Una commedia divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Il trio si conferma in grande forma. Commedia, Italia2022. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo il successo di "Odio l'Estate" Aldo Giovanni e Giacomo tornano con una nuova commedia corale. Espandi ▽
Dopo il successo di Odio l’estate, con cui Aldo, Giovanni e Giacomo erano tornati alla migliore forma comica, il trio fa il bis con Il grande giorno, senza cambiare la squadra vincente: il regista Massimo Venier e il team di sceneggiatura di cui fanno parte, oltre a Venier e ai tre protagonisti, Davide Lantieri e Michele Pellegrini. Il risultato è una commedia di quelle cui Aldo, Giovanni e Giacomo ci hanno abituato e alle quali vogliamo davvero bene: divertente, mai sguaiata, con momenti di grande tenerezza e istanti di breve malinconia. Le battute sono tante e riuscite, la costruzione dei personaggi è interessante, e parte dalle personalità dei tre attori e dalla loro particolare dinamica. Il cinema di Aldo, Giovanni e Giacomo ha una dimensione tutta sua: anche il ritmo di commedia non è quello forsennato che ci si aspetta nel 2022, ma per loro funziona, perché i tempi più dilatati tolgono ansia e lasciano spazio al gonfiare della risata capitalizzata sulla conoscenza che abbiamo delle loro maschere. Recensione ❯
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Un film a cui sarebbe servito un po' di ritmo ma che non è privo di momenti gradevoli. Commedia, Italia2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Commedia italiana in cui due coppie si trovano a confrontarsi. Espandi ▽
Un copione ben scritto e di chiara matrice teatrale. L’azione si svolge quasi interamente fra le mura dell’appartamento di Giulio e Federica, e il quartetto di interpreti dà corpo e voce ai personaggi. Ma il ritmo non è quello della commedia e manca l’incalzare tipico di questi confronti a quattro (vedi Carnage) in cui l’ironia si alterna al sottile gioco al massacro. Il risultato è una storia dignitosa e non priva di momenti gradevoli, ma che si sgonfia ad ogni svolta, invece di creare un crescendo comico o drammatico, e che fa fatica a decollare. Mancano inoltre quelle sfumature nei dialoghi e quella gradualità nell’azione che sarebbero indispensabili in una vicenda di solitudini che hanno perso il contatto umano e che non riescono più nemmeno a raccontarsi quanto sono infelici. A brillare è Valentina Lodovini, che riesce a riempire i vuoti con gli sguardi e ad arricchire di pragmatica saggezza anche i passaggi drammaturgici più fragili. Recensione ❯
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Ventitrè minuti di puro cinema. Un viaggio intimo e fantastico, che sta aggrappato alla vita con tutta l'energia che ha dentro. Commedia, Irlanda, Gran Bretagna2022. Durata 23 Minuti.
Due fratelli riprendono i contatti dopo la morte della madre. Premio Oscar come Miglior Cortometraggio 2023. Espandi ▽
Tre personaggi e un fantasma. Ha le atmosfere di Jim Sheridan ma anche lo straniamento del cinema di Aki Kaurismäki, presente soprattutto nella parte iniziale quando il lutto sembra aver creato una distanza tra i due personaggi e averli lasciati solo ai loro pensieri.
An Irish Goodbye esplora il tema della perdita, ma anche del legame con le proprie radici. Lo fa con una vitalità contagiosa, attraverso un cinema diretto che arriva dritto al cuore e fa affezionare gradualmente ai due protagonisti. C'è qualcosa di straordinariamente vitale in questo cortometraggio, premiato con l'Oscar, agli Academy Awards del 2023, che diventa emotivamente esaltante proprio dal momento in cui Lorcan e Turlough vogliono esaudire i cento desideri della madre.
