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Quentin Tarantino, dalla A alla Z

Capisaldi e ossessioni del più controverso cineasta contemporaneo.
di Mauro Gervasini

In foto Quentin Tarantino.
Quentin Tarantino (61 anni) 27 marzo 1963, Knoxville (Tennessee - USA) - Ariete. Regista del film Django Unchained.

venerdì 18 gennaio 2013 - Approfondimenti

Quentin Tarantino è da qualche anno il più controverso cineasta contemporaneo. Non che prima non sorprendesse facendo discutere, ma fino al progetto Grindhouse poteva suscitare dibattito per l'esibizione della violenza, l'utilizzo del cinema del passato come materiale immaginario, l'aspetto ludico e straniante che rende il suo stile originale. Oggi, invece, dopo Bastardi senza gloria e soprattutto Django Unchained, Tarantino divide (non più) solo la critica. Da quando cioè ha cominciato a "manipolare" la Storia come uno degli altri ingredienti cinefili, terremotandone se non i presupposti, le conclusioni. Il nazismo e Hitler sgominati (anche fisicamente) dai Bastardi; lo schiavismo come sfondo del mito di Django il nibelungo nero. Così ha fatto arrabbiare tutti: da Spike Lee agli storici, dai cultori del cinema classico per le sue avventate opinioni su John Ford ai pretestuosi giornalisti britannici. Dimostrando, se ce ne fosse bisogno, che proprio il suo è il cinema meno innocuo del mondo. Giochiamo anche noi con un dizionarietto che di Tarantino cerca di individuare soprattutto le ossessioni.

A COME ATTORE Quentin Tarantino, non è un mistero, da piccolo sognava di diventare attore. Per fortuna ha cambiato idea, anche se compare nei suoi film in ruoli di contorno e ha recitato per Takashi Miike e Robert Rodriguez, tra gli altri.

B COME BILL «I'm gonna Kill Bill» dice la Sposa Uma Thurman sfrecciando come Grace Kelly sulla strada della morte del più marziale film di Quentin. Il cattivo per antonomasia del suo cinema è interpretato dal grande David Carradine che alla pratica Zen delle arti marziali di Kung Fu (il serial) preferisce in questo caso il lato oscuro della forza.

C COME CITAZIONI Da film, fumetti, canzoni e immaginario pop assortito. Non si contano i riferimenti trasversali e stratificati nelle opere di Tarantino. Rispetto ai "citazionisti" di cui è pieno il cinema, però, lui narrativizza i rimandi, trasformandoli nelle componenti iconiche di un mondo tutto suo.

D COME DJANGO Lo schiavo Jamie Foxx al posto della bara di Franco Nero trascina la catena di una secolare sopraffazione. Un western a dire del suo autore «revisionista», Django Unchained. Si citano Corbucci e Trinità nella buccia, in realtà si riflette sulle radici "scientifiche" del male e della violenza nella Storia. Forse il più teorico film di Tarantino.

E COME EXPLOITATION Dall'omaggio alle Grindhouse al rimestare soddisfatto nelle pratiche più basse della settima arte, il cosiddetto cinema bis. Tarantino guarda alla serie B dei generi e piega al proprio gusto alcuni meccanismi narrativi tradizionali (la vendetta) e il linguaggio della violenza, stilizzandoli sempre di più.

F COME FOUR (ROOMS) Un quarto di film di Tarantino, episodio di un'opera a quattro mani non riuscitissima e ormai dimenticata. Con il suo segmento, L'uomo di Hollywood, il regista, anche interprete, omaggia il telefilm della serie Alfred Hitchcock Presenta intitolato L'uomo del sud. Un divertissement tra amici.

G COME GODARD Qualche critico (Roy Menarini, Vincenzo Buccheri, il sottoscritto...) si è a lungo sbracciato per segnalare le analogie tra Jean-Luc Godard e Quentin Tarantino, che peraltro battezza la sua società Bande à part come un vecchio film del maestro. Va detto che la stima non è ricambiata. Al Festival di Cannes qualche anno fa Godard definì sprezzantemente il collega americano come «quello che fa i film sui killer».

H COME HORROR Curiosamente, il genere meno battuto (finora) dal Nostro. Fa eccezione la brillante sceneggiatura di Dal tramonto all'alba che mescola diversi filoni exploitation, dall'hold up al bikers movie fino all'horror vampiresco.

I COME IENE Almeno in Italia (altrove si intitola Reservoir Dogs) Le Iene ha identificato un "look", poi rimbalzato in televisione e persino in politica (una "ex iena" fa campagna elettorale per il M5S). Per Tarantino è la scintilla della notorietà nonostante il film, alla sua uscita, avesse incassato tre miseri milioni di dollari.

