A così tanti anni di distanza dalla prima volta che è apparso sul piccolo schermo quasi si fa fatica a riconoscerlo, soprattutto se non è tinto di verde come il personaggio che più di ogni altro lo ha reso celebre al mondo intero: l'incredibile Hulk!
La carriera nel body building e il gigante verde
Lou Ferrigno nasce nel più italiano dei quartieri di New York: Brooklyn da una famiglia di origina italiana (il suo vicino di casa era il regista Spike Lee). Suo padre Matthew è un poliziotto con la passione del sollevamento pesi, mentre sua madre Victoria è una semplice casalinga. A soli tre anni però, a dispetto di quel che si potrebbe credere, Lou Ferrigno era un bambino molto debole, talmente tanto cagionevole di salute che si ammala per un'infezione all'orecchio talmente grave da fargli perdere parte del suo udito. La passione per il body building, ereditata dal padre, arriva quando lui ha 13 anni e frequenta la Brooklyn Technical High School. È impressionato dal fisico dell'attore Steve Reeves al quale tenterà di assomigliare in tutti i modi. Nel 1970, concorre per il titolo di IFBB Mr. America e di IFBB Mr. Universe, competizioni che vincerà per quattro anni di seguito. Poi arriverà primo al concorso Mr. Olympia, diventando talmente tanto celebre da comparire con Arnold Schwarzenegger nel documentario Uomo d'acciaio. Ma non c'è solo il culturismo nella carriera di Ferrigno che per un breve periodo diventa un giocatore di rugby per i Toronto Argonauts, nel campionato canadese. Arrivato primo alla competizione World's Strongest Man nel 1977, l'anno seguente sposa Susan Groff, dalla quale divorzia nel 1979, poi si risposa con la psicoterapeuta Carla Green (poi diventata sua manager e attrice sotto il nome d'arte di Carla Ferrigno) nel 1980, che lo renderà padre di tre figli: Shawa, Lou Jr. e Brent. Ma è durante una delle partite di rugby che il produttore Kenneth Johnson rimane colpito dal fisico dello sportivo e lo spinge a partecipare a un provino per il piccolo schermo, nel ruolo di un Golia verde. Ai casting si presenta anche Arnold Schwarzenegger, ma non c'è nulla da fare, è Lou ad assicurarsi un ruolo che lo identificherà e gli rimarrà sulla pelle per tutta la vita: L'incredibile Hulk (1978-1982). La storia è conosciuta a tutti, il dottor Bruce Banner (interpretato nella sua parte normale da Bill Bixby) è colpito da delle radiazioni che lo trasformano in un gigante verde solo nel malaugurato caso qualcuno lo faccia arrabbiare. Il telefilm è così celebre che Ferrigno parteciperò anche a svariati film tv diretti da Kenneth Johnson e Alan J. Levi, interpretando sempre lo stesso ruolo. Il ritorno dell'incredibile Hulk (1978), The Incredible Hulk - Death in the Family (1977), L'incredibile Hulk (1977), La rivincita dell'incredibile Hulk (1988), L'incredibile Hulk (1989) e alcune puntate del telefilm Billy (1979) con Steve Guttenberg e Storie incredibili (1985) sono solo alcuni dei titoli in cui Lou Ferrigno è costretto a tingersi di verde e a digrignare i denti per la gioia del pubblico.
I film italiani nelle vesti di Ercole
Fortunatamente non esiste solo questo gigante incazzoso e verde pallido nella sua vita, ma anche il ruolo del gladiatore Han nel film di Claudio Fragasso e Bruno Mattei I sette magnifici gladiatori (1983) con Sybil Danning e Brad Harris! Eh sì, perché l'Italia abbraccia calorosamente la venuta di questo attore tanto amato nel piccolo schermo e che lavorerà molto spesso nella cinematografia di serie B di casa nostra. Tanto per fare un esempio, sarà Ercole nel film onomino del 1983 e nel suo continuo Le avventure di Ercole 2 (1985), ricevendo un Razzie Award come peggior nuova star e una nomination come il peggior attore.
Telefilm e abbandono delle scene
Tornato in America, appare in piccoli ruoli all'interno di telefilm come Professione pericolo (1983), Matt Houston (1984), Mike Hammer (1984) e Giudice di notte (1985). Negli Anni Novanta, Ferrigno si ritira dal cinema e dalla tv per tornare allo sport partecipando alle competizioni di Mr. Olympia, ma arrivando fra il 1992 e il 1993 al dodicesimo e al decimo posto. Ritiratosi da qualsiasi competizione nel 1994, viene preso in considerazione per un ruolo nel peplum di Ridley Scott Il gladiatore(2000), che però andrà a Sven-Ole Thorsen. Poco importa, Ang Lee nel 2003, gli regala un cameo nella pellicola Hulk (2003) con Eric Bana nelle vesti di Bruce Banner e con Jennifer Connelly, Sam Elliott, Josh Lucas e Nick Nolte. La pellicola ha un buonissimo successo e Ferrigno sembra accontentarsi di poco, apparendo anche nel telefilm Tutto in famiglia (2004).
