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Mezzo secolo fa: Sean e Marilyn, un inizio e una fine

Due leggende fatte della stessa materia. Di Pino Farinotti.
di Pino Farinotti

Marilyn Monroe (Norma Jean Baker) 1 giugno 1926, Los Angeles (California - USA) - 5 Agosto 1962, Los Angeles (California - USA).

lunedì 23 aprile 2012 - Focus

Il 1962 è legato a due eroi, uno entrava l'altro ne usciva. Mezzo secolo fa in primavera Sean Connery diventava James Bond, in estate Marilyn Monroe veniva trovata morta. Una morte "comunque" violenta, sia che si accrediti la mistura di droghe che quella del complotto dei servizi segreti per le note ragioni. Non so se il vuoto lasciato da Marilyn sia stato coperto del tutto da Connery, certo lo è stato in buona parte. Magari la materia femminile era del tutto vicina alla definizione di Bogart (quella di cui son fatti i sogni) ma anche Sean è fatto di quella materia. C'è un po' di enfasi in queste definizioni, ma se per una volta l'enfasi è permessa, certo quei due se la meritano. Connery, in quell'anno, in quel ruolo, non era proprio un principiante, aveva esordito nel ridicolo Il bandito dell'Epiro (1956), a 26 anni, e l'anno dopo era stato il partner di Lana Turner in Estasi d'amore. Due film distribuiti dopo i primi "Bond". Il resto è leggenda conosciuta. Connery&Bond irruppe nel (grande) cinema in Agente 007 licenza di uccidere, aprile 1962 appunto. La prima sequenza che dunque avrebbe fatto la storia: siamo in un casinò, una bellissima donna sta perdendo tutte le mani al baccarat, del suo antagonista si vedono solo le mani. La donna alza gli occhi: "lei è molto fortunato, signor...". Allora l'inquadratura si apre sulla... new entry, per la formula mitologica "Bond, James Bond".
Per gli ottant'anni dello scozzese in occasione del suo "ottantesimo" avevo scritto di lui. "Un'affermazione di tutte le signore, di tutte le età, che ormai è una formula accreditata è: "Sean è più sexy adesso di quando era giovane". Tu puoi obiettare "ma ha ottant'anni, sono davvero tanti, troppi. Cede da tutte la parti. Non era meglio quando faceva Marnie o il primo Bond?" La risposta delle signore è "no, è meglio adesso". Si può, ribaltando l'affermazione, intenderla come positiva e benemerita rispetto ai coetanei, o quasi, di Connery, che, per via del solito meccanismo dell'identificazione, vedono recedere l'età sessualmente attiva. Connery ti permette di sorpassare la senilità, o per lo meno, visto che di cinema, di fiction trattasi, di credere di sorpassarla. A Oriana Fallaci, che lo intervista a Londra nel '65 dice "so che lei ha molti lettori, dica che io non sono solo Bond, ma un ottimo attore". Come spesso accade a un "bello", uno degli artifici per lasciar libero il talento è abbruttirsi. Connery decide di mostrarsi senza trucchi ne La collina del disonore, dove appare parvicrinito, dove soprattutto appare ottimo attore. È una svolta. Il cinema e il pubblico lo prendono sul serio. La mossa era pericolosa ma è riuscita. E poi prove d'attore, e di personaggio, a seguire, complesse e complete. Sempre imponendo se stesso, facendosi le regole. Nel frattempo il famoso sex appeal si è accreditato di pari passo con i ruoli. E si è accreditato l'eroe che tutto trascende. In Robin Hood principe dei ladri Kevin Costner, Robin appunto, alla fine incontra finalmente il suo re. Riccardo cuor di leone è Connery, che non era citato nei titoli. La scena dura un minuto, ma quando irrompe Sean il pubblico, che non se lo aspettava, applaude. Magnifica sorpresa. Nel '99 gira Entrapment, con Catherine Zeta-Jones. Lui ha (quasi) settant'anni, lei quaranta di meno. Naturalmente la seduce, ed è legittimo e verosimile. Ci sta. Perché Sean è Sean. La solita storia che il suo simbolo sessuale non molla mai, anzi. Dopo aver fatto il poeta in gioventù, ha evocato uno scrittore nel duemila in Scoprendo Forrester, e che scrittore, Salinger. Prova d'attore enorme. Il privato dell'attore contrasta col quadro pubblico. Dopo un breve matrimonio con l'attrice Diane Cilento, da 40 anni è sposato con Micheline Roquebrune. Un breve inciso: l'eroe ha avuto il cancro, ma non poteva non batterlo. Connery è un assoluto cuore scozzese, da sempre sostenitore dell'SNP, lo Scottish National Party. Un'organizzazione che cerca di preservare la cultura scozzese dall'invadenza inglese. In questa chiave Sean ha spesso indossato il kilt in pubblico."
Adesso ha 82 anni. Fra 18 celebreremo il sex symbol che ha un secolo.

