luca
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domenica 16 novembre 2008
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se mi calo 100 trip faccio un film meno folle
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io sfido chiunque a capire questo film....ho aspettato mezzora...un ora ....due ore....pregando che succedesse qualcosa....cioè....questo non si puo' chiamare film....è una gazzarra di immagini messe insieme senza senso....mi sono concentrato il piu' possibile pensando "ma cazzo DEVE avere un filo logico...." vi giuro che non ne vengo fuori ancora adesso....
adesso io dico una cosa....magari questo film avrà un significato profondo e complesso che non ho capito (anche se l'idea che mi convince di più è che lynch si sia fatto un signor acido per girare una roba simile)....ma dico....non ha ritmo...è lentissimo....è folle....è lunghissimo...è monotono....è piatto....non dite che vi piace solo per distinguervi dagli altri,abbiate il coraggio di dire che è una merda oppure spiegatemelo.
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io sfido chiunque a capire questo film....ho aspettato mezzora...un ora ....due ore....pregando che succedesse qualcosa....cioè....questo non si puo' chiamare film....è una gazzarra di immagini messe insieme senza senso....mi sono concentrato il piu' possibile pensando "ma cazzo DEVE avere un filo logico...." vi giuro che non ne vengo fuori ancora adesso....
adesso io dico una cosa....magari questo film avrà un significato profondo e complesso che non ho capito (anche se l'idea che mi convince di più è che lynch si sia fatto un signor acido per girare una roba simile)....ma dico....non ha ritmo...è lentissimo....è folle....è lunghissimo...è monotono....è piatto....non dite che vi piace solo per distinguervi dagli altri,abbiate il coraggio di dire che è una merda oppure spiegatemelo...
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soumy
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lunedì 3 novembre 2008
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vivere solo con i sensi
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INLAND EMPIRE non è solo un ottimo film con un regista eccelso e con un cast meraviglioso è soprattutto un'esperienza sensoriale che rimane indelebile nell'inconscio di chi ha avuto la fortuna di provarla.
Il film non è ovviamente adatto a tutti i tipi di spettatori,perchè può sembrare inutile ed insensato a chi cerca nel cinema uno spaccato della vita quotidiana che affronta tematiche sociali,infatti è assolutamente privo di qualsiasi morale e di qualsiasi riferimento a ciò che risulta tangibile.
Capisco tutte le persone che reputano questo film brutto,inutile,pretestuoso non è affatto facile apprezzare fino in fondo questo film,bisogna prima di tutto abbandonare ogni pretesa di capirne il significato,bisogna cioè non sentire ciò che ci dice la testa,ma bisogna vivere questo film con i sensi e lasciare che il nostro inconscio faccia il resto.
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INLAND EMPIRE non è solo un ottimo film con un regista eccelso e con un cast meraviglioso è soprattutto un'esperienza sensoriale che rimane indelebile nell'inconscio di chi ha avuto la fortuna di provarla.
Il film non è ovviamente adatto a tutti i tipi di spettatori,perchè può sembrare inutile ed insensato a chi cerca nel cinema uno spaccato della vita quotidiana che affronta tematiche sociali,infatti è assolutamente privo di qualsiasi morale e di qualsiasi riferimento a ciò che risulta tangibile.
Capisco tutte le persone che reputano questo film brutto,inutile,pretestuoso non è affatto facile apprezzare fino in fondo questo film,bisogna prima di tutto abbandonare ogni pretesa di capirne il significato,bisogna cioè non sentire ciò che ci dice la testa,ma bisogna vivere questo film con i sensi e lasciare che il nostro inconscio faccia il resto.
Sconsigliato a tutti coloro che trovano nel cinema,una fonte di svago, di evasione, perchè questo film è impegnativo,per poterlo godere appieno bisogna prepararsi psicologicamente,perchè tre ore di immagini e suoni che colpiscono lo stomaco possono risultare difficili da digerire
Trovare il significato è inutile,superfluo perchè chi segue e ama Lynch sa perfettamente che l'intento del regista non è quello di raccontare una storia lineare,capibile e fruibile, ma è di colpire quei lati del nostro essere che risultano assopiti.
