. Per avere midollo spinale e ad un eventuale rene sicuramente compatibili, l’indomita madre programma un’altra figlia in provetta, Anne: che, però, va da un avvocato per negare ai genitori la possibilità di “usare” il suo corpo. Tratto da un romanzo, a sua volta modellato su una storia vera, il film è una perfetta, [...] Vai alla recensione »

domenica 11 febbraio 2018
vanessatalanta

 Ho letto il libro e l’ho trovato piatto, ogni capitolo dovrebbe essere ”raccontato” da un diverso personaggio e invece non esiste alcuna caratterizzazione. Qui, per rendere il tutto ultrapatetico, in realtà l’attenzione va tutta alla sorella malata, la piccola resta quasi sullo sfondo, come motore della vicenda e del contrasto,  ancor peggio capita  al [...] Vai alla recensione »

mercoledì 27 marzo 2013
mystic

Condannata a morte dalla leucemia che la ha costretta a passare gran parte della propria infanzia in un letto d'ospedale, Kate ha una sorella concepita in provetta con l'intento di farne sua personale donatrice di organi nel corso degli anni. Se a questo aggiungete complicazioni giudiziarie, relazioni perdute e frustrazioni familiari il quadro è quantomeno angosciante.

giovedì 9 dicembre 2010
irontato

Questo film è una macchina da lacrime e anche se l'approfondimento sulla tematica della malattia è interessante e coinvolgente la ricerca ostentata di situazioni emotive tristi per coinvolgere lo spettatore è troppo insistente e  abusata.Flashback,madri combattive al limite della pazia e amori oncologici dalla fine tragica sommati insieme danno un risultato poco credibile.Un [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 novembre 2010
Milco Fadda

E' un film che nonostante non sia tratto da una storia vera è STRAORDINARIAMENTE vero!!!...Sono volontario in un reparto di pediatria/oncologia, l'arredamento non è lussuoso, anzi è deprimente, di borghese non c'è nulla e niente musica ad arte. Le lacrime non hanno bisogno di essere "strappate" perchè se devono cadere cadono da sole.

martedì 15 settembre 2009
Lost876

Il film è veramente bello e tratta temi che fanno riflettere sul valore della vita e avendo anche letto il libro posso dire cge il film non mi ha deluso per niente, anzi rispecchia benissimo il messaggio che la scrittrice vuole trasmettere!!!

martedì 15 settembre 2009
Poison

Ho appena visto il film e sono uscito dalla sala veramente soddisfatto...è un film veramente toccante e profondo, lo consiglio vivamente!!!!!!!!!!!!!

sabato 5 settembre 2009
gianluca crudeli

Non ne posso piu' di leggere critiche negative su questo film. Possibile che quando un'opera indaga sul dolore di una tragedia facendo provare emozioni a chi guarda e facendo riflettere su quanto sia importante vivere i "grandi" critici della carta stampata lo debbano demolire? Un film bellissimo straziante con una bravissima C.Diaz.Piangere ogni tanto fa bene.

lunedì 19 ottobre 2009
FedePulci90

Film veramente bello, coinvolgente e commovente e raffigura con estrema precisione il messaggio che anche il libro cerca di mandare!|!!

lunedì 7 settembre 2009
greg2

Emozionante, toccante, a tratti straziante ma davvero stupendo questo film di Nick Cassavates. Un'opera che ti insegna ad amare la vita, a capirne il senso e a valorizzarne i prinicipi; un vero inno alla vita da guardare con un groppo in gola pazzesco perchè ci si rende conto solo in quei momenti di quanto siano importanti certe cose che per tutti noi sembrano natuturali.

giovedì 18 marzo 2010
Ale85

Secondo me è un ottimo film e mi costa ammetterlo, ma ho pianto dall'inizio alla fine ed era secoli che non mi succedeva guardando un film!!!!

