Un viaggio nella memoria famigliare della regista ma anche nella Storia della Rivoluzione iraniana. Documentario, Norvegia, Iran, Svizzera2020. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una storia d'amore, due modi di intendere la vita e la fede, una figlia divisa tra un padre laico e una madre religiosa praticante negli anni che hanno cambiato la storia dell'Iran. Espandi ▽
Hossein, iraniano occidentalizzato, sposa Tayl, una donna del suo Paese che non ha mai lasciato la famiglia di origine. Insieme si trasferiranno in Svizzera, conducendo una vita lontana anni luce da quella che avrebbero vissuto in Iran, anche se il rapporto fra marito e moglie mostra qualche segno di disparità anche in terra straniera. Quando la coppia tornerà a Teheran le tradizioni avranno tuttavia il sopravvento e le difficoltà per Tayl aumenteranno: la sua casa diventerà una prigione dorata per sottrarsi alla quale, e per recuperare la propria identità e indipendenza, la donna si unirà ai movimenti fondamentalisti che hanno preso piede nel suo ritrovato Paese. Radiograph of a family ricrea le difficoltà di una donna mediorientale calata in due culture diverse ma in qualche misura discriminatorie nei confronti del genere femminile, e soprattutto apre uno squarcio su una realtà poco conosciuta in occidente: la militarizzazione delle donne nell'esercito della Rivoluzione iraniana del 1979. La regista contestualizza i documenti personali lasciati dai suoi genitori con filmati d'archivio e Radiograph of a family compie un viaggio nella memoria famigliare ma anche nella Storia, ricostruendo quelle dinamiche esplosive che ancora oggi sfociano in violenza e ribellione, sia all'interno del nucleo domestico che sui campi di battaglia. Recensione ❯
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Una commedia dall'ironia nordica e dall'irresistibile afflato romantico. Perfetta per i nostri tempi con un'eroina mai giudicante e mai giudicata. Drammatico, Norvegia2021. Durata 121 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Julie ha quasi trent'anni e non ha ancora trovato il suo posto nel mondo. Tutto cambia quando incontra Axel, ma il destino riserverà ad entrambi parecchie sorprese. Espandi ▽
Oslo, oggi. Julie ha quasi trent’anni e non ha ancora scelto la sua strada. È passata dalla medicina alla psicologia alla fotografia e ad ogni scelta si è accompagnata una relazione. Ma la sua vita sembra non cominciare veramente mai finché non incontra Axel, autore di fumetti underground che hanno per protagonista un eroe politicamente scorretto. Julie va a vivere con Axel e si confronta con il mondo esterno – la sua famiglia e il suo “circolo narcisistico”, gli amici di Axel - con il costante progetto di fare figli messo sul tavolo (da lui). Ma l’irrequietezza della giovane donna non è ancora terminata, e il destino riserverà sia a lei che ad Axel parecchie sorprese. La persona peggiore del mondo, del regista nato in Danimarca ma naturalizzato norvegese Joachim Trier, è un resoconto in 12 capitoli con tanto di prologo ed epilogo dedicato alla Persona Peggiore del Mondo del titolo, che in realtà è solo una “persona libera di sesso femminile”, come direbbe Liliana Cavani, alle prese con la propria educazione sentimentale, che è anche un’educazione alla vita. Trier mette in scena il romanzo di Julie alternando un’ironia nordica e sottile ad un afflato romantico vorticoso e irresistibile: una commedia romantica per i nostri tempi con un’eroina mai giudicante e mai giudicata, che attraversa il suo presente imparando a non scappare “quando il gioco si fa duro” e che, assecondando le sue inclinazioni e i suoi trasporti sentimentali, dà forma al proprio futuro senza forzare la mano. Un futuro che per la sua generazione non passa più “attraverso gli oggetti” e non soggiace al “senso di colpa occidentale”, ma naviga la liquidità delle relazioni e asserisce il diritto a definirsi da solo. Recensione ❯
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La storia vera dell'incontro fra una pittrice e l'uomo che rubò i suoi quadri, prima di
diventarne uno dei soggetti. Documentario, Norvegia2020. Durata 106 Minuti.
