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Dopo aver subito un trauma, una giovane appassionata di danza classica incontra altre donne che hanno vissuto situazioni simili alla sua. Insieme troveranno un modo creativo per perseguire la loro passione. Espandi ▽
Houria è una giovane donna in Algeria, un paese che assolve i suoi terroristi e avalla il maschilismo tossico. Ballerina radiosa di giorno, la notte scommette sui combattimenti clandestini di arieti per comprare un'automobile alla sua mamma. Alla vigilia del "Lago dei cigni", è aggredita da uno sconosciuto e si risveglia in ospedale, traumatizzata nello spirito e nel corpo. Non potrà più danzare, non potrà più parlare. Qualcosa si è spezzato in lei e adesso va riparato. Nell'impresa la aiuteranno la madre, la sua migliore amica e una comunità di donne indomite che guerre, attentati e violenze domestiche non hanno piegato. Con loro, Houria troverà un nuovo corpo e un nuovo senso, artistico ed esistenziale. Mounia Meddour, autrice di Non conosci Papicha, si lancia nel suo secondo film con la stessa energia del suo debutto. Il suo cinema corre da tutte le parti con la sua eroina, incosciente del pericolo e al di sopra delle peripezie che accumula la sceneggiatura. Un limite che non impedisce a Houria di andare al cuore del suo soggetto, (ancora una volta) la perdita della libertà. Se l’Algeria di Non conosci Papicha era quella della guerra civile, che ha devastato il Paese negli anni Novanta, quella di Houria non è meno tragica e sospettosa verso una donna al volante e alla guida della sua vita. Il film è attraversato da un’idea di libertà che non si basa su discorsi articolati ma sullo slancio, la vitalità e la spontaneità della sua protagonista, interpretata da Lyna Khoudri. Recensione ❯
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Un originale e spiazzante giro per il mondo attraverso la spazzatura e i metodi in cui viene smaltita o riutilizzata. Documentario, Austria2022. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film sui rifiuti in aree remote e sulle persone che cercano di ripulire: un lavoro simile al sisifo dei netturbini e dei gestori dei rifiuti in tutto il mondo. Espandi ▽
L’accumulo e lo smaltimento dei rifiuti sono al centro di un documentario che mostra come viene affrontato (o trascurato) il problema e quale sia il suo impatto ambientale, in varie zone del mondo. Il tema viene indagato saltando da un continente all’altro, e passando per aree remote e diversissime tra loro: dalle vette innevate della Svizzera alle coste della Grecia e dell’Albania, dal Nepal alle Maldive, fino al Nevada. Le immagini della spazzatura che contamina il paesaggio naturale, invadendo le montagne, le spiagge, fino alla profondità degli oceani, si accompagnano alle riprese delle azioni di chi tenta di occuparsi della gestione dei rifiuti nelle varie realtà locali. Geyrhalter esplora il tema dello smaltimento dei rifiuti senza intenti didattici, ma affidandosi ad una fotografia suggestiva e al potere delle immagini). Il suo intento non è dimostrare ma semplicemente mostrare, e in questo risiede il limite ma anche il fascino di un documentario che parla quasi solo per immagini e adotta vari registri, dall’iperrealistico al visionario, sfiorando anche il grottesco e la fantascienza. Recensione ❯
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Un biopic che respira la grande letteratura dell'800 con sguardo moderno e un'impronta personale. Biografico, Drammatico - Gran Bretagna2022. Durata 130 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un film biografico sulla giovinezza della poetessa e scrittrice britannica Emily Brontë. Espandi ▽