Questa non è altro che una lezione di puro cinema.
Film del 2006
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francesca
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sabato 18 ottobre 2008
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spiazzante lynch
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Voto cinque stelline alla folle razionalità di un cineasta straordinariamente artista.Vorrei poter parlare con questo genio della comunicazione subliminale e assimilare da lui parte della sua sconvolgente sensibilità.Inoltre trovo sia molto simpatico...
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norbydvd
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domenica 7 settembre 2008
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da cancellare
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Ho una mia videoteca personale con piu' di 2.000 dvd...questo é il piu' volgare...lo buttero'.
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razapolansky
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venerdì 5 settembre 2008
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l'invisibile
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David, il tuo film è chiarissimo. :-)
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cristina
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sabato 19 luglio 2008
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una perdita di tempo
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Non si capisce niente, scene ripetute fino a stancare.
Ma il senso del film? Di cosa parla? Mah!
E' tutto una perdita di tempo (172 minuti)! Salvatevi se potete, soprattutto se amete vedere i film che hanno un'inizio e una fine, se vi piace capire il senso di ciò che vedete, se vi piace tanto trovare una soluzione anche quando sembra impossibile trovarla.
Questo film NON HA SOLUZIONE. Rinunciate.
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francesco manca
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venerdì 18 luglio 2008
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"contrapposizione tra realta' e finzione"
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Come tutti i film, o sarebbe meglio dire, le Opere di David Lynch, anche (e soprattutto) INLAND EMPIRE (il titolo va scritto sempre maiuscolo) è pressoché impossibile da definire.
Una sorta di viaggio metafisico all’interno di una realtà/finzione congelata in un lugubre ed inquietante sogno/incubo ad occhi sbarrati; questa, dal canto mio, potrebbe essere una definizione piuttosto appropriata per descrivere l’Opera di Lynch.
Guardando INLAND EMPIRE, ci si può facilmente accorgere, sin dalle prime battute, di trovarsi in un lungo e interminabile labirinto psicologico/emozionale senza uscita, che non lascia alcun spazio per i sentimenti e molto per le allucinazioni visive, rese incredibilmente vivide da una fotografia buia e da colori opachi e sgranati, che fanno da sfondo ad immagini surreali partorite da una fervida immaginazione umana, inquietante ed estrema.
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Come tutti i film, o sarebbe meglio dire, le Opere di David Lynch, anche (e soprattutto) INLAND EMPIRE (il titolo va scritto sempre maiuscolo) è pressoché impossibile da definire.
Una sorta di viaggio metafisico all’interno di una realtà/finzione congelata in un lugubre ed inquietante sogno/incubo ad occhi sbarrati; questa, dal canto mio, potrebbe essere una definizione piuttosto appropriata per descrivere l’Opera di Lynch.
Guardando INLAND EMPIRE, ci si può facilmente accorgere, sin dalle prime battute, di trovarsi in un lungo e interminabile labirinto psicologico/emozionale senza uscita, che non lascia alcun spazio per i sentimenti e molto per le allucinazioni visive, rese incredibilmente vivide da una fotografia buia e da colori opachi e sgranati, che fanno da sfondo ad immagini surreali partorite da una fervida immaginazione umana, inquietante ed estrema.
Come ho detto, INLAND EMPIRE non dovrebbe essere definito un “film” in termini di “prodotto cinematografico”, ma piuttosto un “film” fatto solo per noi, o magari, non è neanche un “film”…
Forse è un dipinto, un ritratto, una sagoma, una figura eterna e divina che simboleggia le atrocità della vita di cui fanno parte i protagonisti della storia; ma anche qui, c’è un “tranello”…
INLAND EMPIRE non può neanche essere definito una “storia”, per il semplice motivo che non lo è, o meglio, al suo interno sono racchiuse più storie, e per delinearne un numero preciso diciamo 2: una è “Reale” e l’altra è “Fittizia”, e, a mio giudizio, sta proprio qui la “difficoltà”, se vogliamo definirla tale, di “comprendere” l’identità di INLAND EMPIRE.