Una donna diventa la migliore amica del ladro che le ha preso i suoi dipinti. Espandi ▽
L'antefatto: nella Galleria Nobel di Oslo vengono rubati due quadri dell'artista ceca Barbora Kysilkova; uno dei due ladri, arrestato e processato, è Karl-Bertil Nordland, un tossicodipendente che dice di non ricordare nulla del furto. Durante il processo, Barbora avvicina l'uomo e gli chiede di poterlo incontrare, dando così inizio a un'amicizia fuori e dentro il carcere. Il film, girato tra il 2016 e il 2019, segue questo strano rapporto dal punto di vista entrambi, tra sedute per i ritratti, conversazioni al bar, visite di Barbora nell'ospedale dove Bertil viene ricoverato dopo un grave incidente, racconti dell'uno dell'altro, senza tralasciare il marito di Barbora, Øystein, che ha salvato la donna da una relazione violenta con un ex fidanzato. Recensione ❯
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Quando il sistema di protezione all'ONU inizia a deteriorarsi, Aida si trova a dover salvare ancora una volta la propria famiglia. Espandi ▽
Aida è un'insegnante di inglese di mezza età che vive con suo marito e i due figli in una base ONU da quando l'esercito serbo ha occupato Srebrenica. Lavora alle Nazioni Unite come traduttrice e crede di essere al sicuro. Tuttavia, quel sistema di protezione inizia pian piano a sgretolarsi e Aida si trova a dover salvare ancora una volta la sua famiglia. Recensione ❯
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Cinema 'puro', in osservazione, ricambiata, della vita animale. Più Shakespeare che National Geographic
. Documentario, Norvegia, USA2020. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Film per tutti
Prodotto da Joaquin Phoenix e acclamato da Paul Thomas Anderson, un film di profonda importanza sul mondo degli animali. Espandi ▽
Gli animali ci guardano. Una scrofa con la sua dozzina di piccoli appena nati, una pattuglia di galline avventurose e una mandria disinvolta di mucche. Sono protagonisti assoluti, non solo dell'azione in senso stretto, ma interpreti di sentimenti d'amore materno e di protezione, spirito di esplorazione, solidarietà e desiderio di libertà. Denominatore comune: una spiccata fotogenia e una certa tendenza a restituire lo sguardo verso la macchina da presa. Recensione ❯
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L'attrice norvegese Gorild Mauseth affronta il compito quasi impossibile di interpretare Anna Karenina in una lingua che non ha mai parlato nel paese d'origine dell'autore. Espandi ▽
Gørild Mauseth, grande attrice norvegese, non ha mai recitato in russo, ma decide di accettare la sfida di interpretare Anna Karenina a Vladivostok. Parte così per un viaggio in treno attraverso la Russia, sulle tracce di Anna, della sua terra, della sua storia e della sua lingua, in numerose tappe che la arricchiranno di incontri e di splendidi scenari. Mentre cerca l'Anna di Tolstoj, però, si rende conto che sta cercando la "sua" Anna, e in definitiva se stessa. Recensione ❯
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Una storia di resilienza politica quanto di empowerment femminile: quello che può trasformare uno chador in un mantello da supereroina. Drammatico, Tunisia, Francia, Svezia, Norvegia, Libano, Qatar, Svizzera2017. Durata 100 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una giovane studentessa esce di casa per godersi una serata in discoteca ma le succede qualcosa di orribile. Espandi ▽
Tunisi ai giorni nostri. Miriam ha 21 anni e una gran voglia di festeggiare: ha organizzato un party dove incrocia lo sguardo con Yussef. I due escono insieme nella notte stellata, ma nella scena successiva Miriam è in fuga, terrorizzata, e ha addosso i segni di una violenza appena subita. La bella e le bestie narra l'odissea di una ragazza che deve denunciare una violenza sessuale in un Paese che vorrebbe dirsi liberato, ma in realtà conserva una mentalità autoritaria e maschilista. I registi si circondano di molte donne per calare lo spettatore in un incubo specificatamente femminile, ma non commettono l'errore di escludere il pubblico maschile. Si delineano figure che oscillano tra l’empatia verso la ragazza e l’obbedienza alla mentalità retrograda dominante. Recensione ❯
