Una commedia dalle premesse comiche divertenti, con qualche incongruenza di troppo nel tratteggio dei personaggi e nelle svolte narrative. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +10
Tony Masseria, Joe Cavallo e Nick Di Maggio sono i figli dei tre boss mafiosi che si spartiscono i traffici illegali di New York, determinati a farli diventare, volenti o nolenti, gli eredi dei loro affari. Espandi ▽
Il capo di tutti i capi Frankie Maciano cade dal ponte di Brooklyn (seguito dal suo cane) gettando la città di New York nel panico: si scatenerà una guerra fra i clan mafiosi, o le Famiglie riusciranno a trovare un accordo? Ma i tre boss rimasti alla testa delle cosche newyorkesi hanno un problema più pressante: i rispettivi figli si rifiutano di intraprendere la strada (del crimine) dei padri, e dunque la discendenza mafiosa, più ancora che la faida fra bande, è il vero pericolo. Tony insegna danza ed è gender fluid; Nick fa il cantante rock; e Joe sta addirittura diventando poliziotto. L'unica "cura" possibile per loro è una full immersione nelle "lezioni di mafia" di Mr T, ovvero Turi 'U Appicciaturi. Dunque i tre boss rapiscono i loro figli e li spediscono a Palermo, dove Turi li aspetta insieme a Salvo 'O Svizzero e alla moglie, vero capo di casa. Recensione ❯
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Una dramedy con qualche spunto originale e un cast su cui spiccano Gerini e Pandolfi. Commedia, Italia2021. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le vicende intrecciate di quattro coppie e la loro strada verso il fatidico giorno del matrimonio. Espandi ▽
Andrea e Paola sono innamoratissimi ma coltivano sogni diversi: lui un figlio, lei un trasferimento di lavoro a Copenhagen; Vito e Sara sono ex coniugi molto arrabbiati l'uno con l'altra, per il dispiacere del figlio Giulio; Edo e Marco sono amici fraterni e fanno tutto in quattro insieme alle rispettive mogli, Giada e Viola: ma Marco e Giada non sanno che Edo e Viola sono amanti. Quando viene dato l'annuncio che un gruppo di coppie, comprese quelle già citate, sono state sposate da un falso prete e dunque i loro matrimoni vengono annullati dalla Sacra Rota, a ognuno viene data la possibilità di rivalutare la promessa reciproca e "confermare o ribaltare il verdetto" emesso in chiesa.
All'interno della classica modalità da dramedy contemporanea all'italiana con il solito cast di volti noti al grande pubblico, si inseriscono tematiche più controverse, e un livello di ambiguità maggiore: proprio nel momento in cui la trama sembra prendere una piega conservativa (e retriva) infatti arrivano piccole svolte che tengono conto di come il sentire comune, soprattutto quello che riguarda il femminile, stia cambiando. Recensione ❯
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Un'opera nera che affronta un tema poco discusso: anche gli uomini possono essere vittime di abusi. Drammatico, Italia2021. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Giulio, marito e padre modello, si ritrova improvvisamente si ritrova senza casa e con una richiesta di divorzio, allontanato forzatamente dai figli, con false accuse di violenza e droga. Espandi ▽
Annalisa e Giulio si sono lasciati. Nel peggiore dei modi, nel peggiore dei mondi, regolato da un sistema giuridico che non fa che rivelare ai coniugi la violenza intrinseca della loro separazione. E in quella violenza, Giulio rifiuta di riconoscersi inciampando sull'ordine restrittivo per vedere le sue bambine o capire soltanto dov'è finito l'amore. Ma il sentimento, o quello che ne resta, si scontra con la realtà brutale di una coppia in crisi. Sarà Giulio a pagare con gli alimenti il prezzo più alto. Recensione ❯
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Il secondo capitolo della saga conferma modelli e personaggi, ma declina in modo inadeguato una promettente idea di commedia. Commedia, Italia2021. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Il film è il sequel di Non ci resta che il crimine. Espandi ▽
Secondo capitolo della saga iniziata con Non ci resta che il crimine, Ritorno al crimine vede ancora Alessandro Gassman, Gianmarco Tognazzi, Marco Giallini e Edoardo Leo nei ruoli principali, a fianco di Massimiliano Bruno che del film è anche regista e cosceneggiatore insieme ad Alessandro Aronadio, Andrea Bassi e Renato Sannio. I modelli sono la saga di Ritorno al futuro e il cinema dei Manetti Bros, e la storia affastella gag su gag, la maggior parte delle quali sono purtroppo meno divertenti di quanto consentirebbe la premessa narrativa. Solo verso il finale la sceneggiatura prende più quota e qualche svolta si rivela davvero divertente. Per il resto il film compie gli stessi passi falsi del suo predecessore, declinando in modo drammaturgicamente inadeguato una promettente idea di commedia. Recensione ❯