lunedì 19 ottobre 2009
FedePulci90

Film veramente toccante e profondo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

sabato 8 agosto 2009
GreenJack

L'ho visto in una tra le prime visioni mondiali al Festival del film di Locarno con la presentazione di Cameron Diaz è mi è sembrato in film che oltre ad essere toccante ha anche un senso moralistico. La morale principale (di fondo) di questo film è di aprezzare ogni piccola cosa che la vita ci permette di fare perchè c'è chi non ha l'oportunita di fare le cose normali che noi facciamo tutto il giorno. [...] Vai alla recensione »

venerdì 13 agosto 2010
mic84

Non ero attratta dal titolo e nemmeno dalla trama poi dei miei amici mi hanno spinto ad andarlo a vedere e l'ho trovato decisamente bello, non avevo mai letto/sentito una storia del genere e mi sono stupita a vedere cosa si farebbe per i figli e soprattutto cosa si fa per i fratelli o sorelle... Per me decisamente un bel film e lo consiglio a tutti.

giovedì 10 giugno 2010
Kyotrix

Film tanto triste quanto bello e commovente. La piccola ammalata Kate e' molto convincente nella sua malattia. Straconsigliato!

martedì 26 gennaio 2010
Vittorio

Splendido film, una storia che commuove e che nonostante i temi toccati non risulta mai banale.... Splendide le interpretazioni.... Grande sorpresa. Un piccolo gioiello! Da non perdere...

lunedì 1 febbraio 2010
solaris

Questo film è un gioiello di sentimenti e interrogativi dell'anima che coinvolge lo spettatore ponendolo in situazioni "crude" e di non certa risposta, senza trascurare di far sempre presenti le due facce di uno stesso aspetto: la madre sembra dura al limite della crudeltà, ma poi si scopre la sua enorme fragilità ed ispira pure lei tenerezza, la piccola malata viene proposta anche in quei momenti [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 marzo 2010
lallosa

A mio modesto giudizio, solo chi non ha avuto la sfortuna di combattere con una malattia in casa può fare una recensione con estrema superficialità come quella postata in questa sede. Purtroppo la realtà è che non c'è una macchina strappalacrime in situazioni del genere, perchè quelle lacrime, sempre in primo piano nel film, rappresentano la realtà e la quotidianità di famiglie che si trovano a combattere [...] Vai alla recensione »

domenica 11 aprile 2010
Cucciola90

Stupendo veramente, guardatelo tutti è molto profondo, bellissimooooooooooooo!!!!!

giovedì 18 marzo 2010
Cucciola90

Ho appena finito di vederlo e devo dire che sono ancora senza parole per come questo film riesce veramente a toccarti il cuore senza far uso di effetti speciali o altro, solo i puri sentimenti sono i protagonisti di questa meravigliosa storia che fa riflette su quanto è grande il dono della vita!!!

sabato 5 settembre 2009
Mat_Teo

Sono stato attirato da questo film essenzialmente per due motivi: il tema etico affrontato e la prova profondamente drammatica di Cameron Diaz. Così sono dovuto andare alla primissima proiezione,proprio ieri sera. Mi aspettavo un bel film,toccante ovvio,ma non immaginavo potesse arrivare a picchi tali di drammaticità e coinvolgimento emotivo. Dall'inizio alla fine è stato un susseguirsi di forti emozioni,no [...] Vai alla recensione »

martedì 9 marzo 2010
Lost876

A me il film è piaciuto tantissimo e mi ha fatto piangere dll'inizio alla fine...vale la pena vederlo!!!

lunedì 7 settembre 2009
Beppus629

Finale che rispecchia molto la realtà ma è stato completamente modificato rispetto al finale del libro. Non dovevano farlo perchè un film del genere nn può finire in questo modo anche perché le morti si comparano! A qst punto speravo che nn morisse quella che muore ma l'altra che doveva morire come succedeva nel libro. Hanno ftt l'esatto contrario del libro a parte il ftt della vincita della causa [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2009
MizzRozzella

ha tradito il finale del libro. Diciamo che una storia del genere non può accontentare nessuno ma il finale del romanzo era, secondo il mio parere, da rispettare. L'argomento è tragico e delicato ma mi è sembrato che si sia voluto chiudere i giochi facendo contenti tutti (se si può essere mai contenti in una situazione del genere). Può darsi che si sia scelto un finale politically correct.

