Un esordio che punta in alto, sonda i limiti del perdono e affida ad Alessandro Gassmann il suo ruolo più bello e viscerale. Drammatico, Italia, Polonia2020. Durata 96 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo non presta soccorso a un ferito di un incidente. La famiglia gli presenterà il conto da pagare. Espandi ▽
Simone Segre è un chirurgo con una ferita aperta. Impossibile per lui ricucire. Da qualche parte nel suo background c'è un dolore che non passa e un padre ingombrante, sopravvissuto alla Shoah. L'omissione di soccorso alla vittima di un pirata della strada con la svastica tatuata sul petto, travolge la sua vita e lo conduce fino a Marica, una giovane donna, figlia della vittima. Per mettere a tacere il senso di colpa assume Marica come collaboratrice domestica e si scontra con suo fratello, giovane camerata che non vuole saperne di ebrei ed emigrati. Ma la vita fa giri imperscrutabili e li sposta dal loro centro. Recensione ❯
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La storia di un'influencer che si ritrova in pericolo a causa della sua celebrità. Espandi ▽
Sweat racconta tre giorni nella vita di Sylwia Zajac, un influencer di fitness di Varsavia, diventata una celebrità anche grazie ad un uso ossessivo dei social media. Quando un post su Instagram nel quale confessa di sentirsi sola diventa virale, uno stalker si presenta fuori dal suo appartamento. Vivido ritratto di una influencer tra esibizionismo e fragilità. Recensione ❯
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Makbul Mubarak ha avuto un sogno premonitore, e questo sogno è Autobiography – Il ragazzo e il generale. Eppure non si tratta di sogni e visioni che costruiscono una premonizione, no. Sta tutto nel titolo, Autobiography, che è un’idra a tre teste ardua da sbrogliare e spurgare dal suo veleno: la prima autobiografia è quella di Mubarak stesso; la seconda autobiografia è quella di tutta la famiglia di Mubarak che per decenni ha lavorato come “civil servants” nelle istituzioni guidate da Suharto, sempre leale al regime e non al popolo di cui faceva parte; la terza autobiografia è quella dell’intera nazione, che nasce con Suharto e sempre con Suharto sembra destinata a morire, visto che dopo la deposizione del ’98 e il passaggio a miglior vita del generale nel 2008, poco è cambiato in Indonesia, sempre attraversata dai fantasmi della dittatura. Autobiography non è una premonizione ma un avvertimento. Recensione ❯
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Un'opera affascinante e costantemente sul filo del rasoio del rapporto tra finzione e realtà. Drammatico, Thriller - Francia, Belgio, Polonia2017. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tratto dall'omonimo libro di Delphine de Vigan, il film racconta la storia di una scrittrice costretta a fare i conti con un fan ossessivo. Espandi ▽
Delphine è l'autrice di un romanzo dedicato a sua madre che è diventato un best seller. La scrittrice riceve delle lettere anonime che l'accusano di avere messo in piazza storie della sua famiglia che avrebbero dovuto rimanere private. Turbata da questa situazione Delphine sembra non riuscire a ritrovare la volontà per tornare a scrivere. C'è però un'appassionata lettrice che entra nella sua vita. Sembra riuscire a comprenderla e a sostenerla in questo momento difficile con la sua capacità di intuizione e con il suo charme tanto da divenirle così necessaria da invitarla a condividere il suo appartamento. Sarà una buona scelta? Recensione ❯
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Il regista polacco-norvegese Piotr Ryczko adatta il suo omonimo romanzo per presentarci la storia di una moglie, madre e... robot. Espandi ▽
Renata, suo marito Jan e il loro figlio adottivo Kamil conducono una vita apparentemente felice. Finché Renata non si presenta come REN, un androide che ha avuto un grave malfunzionamento. Recensione ❯
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Due giornalisti cercano di far venire a galla la verità su Stalin. Ma dovranno scontrarsi con poteri molto forti. Espandi ▽
1933. Il gallese Gareth Jones è un brillante esperto di questioni internazionali. Tutti hanno letto la sua intervista a Hitler, ma nessuno dà ascolto alla sua preoccupazione riguardo alle mire espansionistiche del fuhrer e alla possibilità di una seconda guerra mondiale. Incuriosito dai progressi industriali dell'Unione Sovietica, Jones trova il modo di raggiungere Mosca con un visto da giornalista, e da lì l'Ucraina, il granaio di Stalin, il suo salvadanaio, da cui i giornalisti vengono sospettosamente tenuti lontani. Recensione ❯
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Il film indaga su ciò che è realmente accaduto a Wanda Rutkiewicz sull'Himalaya. Espandi ▽
La visione della pratica alpinistica, le imprese e il rapporto con il mondo dell'alpinismo di Wanda Rutkiewicz vengono presentate insieme alle ipotesi di quanto possa essergli accaduto nel corso dell'impresa della scalata alla cima del Kangchenjunga dalla quale non ha più fatto ritorno. Un film realizzato da chi conosce bene sia l'alpinismo che le difficoltà che una donna deve superare per entrare in un mondo prevalentemente maschile. Eliza Kubarska non è solo una regista. È anche un'alpinista che ha compiuto imprese ragguardevoli ma anche vissuto sulla sua pelle il machismo che ancora domina nel mondo delle scalate. Ha quindi realizzato un film che propone la personalità del soggetto principale, cioè Wanda Rutkiewicz, ma ha al contempo messo in luce quanto il fatto che fosse una donna le abbia creato più di una difficoltà unita all'ostracismo da parte di alcuni alpinisti.