Le tre sorelle Brontë vivono a Haworth sotto l'egida del padre, un reverendo protestante severo e autoritario, e insieme al fratello Branwell, allegro e scapestrato. Charlotte ha accantonato il suo talento naturale per la scrittura per diventare insegnante e ad Emily è riservato lo stesso destino socialmente accettabile: ma Emily è troppo "strana" e viene rimandata a casa dopo essersi dimostrata poco incline a relazionarsi con il mondo "normale". L'arrivo nella parrocchia di Haworth di un nuovo pastore, William Wieghtman, sconvolgerà ulteriormente gli equilibri domestici. Emily è il film d’esordio dell’attrice anglo-australiana Frances O’Connor, già interprete di un film d’epoca basato sul romanzo di una grande autrice inglese, la Jane Austin di Mansfield Park, e sembra tenere presente le lezioni di alcuni titoli recenti, a cominciare da Bright Star di Jane Campion, per proseguire con Cime tempestose di Andrea Arnold e con Piccole donne di Greta Gerwig. O’Connor si muove agilmente fra impostazione drammaturgica classica e suggestioni contemporanee, riuscendo a dare un’impronta personale al racconto, e facendo leva su due attori particolarmente convincenti: l’anglo-francese Emma Mackey e Fionn Whitehead, che riesce a cogliere tutte le sfumature di un personaggio complesso come Branwell Brontë. Recensione ❯
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Una donna sta per essere abbandonata dal suo amante, un famoso doppiatore cinematografico. Mentre cerca di rintracciarlo s'imbatte nel figlio dell'amante, in un'amica che crede di essere inseguita dalla polizia e infine nella nuova fiamma del suo ex. Espandi ▽
Una donna sta per essere abbandonata dal suo amante, un famoso doppiatore cinematografico. Mentre cerca di rintracciarlo s'imbatte nel figlio dell'amante, in un'amica che crede di essere inseguita dalla polizia e infine nella nuova fiamma del suo ex. Finisce a colpi di pistola. Per fortuna a vuoto. Un film divertentissimo, che ha ottenuto dovunque successo di critica e di pubblico e che ha lanciato definitivamente lo spagnolo Almodovar. Recensione ❯
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Ironico come suo solito, ma usando maggiormente le corde del melodramma, Almodovar rende omaggio ai suoi registi preferiti, come Sirk e Matarazzo. Il ... Espandi ▽
Rebecca lavora come annunciatrice in un telegiornale nella catena televisiva di suo marito Manuel - il grande amore della madre di lei, Becky del Páramo, prima che questa l'abbandonasse per dedicarsi alla sua carriera di cantante - che non sa che Rebecca è la figlia di Becky. Quindici anni dopo, trascorsi nel successo in Messico, la madre torna a Madrid per recitare e per risolvere alcuni problemi che aveva lasciato in sospeso precedentemente, tra i quali la relazione con sua figlia Rebecca. La situazione tra i tre personaggi diventa molto tesa fin quando Manuel viene trovato morto nel suo chalet e un giudice decide di indagare sul suo omicidio. Recensione ❯
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Un regista che intrattiene una relazione con un giovane attore suscita le gelosie di un amante. Espandi ▽
Truce storia gay tra delitti, gelosie omosessuali, incesti ecc. Un regista che intrattiene una relazione con un giovane attore suscita le gelosie di un amante che uccide il rivale, sequestra la sorella dell'amato - che in realtà è il fratello travestito - e infine si uccide. Recensione ❯
