Gli attori Laura Dern e Justin Theroux sono seduti alla sinistra e alla destra di Lynch. Entrambi hanno già lavorato con lui in passato, la Dern è stata praticamente scoperta e lanciata da Lynch in Velluto blu e in seguito ha recitato in Cuore selvaggio e in un film-musical sperimentale intitolato Industrial Symphony No. 1; Theroux ha interpretato il cineasta che non vuole scendere a compromessi in Mulholland Drive. "Abbiamo lavorato su questo film per due anni e mezzo" racconta la musa di Lynch, precisando però che ci sono state varie interruzioni, a volte anche di mesi. "Non c'era una sceneggiatura generale, ricevevamo degli script giorno per giorno, il mio personaggio ha preso forma lentamente, man mano che si andava avanti con le riprese. Non c'era nulla di definitivo, abbiamo parlato tanto per capire fino a dove potevamo spingerci. Nonostante ci conoscessimo già, è stato come entrare nel mondo di David per la prima volta".

Dello stesso avviso è l'attore che a breve esordirà sul grande schermo con la pellicola Dedication, che lo vede dietro la macchina da presa. "Ho visto INLAND EMPIRE questa mattina per la prima volta, e credo sia il momento migliore della giornata per avventurarsi nel mondo di Lynch. Prima che qualche altro evento colpisca i nostri sensi. Credo che vederlo equivalga a comprare un disco jazz e ascoltarlo lasciandosi sorprendere, lasciandosi andare, abbandonandosi completamente. Vivere questa esperienza ha avuto su di me un enorme effetto. Al contrario di altri, David raramente rifiuta suggerimenti e ascolta sempre molto attentamente quello che si ha da dire. Questa è stata per me la lezione più preziosa. Lavorare alla pellicola e vederla sono state due esperienze completamente antitetiche che avevo già sperimentato con Mulholland Drive. In genere i registi hanno delle volontà e delle idee precise, David lascia che le cose accadano, e non avendo una sceneggiatura vera e propria arrivi sul set senza pregiudizi né preconcetti. È stata una delle esperienze lavorative più gratificanti".

Come nel caso di Mulholland Drive, che ritraeva mondi paralleli in un gioco di proiezioni sovrapposte, anche INLAND EMPIRE sembra essere costruito pezzo per pezzo solo per essere smontato come un puzzle tridimensionale. "Ho girato le scene in ordine sparso senza sapere dall'inizio come sarebbe stato" rivela Lynch. "Il mio metodo di lavoro potrebbe essere paragonabile alla teoria del campo unificato. In fondo tutte le sceneggiature originali vengono fatte in questa maniera, ma quando poi metti insieme le idee e le immagini puoi ottenere un quadro concreto o astratto. Il film si è rivelato da sé". Un giornalista chiede a Laura Dern se è stato difficile lavorare a quest'opera, e Lynch le intima scherzosamente di essere sincera "La verità è che non sapevo chi stavo interpretando e ancora oggi non lo so!". Più sincera di così…