Ora disponibile su TIMVISION il reboot del franchise, una piccola perla 'scult' che vale la pena recuperare in una di quelle serate in cui si ha voglia di ridere.
La critica, quella migliore, è in grado di individuare e valutare la qualità artistica dei film. E i Fantastici Quattro, con la gloriosa schiera di nomination ottenute ai Razzies Awards, gli Oscar del peggio (tre vinti, due sfiorati) non è quel che si può definire un pupillo della critica, né certamente un film d’autore. Ma ciò che alla critica spesso sfugge, perché per sua natura impalpabile, è il livello di godibilità (in definitiva: il tasso di spasso) che anche un film imperfetto può sollevare. Se infatti la trama di Fantastici Quattro non esce dai binari di un prevedibile teen movie a base di superpoteri, e lo script non si avvale di dialoghi da Premio Pulitzer, il film svolge a dovere il suo obiettivo principale: intrattenere, suscitando qualche risata (involontaria? pazienza), confidando nel pubblico dei cinecomics e nel loro gusto per la cineiperbole.
Reboot del franchise dei Fantastici Quattro, scritto da Simon Kinberg e Jeremy Slater da una storia di Slater e Trank e girato da Josh Trank, il film è interpretato dagli attori teen ed emergenti Miles Teller, Kate Mara, Michael Jordan, Jamie Bell e Toby Kebbell.
La trama racconta l’adolescenza speciale di quattro ragazzi talentuosi ma emarginati dai compagni di scuola. Presi sotto l’ala protettrice del professor Franklin Storm, direttore di una Fondazione governativa in cerca di piccoli geni tra gli studenti dei licei, i quattro si mettono a disposizione per completare un esperimento sull’alterazione dello spazio e del tempo. Teletrasportati in un pericoloso universo alternativo, i giovani subiscono loro malgrado una mutazione che li trasformerà per sempre in supereroi: la Donna invisibile, la Cosa, Mister Fantastic e Torcia umana. Ma prima di dedicarsi al salvataggio del mondo i neo supereroi dovranno superare una missione ancora più difficile: imparare a controllare i loro poteri, riprendere un nuovo posto nelle loro vite e accettare che chi un tempo era loro amico, oggi è il più terribile villain con cui dovranno incrociare le armi.
Poco amato al botteghino, assai chiacchierato per le liti fra il regista e i produttori, ricordato con astio dagli attori che lo hanno interpretato, I Fantastici Quattro non ha ancora avuto - e probabilmente non avrà mai - un sequel. In attesa di un reboot che ne cancelli definitivamente la memoria, resta una piccola perla scult che vale la pena recuperare - in una di quelle serate in cui si ha voglia di ridere e di prendersi gioco della grande macchina hollywoodiana in uno dei rari, e godibilissimi, momenti in cui si inceppa.