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Una storia lineare, quasi trasparente, che cattura il viaggio lancinante dentro una Roma di ombre. Drammatico, Italia2022. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Nelle vicissitudini dei senzatetto Romeo e Callisto la grande storia di un impossibile amore fraterno e un viaggio visionario verso la morte. Opera prima di Francesco Pividori. Espandi ▽
Romeo e Callisto sono due senzatetto - per scelta, per necessità, non importa. Uno è alto, silenzioso, immobile; l'altro corto, verboso, sciolto. Spiccetto di qua, spiccetto di là, riempiono la pancia e la giornata. Dopo il crepuscolo, finisce il lavoro e inizia il vagare: locali, piazze, serate, però sempre fuori che dentro non ti fanno entrare. Un pezzo o una pasticchetta rimediati chissà dove per mandare giù il sonno e i pensieri dentro la testa. Poi si ricomincia. Spiccetto di qua, spiccetto di là. Romeo ha, aveva, una famiglia; Callisto chi lo sa. Attorno a loro ci sono altri senzatetto, ogni tanto si balla e si beve assieme. Spesso si ruba. E ci si mena. Spiccetto di qua, spiccetto di là, Romeo e Callisto cercano di andare avanti finché possono. Recensione ❯
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Una storia di sorellanza, vera e ideale, al centro di una commedia prodotto perfetto del nostro tempo. Commedia, Gran Bretagna2023. Durata 103 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La storia di Ria Khan, aspirante artista marziale, che crede di dover salvare la sorella maggiore Lena dal suo imminente matrimonio. Espandi ▽
A Londra, l'adolescente inglese di origine pakistana Ria sogna di diventare stuntwoman e con l'aiuto della sorella maggiore Lena, aspirante artista in crisi, registra video dove si fa chiamare "The Fury" e prova numeri di arti marziali. L'occasione per mettersi alla prova arriva quando Lena accetta di sposare Salim, rampollo della ricchissima famiglia che gestisce la locale comunità di pachistani. Temendo si tratti di un complotto per ingravidare Lena, Ria cercherà di mandare all'aria il matrimonio.
L'anglo-pachistana Nida Manzoor esordisce al cinema con una storia di sorellanza vera e ideale, tra tradizione, stereotipi e modernità. Il film è un prodotto perfetto del nostro tempo: una commedia che mette insieme rivendicazioni di genere, femminismo, sorellanza, fantascienza, thriller e commedia presentandosi come una versione più scanzonata di Everything Everywhere All at Once.
Se le protagoniste del film sono in qualche modo inedite, le dinamiche relazionali e drammatiche sono le stesse, a cominciare dalla morale sull'importanza di seguire la propria natura e trovare in sé la forza di affermarsi. Recensione ❯
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Un esemplare raro di documentario dal grande appeal che unisce felicemente la delicatezza dello sguardo e la semplicità del reale. Documentario, Francia2002. Durata 104 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Francia, Auvergne, dipartimento di Puy Le Dome. La zona è talmente isolata che sopravvive l'istituzione della "classe unica", dove si ritrovano bambi... Espandi ▽
Un intero anno scolastico si dipana nell'osservazione di una singola classe. Nel villaggio di Saint-Étienne-sur-Usson, l'insegnante Georges Lopez ha la responsabilità di educare dai bambini in età elementare fino ai ragazzi della nostra scuola media. La coesistenza non sembra facile ma il maestro sa trovare il linguaggio giusto per ciascuno dei suoi allievi, fino alla chiusura di un capitolo speciale subito prima delle vacanze estive.
Il più grande successo del documentarista francese Nicolas Philibert, che nel felice incontro tra la delicatezza dello sguardo e la semplicità del reale indovina un esemplare raro di documentario dal grande appeal tanto per il pubblico quanto per la critica.