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Una donna si innamora e comprende piano piano di possedere un potere enorme che potrebbe rivoluzionare la sua vita e quella degli altri. Espandi ▽
Thelma ha ricevuto una rigida educazione cristiana: quando finalmente si affaccia al mondo degli uomini, l'impatto è complicato. Dopo una violenta crisi, apparentemente epilettica, viene avvicinata dalla bella Anja, che la aiuta a integrarsi coi propri coetanei. L'approdo al soprannaturale non corrisponde a un mutamento di pelle per Joachim Trier. I temi restano quelli cari al regista: un’adolescenza difficile e l’ardua integrazione nella società. A tratti sembra di vivere un mash-up dei classici di Brian De Palma, come Carrie o Sisters. Ma se il contenuto è dichiaratamente derivativo, lo stile visivo è totalmente nuovo. La collocazione tra i fiordi norvegesi esalta silenzi ed ellissi, rendendo imperscrutabile il processo interiore della protagonista. Un'opera così cool da rasentare la freddezza, che nasconde improvvise vampate, anche fuor di metafora. Recensione ❯
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Quando il conformismo sociale detta l'agenda dei comportamenti nella comunità di immigrati pakistani. Drammatico, Norvegia, Germania, Svezia2017. Durata 106 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un coming-of-age che difende l'emancipazione della donna nella cultura pachistana. Espandi ▽
Oslo. Nisha ha 16 anni e una doppia vita: in famiglia è una perfetta figlia di pachistani, fuori casa è una normale ragazza norvegese. Quando il padre la sorprende col suo ragazzo, decide di portarla in Pakistan. La regista, classe ’76, all’età di 14 anni è stata rapita dai familiari e portata dalla Norvegia in Pakistan per un anno e mezzo. È quindi uno sguardo dall'interno quello che Iram Haq ci offre, grazie anche alla profondità di un'ottima interprete. Al centro del film c'è il rapporto tra una figlia e un padre convinto di agire 'per il suo bene'. Ciò che si pretende da Nisha però non è legato a motivazioni di fede, ma al conformismo sociale che il titolo del film esplicita. Il fatto che una donna possa raccontare oggi questi fatti ci dice che qualcosa sta cambiando. Recensione ❯
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Nils guida uno spalaneve e conduce una vita tutto sommato tranquilla. Finché la morte del figlio non cambia tutto. Espandi ▽
Norvegia, inverno. Nils, che è stato appena nominato 'uomo dell'anno' dai concittadini del piccolo villaggio in cui vive, è colui che si occupa di rendere accessibile la strada a bordo di un imponente spazzaneve. Quando suo figlio muore e la pratica viene archiviata perché trovato vittima di una overdose, l'uomo non accetta questa versione. Ha ragione perché si è trattato di un assassinio ordinato dal 'Conte', un giovane e sadico boss che controlla parte del traffico della droga in perenne contrasto con la banda dei Serbi. Nils decide di arrivare a lui ma per ottenere questo risultato molti dovranno morire. Recensione ❯
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La Puenzo mantiene un controllo saldo sulla storia evitando ogni sensazionalismo e creando un'atmosfera ipnotica. Drammatico, Argentina, Francia, Spagna, Norvegia, Germania2013. Durata 93 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vera storia di una famiglia argentina che ospitò Josef Mengele senza conoscere la sua vera identità. Espandi ▽
Un uomo misterioso si aggira per l'Argentina degli anni Sessanta. Parla tedesco e si interessa in modo particolare ad una ragazzina bionda con gli occhi azzurri e alle sue difficoltà a crescere in statura. Pur essendo un medico si offre come veterinario, e disegna su un quaderno animali (ma anche esseri umani) dettagliandone misure e proporzioni. Quell'uomo è il dottor Josef Mengele, fuggito in Argentina e inseguito dagli uomini del Mossad, che lo pedinano da anni senza riuscire ad acciuffarlo, perché Mengele è maestro nell'infiltrare le piccole comunità dove si nasconde, spesso con il sostegno di espatriati dalla Germania nazista ancora devoti al Fuhrer. Recensione ❯
