Audiard abbraccia in un sontuoso bianco e nero il destino di una gioventù palpitante di vita e di speranze fragili. Drammatico, Francia2021. Durata 105 Minuti.
Parigi, 13° distretto. Oggi. Emilie incontra Camille, che è attratta da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l'amore moderno. Espandi ▽
Non è la prima volta che Jacques Audiard, nutrito di letteratura francese e di cinema americano, pratica generi diversi (dal melodramma sociale al western) e interrompe la collezione di film ‘neri’ in cui eccelle. Dai suoi debutti non smette di filmare la maledizione della violenza, la relazione filiale, il disagio maschile, la forza delle donne e il declino della virilità. In un sontuoso bianco e nero, Audiard disegna qui la cronaca contemporanea, e sovente comica, di una giovinezza eteroclita alla ricerca di sé stessa e di qualcuno da amare, e da cui farsi amare. Il suo film cancella le frontiere dell’orientamento sessuale come quelle del colore. Il bianco e nero sublima le etnie, che non definiscono mai i personaggi. È uno dei miracoli di questo racconto di destini in divenire che fanno vibrare un quartiere parigino senza bellezza. Recensione ❯
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Un ritorno in grande spolvero per Zhang Yimou che filma la sua dichiarazione d'amore al cinema che è rappresentato come qualcosa di sacro. Drammatico, Storico - Cina2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Zhang Jiusheng fugge da un campo di lavoro per poter assistere alla proiezione di un cinegiornale in cui, per un solo secondo, può rivedere la sua amata figlia. La pellicola però viene rubata da una giovane orfana vagabonda. Espandi ▽
Negli anni della Rivoluzione Culturale, Zhang evade dal campo di lavoro forzato e vaga per il deserto per raggiungere un villaggio dove in un cinema, assieme al film Eroic Sons and Daughters, viene abbinato il cinegiornale di propaganda numero 22 in cui compare, anche solo per un secondo, l’immagine della figlia che non lo vuole più vedere dopo che è stato arrestato. Poco prima della proiezione la pellicola viene rubata da una ragazzina, l’orfana vagabonda Liu, che ha bisogno della celluloide per costruire la lampada al fratello più piccolo. Zhang, dopo aver assistito al furto, la insegue. Perde la pizza, la recupera e la perde ancora. Al villaggio intanto un pubblico molto numeroso è in attesa di assistere allo spettacolo serale organizzato dal proprietario e proiezionista del cinema, chiamato “Mr. Film”, che è visto come una divinità e si considera una figura essenziale all’interno del Partito.
One Second rappresenta per il regista cinese Zhang Yimou un grande ritorno. Tra omaggi al cinema a cui si ispira e un ritorno alle tematiche e simbologie da lui utilizzate in passato, il film si presenta come una vera e propria dichiarazione d’amore alla settima arte, rappresentata qua come qualcosa di sacro. Recensione ❯
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Un film intenso, elegante e fortemente sensuale in cui la regista si dimostra eccezionale nel cogliere ogni sfumatura. Drammatico, Francia, India, Paesi Bassi, Lussemburgo, Italia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un'infermiera di Mumbai Prabha si immerge nel lavoro per sopprimere ricordi dolorosi, finché un regalo non riapre le ferite del suo passato. Espandi ▽
All We Imagine As Light, opera seconda della regista indiana 38enne Payal Kapadia, coprodotta da Roberto Minervini, è una storia che ha il sapore dei romanzi di Jane Austen. Racconta con immensa tenerezza la storia di due donne (anzi tre, perché c’è anche un’infermiera più anziana, Parvati, sfrattata dalla casa in cui ha vissuto per 22 anni) i cui desideri e aspirazioni si scontrano con un assetto sociale che le relega in un angolo e preclude loro soddisfazioni e sentimenti. Un film intenso, elegante e fortemente sensuale senza essere esplicitamente sessuale (ma l’unica scena di sesso del film è una delle più realistiche e commoventi viste nel cinema recente). Kapadia si dimostra una regista eccezionale, capace di cogliere ogni sfumatura dell’universo narrato, ogni luce, ogni sguardo, ogni dettaglio, ogni piccolo spostamento dell’anima. Le corrispondono in bravura le due attrici protagoniste, Divya Prabha nei panni di Anu e soprattutto Kani Kusruti, la cui intensità recitativa fa di Prabha un magnete irresistibile, e un grido soffocato che è impossibile non ascoltare. Recensione ❯
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La vita di un uomo ordinario sta per essere sconvolta. Espandi ▽
Georges guida tutto il giorno per raggiungere un'anonima località di montagna e comprare un blouson di pelle. Pelle di daino 100%. Per soddisfare la sua ossessione, Georges ha dato fondo al conto e alla sua vita coniugale. Morbida, decorata di frange e rivestita in raso, la giacca lo innamora fino a possederlo e precipitarlo in un delirio criminale. Ad assecondare la sua follia c'è Denise, cameriera con la mania di smontare film celebri. Deciso a girare un film che celebri il suo blouson cognac, Georges si 'arma' di camera digitale e sbaraglia la concorrenza. Ogni altra giacca sulla faccia della terra non è che una mera imitazione e va 'eliminata'. Ad ogni costo e con ogni mezzo. Recensione ❯
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Tutta la libertà di potersi esprimere senza vincoli di un regista che ha sempre prediletto il cuore al cervello. Commedia, Francia2024. Durata 129 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Lino, che ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle, si renderà conto che finalmente tutto quello che accade nella vita è un bene. Espandi ▽
In un mondo che sembra sempre più pazzo, un uomo che aveva tutto - famiglia, successo, carriera - sente che sta perdendo l'equilibrio. È un prete destituito, un regista di film per adulti o un trombettista? Ricercato, vaga per la Francia, facendo incontri a dir poco inaspettati. Recensione ❯
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Cinque amiche transessuali, una villa piena di ricordi: una prova di teatro che celebra la vitalità. Docu-fiction, Italia, Francia2022. Durata 74 Minuti.