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Talento e buona volontà non bastano a risollevare una commedia per bambini poco in sintonia con il cinema che vuole omaggiare. Commedia, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Cosa succede in una famiglia composta da soli uomini, quando arriva in casa una donna a sconvolgerne i precari equilibri? Espandi ▽
La famiglia Ferliga è composta da soli maschi, compreso il cane Mimmo. Il più piccolo è Emanuele, 7 anni, soprannominato Nano; suo fratello maggiore Francesco ha abbandonato il sogno di ballare quando la loro madre Fiore è venuta a mancare. Il padre Ezio è un apicultore che produce solo miele amaro, lo zio Dante uno scapolone che passa il tempo a realizzare video demenziali, e nessuno dei due ha le capacità, o l'intenzione, di occuparsi dell'azienda vinicola di famiglia, alla quale provvede solo il nonno Attila, peraltro oberato dai debiti. Il consulente bancario Victor, avido e senza scrupoli, propone ad Attila di ipotecare la sua casa e i suoi vigneti: ma proprio al momento della firma il nonno ha un attacco di cuore. Avrà firmato o meno le carte che consegnavano i suoi possedimenti a Victor? Recensione ❯
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Una buona idea di partenza che omaggia i grandi classici di genere. La scrittura risente però di troppi eccessi. Horror, Italia2021. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Durante le riprese di un documentario, Alex, tecnico del suono, registra per caso delle voci sinistre, non umane che cercano di metterlo in guardia da qualcosa o da qualcuno. Espandi ▽
Alex è un tecnico del suono impegnato nelle riprese di un documentario dal titolo Eroi dimenticati che vede fra i protagonisti una suora martire. Il documentario è narrato in video da Laura, che sembra avere una cotta per Alex e cerca con un certo successo di farlo capitolare. Mentre controlla l’audio delle riprese il giovane uomo si accorge di alcune voci che lo chiamano per nome e pronunciano parole per lui incomprensibili. Nel tentativo di capirne il senso e la provenienza Alex si imbatte in uno scienziato giapponese che ha fatto parecchi studi su certe voci che sembrano provenire dall’Aldilà, coadiuvato da una donna che ha ascoltato quelle voci in passato. A poco a poco per Alex riemergono anche i ricordi di un’infanzia problematica trascorsa in un orfanotrofio insieme a due amici: Daniel, misteriosamente scomparso, e Amanda, che si ripresenta dopo decenni di lontananza. Recensione ❯
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Una storia di amore a tempi sfasati poco coinvolgente nonostante il talento di Pierfrancesco Favino. Drammatico, Italia2021. Durata 113 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dall'omonimo best seller internazionale di Amanda Sthers, che oltre a dirigerlo lo ha scritto e coprodotto. Espandi ▽
L’attrazione fatale fra due persone non libere ha attraversato la letteratura e il cinema da sempre, e ha trovato declinazioni più drammatiche o più comiche, ma la riuscita di qualsiasi film su questa tematica dipende da almeno due elementi: una struttura narrativa convincente e una mano registica in grado di mettere in scena due elementi per loro natura inafferrabili come la passione e il desiderio. Purtroppo in Promises, sceneggiato dall’autrice francese Amanda Sthers sulla base del suo romanzo omonimo, e da lei diretto e prodotto, sono carenti entrambe. Nonostante la presenza importante di Pierfrancesco Favino nel ruolo di Sandro, Sthers non riesce a creare un pathos autentico nel raccontare una storia che più che un afflato insopprimibile sembra raccontare due egoismi contrapposti, e avallare un unico narcisismo: quello dell’autrice tuttofare che, accentrando su di sé le principali funzioni creative, sembra aver perso la gusta distanza nel maneggiare il materiale narrativo (e umano) a sua disposizione. Recensione ❯
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Secondo film del duo di YouTubers siciliani, qui impegnati in un'avventura fantasy in un mondo fatato. Commedia, Italia2021. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
I Me contro Te ancora al cinema con nuove avventure. Espandi ▽
Dopo l’incredibile successo del primo film, i due YouTubers siciliani tornano al cinema e provano ad arricchire di riferimenti narrativi e cinematografici le loro storie avventurose e infantili.
Squadra che vince non si cambia. Per il secondo episodio cinematografico delle loro avventure, i Me Contro Te, cioè Sofia Scalia e Luigi Calagna, in arte Sofì e Luì, hanno ancora scelto di lavorare con il regista Gianluca Leuzzi, già autore della sitcom Disney Like Me e soprattutto del precedente Me Contro Te – Il film: La vendetta del signor S, dieci milioni d’incassi (a fronte del milione e mezzo di follower su Instagram e dei sei milioni di iscritti al canale YouTube) e pericoloso precedente per chiunque abbia abbastanza fortuna da sfondare in rete e a ragione si senta in diritto di trasportare sul grande schermo il proprio materiale.
