miller72
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domenica 4 novembre 2007
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originalità velata...
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film veramente al di fuori dei canoni della pellicola a cui eravamo (ben) abituati, ossia della trama, del filo logico, dell'inizio e della fine...qui siamo di fronte a un vero capolavoro di surrealismo, una trasposizione cinematografica di un'opera di Salvador Dalì o ,per i "cattivi", il mondo visto da un consumatore di L.S.D..
L.S.D., Salvador Dalì, non per caso cito questi due elementi in quanto man mano che guardavo il film comincia a farsi viva in me una sorta di sensazione di dejà-vu come se in realtà tali scene ricordassero qualcosa che appartiene proprio a un periodo corrispondente alla seconda metà degli anni sessanta e per l'esattezza anno 1967...In quel periodo i Beatles incidevano "a day in the life", continuando il filone psichedelico (anche a seguito assunzione di L.
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film veramente al di fuori dei canoni della pellicola a cui eravamo (ben) abituati, ossia della trama, del filo logico, dell'inizio e della fine...qui siamo di fronte a un vero capolavoro di surrealismo, una trasposizione cinematografica di un'opera di Salvador Dalì o ,per i "cattivi", il mondo visto da un consumatore di L.S.D..
L.S.D., Salvador Dalì, non per caso cito questi due elementi in quanto man mano che guardavo il film comincia a farsi viva in me una sorta di sensazione di dejà-vu come se in realtà tali scene ricordassero qualcosa che appartiene proprio a un periodo corrispondente alla seconda metà degli anni sessanta e per l'esattezza anno 1967...In quel periodo i Beatles incidevano "a day in the life", continuando il filone psichedelico (anche a seguito assunzione di L.S.D. come musa "ispiratrice", come Paul McCartney ammise in un'intervista) già accennato con Strawberry Fields Forever.Musica e testi dal sound surreale a cui fece seguito una clip che guardandola bene ricorda in maniera impressionante, nella costruzione delle scene, negli effetti speciali, in tutto,proprio in tutto (inclusi i personaggi "mascherati, che in "A day in the life" sono gli orchestranti, tema poi ripreso nell'altro psichedelico brano I'm the Walrus") il film in questione.Sono più che certo che il regista abbia scopiazzato molto da questi video clip...cercando di far apparire quarant'anni più tardi inedito qualcosa che non lo è affatto..
David Lynch, originale...ma non per i fans dei Fab Four!!!!!!!!!!!!!
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dario lodi
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martedì 30 ottobre 2007
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Mi sembra una specie di gioco presuntuoso sul possibile e impossibile della mente, con scambio continuo dei termini ed elevazione degli stessi a simbologie casuali. Film nel film, presunzione nella presunzione, compiacimento dilatato, perdizione estetica, continua esagerazione verbale, mancanza di spessore, voluta enigmaticità, labirinto pesantemente artificiale, involuzioni continue, distacchi snobistici dalla comprensibilità. Alla fine, una noia e un disagio fine a se stesso.
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stefano guarnieri
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domenica 21 ottobre 2007
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lynch esplora l'impero delle nostre menti...
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Volti ammantati di nebbia,che si disvela per mostrarci una donna che piange mentre guarda le immagini che scorrono velocemente su una televisione. Animali ambigui,che mettono in scena una farsa di cui un'immaginario pubblico ne applaude la quotidianità stranita. Una vicina,visionaria, che auspica la sovrapposizione del tempo, la possibilità che "oggi fosse domani", che il tempo si accartocciasse attorno ad un polo, conducendo la protagonista a riflettersi e rivedersi nel presente e nel domani contemporaneamente.
Lynch offre più di una semplice esperienza cinematografica, ci offre una esperienza di vita. La stessa vita che da ormai più di un secolo si interseca col cinema, ne diviene succube e padrona allo stesso tempo.
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Volti ammantati di nebbia,che si disvela per mostrarci una donna che piange mentre guarda le immagini che scorrono velocemente su una televisione. Animali ambigui,che mettono in scena una farsa di cui un'immaginario pubblico ne applaude la quotidianità stranita. Una vicina,visionaria, che auspica la sovrapposizione del tempo, la possibilità che "oggi fosse domani", che il tempo si accartocciasse attorno ad un polo, conducendo la protagonista a riflettersi e rivedersi nel presente e nel domani contemporaneamente.
Lynch offre più di una semplice esperienza cinematografica, ci offre una esperienza di vita. La stessa vita che da ormai più di un secolo si interseca col cinema, ne diviene succube e padrona allo stesso tempo.