Il documentario è impostato su due livelli ed anche su due formati. Uno è quello dell'indagine che Kubarska compie nel presente e l'altro è quello dei filmati della protagonista girati nel corso delle sue ascese o in altri momenti della sua vita. Recensione ❯
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Polonia, Seconda Guerra Mondiale. In poco meno di un anno e mezzo il campo di sterminio di Sobibór elimina centinaia di migliaia di persone, "colpevoli" di essere ebrei. Espandi ▽
Polonia, Seconda Guerra Mondiale. In poco meno di un anno e mezzo il campo di sterminio di Sobibór elimina centinaia di migliaia di persone, "colpevoli" di essere ebrei. In quel campo nell'ottobre del '43 si scatena una vera e propria rivolta: dopo aver ucciso 12 ufficiali della SS, trecento prigionieri riescono ad evadere, sfidando proiettili e mine antiuomo. Tra i fuggiaschi solo una cinquantina sopravviverà fino alla fine del Conflitto Mondiale, tra questi anche il leader della ribellione, il valoroso ufficiale sovietico Alexander Pechersky. Recensione ❯
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Jan Nowak Jezioranski è il più famoso messaggero di Varvasia. Il suo operato deciderà il destino della Polonia e della Seconda guerra mondiale. Nonostante le ostilità, nel cuore della notte passata all'hotel Savoy di Zabno incontra le persone che cambieranno per sempre la sua vita. Recensione ❯
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Un film plasmato di professionalità e di un sentire profondo che si avverte fin dalla scelta del cast. Commedia, Italia, Polonia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia segnata dai conflitti, gli equivoci, i confronti, le voci e i silenzi di una famiglia tanto eccezionale quanto, nel suo intimo, caotica e disfunzionale. Espandi ▽
Dopo aver diretto con successo il testo di Maurizio De Giovanni a teatro, Alessandro Gassmann ne propone ora la versione cinematografica conservandone l'impianto con, in aggiunta non secondaria, la possibilità di utilizzare una scenografia che gli permette di far scoprire a poco a poco quel personaggio fondamentale che è Villa Primic. Sono quelle mura, sono quegli spazi che, non vissuti dal protagonista autoseppellitosi nel suo studio biblioteca, vedremo esistere nel momento in cui stanno per perdere la loro funzione di luoghi in cui lasciare (o non lasciare) traccia del proprio passaggio esistenziale. Perché Valerio può indubbiamente rinviare, con la sua presenza di Nome noto e in buona misura pervasivo, alla figura di papà Vittorio ma il legarlo soltanto a questo riferimento significherebbe depauperare un testo e una messinscena che sanno andare oltre. Gassmann in un'intervista ha affermato di voler fare un "film di una volta": Ben vengano questi film quando sono plasmati non solo di professionalità (e qui ce n'è in abbondanza) ma anche di un sentire profondo che si avverte già dalla scelta e dalla prestazione degli attori. Recensione ❯
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Mikoaj Lis, sprovvisto di biglietto, salta su un treno affascinato da un misterioso sconosciuto. Ma "i biglietti sono sacri" per il grezzo capotreno Nowak. Espandi ▽
Un momento è sufficiente per innamorarsi. Mikolaj Lis, sprovvisto di biglietto, salta su un treno affascinato da un misterioso sconosciuto. Ma "i biglietti sono sacri" per il grezzo capotreno Nowak, che farà di tutto per garantire che gli imbroglioni paghino le giuste conseguenze. Invece, Nowak scompare e Mikolaj appare vestito come il capotreno. Con l'aiuto dell'affascinante Edyta cercano di controllare il caos che si è creato sul treno e nella sua vita. Dalla loro collaborazione ne consegue un legame molto forte. Basterà questo viaggio per fargli trovare l'amore prima di Natale? Recensione ❯
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I piloti polacchi dello Squadrone 303 aiutarono la Gran Bretagna a resistere all'assalto nazista. Questa è la loro storia. Espandi ▽
