Attrice belga principalmente teatrale che, schiacciata dal successo mostruoso incontrato sui palcoscenici belgi, sporadicamente, appare anche al cinema. Si ricordano infatti il suo ruolo da protagonista in La religiosa (2013) e in Paradis Perdu (2012).

Studi
Pauline Étienne nasce il 2 giugno 1989 a Ixelles, un comune di Bruxelles. Fin da adolescente, si appassiona molto presto al teatro, alla musica e comincia a partecipare ad alcuni corsi di recitazione.

Il successo da adolescente
All'età di 18 anni, fa il suo debutto sul grande schermo con un ruolo secondario nella pellicola di Joachim Lafosse Élève libre, ma si rivela una delle più straordinarie e nuove giovani attrici con Le Bel Âge , dove ha il ruolo da protagonista femminile accanto a un mostro sacro della recitazione francese: Michel Piccoli. Non può passare inosservata. Il Festival international des jeunes réalisateurs di Saint-Jean-de-Luz la premia per la migliore interpretazione femminile e ottiene così un altro ruolo cinematografico. La regista Léa Fehner la dirige in Qu'un seul tienne et les autres suivront, vincendo il Prix Lumière per la migliore rivelazione femminile francese e sfiorando un César (cui era sarà quasi vicina anche alcuni anni dopo con il ruolo da protagonista in La religiosa del 2013). Stessa categoria in cui, sempre per lo stesso film, vincerà l'Étoile d'or du cinéma français.

I ruoli importanti
Nel 2014, è Amélie Nothomb in Il fascino indiscreto dell'amore, adattamento cinematografico del romanzo "Né di Eva né di Adamo".
Nello stesso anno interpreta Louise in Eden di Mia Hansen-Løve. La storia di Paul, un adolescente che forma un collettivo di DJ con i suoi amici e insieme si immergono nella vita notturna della scena underground degli anni '90 di Parigi. Nel 2017 recita nell'ultimo film di Martin Provost, Quello che so di lei; interpreta Cécile Amado, una paziente dell'ospedale.