Birdman

Acquista su Ibs.it   Soundtrack Birdman   Dvd Birdman   Blu-Ray Birdman  
Un film di Alejandro G. Iñárritu. Con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan.
continua»
Commedia, Ratings: Kids+13, durata 119 min. - USA 2014. - 20th Century Fox Italia uscita giovedì 5 febbraio 2015. MYMONETRO Birdman * * * 1/2 - valutazione media: 3,64 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

i voli di Riggan Valutazione 4 stelle su cinque

di pepito1948


Feedback: 125 | altri commenti e recensioni di pepito1948
martedì 10 febbraio 2015

Un teatro formicolante a Broadway. Lì fervono i preparativi per l’allestimento di un lavoro di Carver intitolato “Di cosa parliamo quando parliamo d’amore”. Tutto gira intorno a Riggan, che, dopo una trionfale carriera come Birdman, supereroe con forma di uccello dotato di superpoteri ed adorato da un pubblico che non si fa troppe domande, intende organizzare uno spettacolo dal vivo per dimostrare al mondo di essere se stesso e non solo una maschera volante ed un prodotto digitale, di recitare esponendo le proprie rughe di sessantenne e mettendo il gioco le proprie capacità di vero attore; ma soprattutto, davanti ad un pubblico presente in sala, di essere meritevole di apprezzamento ed amore, quell’amore sulla cui essenza si sviluppano le prove della recita in fase di messa in scena.
Riggan è duale, ma la sua dualità è dicotomica, il prima e l’adesso sono in conflitto continuo. La voce del personaggio che fu lo tormenta, richiamandolo ai vecchi e gloriosi trionfi che gli diedero fama e che lui ha rifiutato per essere finalmente, e non più per apparire. I suoi immaginari poteri magici, residuo del suo alter ego, sono il ricordo vischioso di un passato che è duro da cancellare e che alimenta la scissione e rende turbolento il passaggio alla nuova identità.
Il teatro è il luogo in cui si incrociano vite, in un turbinio di storie, rapporti, esplosioni emotive, motivazioni, liti; attori, produttori, amanti, ex mogli, figli convivono o si intersecano negli spazi articolati, angusti, in un caotico susseguirsi di “gesta” personali o relazionali, per tutto convergere verso la rappresentazione corale sul palco in vista delle anteprime, che costituiscono il banco di prova degli umori del pubblico, e poi del grande esordio.
Ma il teatro è anche il luogo della mente: corridoi stretti, camerini arredati in modo eterogeneo come le diverse celle dell’io, luci artificiali dei riflettori ed ombre o semiombre, terrazze ariose, il tutto tra  marosi e bonacce di un divenire sregolato che riflette la irrazionalità e il disordine del pensiero frastagliato in mille tonalità espressive.
Riggan si dibatte tra le sue ossessioni in una dimensione di realtà/visioni/sogno che lo spinge a navigare a vista, e le anteprime sono le tappe attraverso cui –in una sorta di identificazione tra vita e rappresentazione- cerca disperatamente di vincere la sua guerra interiore, di dare un senso alla sua pluridentità ancora sgangherata, di fluidificare i rapporti con coloro con cui, nello spazio limitato del teatro, è costretto ad interagire mettendo in gioco il proprio essere in fieri, di districare e ricomporre i fili annodati da un vissuto complicato, di trovare una soluzione, costi quel che costi, che lo orienti a diventare artefice consapevole e libero delle proprie scelte.
Durante questo percorso di purificazione da un passato opprimente, Riggan si confronta in relazioni che contano, in particolare con un attore ai suoi antipodi quanto a visione di vita ed a modo di recitare: freddo, distaccato, disincantato nella vita, sanguigno, impetuoso, incontrollato sul palco. Lezione che Riggan, nonostante il rapporto conflittuale, in qualche modo fa sua affinando e poi estremizzando il suo ruolo nella prima rappresentazione. Dopo il ritrovato successo, ed aver domato ed umiliato l’avversario piumato ormai senza reazione, si appresta a volare di nuovo, senza più remore, senza tentazioni isteriche, senza vincoli che non siano la libera volontà di risolversi. Senza più sogni.
Il messicano Inarritu, che già aveva sperimentato lo schema narrativo dell’incrocio o del parallelismo di storie diverse, lo riprende comprimendolo in uno spazio come il teatro, simbolo di fantasia, finzione, visionarietà oltre che di offerta e domanda di arte, spingendo i personaggi a interagire –a differenza che in Babel- in distanze ridotte, il che stimola prossemicamente reazioni talvolta imprevedibili e comunque estemporanee e spinge saltuariamente i personaggi ad uscire dallo spazio chiuso (in strada o in terrazza) per ritrovare l’aria ed i suoni di una normale quotidianità. Il regista riprende le vite in teatro da tutte le angolazioni, utilizzando la colonna sonora di una batteria, dove tempi e cadenze, rullanti e piatti sottolineano in perfetta alternanza umori e stati d’animo. Il tempo, scandito elasticamente tra vorticosi conflitti e lunghi fermi di azione (come il prolungato piano sequenza del corridoio, in attesa delle reazioni sonore del pubblico dopo la fine della prima), è una dimensione percettivamente variabile, ma scorre inesorabilmente (come i tic tac che talora insinuandosi nel sonoro, sembrano ricordare) spingendo verso una definizione finale dell’irrisolto.
Il film è una potente denuncia dello scontro di culture abissalmente lontane e di poteri inarrestabili: quello della produzione hollywoodiana dei film “virtuali”usa e getta che non lasciano scia, ma di cui il sistema di propaganda costruisce una sterile memoria: quello dei social network, che ti misurano in base al numero di visualizzazioni (“Che ti piaccia o no, questo è potere” dice la figlia mostrando il video della maratona di Riggan, costretto suo malgrado ad una maratona in mutande per le strade della città), il potere dei guru della critica cinematografica spocchiosi e narcisisti, capaci di stroncare un’opera senza averla prima visionata. Ma è anche la conferma del leit-motiv caro a Inarritu, cioè il senso di difficoltà della esistenza nel rapporto con se stessi e con gli altri, perennemente impegnata nella ricerca dell’essere   che spesso ha a che fare con la (o il senso della) morte in un incontro-scontro senza fine.
Dopo alcuni lungometraggi, Inarritu arriva alla (quasi) perfezione, in quanto tutte le componenti del film sono al top: sceneggiatura sfavillante, dialoghi serrati quanto acuti, scenografia esemplare per fantasia, regia magistrale, cast di altissimo livello, a cominciare da un maturo M. Keaton, che per una strana coincidenza indossò nel1989 i panni visionari di Batman nell’omonimo film di Tim Burton. Imperdibile