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Un "documentario dell'immaginazione", come lo ha definito il regista, che usa una raffinata tecnica investigativa. Espandi ▽
Indonesia: gli assassini raccontano. Nel 1965 i paramilitari del movimento Pancasila danno vita a un colpo di
Stato che sfocia in un genocidio. Oltre un milione di persone finiscono trucidate nella "più grande caccia ai
comunisti di tutti i tempi". I killer di allora oggi sono anziani signori benestanti che, in questo film
impressionante, fanno cinema. Ricreano e mettono in scena i loro atti criminali. Spesso, in una tragica
inversione, impersonano le vittime. Il sorprendente regista Joshua Oppenheimer, al suo esordio, segue il
loro percorso dal compiacimento di protagonisti di una violenta giustizia politica alla riflessione sulle
implicazioni, non solo morali, dell'omicidio di Stato. Recensione ❯
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Coi toni da fiaba, il film riflette la precisione del narratore che crea atmosfere dense di poesia. Commedia, Norvegia, Germania, Francia2007. Durata 90 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Dopo quarant'anni di onorato servizio presso le ferrovie statali norvegesi, l'ingegnere Odd Horten, all'età di sessantasette anni , sta per andare in pensione. Cosa farà della sua vita? Espandi ▽
Odd Horten ha guidato lo stesso treno sullo stesso tragitto per così tanto tempo che anche il resto della sua vita è diventata una routine di monotoni rituali. Ma dopo quaranta anni di onorato servizio, è giunto il momento di andare in pensione.
La sua ordinata, solitaria esistenza sta per cedere il passo ad un futuro di imprevisti. Cosa gli accadrà?
L'unica cosa certa è che Horten è il primo della lista nell'elenco di chi s'imbatterà in qualche insensata, assurda avventura. Recensione ❯
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I giochi di alcuni bambini prendono una piega pericolosa... Espandi ▽
Un conturbante thriller in cui i sadici carnefici sono soltanto dei bambini. Eskil Vogt, il leggendario sceneggiatore di Joachim Trier, stavolta dietro alla macchina da presa, costruisce un film di una crudeltà inenarrabile, e non è tanto l’efferatezza delle azioni compiute da queste piccole pesti a generare il disagio nello spettatore, quanto più la serena accettazione dell’assassinio, la calma serafica con la quale soffocano vite altrui. C’è da dire che per quanto violento e crudo, The Innocents è contemporaneamente anche un film che sa prendersi il suo tempo (forse fin troppo), sviscerando a fondo il disagio esistenziale di questi bambini di periferia, cresciuti a pane e cemento. Un film scritto da un grande sceneggiatore, ma che forse non possiede ancora lo scatto in avanti per diventare anche un grande regista. Recensione ❯
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Una famiglia che sopravvive al genocidio in Indonesia avvenuto negli anni '60 confronta chi ha ucciso uno di loro. Espandi ▽
Indonesia: tra il 1965 e il 1966 il generale Suharto prende il potere e dà il via a una delle più sanguinose epurazioni della Storia. Con la complicità e il supporto dell'esercito indonesiano, gruppi para-militari massacrano oltre un milione di persone, tra comunisti, minoranze etniche e oppositori politici. Nato nel 1968, Adi non ha mai conosciuto suo fratello, mutilato e ucciso barbaramente da alcuni membri del Komando Aksi nell'eccidio del Silk River. Il regista Joshua Oppenheimer, che già aveva rotto il silenzio sul genocidio indonesiano con il suo acclamato The Act of Killing scioccando pubblico e critica di tutto il mondo, porta Adi, il protagonista, a incontrare e confrontarsi con i responsabili di quell'atroce delitto, in un percorso che ha come obiettivo quello di tutti i grandi viaggi: la ricerca e l'affermazione della verità. Recensione ❯
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