domenica 18 agosto 2013
Cassiopea

Un film dalle tinte forti, anzi fortissime. Si parla di leucemia, di una ragazzina colpita sin da bambina e di una famiglia a pezzi. Ma non è il classico film strappalacrime, qui c'è un di più: solleva questioni bioetiche di particolare rilevanza.. è giusto o meno far nascere una bambina al fine di guarirne un'altra? Un interrogativo non da poco, che terrebbe impegnati [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 agosto 2011
brucemyhero

Un film che con attori stupendi e una regia perfetta, affronta la durissima realtà della malattia. Quella di uno tra altri figli. Improbabile che una ragazzina di 11 anni abbia il coraggio, o la forza di lottare in tribunale per i prorpi diritti. Si tratta infatti di un piano architettato... Grande la Diaz come sempre. Di certo un film che stramerita di essre visto perchè non scade mai, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 gennaio 2014
Fexy96

Davvero un bel film, magari non perfetto nei dettagli, ma davvero toccante, commovente e che fa riflettere su una tematica non facile. Consigliato.

martedì 11 dicembre 2012
Mitzie

Questo non è tanto un film sull'emancipazione medica o sul diritto di decidere del proprio corpo, quanto sull'amore materno, su quanto bene e quanto male possa fare, su quanto sia difficile essere madre, ascoltare i propri figli invece di dare retta sempre e solo al proprio cuore. Cameron Diaz, fantastica attrice comica, ha colto il punto e ha reso magnificamente e senza timore di apparire [...] Vai alla recensione »

sabato 28 novembre 2009
don64

Film drammatico nel vero senso della parola.La trama anche se importante e' semplicemente drammatica struggente per l'intuizione della fine della vita della ragazza che si intravede gia' all'inzio del film.Complesssivamente buona la trama, l'interpretazione degli attori per un film piu' che simpatico, troppo commovente, ma da vedere.Voto 7+

sabato 1 dicembre 2012
4ng3l

Che recensione di ghiaccio che fà Marzia Gandolfi, scioccante, fà sembrare una tortura dovuta alla malattia una camminata per strada. Un film che viaggia nei meandri di una realtà satura di dolore ed effetti collaterali che spietati disintegrano tutto ciò da disintegrare. Una sprirale di incomprensioni e desideri estremi rendono la trama più che solida, quasi indistruttibi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 8 maggio 2013
Paopon

L'uomo si chiede da sempre perchè vive , quale ne è il senso. Cassavetes non sa rispondere, tratta semplicemente il  tema in modo melenso. Inventa intermezzi giudiziari (la madre guardacaso è avvocato), parascientifici (la sorella in grado di donare) utili solo ai fini della sceneggiatura che deve riempire il tema di fondo: nessuna risposta per il senso della vita.

martedì 11 dicembre 2012
Tatiana Micaela Truffa

 Una coppia giovane, bella ed innamorata - Sara e Brian - e due bei bambini, Jesse e Kate. Sembrano la famiglia perfetta. Ma da piccolissima Kate viene colpita dalla leucemia, e la malattia comincia a segnare indelebilmente le loro vite. Sara abbandona una promettente carriera di avvocato per stare a casa ad occuparsi della figlia, mentre sua sorella lavora part-time per trovare il tempo di darle [...] Vai alla recensione »

martedì 11 dicembre 2012
Rescart

A dieci anni dal film con cast holliwoodiano che tratta un tema analogo, il regista figlio d’arte torna ad occuparsi di sanità, ospedali e malattie più o meno guaribili. Ma nel frattempo i tempi sono cambiati: la spallata al sistema sanitario privatistico “made in U.S.A.” data da lui stesso e dall’ariete Michael Moore con Sicko cinque anni più tardi, hanno [...] Vai alla recensione »