La storia dei piloti polacchi dello Squadrone 303 che, nella battaglia f'Inghilterra permisero alla Gran Bretagna di sconfiggere l'aeronautica tedesca. Recensione ❯
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In una tetra Polonia, Jim Carrey si immerge in un noir disperato tratto da una storia incredibile. Thriller, Drammatico - USA, Polonia, Gran Bretagna2016. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un detective indaga su un omicidio seguendo alcuni indizi trovati in un libro che narra di un omicidio terribilmente simile. Espandi ▽
Tadek è "l'ultimo poliziotto onesto della Polonia" e vuole coronare la propria carriera con un ultimo successo. Indaga così su un caso irrisolto: il brutale omicidio di un abituale frequentatore di un club. Tadek nota che uno scrittore ha raccontato un delitto pressoché identico e parte proprio dal testo letterario per la sua indagine. Prendendo spunto da un caso processuale realmente accaduto, il regista Alexandros Avranas non sembra del tutto a suo agio con il genere e dà il meglio di sé solo nel ritratto della prostituta interpretata da Charlotte Gainsbourg. Jim Carrey si conferma da parte sua attore straordinario, credibile anche in un contesto drammatico, ma il tono del tutto monocorde dell'opera risulta freddamente programmatico. Rimane quindi la sensazione di un'occasione persa. Recensione ❯
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Tra l'assurdo e il grottesco, una crisi d'identità nella Polonia rurale. Drammatico, Polonia2018. Durata 91 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un uomo cambia il proprio viso dopo un'operazione chirurgica. Come affronterà la vita dopo questa drastica trasformazione? Espandi ▽
Jacek ama l'heavy metal e il suo cane. Si diverte ad attraversare le strade di campagna come se fossero piste da corsa e a giocare la parte del tipo alternativo in un tradizionale villaggio della Polonia. Jacek lavora in un cantiere vicino alla frontiera polacco-tedesca dove verrà costruita la più grande statua di Gesù al mondo, che deve competere con quella di Rio de Janeiro. Tuttavia poco dopo aver chiesto la mano alla sua fidanzata Dagmara con cui progettava un futuro insieme, un terribile incidente al lavoro gli sfigura completamente il viso e gli stravolge la vita. Assediato dalla stampa polacca, Jacek diventa il primo caso nel Paese di trapianto alla faccia. La gente lo festeggia come eroe nazionale e martire del lavoro, ma lui non riesce più a riconoscersi allo specchio. Nel frattempo la statua di Gesù diventa sempre più alta. Recensione ❯
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Un film importante, a tratti commovente. Il testamento spiriturale e artistico di Wajda, irriducibile visionario. Biografico, Polonia2016. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Wladyslaw Strzeminski, vittima delle persecuzioni del regime comunista per non aver adeguato la sua arte astratta ai dettami del realismo socialista. Espandi ▽
Nella Polonia del 1948 l'artista e teorico dell'arte Władysław Strzemiński gode di fama e rispetto sia in patria che all'estero. Nella città natale di Łódź è docente all'Accademia di Belle Arti, membro dell'Unione degli Artisti e fondatore del Museo cittadino di Arte Moderna. Ha una figlia ancora bambina ma sveglia, una moglie gravemente malata in ospedale e una squadra di allievi adoranti. Il destino gli ha regalato un immenso talento artistico e uno spirito libero, ma gli ha portato via sia una gamba che un braccio. L'infermità non gli impedisce comunque la produzione di tele, così come il perfezionamento della teoria dell'Unionismo, di cui è il cofondatore. Ad ostacolarlo senza tregua è invece la radicalizzazione del comunismo, alla quale l'artista si oppone fino alla morte. Recensione ❯
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