Succede spesso che in punto di morte le persone trans vengano private della loro identità. Espandi ▽
Ispirata dagli scritti di Porpora Marcasciano, storica portabandiera dei diritti trans (alcuni pubblicati da Edizioni Alegre), Roberta Torre, che qui scrive con Cristian Ceresoli, tocca un aspetto poco conosciuto delle loro vite: l’identità con cui prendono congedo dalla dimensione terrena, quasi sempre negata dalle loro famiglie, sacrificata in nome della vergogna. Se da una parte sono la prova della possibilità del cambiamento, la quintessenza della plasticità umana, dall’altra la loro libertà, conquistata con ogni centimetro di corpo, mette ancora paura, imbarazza, scardina le certezze. Quando non provoca reazioni violente. L’iniziale effetto straniante delle loro interazioni cede presto il posto, come quando si ascolta una fiaba, al fascino di dialoghi intimi, anche molto estesi. Di esistenze in equilibrio fragile tra sincerità taglienti, spudoratezza e ironia che esorcizza il disagio, lo stigma, i ricordi ancora duri da rievocare. Terapia di gruppo, gioco al massacro, bilancio di generazioni, confessione in macchina: Le favolose è un po’ di tutte queste cose. Recensione ❯
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Un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere. Thriller, Singapore, Francia, Taiwan, USA2024. Durata 125 Minuti.
Dopo la scomparsa di sua figlia, un uomo comincia a ricevere misteriosi DVD. Espandi ▽
La piccola Bo, figlia della giovane coppia formata da Junyang e Peiying, scompare da un parco di Singapore, dove la famiglia risiede. A nulla valgono i primi tentativi di indagine sul rapimento della polizia, e i genitori rimangono in un limbo per settimane. Un giorno però ricevono a casa il primo di una serie di misteriosi DVD con dei nuovi filmati che ritraggono i due. Uno stalker li sorveglia, e per giunta le sue immagini rischiano di compromettere il rapporto della coppia portando alla luce i segreti di ciascuno.Una seconda regia in grande stile per Yeo Siew Hua, che torna dopo aver a Locarno con il precedente A land imagined nel 2018. Il suo terzo lungometraggio è un puzzle tripartito dalle atmosfere soffuse, che parla di sorveglianza, immagini e soprattutto dell'atto del vedere.
Le sue radici affondano orgogliose nel tradizionale genere del surveillance movie, ma in particolare la premessa evoca quella molto simile di Caché di Haneke, in cui la coppia parigina protagonista riceveva dei nastri misteriosi che li ritraeva a casa loro. A Yeo Siew Hua però interessa meno il senso di paranoia e di angoscia e più l'idea generale di una società in cui la sorveglianza è quasi un mezzo relazionale, un tramite che nasconde e tramanda il non detto dell'esperienza umana. Recensione ❯
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Claire Denis dissolve il linguaggio di coppia in un dramma misterioso e tagliente. Drammatico, Francia2021. Durata 116 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di triangolo amoroso: una donna è intrappolata tra due uomini, il suo partner di lunga data e il suo migliore amico, il suo ex amante. Espandi ▽
Sara e Jean rientrano nel loro appartamento di Parigi dopo una vacanza al mare. Insieme da un decennio dopo aver entrambi vissuto vite precedenti sono una coppia solida, la cui intesa è totale e il rapporto molto tenero. Lei è una giornalista radiofonica, lui un ex-giocatore di rugby che ha passato del tempo in carcere. Un giorno per strada Sara intravede il suo ex, François, attraverso il quale ha conosciuto Jean. Subito dopo, François propone a Jean un'opportunità di lavoro insieme, e diventa così una presenza invisibile e pervasiva nella vita della coppia.