Ripetere
Nel quadro del triste anniversario cosa puoi ancora dire sulla Monroe, senza ripetere? Puoi rimetterla a fuoco in prospettiva. E allora pensi: è sempre qui. Estetica, marketing, arte, cultura, moda, continuano ad appartenerle e a consolidarsi. "La donna del secolo?" Ma sì. In Fermata d'autobus, Don Murray, un cow boy che non ha mai avuto una ragazza, si innamora di lei, che ha conosciuto tanti uomini e glielo confessa. Lui le risponde "allora faremo una media. E poi, se tu mi piaci così come sei vuol dire che il tuo passato ha funzionato bene." E lei, commossa: "questa è la più bella cosa che un uomo mi abbia mai detto." Non era stato tutto facile per Norma Jean, tutt'altro. Approdata nella città del cinema senza cultura e difese, ha fatto davvero tutto. È stata usata come regalo per sindacalisti e politici. Un suo "fans" ha acquisito a un'asta un filmato in cui la futura attrice è impegnata in un momento di sesso orale. Gli è costato molto, "ma almeno", ha dichiarato, "sarò solo io a guardarmelo". Ha avuto relazioni coi suoi partner. Il povero Curtis quasi impazzì. Montand dovette sottrarsi non senza problemi. Quando si preparava ad andare a letto con Brando confessò a una sua amica "chissà se sarò alla sua altezza". Fu Marlon a non essere all'altezza. Emerse che era più bravo, molto più bravo... come attore. Una recente fiction televisiva sui Kennedy mostra l'attrice come una fastidiosa mantide, che si fa accompagnare da Bob e poi gli si attacca come una vestaglia, sussurrandogli erotismi nell'orecchio. E il poveretto deve fare una grande fatica a liberarsi (ma sarà vero?). Episodi che avrebbero compromesso chiunque, ma che la donna ridusse a particolari insignificanti e necessari. Poi divenne il grande modello, la leader, la donna del secolo, appunto. Ci fu un momento in cui sfiorò persino una corona, quando il principe Ranieri cercava una regina appropriata, che fosse un'icona utile, un valore aggiunto di prestigio, e di immagine verso il mondo. Gli piaceva Marilyn, eccome, ma poi diresse su Grace, meno sexy e aggressiva, ma più regale, della quale non giravano filmetti hard. Ma sposando Arthur Miller, cioè la cultura, Marilyn divenne, secondo i suoi codici, a sua volta cultura. Tutti si interessarono a lei. Andy Warhol, grande inventore, altro eroe, la usò come suo primo modello. Altro segmento di cultura. Tutte legittimazioni per la solita didascalia del secolo. E dunque la Monroe, che con quelle gambe un po' corte, i grandi seno e sedere, non è un disegno perfetto e inavvicinabile come una Kidman o una Jolie, continua a sorpassare tutto, il tempo e le eroine. Sean e Marilyn sono quasi coetanei, e lei non c'è più da mezzo secolo. In realtà c'è, esattamente come Sean. È il cinema che sa fare queste cose.

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