Alba Rohrwacher è un'attrice italiana, è nata il 27 febbraio 1979 a Firenze (Italia). Al cinema il 1 gennaio 2025 con il film Maria. Alba Rohrwacher ha oggi 45 anni ed è del segno zodiacale Pesci.
Gli esordi
Il padre di Alba Rohrwacher, apicoltore tedesco, decide di vivere nella campagna umbra per poi sposarsi con un'insegnante italiana. Danno alla luce Alba il 27 febbraio 1979. Da giovanissima frequenta stage teatrali con grandi nomi come Emma Dante e Valerio Binasco. Seguirà poi l'Accademia dei Piccoli a Firenze e la Compagnia De' Pinti. Si diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma nel 2003, per poi partecipare ad alcuni spettacoli teatrali e a un videoclip dei Tiromancino. L'esordio sul grande schermo arriva nel 2004 con L'amore ritrovato di Carlo Mazzacurati. Appare poi nel discusso Melissa P. (2005) di Luca Guadagnino, in 4-4-2 Il gioco più bello del mondo di Claudio Cupellini e in Che cosa c'è (2006) di Peter Del Monte.
La consacrazione
Nel 2006 arriva una prima importante conferma. Sarà in Mio fratello è figlio unico (2006) di Daniele Luchetti, subito dopo in Giorni e nuvole (2007) di Silvio Soldini. Per quest'ultimo vince il David di Donatello come migliore attrice non protagonista. Appare dunque a fianco di Nanni Moretti nel successo, Caos Calmo di Antonello Grimaldi e nel documentario di Anna Negri presentato al Sundance, Riprendimi, per cui riceve una nuova candidatura come migliore attrice non protagonista questa volta ai Nastri d'argento. Sarà dunque in Non c'è più niente da fare (2008) di Emanuele Barresi, mentre ottiene finalmente un ruolo da protagonista (con la conferma di un David di Donatello) per Pupi Avati in Il papà di Giovanna (2008). Per Avati è una mamma abbandonata dal fidanzato. Generalmente abituata a interpretare ruoli difficili con estrema delicatezza, Alba viene consacrata come una grande attrice italiana nel 2009 con una retrospettiva a lei dedicata durante il festival Maremetraggio di Trieste. Il 2009 la vede d'altra parte protagonista in una molteplicità di produzioni nazionali: Due Partite di Enzo Monteleone, Io sono l'amore di Guadagnino, il drammatico L'uomo che verrà, di Giorgio Diritti sulla strage di Marzabotto e Il tuo disprezzo di Christian Angeli.
Nel 2010 l'attrice appare nella nuova commedia di Soldini, Cosa voglio di più e nell'adattamento di Saverio Costanzo del romanzo di Paolo Giordano, La solitudine dei numeri primi.
Così si legge nella presentazione di Kiss Me Lorena, il film a basso budget dei demenziali Licaoni: "Alba Caterina è la perfetta interprete di Liz. Il personaggio era stato pensato originariamente per essere proposto a Martin Lawrence (Big Mama), ma al suo rifiuto è subentrata Alba, che da subito è riuscita a far proprio il personaggio alla perfezione. Assistendo a questo miracolo, gli autori sono andati in giro a bullarsi del fatto che avessero pensato la parte apposta per Alba. Adesso sapete che non è vero".
Qualcosa di vero c'è, a raschiare il barile: Alba Caterina Rohrwacher ha una formazione da fare invidia a un'attrice appena uscita dall'Actor's Studio. Inizia prestissimo, seguendo stage e laboratori con Emma Dante e Valerio Binasco.
Nel 1997 segue i corsi di teatro organizzati dall'Accademia dei Piccoli di Firenze; l'anno successivo il corso di recitazione presso la scuola Compagnia De' Pinti. Poi, Roma.
Nel 2003 si diploma attrice al Centro Sperimentale di Cinematografia in Via Tuscolana, custode prezioso della formazione ufficiale nel campo del cinema.
Già l'anno successivo, dopo esperienze in radio, teatro e con i videoclip (uno insieme ai Tiromancino, diretta da Francesco Lagi), è davanti alla macchina da presa. Per Carlo Mazzacurati (L'amore ritrovato, 2004), inizialmente; poi per Luca Guadagnino (Melissa P.., 2005), Claudio Cupellini (un episodio di 4-4-2 Il gioco più bello), Peter Del Monte (Che cosa c'è, 2006).
I giovani registi la vogliono, ma i cineasti della precedente generazione, già affermati, non la snobbano: è in Mio fratello è figlio unico (2006) di Daniele Luchetti, e in Giorni e nuvole (2007) di Silvio Soldini.
Il 2007 è un'annata particolarmente ricca di soddisfazioni professionali: Riprendimi di Anna Negri finisce al Sundance Film Festival 2008, in Caos calmo di Antonello Grimaldi è al fianco di Nanni Moretti; è diretta dal maestro Pupi Avati ne Il papà di Giovanna.
Per Christian Angeli, con cui aveva precedentemente lavorato in un cortometraggio (Fare bene Mikles, 2003), interpreta il suo esordio nel lungometraggio: Il tuo disprezzo, prodotto da Luna Film.
In televisione recita per Valia Santella e Gianluca Maria Tavarelli; e colleziona premi: Miglior attrice nel 2004 (Cineporto), Menzione speciale Arcipelago nel 2005; Etruria Cinema 2006, Premio Esercenti 2007.
Attenzione a questa giovane attrice. Abile e penetrante, affronta a testa alta qualsiasi ruolo, passando con facilità dalla commedia al dramma. Sofisticata ed esteticamente graziosa ha molto da dare al cinema italiano.