In Essere e avere regna quella fragile ambiguità che ha preso piede nell'arte documentaria della nostra epoca, in cui la presenza della macchina da presa cerca la verità nel medesimo istante in cui va a turbare il reale. In mano a maestri come Philibert però tutti i soggetti trovano una sintesi felice, anche nei momenti più costruiti come dei campi-controcampi serrati o nell'intenso piano sequenza finale. Recensione ❯
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Un film di dirompente comicità che sfida le regole del buon gusto, senza rinunciare a graffiare sulla società del tempo. Commedia, USA1978. Durata 109 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
In un club studentesco nordamericano, intorno al 1962, succedono cose da pazzi. Film-manifesto della comicità demenziale made in USA in una attraente mistura di cinismo e nostalgia che mise in orbita Belushi. Espandi ▽
1962. Due matricole del College Faber, Larry e Kent, vogliono iscriversi a uno di club studenteschi. Rifiutati dall'Omega, frequentato dagli studenti di buona famiglia, trovano accoglienza allo sregolato Delta in cui l'elemento di punta è John Blutarsky ('Bluto'), sporco, decisamente sovrappeso e assolutamente maleducato. Il rettore però ben presto decide di smantellare il club. La vendetta sarà devastante e Bluto ne costituirà lo stratega. Recensione ❯
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Un gran lavoro di intrattenimento popolare e narrazione colta che guarda allo scintillio hollywoodiano e all'aura europea. Thriller, Spagna2022. Durata 125 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un giovane ragioniere, in attesa di processo nel 1977 per appropriazione indebita con una possibile condanna a 20 anni, si unisce a un gruppo di detenuti che chiedono l'amnistia. Espandi ▽
Manuel è un giovane contabile con indosso un vestito di buona fattura e nelle tasche un pacchetto di sigarette - tutte cose che gli verranno tolte appena entrato a La Model, il carcere di Barcellona. È il febbraio 1976, siamo nella Spagna fascista e dittatoriale, e quello che aspetta Manuel è un periodo di attesa di sei o otto anni soltanto perché inizi il processo. Ma il suo periplo carcerario è scosso da quanto sta succedendo fuori: il caudillo Franco è morto ed è iniziata la Transición verso la democrazia. I prigionieri politici formano così il Copel, il gruppo dei carcerati in lotta.
È un gran lavoro di intrattenimento popolare e narrazione colta quello di Prigione 77. Il film di Rodríguez parte dal brodo storico di quegli anni per accomodare una storia di finzione che sia esemplare sia nell'aderenza orizzontale al genere che nella verticalità della costruzione simbolica.
La sommatoria è quella di un film che vuole ripercorrere tutte le tappe dei prison movie senza rinunciare né allo spettacolo né all'impegno, per una formula combinatoria che guarda allo scintillio hollywoodiano come all'aura europea. Recensione ❯
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Da una storia vera, un film realistico e perfettamente sintonizzato con i dubbi e la paure di un'adolescente. Drammatico, Svizzera, Ucraina, Francia2021. Durata 87 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
2013. Una ginnasta di 15 anni è divisa tra la Svizzera, dove si allena, e l'Ucraina, dove sua madre, una giornalista, segue gli eventi di Euromaidan. Espandi ▽
Olga, basato su una storia vera, è stato girato prima e dopo la pandemia, con in mezzo una lunga pausa dovuta al lockdown, e il percorso di riprese ha visto la situazione ucraina precipitare. Il regista franco-svizzero Elie Grappe aveva solo 22 anni quando ha iniziato a scrivere la sceneggiatura, e ha concluso le riprese appena 27enne: probabilmente la sua giovane età gli ha consentito di sintonizzarsi perfettamente con i dubbi e la paure di un’adolescente che, oltre al consueto carico emotivo legato all’età, deve confrontarsi con una situazione politica difficile, con la preoccupazione per un genitore costantemente in pericolo, e con la tensione per le gare sportive in arrivo. Grappe racconta molto bene le lealtà divise all’interno della mente della ragazza, che ha tutto il diritto di investire sul suo futuro sportivo ma anche tutto il rimpianto di doverlo fare lontana da Kiev e da sua madre. In questo senso il film di Grappe, già narrativamente riuscito, diventa efficace metafora di una situazione comune a molti e dolorosamente attuale. Recensione ❯