[+] lascia un commento a pepito1948 »
Sei d'accordo con la recensione di pepito1948?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
75%
No
25%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di pepito1948:

Vedi tutti i commenti di pepito1948 »
Birdman | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Paola Casella
Pubblico (per gradimento)
  1° | lugyz
  2° | jonny
  3° | beppe baiocchi
  4° | maopar
  5° | zarar
  6° | vanessa zarastro
  7° | aristoteles
  8° | pepito1948
  9° | francesco2
10° | eugenio
11° | primissimavisione
12° | luigi chierico
13° | veronica
14° | luca parlato
15° | rmarci 05
16° | cesarp
17° | onufrio
18° | 1234567890987654321
19° | marcobrenni
20° | bruce harper
21° | filippo catani
22° | fabal
23° | gianleo67
24° | eleonora panzeri
25° | dodo780
26° | spock88
27° | mardou_
28° | casval
29° | laurence316
30° | iuriv
31° | mattia.
32° | raysugark
33° | mario tognetti
34° | samanta
35° | lella sabadini
36° | no_data
37° | donato prencipe
38° | gabri0001
39° | lucascialo
40° | massual
41° | giorpost
42° | fabiofeli
43° | andrejuve
44° | great steven
45° | nerone bianchi
46° | dhany coraucci
47° | spock88
48° | fausta rosa
49° | tunaboy
50° | il folle
51° | flyanto
52° | jonathan imperiale
53° | pietro muratori
54° | .ele.
55° | atacama86
56° | folgore94
57° | jacopo b98
58° | antix90
59° | elgatoloco
60° | gabryhope95
61° | midnight
62° | fsromait
63° | gambardella
64° | mcmurphy92
65° | sabrina lanzillotti
66° | peer gynt
67° | dodo780
68° | simianrogue
69° | talitha kaithos
70° | gabrykeegan
71° | borghij
72° | dandy
73° | shiningeyes
74° | homer52
75° | tarantinofan96
76° | mattiaps
77° | extreme81
78° | cinecinella
79° | antonietta dambrosio
80° | fedson
81° | paolo_sem
82° | enzo70
83° | jean remi
84° | catcarlo
85° | mproc
86° | carlonicolosi
87° | ilpuntov
88° | maurizio meres
89° | mericol
90° | mirko bradley
91° | alex2044
92° | m.barenghi
93° | i'libano
94° | stefano capasso
95° | francesca romana cerri
96° | biso 93
97° | valekiddo
98° | andreius98
99° | isin89
100° | alexander 1986
101° | filippotognoli
102° | bob11_17
103° | joker 91
104° | vincenzo ambriola
105° | intothewild4ever
106° | pisiran
SAG Awards (5)
Premio Oscar (22)
Golden Globes (10)
David di Donatello (2)
Critics Choice Award (20)
Cesar (2)
BAFTA (19)
AFI Awards (1)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 | 13 | 14 | 15 | 16 | 17 | 18 | 19 | 20 | 21 | 22 | 23 |
Link esterni
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità