Birdman |
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Un film di Alejandro G. Iñárritu.
Con Michael Keaton, Zach Galifianakis, Edward Norton, Andrea Riseborough, Amy Ryan.
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Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 119 min.
- USA 2014.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 5 febbraio 2015.
MYMONETRO
Birdman
valutazione media:
3,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Film sbalorditivo girato con una tecnica sublimedi GiorpostFeedback: 16209 | altri commenti e recensioni di Giorpost |
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martedì 22 novembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Riggan Thomson è un famoso attore sessantenne che ha quasi sempre recitato in film ad alto budget; tuttavia la sua carriera è irrimediabilmente legata all'immagine del super-eroe Birdman per il quale, anni prima, ha rifiutato di recitare nel terzo capitolo dell'omonima saga per dimostrare al mondo di essere, oltre che una star tutto muscoli ed azione, anche un interprete dotato di sensibilità. Decide, così, di buttarsi nel teatro e lo fa in grande stile dedicandosi anima e corpo, in quel di Broadway, alla realizzazione di un'opera tratta da un romanzo di Raymond Carver pubblicato 20 anni prima, ricoprendo il duplice ruolo dell'attore principale e del regista.
Birdman (USA, 2014) è il sesto lungometraggio di un regista ormai di livello mondiale, quel Alejandro González Iñárritu che molti di noi hanno apprezzato, soprattutto ma non solo, per 21 grammi. La storia non è semplice, non è banale, non è raccontabile in due righe, perché è anzitutto un insieme di elementi che possono caratterizzare l'esistenza di un individuo, nella fattispecie di un attore famoso che, almeno di facciata, non dovrebbe avere nessun tipo di problema. Ma proprio da qui parte la prima analisi: esiste, al mondo, uno status sociale che ci consente di essere assolutamente tranquilli e sereni? A quanto pare, no, ed il personaggio carismatico di Thomson lo dimostra in pieno. Birdman, oltretutto, è una sorta di film nel film in stile François Truffaut, una specie di gigantesca auto-citazione di Michael Keaton (grandissima prova la sua) che ripercorre una carriera intervallata, ad un bivio, dall'Uomo Pipistrello. Facile trovare assonanze, vero? Ed in effetti basta scorrere la filmografia di Keaton per renderci conto che, successivamente, ha cercato di interpretare ruoli più complessi per dimostrare di essere “bravo” senza mai ottenere davvero un consenso globale. L'opera di Iñárritu è colma di altre citazioni come quella di Robert Downey Jr che, in un'intervista in tv, rivela l'uscita dell'ennesimo capitolo di Iron Man mentre viene sbeffeggiato da Riggan che dice di avere “molto più talento di quello lì...”; una pellicola che vuole ergersi a manifesto di un certo Cinema, parzialmente autonomo da Hollywood e più indipendente, scritto con maggiore sensibilità ed accuratezza ma senza per questo rinunciare a sequenze sbalorditive che caratterizzano il fiume di hero-movies in circolazione.
Film pieno di delizie, colmo di sequenze affascinanti, dialoghi surreali e, per certi versi, assurdamente comici, il tutto mescolato ad un pizzico di splatter, erezioni sparse ed una spolverata di social media, senza dimenticare una fotografia spettacolare di un genio: Emmanuel Lubezki (inutile citare i titoli, sono troppi). Voto: 9
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