Se in La vendetta del signor S la derivazione dalla rete era evidente e insieme superata, qui si direbbe che gli autori abbiano ulteriormente alzato l’asticella della componente visiva e della compatezza narrativa, giocando in maniera più consapevole con effetti speciali, scenografie teatrali, luci pop e un’ampiezza di racconto che prova – senza riuscirci – a rendere il racconto più omogeneo. Recensione ❯
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Il grande cantautore viene indagato dallo sguardo del figlio Cristiano che ne eredita parole e musica. Espandi ▽
Jacques Lacan, psicanalista e filosofo francese, riteneva che le contestazioni giovanili del '68 avessero demolito l'autorità simbolica del padre nella vita della famiglia e in quella della società. La sua previsione era che il vuoto lasciato dal padre venisse colmato dal carattere feticistico delle merci, dall'oggetto di consumo. La previsione era corretta ma in quel Maggio, Fabrizio De André resiste come un'anomalia, come l'eccezione che fu: un padre-testimone che irriga oggi nuovi narrazioni. De André#De André. Storia di un impiegato è una di quelle narrazioni. È la storia di un disco che si fa spettacolo teatrale e poi cinema. È la storia di un figlio che interroga il padre e il suo patrimonio rintracciando la loro intimità, i loro fantasmi, i loro ricordi. Recensione ❯
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Marta, Bruno, Giulia e Elena si troveranno implicati in una vicenda pericolosa, che farà riaffiorare traumi mai realmente superati. Espandi ▽
L'intera storia si sviluppa dal tramonto all'alba, momento in cui è previsto che Marta parta per Dubai trasportando con sé un ingente carico di diamanti. Non è la prima volta che il prestigioso opificio per cui lavora le affida pietre preziose da consegnare a proprietari di catene di gioiellerie. Ma stavolta è diverso, al ritorno dal viaggio sarà licenziata e lei lo sa. Bruno, prestigiatore di professione, suo nuovo compagno, l'accoglie innamorato, ignaro di tutto. Ben diverso è il tono aggressivo ed intransigente con cui le si rivolge Elena, sua figlia diciassettenne. La ragazzina da un paio di settimane non vuole più andare a scuola e riversa tutte le sue inquietudini sulla madre, incolpandola della separazione dal padre e osteggiandola apertamente nella sua relazione con Bruno. Elena è spalleggiata dalla zia Giulia, trasgressiva sorella minore di Marta, che si serve di ogni possibile espediente per far scoppiare la neo-coppia di amanti. Cala la notte, Marta e Bruno restano soli. Quella che si prospetta come una tranquilla serata fra due innamorati, si trasforma in un incubo quando Marta scopre Bruno in bagno narcotizzato e un rapinatore col volto coperto la costringe a rivelargli la combinazione della cassaforte segregandola nella cabina-armadio. Il piano apparirebbe perfetto.. eppure niente è come sembra.. Recensione ❯
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Per la prima volta un viaggio inedito nella vita del grande ciclista, tra materiali d'archivio pubblici e privati, conversazioni intime con familiari e gli amici più cari, sullo sfondo della sua amata Cesenatico Espandi ▽
Cesenatico, oggi. Familiari, amici e collaboratori ricordano con affetto e rabbia il mai dimenticato campione di ciclismo Marco Pantani, l’ultimo, tra i soli sette, nella storia della disciplina, a vincere Giro d’Italia e Tour de France nello stesso anno. Al di là della tesi del film, che chiede a più riprese una verità mai stabilita definitivamente, Il migliore sa cogliere con misurata precisione, senza strabordare in esaltazioni eroiche, il sentimento alla base della passione agonistica, il punto di vista di tutti quelli che nello sport cercano la giustizia inaccessibile nella vita. L’utilizzo fine dell’archivio si conferma anche nel confronto tra i primi piani televisivi del Pantani prima di quello stop forzato e quello di un’intervista successiva: pochi secondi silenti, interminabili, quasi insostenibili, di un uomo avvilito, tormentato, irriconoscibile rispetto al ragazzo con la luce del campione negli occhi. A quell’uomo il film rende una calorosa, sincera commemorazione. Recensione ❯
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Un'opera rispettosa in cui la musica di Bosso si alterna ai racconti di voci vicine al musicista torinese. Documentario, Italia2021. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Le parole del compianto artista svelano un grande uomo dietro un talento eccezionale. Espandi ▽