Gli studi
Di padre tedesco, come era facilmente intuibile dal cognome, cresce e nasce a Firenze, città che ha dato i natali a sua madre. Formatasi a teatro con i corsi dell'Accademia dei Piccoli di Firenze, nel 2003 si diploma poi al Centro Sperimentale di Cinematografia, lavorando successivamente in spettacoli teatrali come "Noccioline - Peanuts" di Fausto Paravidino, per la regia di Valerio Binasco e appare persino in un videoclip dei Tiromancino.
I primi film
Cinematograficamente, inizia a recitare per il grande schermo a partire dal 2004, data di uscita del film sentimentale di Carlo Mazzacurati L'amore ritrovato con Stefano Accorsi, Maya Sansa e Marco Messeri, poi passa nel ruolo di un'assistente al film di Marco Bellocchio Il regista di matrimoni (2006) e ha un altro ruolo minore in Caos calmo (2007) con Nanni Moretti.
Le pellicole dirette da Soldini
Ritenuta un volto molto interessante da Silvio Soldini, viene scelta dal maestro per due film: Giorni e Nuvole (2007) con Margherita Buy, Antonio Albanese, Giuseppe Battiston e Carla Signoris (ottenendo fra l'altro il suo primo David di Donatello come miglior attrice non protagonista) e Cosa voglio di più (2010), dove è invece la moglie traditrice e l'amante segretissima di un altro uomo.
Il successo in Il papà di Giovanna
Ma la sua più grande interpretazione rimane quella di Giovanna in Il papà di Giovanna (2008) di Pupi Avati, grazie al quale viene nominata a un Nastro d'Argento come miglior attrice (e lo stesso anno sarà candidata anche per il ruolo di miglior attrice non protagonista per Due partite del 2009) e vince il David di Donatello come miglior interprete femminile protagonista.
I film tv
Membro della giuria del Film Festival di Locarno del 2009, recita raramente per il piccolo schermo (Il vizio dell'amore del 2006 e Maria Montessori - Una vita per i bambini del 2007).
Quando parlano di lei dicono «quella con il cognome un po' strano». Ma ormai Alba Rohrwacher, stella nascente del nostro cinema, non ci fa più caso. «Paradossalmente, dopo, si ricordano meglio di me. Mi hanno suggerito di cambiarlo, ma ho preferito di no. A mio padre, tedesco, sarebbe dispiaciuto». Volto pallido e capelli rosso chiaro, era la sorella tutta amore e politica di Elio Germano e Riccardo Scamarcio in Mio fratello è figlio unico di Luchetti, e la figlia ventenne di Antonio Albanese e Margherita Buy in Giorni e Nuvole. Presto la vedremo in un bel ruolo drammatico per Pupi Avati, in Il papà di Giovanna dopo la particina in Caos calmonei panni della segretaria di Moretti. «Un maestro. E che onore lavorare con lui, per me che sono cresciuta con i suoi film». È appena tornata dall'America, dove un piccolo film come Riprendimi, di Anna Negri, in concorso al Sundance, ha riscosso grande attenzione.
Ventotto anni, nata a Firenze, deve tutto alla sua ostinazione. «I miei genitori non sono attori e io non avevo il sacro fuoco del palcoscenico. Per tre anni ho studiato medicina, esami regolari. Volevo impegnarmi in qualcosa di utile. Poi mi sono iscritta alla scuola nazionale di cinema e ho capito qual era la passione della mia vita». Prima, l'incontro con Carlo Mazzacurati, con cui esordisce in L'amore ritrovato; poi, con Emanuele Barresi per Non c'è più niente da fare (che esce solo oggi per le imperscrutabili vie del cinema). E ora anche il teatro, dove ha concluso le repliche di Noccioline di Valerio Binasco. Una curiosità: come si pronuncia il suo cognome? «Rorvacher».
Da Il Venerdì di Repubblica, 8 febbraio 2008
Alba Caterina Rohrwacher è nata a Firenze il 27 febbraio 1979. Inizia prestissimo, seguendo stage e laboratori con Emma Dante e Valerio Binasco. Nel 1997 frequenta i corsi di teatro dell'Accademia dei Piccoli di Firenze; l'anno successivo il corso di recitazione presso la scuola Compagnia De' Pinti. Nel 2003 si diploma attrice al Centro Sperimentale di Cinematografia. L'anno successivo, dopo esperienze in radio, teatro e con i videoclip (uno con i Tiromancino, diretta da Francesco Lagi), è davanti alla macchina da presa. Per Carlo Mazzacurati (“L'amore ritrovato” - 2004), per Luca Guadagnino (“Melissa P.” - 2005), per Claudio Cu-pellini (un episodio di “4-4-2 Il gioco più bello”), per Peter Del Monte (“Che cosa c'è” - 2006). Successivamente Alba prende parte a “Mio fratello è figlio unico” (2006) di Daniele Luchetti, “Giorni e nuvole” (2007) di Silvio Soldini, “Riprendimi” (2007) di Anna Negri, presentato al Sundance Film Festival 2008, “Caos calmo” di Antonello Grimaldi al fianco di Nanni Moretti ed è diretta da Pupi Avati nel film “Il papà di Giovanna”. Premi: Miglior attrice nel 2004 (Cineporto), Menzione speciale Arcipelago nel 2005; Etruria Cinema 2006, Premio Esercenti 2007. Alba ha ottenuto nel 2008 il David di Donatello come migliore attice non protagonista per il film “Giorni e nuvole” e il Ciak d'Oro quale rivelazione dell'anno.