Infatti, la prima storia, vede protagonisti Nikki(Laura Dern), nota attrice cinematografica che viene ingaggiata per interpretare un importante ruolo nel film “Il buio cielo del domani”, e insieme a lei c’è anche Davon(Justin Theroux), il protagonista maschile, che verranno diretti da Kingsley(Jeremy Irons), il regista e dal suo assistente Freddie(Harry Dean Stanton). Da questo momento, sfido chiunque, durante lo scorrere dei fotogrammi, ad identificare se quello che si sta guardando è realtà o pura finzione, o semplicemente, se il “film” che si sta visionando è quello di David Lynch o quello di Kingsley. Da qui ci colleghiamo alla seconda storia, che ovviamente è quella “del-film-nel-film”, che ha come interpreti gli stessi protagonisti dell’altra storia, solo con nomi differenti: Nikki è Sue e Davon è Billy. A sostegno di questa tesi, si aggiungono anche altri elementi molto ricorrenti all’interno della pellicola, come la ragazza in lacrime davanti al televisore che osserva a sua volta un mondo fittizio che è quello della televisione, che rappresenta in sé un’altra “realtà” che è quella della sit-com “Rabbits”, che si congiunge, facendo quasi da “perno”, al mondo dei due protagonisti, facendo da filo conduttore.
La bellezza di INLAND EMPIRE sta appunto nel saper coniugare alla perfezione e senza sbavature e sfumature forzate, il Reale e l’Immaginario umano, rendendo ogni sguardo, volto, corpo…una vera, autentica e infinita Allucinazione, tanto che lo stesso “film” pare chiedersi: “Sono veramente io lo “strano”, o siete “voi” che mi state guardando?”.
Uscendo dal contesto “storia-reale/irreale”, credo che INLAND EMPIRE si possa definire la Frontiera Completa di David Lynch, che per la prima volta nella sua carriera utilizza il formato digitale, in un'avventura onirica e agghiacciante, che solo un grande artista come Lynch avrebbe saputo concepire.
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woland_
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lunedì 30 giugno 2008
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i mondi di lynch in un ... libro
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Segnalo ai lynchani (e ai cinefili in generale) un volume del 2006,
riveduto e aggiornato nel 2008, dedicato al cinema di Lynch, al suo
linguaggio, dai primi lavori a Inland Empire (è proprio questa la parte
ampliata nella seconda edizione): "Interpretazione tra mondi. Il
pensiero figurale di David Lynch", di Pierluigi Basso Fossali.
Non sono un "esperto" di cinema e odio le spiegazioni forzate, le
spiegazioni cervellotiche a tutti i costi soprattutto nel caso dei film
di Lynch. Il mistero, l'incomprensibile, l'incompreso devono talvolta
rimanere tali.
"Interpretazioni ..." non cerca di imporre la prospettiva dell'autore nè
di eliminare con una teoria confezionata per l'occasione tutte le
discrepanze presenti nei film di Lynch (per quanto mi
riguarda io apprezzo soprattutto il loro valore "estetico",
immaginifico).
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Segnalo ai lynchani (e ai cinefili in generale) un volume del 2006,
riveduto e aggiornato nel 2008, dedicato al cinema di Lynch, al suo
linguaggio, dai primi lavori a Inland Empire (è proprio questa la parte
ampliata nella seconda edizione): "Interpretazione tra mondi. Il
pensiero figurale di David Lynch", di Pierluigi Basso Fossali.
Non sono un "esperto" di cinema e odio le spiegazioni forzate, le
spiegazioni cervellotiche a tutti i costi soprattutto nel caso dei film
di Lynch. Il mistero, l'incomprensibile, l'incompreso devono talvolta
rimanere tali.
"Interpretazioni ..." non cerca di imporre la prospettiva dell'autore nè
di eliminare con una teoria confezionata per l'occasione tutte le
discrepanze presenti nei film di Lynch (per quanto mi
riguarda io apprezzo soprattutto il loro valore "estetico",
immaginifico).
Dal mio punto di vista è essenzialmente un libro
scritto bene, che analizza dettagli apparentemente secondari senza
lanciarsi in interpretazioni simboliche ma attenendosi al testo.
Trattandosi di una piccola casa editrice (ETS) non so se il libro si
trovi facilmente in libreria. Io l'ho acquistato on-line.
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paride
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venerdì 20 giugno 2008
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inland empire universo (s)conosciuto
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INLAND EMPIRE è un'esperienza unica e irripetibile!
Un plauso particolare alla bravura degli attori, in particolare Laura Dern.
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gianpaolo
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mercoledì 4 giugno 2008
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ma allora...
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Con questo film, Lynch se ne frega di qualsiasi schema logico e ci trascina in un viaggio senza meta di ben 2 ore e 52 minuti! Se dunque avete intenzione di seguirlo nelle sue visioni, armatevi di abbondanti razioni di coca cola e popcorn e avvertite di non disturbarvi per tre orette buone: abbondate in eccesso col tempo, perchè sicuramente ci vorrà un po' prima di riprendervi.
I protagonisti si muovono su molti piani paralleli, di cui nessuno prevale sugli altri: non esiste, cioè, un presupposto reale o realistico su cui basarsi, come invece alla fine sembra esserci (per me sembra, per altri c'è) in 'Mulholland Drive'. Anzi, la realtà stessa, almeno come noi la intendiamo, si riduce solamente ad uno dei possibili scenari che la mente ci propone, insieme ai sogni, agli incubi e alle visioni più o meno indotte.
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Con questo film, Lynch se ne frega di qualsiasi schema logico e ci trascina in un viaggio senza meta di ben 2 ore e 52 minuti! Se dunque avete intenzione di seguirlo nelle sue visioni, armatevi di abbondanti razioni di coca cola e popcorn e avvertite di non disturbarvi per tre orette buone: abbondate in eccesso col tempo, perchè sicuramente ci vorrà un po' prima di riprendervi.
I protagonisti si muovono su molti piani paralleli, di cui nessuno prevale sugli altri: non esiste, cioè, un presupposto reale o realistico su cui basarsi, come invece alla fine sembra esserci (per me sembra, per altri c'è) in 'Mulholland Drive'. Anzi, la realtà stessa, almeno come noi la intendiamo, si riduce solamente ad uno dei possibili scenari che la mente ci propone, insieme ai sogni, agli incubi e alle visioni più o meno indotte. A questi 'mondi alternativi e parimenti possibili' che la mente sa offrirci, Lynch affianca magistralmente il cinema e la televisione, le fabbriche per eccellenza dei sogni.
In 'Inland Empire' è la mente che comanda, in modo assoluto e totalmente disinibito, senza alcun legame o costrizione. Lynch lo esplicita subito eliminando qualsiasi logica temporale: non c'è ieri, oggi o domani. E' la mente che decide dove stare e quando stare, in modo del tutto arbitrario: sopravvivono solo dei 'ponti', degli elementi di passaggio che legano un mondo ad un altro. E non c'è neppure un 'dove', perchè il potere della mente è così grande che in QUALSIASI momento può crearsi un QUALSIASI scenario, e sempre ugualmente 'realistico' per la nostra (in)coscienza.
Se cercate un film che abbia UN senso, cambiate scaletta alla vostra serata. Se vi sembra che la vita non abbia un senso, ma MOLTI di più, Lynch ve lo dimostrerà.
Dedicato a chiunque decida di uscire dal sogno...
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