Un viaggio intimo e fantastico, che sta aggrappato alla vita con tutta l'energia che ha dentro. In più la struttura narrativa è già così compiuta, perfetta, che potrebbe essere già pronta per essere sviluppata in un lungometraggio. Ventitrè minuti di puro cinema in ogni inquadratura. Recensione ❯
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Un capitolo natalizio per i Guardiani della Galassia, tutti a caccia di un regalo perfetto: Kevin Bacon in persona. Espandi ▽
I Guardiani sono preoccupati per la tristezza di Star Lord, dopo la scomparsa della sua Gamora. Cercano quindi di organizzare un Natale per Peter e quindi vanno a caccia di un bel regalo. Mantis e Drax decidono di regalare Kevin Bacon in carne ed ossa. E quindi vanno a casa sua a prenderlo. Il risultato però è demenziale e Bacon urlerà al rapimento. Recensione ❯
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Dieci anni dopo il primo capitolo, il film racconta come la vita di Giselle non sia più 'da favola'. Espandi ▽
Quindici anni dopo il bacio del vero amore e il felice matrimonio, Giselle e Robert hanno allargato la famiglia. New York, però, non li rende felici quanto vorrebbero, per cui, su desiderio di Giselle, la famiglia si trasferisce a Monroeville. Delusa e scontenta, Giselle prende imprudentemente in mano la potente bacchetta dei desideri di Andalasia, che è stata portata in dono a Sofia, ed esprime il desiderio di una vita da favola. A questo punto cominciano i guai veri.
Il problema di Come per disincanto è molto banalmente la scarsa originalità. Edward è sempre lo stesso, ripropone le stesse gag di quindici anni fa (e Robert diventa un suo clone).
Non era questo l'"after happily ever after" che speravamo, ma adesso sappiamo che desiderare l'ideale può essere pericoloso, per cui ci accontentiamo della bellezza e della bravura di Amy Adams e non osiamo domandare oltre. Recensione ❯
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Per quanto frenato da un palpabile timore reverenziale, Zemeckis è il regista giusto per riproporre l'ibrido Pinocchio. Commedia, Drammatico, Family - USA2022.
Il film rivisita in chiave live action l'amata storia di un burattino di legno che intraprende un'emozionante avventura per diventare un bambino vero. Espandi ▽
Sono ormai tanti anni che Geppetto non esce dalla sua bottega di orologi a cucù e giocattoli di legno. Non li vende nemmeno, quegli orologi, vuole solo stare tra di loro, in compagnia del gattino Figaro e della pesciolina Cleo. Ha perso un figlio e non ha mai smesso di pensare a lui, tanto che, per quello che sarebbe stato il suo compleanno, ha intagliato un burattino in legno di pino e ha sognato "sopra una stella" che potesse compiersi un miracolo.
Un sogno dolce e ingenuo, perché così è il Geppetto di Tom Hanks, rimasto un po' bambino, bisognoso dei suoi pupazzi e dei suoi feticci, di quel mondo disneyano che esce regolarmente dagli sportellini degli orologi, liberando il cowboy Woody, Paperino, Malefica, Dumbo, Biancaneve. Zemeckis appare onorato e felice di inserirsi nel novero e lo fa con grande rispetto, autodenunciando immediatamente il suo apprestarsi a narrare una storia già nota, "a fatti compiuti".
Zemeckis fa trapelare il suo piacere nel dialogo a distanza col burattino senza fili e sa rinverdirne quanto basta la tenerezza e il prodigio. Recensione ❯
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Romantic drama tratto dall'omonimo film campione d'incassi e fenomeno culturale di vent'anni fa. Espandi ▽
Antonia è sposata con Massimo: una storia d'amore solida e felice. Ma Massimo si innamora di Michele, e quell'amore domanderà il suo spazio. Quando Massimo sta per prendere una decisione, un incidente di moto lo ferma per sempre, lasciando un vuoto immenso in Antonia e Michele. Finché un quadro non mette Antonia sulla strada di casa dell'amante di suo marito, abitata anche dalla famiglia elettiva sui generis del giovane uomo: un gruppo di "impiccioni, invadenti e sciroccati", uno spaccato di umanità vibrante e colorato. E le dinamiche fra tutti i presenti si svilupperanno all'insegna dell'unica regola che conta: "L'amore non guarda in faccia nessuno".
Ferzan Ozpetek trasforma l'idea centrale del film Le fate ignoranti, da lui diretto nel 2001, e le regala il respiro lungo della serialità, compiendo una delle rare operazioni utili in questo settore, perché il film originale era già una storia corale, e si sarebbe voluto sapere di più di ognuno dei personaggi accennati.
