Un classico della fantascienza
Gennaio si chiude in bellezza con l'uscita dell'Ultimate Collector's Edition di Blade Runner (dal 29). Il prezioso cofanetto Warner comprende 5 dvd contenenti l'ultimo Final Cut (senza la voce narrante fuori campo di Harrison Ford e senza lieto fine), la versione originale cinematografica del 1982, la versione internazionale vista solo negli Stati Uniti, con alcune scene d'azione più lunghe, e il director's cut del 1992 disponibile in home video dal 2006. E in più, documentari sul making of, interviste a Ridley Scott e alla troupe, 45 minuti di scene tagliate e finali alternativi. Quale modo migliore per celebrare a dovere un classico della fantascienza entrato di prepotenza nell'immaginario collettivo?

Azione, divertimento e spiritualità
Scorrendo l'offerta del mese, saltano all'occhio due scattanti B-movie da recuperare per un sabato sera davanti alla tv. Disturbia, telefonatissimo teen-thriller che fa il verso niente meno che a La finestra sul cortile, si apprezza per la tenuta del ritmo e per la convincente prova della promessa Shia LaBeouf, ottimo sia nel blockbuster Transformers sia nell'indipendente Guida per riconoscere i tuoi santi, nonché futuro figlio di Indiana Jones. A proposito di ritmo, vi divertirà un mondo salire sull'ottovolante di Crank, divertente action su un ex killer cui un mafioso inietta un veleno che arresta il cuore. Per restare vivo dovrà costantemente produrre adrenalina, non importa se attaccando briga coi teppisti o facendo sesso in mezzo alla strada...
Ancora adrenalina ma in salsa cinese in Fearless, con Jet Li nei panni di un asso delle arti marziali la cui esistenza viene sconvolta dall'assassinio della madre e della figlia. Eccellente la coreografia dei combattimenti.
Passiamo dalla Cina alla Corea e dall'action al dramma introspettivo con Soffio di Kim Ki-duk. Spiritualità e violenza, amore e sesso, speranza e disperazione si intrecciano nell'ennesima, struggente ricognizione del regista sudcoreano nell'animo umano. Il muto dialogo dei cuori e dei sensi tra un condannato a morte e una moglie insoddisfatta è inscritto in una serie di trovate visive di grande poesia.

Rock visionario e poliedrico
Per restare nel campo del cinema di qualità, i cinefili dal palato fino non si facciano sfuggire Io non sono qui, per il quale Cate Blanchett, nei panni di Bob Dylan, è stata meritatamente premiata a Venezia e si è guadagnata una nomination all'Oscar. Todd Haynes, che di suggestioni musicali se ne intende (suo Velvet Goldmine, sul glam rock), fornisce una personale, visionaria e poliedrica versione della vita del menestrello del rock, "scomponendolo" in sei personaggi interpretati da attori diversi, tra cui anche l'appena scomparso Heath Ledger. Nei suoi rimandi ai testi delle canzoni (comprensibili appieno solo da dylaniani di specchiata fede), il film è impegnativo e a tratti ostico, ma l'ampiezza dei suoi orizzonti e lo spessore della scommessa artistica lo rendono comunque un'esperienza da non mancare.