Impossibile non rifarsi al film Blow-up di Antonioni, di cui Casetti così chiaramente ne metteva in luce i meccanismi, rifacendosi a sua volta alle parole di Sartre in Essere e Nulla. Siamo di fronte ad un cinema in cui il soggetto vede, ma allo stesso tempo fa vedere, mostra gli angoli bui dell'umana esperienza, ed è allo stesso tempo visto. Un soggetto che è anche oggetto, in cui i ruoli sono contingenti alle situazioni. In cui la complessità della vita, del vedere e dell'essere visto, dell'esperienza sensoriale, si mostra in tutta la sua complessità.
Disvelare è compito del cinema. Disvelare, far riflettere e interpretare è INLAND EMPIRE. Viene messa in scena la complessità della vita, in cui il limite tra realtà e immaginazione è flebile, in cui la persona si frammenta,
si contorce, si riflette negli altri,e in cui spesso si riconosce.
Ricorrendo ad un simbolismo moderno, forte ed efficace,(lampade rosse che ricorrono da Mulholland Drive,conigli i cui connotati sono riconducibili ad animali differenti), onirico e misterioso, Lynch mette in atto la sua epopea di eroi quotidiani, che affrontano la realtà ma ne restano invischiati, in cui i volti non sono rilassati, ma sono lo specchio dell'ansia del vivere.
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zama
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martedì 16 ottobre 2007
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meglio tre ore di schiaffi
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Ho rivisto il film 2 volte(sprecando 6 lunghe ore della mia vita),e ,ho la netta sensazione che lynch ci abbia preso tutti per il c***.Una trama così,la potevo scrivere anch'io,visto che è inesistente,ed è inutile cercare tante scuse per giustificare una pellicola mediocre per un regista che ormai non ha più niente da dire.smettesse di drogarsi e ricominciasse a fare il regista,mi farebbe più contento.
p.s. salvabili solo i conigli
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viola
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sabato 13 ottobre 2007
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che pizza!!!
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Secondo me è un film inutilmente lungo, privo di senso e noioso. Una boiata senza senso. Ho dormito per quasi tutto il tempo, e nei pochi momenti in cui sono stata sveglia ho pensato ad altro. Meglio un bel pornaccio, crdete a me!!!!! By Bye
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armando
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domenica 30 settembre 2007
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non e' un film
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e' una successione di immagini, una lunga allucinazione...puzza di fantasia artificiale.
capisco il bisogno di sperimentare nuove strade e nuoi percorsi epressivi ma secondo me sta sfociando nell'eccesso di psichedelia...
piu' che un film un delirio, imita molto kubick
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max
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domenica 23 settembre 2007
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sconvolgente.
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L'unica cosa sconvolgente è che io l'abbia visto. A volte qualcuno dimentica che le persone pagano un biglietto al cinema per vedere un film, forse ritornare ad avere più rispetto per gli spettatori sarebbe una buona cosa.
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(di gericho)
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ema
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giovedì 6 settembre 2007
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a proposito di paura...
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Guardate "Le vite degli altri" se volete essere davvero spaventati e disorientati, e lasciate Lynch a masturbarsi nella sua torre d'avorio...
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cosmixo
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venerdì 31 agosto 2007
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per la prima volta ho dovuto abbandonare
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Come scritto nel titolo..per la prima volta ho abbandonato la visione del film prima della fine. Dopo circa un'ora e mezza non ce la facevo più. Ho pensato "sono stanco, domani ricomincio". Ho ricominciato a vederlo il giorno dopo - di mattina- ma solo per scoprire che era il film a stancarmi e farmi addormentare.
Mi spiace per gli amanti del regista. Ci ho provato ma era impossibile proseguire. Al di là della trama, il ritmo è lento, molto..troppo lento!
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sergio
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mercoledì 29 agosto 2007
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problemi di budget?
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Mi sembra perfetto per una categoria da "B" Movie.
Fatto sicuramente con un budget ridottissimo. I 0 effetti speciali hanno permesso di avere un cast abbastanza importante, anche se sotto sfruttato (i dialoghi sono ridotti all'osso).
Dopo un'ora e mezza di visione, ho dovuto abbandonare e spegnere il lettore (c'era ancora un'ora di agonia).
Non esiste una trama ed è impossibile concentrarsi per capirne qualcosa. Beh, vi confesso che non mi interessa sapere come va a finire.
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(di gericho)
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