Claire Denis, fenomenale maestra del cinema europea, torna con un film dalla trama e dalle tematiche solo in apparenza classiche e lineari. Infatti, un tradizionale triangolo amoroso si trasforma in un labirinto di psicologia e perversione che stupisce ad ogni sua curva. La splendida performance di Juliette Binoche e Vincent Lindon e la straordinaria fotografia di Eric Gautier concorrono a distruggere gli stereotipi del genere donando profondità e spessore alle dinamiche e ai personaggi. Recensione ❯
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Un film notturno, dove noir e tragedia antica, ossessione di vendetta e riparazione convivono e incendiano i fianchi di Parigi. Drammatico, Thriller - Francia, Belgio2018. Durata 111 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Due amici d'infanzia prendono strade diverse: uno diventa un poliziotto, l'altro un criminale. Ma continuano ad avere bisogno l'uno dell'altro. Espandi ▽
Manuel e Driss sono cresciuti come fratelli nelle banlieue parigine ma oggi tutto li oppone. Manuel gestisce traffici di droga, Driss è diventato un agente dell'antidroga. All'ombra di un assassinio che ha freddato in strada tre dei suoi compagni, Manuel è costretto a collaborare con Driss. Sulla trama convenzionale di un polar, Oelhoffen cerca anzitutto di creare un'atmosfera, tralasciando la suspense dell'inchiesta e prendendosi il tempo per ricongiungere i suoi protagonisti. L'ambiente che produce è di sospetto, di perdita, di spazi mentali disposti dalle relazioni dell'infanzia consumata nelle banlieue. Sono i luoghi a forgiare lo spirito dei personaggi.
Organizzato intorno a un intrigo che mantiene la tensione fino alla fine, Fratelli nemici è un film notturno, dove noir e tragedia, emancipazione e alienazione, amore e odio convivono e incendiano i fianchi di Parigi. Recensione ❯
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Un film amaro e limpido, secco come uno schiaffo, da cui è impossibile uscire indenni. Drammatico, Francia2021. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Leone d'Oro come Miglior Film alla Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia 78. Espandi ▽
L’événement non è un film da cui si esce indenni. Adattamento del romanzo omonimo di Annie Ernaux, è la storia cruda di una ragazza al debutto della vita per cui è inimmaginabile avere un bambino e rinunciare ai suoi sogni. Prima della legalizzazione dell’aborto e l’arrivo della pillola contraccettiva, l’interruzione della gravidanza per una donna era un campo di battaglia, il teatro di un vero dramma. L’evento del titolo accade quindici anni prima la Loi Veil, che segna un pre e un dopo. Il film avanza e stringe sul volto angosciato dell’eroina, flirtando col genere. Le sequenze dell’aborto non sono gore ma sono sensoriali e immersive fino al limite del sopportabile. Perché L’événement è il rovescio dei favolosi anni Sessanta, un percorso accidentato che opera nella trasparenza raggiungendo l’impensabile (l’espulsione del feto) con un tonfo sordo nella notte. Recensione ❯
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Un cinema che cerca strade diverse. Porta in secondo piano la cronaca per fare spazio ai turbamenti dell'adolescenza. Drammatico, Italia2023. Durata 102 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Veronica, dopo un lungo processo e due anni di prigione per l'omicidio della madre e del suo amante, viene riconosciuta innocente. Ha solo vent'anni e tutta la vita davanti, ma è difficile guardare al futuro. Espandi ▽
Dopo un lungo processo e 22 mesi di prigione, Veronica torna in libertà; è stata infatti scagionata dall'accusa di aver ucciso la madre e il suo amante. Rivede la sua migliore amica Giada e, proprio nella sua prima sera fuori dal carcere, va con lei in discoteca. Sui social escono subito le foto. La ragazza cerca di tornare a vivere una vita normale ma quello che le è successo a ha lasciato dei segni che non si possono cancellare. Ha infatti spesso i giornalisti e i fotografi che la assediano ogni volta che la vedono ed è continuamente osservata se non pedinata, come il giorno in cui è andata al cimitero alla tomba della madre. Assieme a Giada ripercorre tutto quello che è accaduto prima e durante la sera della tragedia, dal rapporto conflittuale con la madre che era spesso severa nei suoi confronti e la svalutava per il suo aspetto fisico, al legame con un padre affettuoso ma assente, fino all'incontro con i ragazzi olandesi della squadra di beach volley che hanno pernottato all'hotel e che lei e Giada hanno frequentato proprio poco prima l'omicidio all'Hotel Holiday. Recensione ❯
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Una regia dal passo lento e gentile per una storia di resistenza umana e solidarietà fra spiriti affini. Drammatico, Italia, Polonia2023. Durata 105 Minuti.
