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E' possibile risolvere la questione Arabo-Israeliana applicando i mezzi usati per il conflitto in Sud Africa?
Robi Damelin che ha ben conosciuto entrambi i confilitti ci ragiona. Nata in Sud Africa durante l'era dell'apartheid, ha perso un figlio che prestava servizio nell'esrecito Israeliano di stanza nei Territori Occupati. In un primo momento ha tentato di instaurare un dialogo con i Palestinesi che uccisero suo figlio, ma quando i suoi tentivi di apertura vengono respinti, decide di tornare in Sud Africa per imprare di più sul Truth and Reconciliation Committee negli anni di massima ostilità. Il viaggio di Robi ci porta da un luogo di profondo dolore personale fino alla speranza di un migliore futuro possibile. Recensione ❯
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Nel caos della rivoluzione tunisina del 2011, il film segue Aida, mentre si sposta da un quartiere all'altro in cerca di un tetto per ripararsi assieme ai suoi figli. Espandi ▽
Tunisia 2011. Aida cerca un tetto per se stessa e per il figlio maggiore Faouzi, e lo fa anche per riprendersi i figli più piccoli, che ha dovuto affidare ad un'associazione perché incapace di occuparsene. Non fa caso agli eventi storici che le scorrono intorno, se non per approfittare del caos cittadino e provare ad occupare la casa lasciata sfitta da qualche straniero, o per limitarsi a sperare che la rivoluzioni cambi la vita della gente e la sua in particolare. Recensione ❯
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Il film esplora il macrocosmo, il microcosmo e il rapporto dei nostri mondi interiori con il cosmo esterno. C'è un campo vibratorio che collega tutte le cose. Recensione ❯
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Il simbolo della convivenza tra Israele, Libano e Palestina esiste già: è l'hummus. Espandi ▽
È nell'hummus il segreto per la pace in Medio Oriente? Per scongiurare la minaccia di una nuova guerra tra Israele, Libano e Palestina sulla paternità della più famosa crema di ceci al mondo, il documentarista Trevor Graham ha percorso il Medio Oriente in lungo e largo, per arrivare alla conclusione che il simbolo della convivenza esiste già: non fate la guerra, preparate un piatto gigantesco di hummus e sedetevi insieme a gustarlo. Recensione ❯
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Il documentario racconta un uomo brillante che attraverso i suoi ricordi passa in rassegna quel momento fantastico e particolarmente vitale che fu il cinema italiano a cavallo degli anni '60: l'incontro con Lizzani, la Roma della Dolce Vita da Via Veneto Espandi ▽
La vita e la carriera di Giuliano Montaldo, uno straordinario cineasta italiano che ha anche svolto, in qualità di presidente di Raicinema, un importante ruolo istituzionale. È il ritratto di un grande regista e intellettuale, e al tempo stesso di una figura elegante che ha fatto del cinema la sua passione, come pure un personalissimo strumento di ricerca sul piano civile. Recensione ❯
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Un'ora intensa sulla lotta per la dignità e per il lavoro, sulla necessità di avere riconosciuti i sacrosanti diritti alla salute e all'educazione. Documentario, Argentina2012. Durata 65 Minuti.
Un film su "Tupac Amaru", un'organizzazione con sede nella provincia di Jujuy, nel nord dell'Argentina, guidata da Milagro Sala. Espandi ▽
Magalì Buj e Federico Palumbo sono i registi di un documentario su "Tupac Amaru", un'organizzazione che nasce per affermare la dignità dei popoli indigeni. Il movimento, guidato dalla pasionaria Milagro Sala, ha sede nel Nord dell'Argentina. Tutto inizia negli anni Novanta quando, di fronte all'assalto del neoliberismo e della crisi, si sviluppò nella remota provincia di Jujuy un nuovo modo di lavorare con la solidarietà. Sventolando le bandiere della dignità, del lavoro, della salute e dell'educazione, una nuova organizzazione si mostrò fermamente determinata a cambiare lo stato delle cose e a far uscire il paese dal caos in cui era improvvisamente piombato. A dispetto delle critiche ricevute, Tupac inizò a far sognare tutta l'Argentina e ad attirare a sé sempre più sostenitori. Per provare a soddisfare i bisogni essenziali degli esseri umani, Tupac ideò un nuovo modo di intendere il lavoro, incentrandolo sulla cooperazione e sulla solidarietà. Recensione ❯
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Attorno alle elite politiche dell'Unione Europea si muovono migliaia di lobbisti, affaristi, addetti alle pubbliche relazioni e gruppi di opinione, tutti ben inseriti nelle reti del potere. Espandi ▽