sabato 1 dicembre 2012
arluna63

Credo che la Sig.ra Gandolfi deva fare meno paragoni,il padre era il padre e il figlio si e' senza dubbio discostato, Ma perche' i critici devono sempre accostare padri e figli ,regie precedenti e attuali; attori che cambianoi a distanza di tempo;sottolineare, sempre, da dove sono venuti e quelo che hanno fatto.Le persone crescono e cambiano ,ed e'questo che i critici dovrebbero avere la [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 ottobre 2009
layla

hanno cambiato letteralmenta il finale!!!!nel libro anna ha un incidente è muore!!!!!poi non si capisce neanche ke jesse è un incendiario!!!! io sono andata al cinema solo per vedere l'incidente di anna e il regista deficente me lo cambia facendo morire kate !!!!è stata propio una delusione!!!!!!!!!!

sabato 12 settembre 2009
eles

Lo so, lo so, sapevo che sarebbe stato strappalacrime, ma stante il bellissimo The notebook, ho deciso di vederlo; non è tanto il fatto che sia sentimentale, ma è proprio una certa ostentazione alle lacrime che non ti lascia per tutta la sua durata il suo difetto. Una storia così si poteva raccontarla in altro modo; l'unico passaggio che veramente mi è piaciuto, per la sua sensibilità, è quando i due [...] Vai alla recensione »

domenica 18 ottobre 2009
astromelia

dramma raccontato a mò di favola,non mi è piaciuto,nemmeno la colonna sonora,attori imbambolati,ritmo strascicato,comunque dissento da chi mette al mondo un figlio per "sanare" l'altro..........

domenica 13 settembre 2009
Maria

il soggetto era buono, se la sceneggiatura avesse avuto effettivamente come tema centrale il problema della sorella donatrice e avesse rinunciato al colpo di scena finale(peraltro ben rappresentato),il risultato sarebbe stato migliore.La rappresentazione della malattia è artificiosa,a volte non realistica, tutto sommato non dissimile dai soliti clichè,a parte qualche momento di buona ispirazione registica. [...] Vai alla recensione »

sabato 29 agosto 2009
martalari

Visto film con Cameron Diaz (“la custode di mia sorella“) trooooooppo straziante ma come si fa?!? Ha una figlia malata l'altra concepita per salvarla, un terzo dislessico che p..e, peccato xche' il cast e' eccezionale Cameron Diaz (la madre delirante),Jason Patric (tenero padre), Alec Baldwin (affascinante) avvocato, Abigail Breslin (sempre perfetta) , Joan Cusack (rispuntata fuori dopo tanto [...] Vai alla recensione »

Frasi
"Perchè deve essere sempre tutto così difficile? Appena approdi in un'isola di illusoria felicità, non fai a tempo ad accamparti che subito arriva un'onda che ti spazza via e ti ritrovi ancora al largo in balia di quel tormentoso pensiero di una nuova terra promessa per la quale ti chiederai: è solo un miraggio?"
Una frase di Sara Fitzgerald (Cameron Diaz)
dal film La custode di mia sorella
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Alessandra De Luca
Avvenire

Ci sono film (che ti prendono alla gola e non ti mollano più, neanche quanto torni alla luce del sole. Film capaci di puntare dritto al cuore con temi che vanno al nocciolo delle grandi questioni umane: la vita e la morte. Uno di questi è La custode di mia sorella di Niclk Cassavetes, dramma morale tratto dal best seller di Jodi Picoult ispirato a 'una storia vera che molto ha fatto discutere.