La sceneggiatura di Ozpetek e Romoli è materia elastica, e il cast si cala in questo universo teatrale con fiducia, pronto a mostrare i suoi colori inediti: primo fra tutti l'ottimo Eduardo Scarpetta nel ruolo centrale di Michele. C'è persino un "coro greco" composto da tre vicine chiacchierone che commentano le entrate in scena (o in casa) dei personaggi. Recensione ❯
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Una commedia drammatica su una giovane intenzionata a ottenere fama e amicizie attraverso i social. Espandi ▽
Una giovane donna stravagante è alla disperata ricerca di amici e fama e finge un viaggio a Parigi sui social media. Nel mondo reale deve fare però i conti con un incidente molto grave che rischia di compromettere il suo obiettivo. O forse no. Recensione ❯
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In una cittadina dove convivono mostri e umani arriva un gruppo di alieni. Espandi ▽
Milo Manheim è lo zombie Zed e Meg Donnelly è la cheerleader Addison, che iniziano l'ultimo anno alla Seabrook High, nella città che è diventata un rifugio sicuro per mostri e umani. Zed è in attesa di una borsa di studio sportiva che lo renderà il primo zombie a frequentare il college, mentre Addison si sta preparando per il primo national cheer-off di Seabrook. All'improvviso, però, degli extraterrestri arriveranno
a Seabrook, provocando tutt'altro che una competizione amichevole. Recensione ❯
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Due mondi e culture si scontrano mentre sia Olivia che Antonio iniziano a conoscersi più chiaramente di quanto non abbiano mai fatto prima. Espandi ▽
Una star del cinema di fama mondiale, Olivia (Samara Weaving), subisce un danno di immagine quando un paparazzo scatta una foto di lei con il suo amante sposato, Vincent (Max Greenfield). Il solerte parcheggiatore Antonio (Eugenio Derbez) appare accidentalmente nella stessa foto e viene ingaggiato per fingersi il nuovo fidanzato di Olivia come copertura. Questo stratagemma spinge Antonio sotto i riflettori e in un caos inaspettato. Recensione ❯
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Il musical di genere pop/hip-hop lascia una nuova impronta ispirata alla cultura delle sneaker nella classica storia di Cenerentola. Espandi ▽
Ambientato nella sottocultura avanguardista delle sneaker di New York City, Sneakerella introduce El (Chosen Jacobs), un aspirante designer di scarpe da ginnastica del Queens che lavora come magazziniere nel negozio di scarpe che apparteneva alla sua defunta madre. El nasconde il suo talento artistico al severo patrigno e ai due fratellastri meschini che calpestano costantemente ogni opportunità che gli si presenta. Quando El incontra Kira King (Lexi Underwood), la figlia fieramente indipendente della leggendaria stella del basket e magnate delle sneaker Darius King (John Salley), fra i due volano scintille data la passione che li lega per le scarpe da ginnastica. Con una piccola spinta del suo migliore amico e una spruzzata di magia del Padrino delle fate, El trova il coraggio di usare il suo talento per inseguire il suo sogno di diventare un vero designer di sneaker nel settore. Recensione ❯
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Una commedia che parla ai ragazzi: la prima volta raccontata dal punto di vista di due adolescenti. Espandi ▽
Avery, un'adolescente con una tendenza al perfezionismo, chiede alla sua amica Larson di aiutarla a prepararsi per la prima volta con il suo fidanzato a distanza. Recensione ❯
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Un vendicativo horror culinario che sfoggia una visione acuta e avvincente sulle pressioni create dal capitalismo. Commedia, Horror - USA2022. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sorprese incredibili nel menù del ristorante di un'isola sperduta. Espandi ▽
Tyler, gourmet ossessivo, invita Margot, misteriosa 'fidanzata', ad accompagnarlo a Hawthorn, un ristorante stellato nel cuore di un'isola privata. A gestirlo, come una caserma, è Slowik, chef di cucina molecolare. Circondata da celebrità del cinema e squali della finanza, critici gastronomici deliranti e habitué, Margot è la prima ad avvertire il clima ostile. Intanto la sua inappetenza attira l'attenzione dello chef che le fa una terribile rivelazione.
The Menu fornisce un inquietante commento satirico sulla divisione di classe e su come i ricchi siano un pozzo senza fondo di bisogni insoddisfatti. Mark Mylod apparecchia una commedia dark e vendicativa che sonda le ansie di un collettivo passivo e spoglia le sue velleità.
Siamo di fronte ad una potente parodia di una cultura in cui l'esclusività e le esperienze uniche sono feticizzate in misura malsana. Ralph Fiennes è sempre vagamente mostruoso e Nicholas Hoult è l'attore più intrepido di tutti quando si tratta di essere maldestro e vanesio. Tra di loro, la vermeeriana Anya Taylor-Joy fa "scacco matto". Recensione ❯
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