Docu-thriller che si tuffa nella zona grigia nascosta tra le pieghe della democrazia europea. Una spedizione nel mondo dei 15mila lobbisti che operano attorno e nel cuore dell'Unione Europea, Bruxelles, nei conglomerati delle pubbliche relazioni, dei gruppi d'opinione e di tutte quelle reti di potere che mantengono stretti legami con le elite politiche. Recensione ❯
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Il ritratto di alcuni omosessuali, nati tra le due guerre mondiali, e di un secolo di storia della società francese. Espandi ▽
La storia di Pierrot, Monique, Bernard, Thérèse, Babeth, Yann e Pierre. Nati tra le due guerre mondiali e provenienti da ambienti diversi: famiglie di operai, contadini, borghesi cattolici. Erano sindaci, infermieri, ragionieri, allevatori di uccelli, casalinghe, membri del sindacato. Non avevano nulla in comune, a parte il fatto di essere tutti omosessuali e ora anziani. Questo film racconta la storia di ognuna di queste persone, divise tra il desiderio di essere come tutti gli altri e la necessità di inventare una vita al di fuori delle convenzioni tradizionali, dove poter essere davvero se stesse. Questo documentario è il loro ritratto, oltre che quello di un secolo di storia della società francese. Recensione ❯
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Interdizione perpetua è la negazione dell'accesso, è l'impossibilità di partecipare. L'interdizione perpetua è un paradosso. Impossibilità di partecipare alla vita della società. Vite alla periferia di Napoli, Scampia, come ci saranno in tante periferie del mondo, a cui sembra negato l'accesso ai diritti più elementari. Il diritto a un lavoro, a un reddito, alla sopravvivenza. Qui si cerca di superare le mancanze dello Stato con fantasia, reinventandosi un lavoro. Per esempio la raccolta del ferro vecchio. Un lunga notte di ricerca tra i cassonetti dei rifiuti può fruttare anche qualche decina di euro. Ed ecco un altro paradosso. I nostri protagonisti multati, arrestati o privati del mezzo di trasporto per aver commesso quello che si è deciso essere un reato. Una città che non riesce a smaltire i propri rifiuti e punisce chi, senza reddito, ricicla il ferro vecchio con mezzi propri. Paradossi su paradossi. E intanto la condizione di chi è ai margini della società diventa sempre più insostenibile. Recensione ❯
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Gioie e dolori di una grande personalità del cinema italiano: il "caso" Valerio Zurlini, raccontato dallo sguardo discreto di Adolfo Conti. Documentario, Italia2012.
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Viaggio esplorativo sull'elusivo tema del tempo e dei limiti dell'esprimibile. Espandi ▽
Viaggio esplorativo sull'elusivo tema del tempo e dei limiti dell'esprimibile, The End of Time ci porta dall'acceleratore di particelle del CERN di Ginevra, dove i ricercatori sondano regioni temporali invisibili all'occhio umano, ai flussi lavici che hanno distrutto tutte le case sul lato meridionale della Grande Isola di Hawaii eccetto una, dal degrado del centro storico di Detroit, a un rito funebre indù che si svolge poco lontano dal luogo in cui il Budda raggiunse l'illuminazione. Recensione ❯
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Viaggio con Anita è una storia che Federico Fellini ha scritto assieme a Tullio Pinelli, ma che non ha mai girato. Narra del tragitto a ritroso di Guido, dalla città alla sua provincia di origine, accompagnato dall'amante Anita. Anita ripercorre le tappe di quel percorso sui confini tra Umbria, Toscana e Marche e fino all'Adriatico, scandite a volti e voci di chi quei luoghi li abita. A evocare la storia di Guido e Anita, la voce narrante di Emidio Clementi e le immagini suggestive emerse dai film di famiglia dell'Associazione Home Movies, Bologna. Recensione ❯
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Il racconto del percorso artistico di quattro sviluppatori di giochi indipendenti, dalla creazione alla presentazione in pubblico del loro lavoro e di loro stessi. Edmund McMillen e Tommy Refenes lavorano a Super Meat Boy, Phil Fish sviluppa Fez, Jonathan Blow è dietro al successo di Braid. Un'opera nata dal basso all'interno della cultura indie, finanziata da due campagne di Kickstarter. Recensione ❯
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30.000 km. 200 giorni. 20 euro. 4 ruote. Albert è un autentico avventuriero con una filosofia di vita molto particolare. Espandi ▽
30.000 km. 200 giorni. 20 euro. 4 ruote. Albert è un autentico avventuriero con una filosofia di vita molto particolare. Ha 19 anni e ha deciso di arrivare dall'altra parte del mondo. Parte sulla sedia a rotelle e senza soldi, per lui non è mai stato un inconveniente. Il viaggio (e il film) può essere considerato una pura follia, una bella storia d'amore o un'avventura epica. O forse, un po? di tutto questo. Recensione ❯
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