A Mumbai, in India, vive una famiglia americana devastata dal dolore per la perdita del figlio maschio, Oliver, in un incidente automobilistico. Padre e madre, Michael (Jeremy Sisto) e Maria (Sarah Wayne Callies), provano ad andare avanti, cercando di crescere l’altra loro figlia, la piccola Lucy, nel modo più corretto e meno traumatico possibile. Tuttavia, a distanza di anni, il ricordo dell’incidente, con sensi di colpa che sanno come destare l’attenzione, conduce Maria a un passo dal suicidio. Salvata dal marito, viene avvicinata da una santona indiana che le assicura che c’è un modo per entrare nuovamente in contatto con Oliver.

Alla disperata ricerca di una nuova possibilità di confronto, la donna si dirige in un antico tempio indiano dove la morte dialoga con la vita. Arrivata a destinazione con un’unica raccomandazione – non aprire la porta che la separa dalle voci dei defunti –, Maria riesce ad ascoltare il piccolo Oliver. In preda alla paura, in preda alla voglia di abbracciare nuovamente il figlio, contravviene agli ordini della santona. Si apre così un passaggio tra il mondo dei vivi e quello dei morti con conseguenze difficilmente immaginabili.

Da quel momento in poi si assiste a un crescendo di terrore con sussurri, apparizioni e sparizioni a dir poco inquietanti. Horror di buonissima fattura che reinterpreta con originalità alcuni capisaldi e cliché del genere, il film si caratterizza per l’ottima costruzione delle scene (si vedano quelle all’interno del tempio, ad esempio) e per l’abile montaggio in grado di destabilizzare anche lo spettatore più navigato.  

La grande protagonista di The Other Side of The Door è senz’altro Sarah Wayne Callies, attrice che ha legato il suo nome a due produzioni televisive di enorme successo internazionale. Sono in molti a ricordarla in Prison Break nel ruolo della dottoressa Sara Tancredi e in The Walking Dead, serie tv nella quale dà il volto a Lori Grimes, moglie di Rick e madre di Carl. Nel film scritto e diretto da Johannes Roberts (La foresta dei dannati) viene affiancata da Jeremy Sisto, noto ai più per aver fatto parte del cast di Six Feet Under e Law&Order.

Prodotta da Alexandre Aja, regista dei cult horror Le colline hanno gli occhi e Horns, la pellicola trasporta in un’India sfuggente, difficile da esplorare e comprendere, ricca di miti e misteri, caratterizzata da rituali e simbolismi astrusi da interpretare e decodificare. Roberts, che per la prima volta nella sua carriera ha avuto un alto budget per un suo lavoro, ha annunciato che per mettere a fuoco The Other Side of The Door si è ispirato a The Grudge e Pet Sematary.