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Cresce Miles e cresce anche la saga, che si fa più grande, colorata e continua a far brillare gli occhi. Animazione, Avventura, Azione - USA2023. Durata 140 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
240 personaggi all'azione all'interno di sei universi differenti: il secondo capitolo del franchise allarga gli orizzonti. Espandi ▽
Cresce Miles, e cresce anche la saga: tutto è più grande e colorato, ma tutto si tiene per la grande scrittura e attenzione ai personaggi. In Spider-Man: Across the Spider-Verse, capitolo di mezzo della trilogia ragnesca dedicata a Miles Morales, è Miles a viaggiare tra le dimensioni “altre”, quindi è il nostro sistema estetico-percettivo a virare. Ma il film però non si regge soltanto sullo strappo dato dal comparto estetico, perché vicende e protagonisti sono anche loro scolpiti in profondità – e questo a partire dallo stesso spirito che ha infiammato l’animazione del film. I vati Lord e Miller, bravi, molto bravi a scrivere e produrre, sono bravi, bravissimi nel cogliere appieno l’aura unica e inscalfibile del personaggio di Spider-Man, battezzando l’unica operazione possibile: non mettere in piedi l’ennesimo aggiornamento del personaggio quanto raccoglierne l’eredità per portarla avanti in modo nuovo e personalissimo. È un coming of age continuo, quello di Miles. Se nel primo Spider-Man: Un nuovo universo la bussola era data dalla definizione di chi si è, in questo Spider-Man: Across the Spider-Verse la sfida è quella di difendere quello che si è diventati dal mondo esterno, per non dimenticare da cosa si è venuti e prepararsi a tutto il resto. Recensione ❯
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Un ragazzo deve trovare la propria strada facendo i conti con il passato e nuovi incontri. Espandi ▽
Billy è sempre in cerca di qualcosa. A nove anni conduceva un podcast musicale, quasi tutto attorno alla scomparsa di un chimerico rocker, Zippo, sparito durante un concerto dopo aver preso un autobus diretto chissà dove. Ora Billy ha diciannove anni, soffre di attacchi di panico e la sua ricerca continua giorno dopo giorno. Billy ha tanto da fare, e la sua vita come quella dell'anonima provincia del nord in cui vive è ora scossa dal ritorno di Zippo, ospite per qualche tempo nella casa-barca sul fiume dell'amico-pompiere Massimo...
Onirico, familiare, pop, autoriale: sorretto da un comparto tecnico eccellente, il film di Mazzacurati è prima di tutto un'opera personale e riconoscibile. Ha messo su un cast scegliendo con cura chi sta davanti, chi sta dietro e chi è più defilato, e ha regalato ad ognuno degli attori un momento di cinema.
Emilia Mazzacurati sa da dove parte e sa dove vuole arrivare. Classe '95, prima fotografa di scena, poi sceneggiatrice, ora diventa un'autrice completa con questo esordio pastello e batticuore. Recensione ❯
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Ventitrè minuti di puro cinema. Un viaggio intimo e fantastico, che sta aggrappato alla vita con tutta l'energia che ha dentro. Commedia, Irlanda, Gran Bretagna2022. Durata 23 Minuti.
Due fratelli riprendono i contatti dopo la morte della madre. Premio Oscar come Miglior Cortometraggio 2023. Espandi ▽
Tre personaggi e un fantasma. Ha le atmosfere di Jim Sheridan ma anche lo straniamento del cinema di Aki Kaurismäki, presente soprattutto nella parte iniziale quando il lutto sembra aver creato una distanza tra i due personaggi e averli lasciati solo ai loro pensieri.
An Irish Goodbye esplora il tema della perdita, ma anche del legame con le proprie radici. Lo fa con una vitalità contagiosa, attraverso un cinema diretto che arriva dritto al cuore e fa affezionare gradualmente ai due protagonisti. C'è qualcosa di straordinariamente vitale in questo cortometraggio, premiato con l'Oscar, agli Academy Awards del 2023, che diventa emotivamente esaltante proprio dal momento in cui Lorcan e Turlough vogliono esaudire i cento desideri della madre.
Un viaggio intimo e fantastico, che sta aggrappato alla vita con tutta l'energia che ha dentro. In più la struttura narrativa è già così compiuta, perfetta, che potrebbe essere già pronta per essere sviluppata in un lungometraggio. Ventitrè minuti di puro cinema in ogni inquadratura. Recensione ❯
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