Due sconosciuti alle prese con la propria attività di giardinaggio incominciano a intessere un dialogo profondo. Espandi ▽
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera. In un universo artistico più scontato I limoni d’inverno sarebbe la storia di una trasgressione amorosa: ma nella visione delicata e quasi evanescente della regista Caterina Carone è invece una storia di resistenza umana e di solidarietà fra spiriti affini. Anche la fotografia di Daniele Ciprì e le musiche di Nicola Piovani si mettono a servizio di questa visione che racconta un presente sfuggente proprio perché a tutti i personaggi la vita, e la memoria, stanno scivolando via di mano. Recensione ❯
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Espinosa mette a nudo l'esistenza degli 'invisibili' e lo fa senza fare sconti a nessuno. Drammatico, Svezia2024. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Almaz in Libia era conosciuta come la spietata Madame Luna. Giunta in Italia potrà riscattare il proprio passato. Espandi ▽
Una giovane donna eritrea giunge in Calabria con un gruppo di migranti. Parla molte lingue ed è abile nel sottrarsi ai controlli più stretti. Si chiama Almaz ma una ragazzina, Eli, la conosce con un altro e ben più temibile nome: Madame Luna. Era colei che in Libia teneva sotto controllo le vite di coloro che cercavano di raggiungere l'Europa. Ora è in Italia a condividerne la sorte. Ma ha gli strumenti per emergere e tornare ad opprimere i propri simili. Fino a quando?
Uno sguardo esterno ci mostra ciò che la civile Italia finge di non conoscere. Ci voleva un regista svedese per raccontare lo sfruttamento dei migranti clandestini in Italia nei campi e nell'edilizia, proponendoci un personaggio femminile sfaccettato in un film che esce a pochi giorni di distanza dalla tragedia dell'orrore che ha visto un immigrato indiano morire privo di soccorsi.
Espinosa ne mette a nudo l'esistenza e lo fa senza fare sconti a nessuno. A partire da quelli che, prendendo a prestito il termine dal secondo conflitto mondiale, operano come collaborazionisti. Recensione ❯
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Ramsey si butta nella narrazione visiva entrando nella materia delle cose e permeando la psicologia disturbata dei suoi personaggi. Drammatico, Thriller - USA, Francia2017. Durata 95 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vite di due uomini molto diversi tra loro si intrecciano. Entrambi sono coinvolti nel mercato del sesso ma da due punti di vista opposti. Espandi ▽
In una New York desolata, Joe è un veterano di guerra che vive con la madre anziana e fa il mercenario per chi vuole liberarsi di nemici pericolosi. Il suo ultimo incarico è quello di sottrarre Nina, la figlia di un politico locale, a un giro di prostituzione minorile. Se la trama non è particolarmente originale, è il modo in cui Lynne Ramsey la racconta a fare la differenza. Con un'attenzione spasmodica al dettaglio, la regista si butta nella narrazione visiva entrando dentro la materia delle cose e permeando la psicologia disturbata dei suoi personaggi. Le sue immagini sono di una potenza inedita e devastante; la violenza, tanto fisica quanto mentale, è resa digeribile dalla profonda empatia della regista per i personaggi. Altrettanto potente l’interpretazione di Phoenix, quasi muta ma perfettamente eloquente. Recensione ❯
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Un bambino chiede aiuto a un innocuo sbandato per poter salvare sua madre dalle violenze del padre. Espandi ▽
Denni (con la i) ha dieci anni, un padre violento e una madre che ne incassa le botte. Il bambino coltiva il desiderio di mettere la mamma in salvo, e quando la sua amica Eva gli racconta di avere un cugino killer a pagamento pensa di aver trovato la soluzione ideale. Dunque Denni avvicina il cugino di Eva, soprannominato il Secco, e lo incarica di fare fuori papà. Ma il Secco è solo un piccolo delinquente che ha causato l’incarcerazione del fratello maggiore a causa della sua imbranataggine e vigliaccheria, e dunque non sembra il tipo più adatto a portare a termine l’incarico. Io e il Secco è l’opera prima di Gianluca Santoni basata su un soggetto (vincitore del Premio Solinas) e una sceneggiatura scritti con Michela Straniero. L’originalità della storia, che racconta la violenza domestica ad altezza di bambino, ha attirato al progetto professionalità consolidate. Io e il Secco è un esordio promettente che rimette il cinema italiano sui binari di una originalità mai televisiva e di una capacità di guardare la realtà attraverso lo sguardo infantile di due bambini – uno dei quali cresciuto a dismisura. Recensione ❯
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