J COME JACKIE (BROWN) Oltre a essere il nostro Tarantino preferito insieme a Death Proof, Jackie Brown è anche l'unico tratto da un libro ("Rum Punch" di Elmore Leonard) nonché il film narrativamente più complesso, con una figura femminile (la Jackie interpretata da Pam Grier) eccezionale e originale (nel libro, lo ricordiamo, la protagonista è bianca e bionda).

K COME KATANA La spada forgiata da Hattori Hanzo (Sonny Chiba in Kill Bill) è la nuova Excalibur. Rimanda a un mondo vero e magico insieme (quello dei samurai e del chanbara) e rifonda un immaginario secondo il metodo Tarantino, per cui «i personaggi non vanno a vedere un film di Sonny Chiba perché questo è un film di Sonny Chiba» (Kim Newman).

L COME LEE (MARVIN) Siamo tutti fan di Lee Marvin. L'ammirazione di Tarantino per l'attore è anche teorica. Gli piace il Lee Marvin degli anni 60 (il Walker/Parker di Senza un attimo di tregua) perché rompe con la tradizione classica (di Liberty Valance, per dire) nei confronti della quale Quentin, come noto, ha un interesse pari a zero.

M COME MUSICA Leggendarie tutte le colonne sonore. E con un uso a dir poco particolare delle canzoni, spesso parte integrante della storia come nel caso sintomatico di "Didn't I Blow Your Mind This Time" dei Delfonics in Jackie Brown.

N COME NOIR Il genere d'elezione di Quentin Tarantino anche se preferisce sguazzare nel torbido delle pulp novel piuttosto che nei grandi classici del cinema. Con Le Iene contribuisce a forgiare la definizione di "neo-noir" che peraltro ha sempre rifiutato.

O COME ORIGINE A soli quindici anni Tarantino viene arrestato dalla polizia dopo un furto in libreria. Non avendo i soldi per comprarlo, ha rubato "Scambio a sorpresa" ("The Switch") di Elmore Leonard. Forse l'origine di molte cose...

P COME PULP Contrariamente a quanto viene con superficialità scritto, il "pulp" non è un genere. Il termine deriva dal materiale di riciclo della carta con cui venivano impaginati libri e riviste exploitation, poi Tarantino lo ha decodificato per indicare uno stile unico e inimitabile. Il suo.

Q COME QUENTIN Il destino telecinefilo nel nome, potremmo dire. I genitori del Nostro decisero di chiamarlo così in onore del personaggio di una serie Tv: Quint, interpretato da Burt Reynolds in Gunsmoke.

R COME ROTH (ELI) Si presenta così: «Da bambino vidi Alien e vomitai dal terrore. Decisi allora di fare il regista» e non poteva che diventare sodale di Tarantino. Anche suo attore (Bastardi senza gloria). Insieme, a vario titolo, più di un progetto importante (da Hostel a Grindhouse...).

S COME SCRIPT «La prima sceneggiatura scritta da Quentin è Una vita al massimo. Ma non era quella del film di Tony Scott, infatti elaborava alcuni spunti miei con visioni sue. Una specie di bambola russa dentro la quale si trovavano parti di storia di Natural Born Killers e parti di Pulp Fiction» (Roger Avary).

T COME TARANTINIANI Registi, cineasti, sceneggiatori che dopo il successo di Pulp Fiction hanno cercato di imitare l'inimitabile. Unica eccezione Roger Avary, ex amico di Quentin e almeno all'inizio suo complice nella scrittura. Il suo Killing Zoe è un ottimo film e con Le regole dell'attrazione ha saputo affrancarsi dall'ingombrante legame.

U COME UMA L'angelo di Tarantino è senza dubbio Uma Thurman, la mitica Sposa di Kill Bill e rivelazione di Pulp Fiction negli irresistibili panni di Mia Wallace, moglie del gangster un po' troppo seducente per il tirapiedi John Travolta. Uma e Quentin sono amici e non escludono di lavorare ancora insieme.

V COME VIDEO ARCHIVES Il negozio di vhs dove da giovane lavora Quentin Tarantino, fucina di tutto il suo cinema. Insieme a Roger Avary e ad altri amici dipendenti del Video Archives realizza nel 1986 un piccolo film amatoriale, My Best Friend's Birthday, visibile su YouTube.

W COME WALTZ Nonostante altri ruoli significativi (in Carnage di Polanski per dire) non c'è dubbio che Christoph Waltz si identifichi con gli ultimi film di Tarantino. In Bastardi senza gloria è l'ufficiale nazista Hans Landa, in Django Unchained il mentore cacciatore di taglie di Django. Si deve a lui l'intuizione illuminante del rimando wagneriano che trasforma Django in un nuovo Sigfrido.

Z COME ZOË (BELL) Tra i rednecks di Django Unchained che fanno sbranare schiavi dai cani c'è una tizia con una scure e la faccia sempre coperta. È Zoë Bell, già coprotagonista di Death Proof nonché controfigura di Uma Thurman in Kill Bill.



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