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Venezia 67: Arriaga, Elfman, Guadagnino e Salvatores in giuria

The Tempest sarà il film di chiusura.
di Marlen Vazzoler

Il film di chiusura e la madrina
Isabella Ragonese (43 anni) 19 maggio 1981, Palermo (Italia) - Toro.

martedì 27 luglio 2010 - News

Il film di chiusura e la madrina
In attesa della conferenza stampa di domani in cui verrà presentato il programma ufficiale della 67. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia il direttore Marco Müller ieri ha commentato le reazioni suscitate dalla mancata presenza in concorso del film di Pupi Avati, Una sconfinata Giovinezza. "Escludere Pupi Avati, uno dei cineasti italiani che amiamo di più? Solo due anni fa, la Mostra di Venezia ha attribuito al suo importante Il papà di Giovanna un meritatissimo premio. Avati è uno dei cineasti che hanno fatto la storia della Mostra. Sarà sempre il benvenuto in Sala Grande: come conferma il nostro invito di giovedì, che rimane ovviamente validissimo, a presentare il film in prima serata Fuori Concorso. È la collocazione da sempre dedicata a Venezia ai maggiori cineasti e alle loro opere. Quest'anno l'hanno scelta in molti, a cominciare da John Woo e altri grandi hollywoodiani. Pupi conosce i vantaggi del fuori concorso, che già tre volte ha consacrato alcune delle sue opere più straordinarie, come Storia di ragazzi e di ragazze, Dichiarazioni d'amore e Festival. Sarà in buonissima compagnia tra i grandi del cinema, spero proprio che Pupi accetti il nostro invito".
Nel frattempo è stata annunciata la Madrina delle serate di apertura e chiusura, l'attrice Isabella Ragonese che aprirà la Mostra nella serata del primo settembre, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema), in occasione della cerimonia di inaugurazione, seguita dalla proiezione del film di apertura (in Concorso) Black Swan di Darren Aronofsky. L'11 settembre l'attrice condurrà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi della giuria del Concorso Venezia 67.
A chiudere la Mostra è stato invece selezionato il film The Tempest, un nuovo adattamento dell'opera shakespeariana che quest'anno festeggia il suo 400mo anniversario. Il film è scritto e diretto dalla regista americana Julie Taymor che annovera nel suo cast Helen Mirren, Russell Brand, Alfred Molina, Djimon Hounsou, David Strathairn, Chris Cooper, Alan Cumming, Ben Whishaw, Reeve Carney e Felicity Jones. In The Tempest Julie Taymor ha cambiato sesso al mago Prospero, Prospera, interpretata dal premio Oscar Helen Mirren, il cui viaggio in questa nuova interpretazione si snoda dalla vendetta al perdono, in un magistrale intreccio di romanticismo, colpi di scena e atmosfere fantastiche. Zen Chen torna per la terza volta al cinema
Venerdì scorso è stato annunciato che la pellicola Legend of the Fist: The Return of Chen Zhen diretta da Andrew Lau sarà il secondo film proiettato in anteprima mondiale in Sala Grande (Palazzo del Cinema) il 1° settembre alle ore 22, in occasione dell'anniversario del 70° compleanno di Bruce Lee, nato nel 1940.
Bruce Lee fu il primo attore ad interpretare Chen Zhen l'immaginario maestro d'arti marziali cinesi in Dalla Cina con furore di Wei Lo nel 1972, e successivamente da Jet Li in Fist of Legend di Gordon Chan nel 1994. Diversamente dalle reincarnazioni precedenti di Chen Zhen, in questo nuovo episodio firmato da Andrew Lau e presentato Fuori Concorso, il classico film di kung-fu incontra un inedito un mix di elementi provenienti dai serial di agenti segreti e supereroi. Nel cast del film troviamo Donnie Yen nel ruolo di Chen Zhen, Shu Qi, Anthony Wong e la nuova star comica della Cina continentale Huang Bo.
Andrew Lau ha dichiarato "Chen Zhen, personaggio reso celebre da Bruce Lee nel 1972 in Dalla Cina con furore, è stato l'eroe di tutti noi, mentre il film ha spalancato allo stesso Bruce Lee le porte dello starsystem internazionale. Come regista, ho quindi trovato molto difficile affrontare questa versione 2010 di Chen Zhen, interpretato oggi da Donnie Yen, ed in passato portato sul grande schermo da Bruce Lee nel 1972, e da Jet Li nel 1994. La sfida più grande per me, Gordon Chan e Donnie Yen è stata descrivere questo personaggio per la nuova generazione, di sicuro il più grande progetto finora affrontato nella mia carriera di cineasta. Nella mia versione, ho quindi cercato di distaccarmi dai precedenti Chen Zhen della storia del cinema, puntando ad una vera e propria svolta nell'equilibrio tra azione e dramma, nei costumi, nelle scenografie, e nelle scene d'azione. In caso contrario, non avrebbe avuto alcun senso riproporre la storia già nota. Inoltre, proprio quest'anno cade l'anniversario del 70° compleanno di Bruce Lee, nato nel 1940. Realizzando Legend of the Fist: The Return of Chen Zhen ho voluto rendere omaggio ad una leggenda del cinema internazionale".

La giuria di Tarantino
Trovati i giurati di Quentin Tarantino che avranno il compito di assegnare i premi ufficiali nella serata conclusiva della Mostra: il Leone d'Oro per il miglior film, il Leone d'Argento per la migliore regia, il Premio Speciale della Giuria, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile, la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente, l'Osella per il miglior contributo tecnico, l'Osella per la migliore sceneggiatura. Le personalità chiamate a far parte della giuria della sezione Venezia 67 sono: il messicano Guillermo Arriaga sceneggiatore dei film di Alejandro Gonzáles Iñárritu Amores Perros, 21 grammi e Babel, che ha debuttato nella regia con The Burning Plain, in Concorso a Venezia nel 2008; l'attrice lituana Ingeborga Dapkunaite (Il sole ingannatore, Moskva) è stata spesso chiamata a prendere parte a film hollywoodiani come Mission: Impossibile e Sette anni in Tibet; il regista e sceneggiatore francese Arnaud Desplechin, considerato tra i migliori eredi della Nouvelle Vague, più volte in Concorso a Cannes, in Concorso a Venezia nel 2004 con I re e la regina, e nel 2007 con il documentario L'Aimée; Danny Elfman, musicista e cantante statunitense celebre negli anni '70 con il gruppo musicale Mystic Knights of Oingo-Boingo, divenuto negli anni '80 uno dei compositori di colonne sonore più importante della sua generazione, autore in particolare delle musiche dei film di Tim Burton (sua anche la voce di Jack Skellington); il regista e sceneggiatore italiano Luca Guadagnino, tra i più importanti del nuovo cinema italiano, legato a Venezia fin dal suo esordio nella regia in The Protagonists e presente l'anno scorso nella sezione Orizzonti con Io sono l'amore, che sta riscuotendo un enorme consenso internazionale, infine il regista e sceneggiatore Gabriele Salvatores, premio Oscar nel 1991 per Mediterraneo, tra i cineasti italiani più amati all'estero, reduce dalla commedia corale Happy Family.

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