Già autore della serie di monografie musicali Unici per la RAI, per il grande schermo Giorgio Verdelli ha diretto Pino Daniele. Il tempo resterà (2017) e Paolo Conte. Via con me, Fuori concorso alla Mostra nel 2020. Ezio Bosso - Le cose che restano, a differenza dei precedenti, racconta un artista dalla presenza scenica esorbitante, tracimante di emotività, alla quale si era aggiunta l’evidenza di una malattia che muoveva istintivamente a empatizzare con l’uomo. Forse per questo Verdelli ha sentito l’esigenza di temperare i tanti momenti di performance live e di elaborazione teorica dalla viva voce di Bosso con una corposa serie di interventi parlati, non tutti forieri di informazioni essenziali ma accomunati dal calore della condivisione, della vicinanza sentimentale con il musicista torinese. Recensione ❯
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Un'idea interessante ma dispersiva, con troppi personaggi e poche immagini d'archivio sulla carriera del pornodivo. Documentario, Italia2021. Durata 70 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un racconto sull'evoluzione di Trentalance sia come uomo che come attore e personaggio pubblico. Espandi ▽
Franco Trentalance, è stato uno dei più importanti pornodivi, rinomato anche a livello internazionale. Attivo dal 1997 al 2017 quando ha deciso di smettere, ha girato nel corso della sua carriera oltre 400 film è più di 950 scene hard. Figura dai molti interessi, è anche scrittore e personaggio televisivo. L'attore fa da guida in questo viaggio sul mondo della pornografia accompagnato, tra gli altri, dal produttore della Pinko Rudy Franca, la pornostar Priscilla Salerno, il pornoattore-influencer Max Felicitas e il giornalista e conduttore radiofonico di "La zanzara" Giuseppe Cruciani. L'idea è sulla carta molto interessante ma il film appare dispersivo. Bastava il solo Trentalance per un documentario sulla sua carriera. Nella durata esigua di circa 60 minuti, le diverse storie invece non si intrecciano ma si scontrano e rischiano, tranne nel caso ovviamente di Franco Trentalance, di annullarsi. Sarò Franco - Una vita un po' porno poco più di un trailer allungato, l'abbozzo e l'iniziale sviluppo di un'idea dove i troppi aneddoti soffocano le singole storie. Per saperne di più sul pornodivo e gli altri protagonisti, è stato necessario cercare informazioni per conto nostro. E questo, per un documentario, è un grande limite. Recensione ❯
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Un documentario con la guida eccezionale di Jeremy Irons. Espandi ▽
Quando Jacques-Louis David, nel 1805, realizza la grande tela l'Incoronazione di Napoleone, segue le istruzioni dell'Imperatore: documentare il momento in cui il Bonaparte incorona Giuseppina di Beauharnais. Dunque, l'artista di corte, il pittore che ancora oggi simboleggia quel periodo storico vivace e di cambiamento, ritrae un Napoleone in azione, già incoronato, mentre trasmette il suo potere alla compagna. Quest'azione è indicativa della personalità forte e colta di un uomo che, sin dagli esordi della sua carriera militare, intuì da subito l'importanza della cultura e dell'arte come arma di scambio e di competenze. Napoleone sapeva che, attraverso ai manoscritti, alle opere del passato, ai musei e monumenti, alle istituzioni culturali legati all'arte, alla musica, alla ricerca e alla conversazione, avrebbe potuto lasciare una grande traccia e una buona memoria di sé. Recensione ❯
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Arturo (Pietro Sermonti), placido quarantenne, riceve inaspettatamente la visita di un Angelo della Morte: una donna sexy, sboccata e con un debole per la tequila e i ragazzi più giovani. Espandi ▽
Arturo, placido quarantenne, riceve una visita inaspettata di un Angelo della Morte, con le sembianze inaspettate di una donna sexy, sboccata e un debole per la tequila e i ragazzi più giovani. L'essere soprannaturale che Arturo ha ribattezzato "Angela" gli dimostra che la sua vita apparentemente perfetta è in realtà un cumulo di bugie e inganni invitandolo a una rapida dipartita. Arturo fa un patto con la sua scorretta accompagnatrice. Accetterà il suo Destino se lei lo aiuterà a vendicarsi di tutti quelli che lo hanno preso in giro e sfruttato, sul lavoro e nella vita privata. Ma gli atti compiuti da lui e Angela hanno una doppia, inattesa conseguenza per entrambi. Se Arturo sparisce dal Registro dei Morituri, Angela, al contrario, perde la sua immortalità e rischia di essere terminata per sempre. Riusciranno Arturo e Angela a sconfiggere la Morte una seconda volta? E a quale prezzo? Recensione ❯
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