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Sono una letterata in un corpo da letterina

Intervista a Chiara Francini protagonista di Maschi contro femmine.
di Giovanni Bogani

Chiara Francini
Chiara Francini (44 anni) 20 dicembre 1979, Firenze (Italia) - Sagittario. Interpreta Marta nel film di Fausto Brizzi Maschi contro femmine.

giovedì 28 ottobre 2010 - Incontri

Fiorentina, esuberante, vitale. Scoppiettante come il popcorn che esce dalle macchinette dei cinema. Quei cinema dove approda, da oggi, quasi dovunque, Maschi contro femmine di Fausto Brizzi. Il film di cui lei è una delle protagoniste. Dicono che assomigli a Bette Davis, per gli occhi blu cobalto; a Isabelle Adjani, per la sensualità di cristallo. A Emmanuelle Béart, per l'intensità fragile e appassionata. Una laurea in Ermeneutica, con lode, e gli esordi a teatro. Poi una corsa sfrenata nel cinema. "Sono una letterata in un corpo da letterina", ama scherzare lei. Chiara Francini non rimane mai a corto di parole. Abbiamo riso con lei in Tutti pazzi per amore, dove è la sciampista innamorata di Alessio Boni, quella che gli scompiglia i capelli e i pensieri. Ecco a voi Chiara Francini, la Marilyn dei Lungarni.

Chiara, qual è il tuo ruolo in "Maschi contro femmine"?
"Sono la coinquilina lesbica di Nicolas Vaporidis e di Paolo Ruffini. Specialmente con Vaporidis siamo amicissimi. Purtroppo…".

… Vi innamorate l'uno dell'altra?
"Ma no! Ci innamoriamo della stessa donna! Da lì succede di tutto. Parte la competizione, ci facciamo dispetti, cerchiamo di battere l'altro per conquistare la ragazza".

In particolare, che cosa fate?
"Di tutto! Ho dovuto anche imparare ad andare a cavallo. E a girare come se niente fosse in una spiaggia di nudisti!".

Quindi si vede un po' di Francini "nature"?
"Un po'… Diciamo che il pubblico maschile non dovrebbe dispiacersene! Anche se, sia chiaro, resta un film per tutti, grandi e piccini, con momenti anche molto teneri. L'ha visto mia madre, e le è scappata pure la lacrimuccia".

Con l'oggetto del tuo desiderio, Sarah Felberbaum, come vi caratterizzate?
"Io sono caustica, ironica, divertente. Lei è più gattona. Io ho già scelto chi amare, lei invece è confusa tra me e Nicolas Vaporidis".

Ma ci sarà un bacio lesbico?
"Certo che sì! Però ora non t'immaginare troppo, Bogani…".

Vediamo di conoscerti meglio. Come è nata la tua passione per la recitazione?
"È nato tutto alla Limonaia di Sesto, un laboratorio teatrale diretto all'epoca da Barbara Nativi, cui devo tantissimo. È lei che ha avuto fiducia in me, e mi ha fatto partecipare al primo spettacolo: 'Noccioline' di Fausto Paravidino. Con Fausto, mi sono innamorata del teatro per sempre".

Nel frattempo, studiavi. E ti sei laureata. Cosa rara, nel mondo dello spettacolo.
"Sì, in Ermeneutica, con una tesi sul dialogo nella letteratura. Sempre le parole. Che ci posso fare? In fondo, anche il teatro e il cinema nascono da lì".

E poi, come sempre accade, il viaggio a Roma. Che cosa è accaduto, all'inizio?
"Ho fatto uno stage con Serena Dandini, al teatro Ambra Jovinelli. Poi lo stage è diventato lavoro. Da lì ho partecipato a Stracult, a Gente di mare 2, a Camera Cafè, a Le ragazze di San Frediano, a Il paradiso all'improvviso. Lì sono Giustina, una delle ragazze che mettono su un musical. Io canto le due canzoni di Olivia Newton-John".

Dunque anche cantare è una passione…
"Sono un po' selvaggia, non ho studiato canto, ma mi piace molto. Ho interpretato anche un musical su Loretta Goggi, ed è stata una grande emozione, cantare 'Maledetta primavera' insieme a lei, la sera in cui è venuta a trovarci in teatro".

Poi è venuto il cinema di Spike Lee…
"Sì! Con Miracolo a Sant'Anna mi sono sentita quasi 'grande', adulta. E Spike mi ha invitata in America più volte, e chissà, magari un giorno riuscirò ad avere una particina in qualche film laggiù".

Hai dei modelli di attrice?
"Ho tre attrici che adoro: Monica Vitti, Laura Morante, Isabelle Huppert".

Tra poco uscirà anche il film prodotto da Cattleya e girato a Firenze, con Luca Argentero e Paola Cortellesi, "C'è chi dice no".
"Anche quella è stata una bella esperienza, con la regia di Giambattista Avellino. Io sono la figlia di Giorgio Albertazzi, ingenua, innamorata e ricca. Moglie di un tamarro arrampicatore sociale, interpretato da Marco Cocci".

E non dimentichiamoci "Amici miei: come tutto ebbe inizio", il prequel rinascimentale della saga delle zingarate, prodotto da Aurelio De Laurentiis. Lì sei…?
"Sono Tessa. Moglie di un personaggio, e amante di un altro. Ma chi, non te lo posso dire…".

Un film dopo l'altro. Sono finiti?
"No. C'è anche Cacao, opera prima di Luca Rea. Una commedia alla Monty Python, surreale, con Paolo Ruffini. Io sono una dark lady, cattiva e nera, ma con dei cappellini coloratissimi alla Marina Ripa di Meana. Si ride, si ride tantissimo!".

A quando un calendario?
"Sie!!" (espressione tipicamente toscana: indica stupore e diniego). "Ma che sei matto? Il calendario ce l'ho solo dei miei gatti! Si chiamano Hermes e Coco. Sono fidanzata con loro!".

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