Thomas Sotinel
Le Monde

"Ma vie pour la tienne" : le commerce des larmes L'adolescente leucémique qui n'en finit pas d'agoniser ? Les voix off du papa, du grand frère, de la petite sœur qui commentent cette tragédie ? Le truc de mise en scène qui consiste à passer de l'autre côté d'une vitre pour ne pas avoir à conclure une séquence, en laissant les personnages bouger les lèvres comme des poissons dans un aquarium ? Ma [...] Vai alla recensione »

Betsy Sharkey
The Los Angeles Times

Sadness settles into "My Sister's Keeper" like rain over Seattle in this troubling and troublesome drama of a dying child, the sister who has been created to save her and the family that is wasting away alongside of her. Starring Cameron Diaz as the mother, Abigail Breslin as Anna the sister/donor and an especially fine Sofia Vassilieva as Kate, with a lifetime of pain filling her 15 years, how could [...] Vai alla recensione »

Peter Travers
Rolling Stone

Adapted from a bestseller by Jodi Picoult that I hope to never read, My Sister's Keeper starts with an intriguing premise. Cameron Diaz and Jason Patric conceive a child to keep her leukemic older sister (Sofia Vassilieva) alive through transfusions and transplants. But when Anna (Abigail Breslin), 11, hires a lawyer (Alec Baldwin) to sue for the right to her own body, all hell breaks loose.

Alessio Guzzano
City

Per curare con ostinato amore la figlia malata di una leucemia senza scampo, Cameron Diaz (promossa in ruolo drammatico) le ha procreato in vitro una sorellina compatibile che per 11 anni si è prestata ai trapianti. Le due si adorano e in casa si vive un disinvolto dolore con ritagli di allegria, ma la ragazzina va dall’avvocato Alec Baldwin per evitare l’espianto di un rene (scena ricalco de “Il [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

The prospect of a child’s death is so awful that to broach it in a movie or a book requires a special measure of caution and sensitivity. Or so you might think. But at least since Victorian novelists from Charles Dickens to Louisa May Alcott dispatched under-age angels to heaven on cataracts of tears, dead or dying kids have provided ready catharsis and money in the bank.

Alessio Guzzano
Grazia

Per la sua prima maiuscola prova drammatica Cameron Diaz ha scelto un dramma che più dramma non si può: il film tratto dall’addolorato libro di Jodi Picoult (stesso titolo, Combacio), da far impallidire quelli ultrasentimentalisti di Nicholas Sparks. Lei è l'adorante madre ostinata di una ragazzina malata di leucemia. Ha lasciato il lavoro, trascura il marito.

Massimo Bertarelli
Il Giornale

Se vi piace piangere, o meglio ancora singhiozzare, ecco il vostro film. Una delle commedie più ruffiane mai escogitate per estrarre lacrime su lacrime al pubblico dall’animo semplice. Come? Infilando in un’ora e quaranta le disgrazie dell’intera filmografia di Raffaele Matarazzo, maestro riconosciuto del cinema strappacuore, che oltre mezzo secolo fa con le sventure multiple affibbiate all’ingenuo [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Lasciando da parte Fellini, sono forse Vittorio De Seta, Elio Petri, Marco Bellocchio, Fabio Carpi, Roberto Faenza e Marco Ferreri i registi italiani il cui lavoro è più legato, direttamente oppure no, alla psicoanalisi freudiana o junghiana, ossia al maggior veicolo di conoscenza, insieme con il marxismo, della realtà contemporanea. Anche se i due strumenti di conoscenza vengono considerati obsoleti, [...] Vai alla recensione »

NEWS
LIBRI
mercoledì 26 agosto 2009
Fabio Secchi Frau

La recensione *** Come ci si sente a essere nati come angeli involontari della vita di qualcun altro? Come ci si sente ad avere, a soli 13 anni, il destino di un'intera famiglia scritto dentro i propri geni, oltre che sentirne il peso sulle proprie spalle? [...]

VIDEO
lunedì 8 giugno 2009
 

Dal romanzo di Jodi Picoult Tratto dall'omonimo romanzo di Jodi Picoult, sta per uscire nelle sale americane (mentre arriverà nelle nostre a fine estate) My Sister's Keeper, il nuovo film di Nick Cassavetes.

Vai alla home di MYmovies.it
Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Accedi | Registrati