Titolo originale | Thelma |
Anno | 2017 |
Genere | Thriller, Fantascienza, |
Produzione | Norvegia, Francia, Danimarca, Svezia |
Durata | 116 minuti |
Regia di | Joachim Trier |
Attori | Eili Harboe, Okay Kaya, Henrik Rafaelsen, Ellen Dorrit Petersen, Grethe Eltervåg Marte Magnusdotter Solem, Anders Mossling, Vanessa Borgli, Ingrid Giæver, Steinar Klouman Hallert, Jonas Jörgensen. |
Uscita | giovedì 21 giugno 2018 |
Tag | Da vedere 2017 |
Distribuzione | Teodora Film |
MYmonetro | 3,48 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 12 febbraio 2021
Una donna si innamora e comprende piano piano di possedere un potere enorme che potrebbe rivoluzionare la sua vita e quella degli altri. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Thelma ha incassato 35,9 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Thelma ha ricevuto un'educazione rigidamente cristiana: quando finalmente si affaccia al mondo degli uomini l'impatto è complicato. Dopo aver subito una violenta crisi, apparentemente epilettica, Thelma è avvicinata dalla bella e spigliata Anja, che la aiuta a integrarsi con i propri coetanei.
L'approdo al soprannaturale non corrisponde a un mutamento di pelle per Joachim Trier. Benché Thelma mostri abbastanza presto che qualcosa di strano si nasconde sotto le pagine della sceneggiatura, i temi rimangono quelli cari al regista norvegese. A partire dalla difficile adolescenza e altrettanto ardua integrazione nella società di Thelma, cresciuta in un isolamento tale da rendere ogni approccio con altri esseri umani un azzardo, basato su un fragile equilibrio.
L'horror è il genere cinematografico che più di ogni altro comunica servendosi di un linguaggio di segni e convenzioni, inequivocabili per gli iniziati.
Se non basta l'inquietante incipit a metterci in guardia, al resto ci pensa l'ambiente che circonda Thelma: genitori infervorati dal credo, ambienti scolastici alienanti, adolescenti capaci di insostenibili crudeltà.
A tratti sembra di vivere un mash-up dei classici di Brian De Palma, come Carrie o Sisters, con Thelma come vascello ideale di un elemento soprannaturale pronto all'immediata detonazione. Ma se il contenuto è dichiaratamente derivativo, è lo stile visivo che lo caratterizza ad allontanarsi dai colori caldi e abbacinanti di De Palma o Dario Argento. La collocazione tra i fiordi norvegesi - Trier torna alla madrepatria dopo la parentesi hollywoodiana di Louder than Bombs - esalta i silenzi e le ellissi, rendendo imperscrutabile il processo interiore della protagonista. Senso di colpa e libero arbitrio si mescolano e si scontrano, in un trionfo della volontà che lascia attoniti: definitiva liberazione dei sensi, autodeterminazione o legittimazione di onnipotenza?
Un epilogo affascinante almeno quanto i brevi e laceranti flashback, che aprono squarci sul doloroso passato della famiglia di Thelma e lasciano una sensazione di insicurezza a visione ampiamente terminata. Così come la sequenza della seduzione a teatro, esempio di magistrale gestione della tensione. Un'opera così cool da rasentare la freddezza, che nasconde improvvise vampate, anche fuor di metafora.
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La scrittura polisemica con molti temi trattati ma un solo messaggio nascosto, i dialoghi scarni, come frammenti di un intero da ricomporre e le sequenze lente si offrono per una visione meditativa, mentre l’attenzione è catturata dagli sprazzi improvvisi di colori accesi che irrompono sulla scena, il rosso del sangue che macchia il candore niveo del latte, coordinati con potenti [...] Vai alla recensione »
“Thelma” del regista Joachim Trier è un thriller in cui si racconta della protagonista, appunto di nome Thelma, che da un paese di provincia si trasferisce ad Oslo per frequentare i corsi universitari. Un poco solitaria di carattere e per il suo vissuto precedente, la ragazza trascorre le prime settimane nella nuova città non conoscendo nessuno e dedicandosi esclusivamente [...] Vai alla recensione »
Thelma è una ragazza di 20’anni con un passato difficile e un presente fosco. Un padre che scopriremo eufemisticamente apprensivo, un madre disabile che non la ama, almeno da quando, molti anni prima, la sorellina minore è morta in circostanze perlomeno misteriose, per non dire impossibili. La ragazza vive con i suoi in periferia della città in una casa isolata in riva ad [...] Vai alla recensione »
Joachim Trier, regista danese autore di “Segreti di Famiglia”, porta al cinema con “Thelma”, un racconto a tinte thriller, dove il percorso di maturazione della protagonista si declina non solo in un processo di crescita, ma anche nella scoperta di qualcosa che cela dentro di sé da anni e che nessuno riesce a spiegare con esattezza.
Il film scandinavo “Thelma” narra la storia di una ragazza con poteri paranormali psicocinetici che si manifestano durante le crisi non epilettiche psicogene (CNEP), le quali si manifestano nei momenti di maggiore intensità emotiva e vanno a scavare nel suo inconscio e nei suoi desideri più repressi. Thelma (Eili Harboe) è una brava ragazza che viene da una famiglia [...] Vai alla recensione »
Direttamente dal nord arriva un dramma con elementi fantasy che si inserisce prepotentemente nella lunga lista dei grandi film che hanno reso lo scorso 2017 un anno davvero notevole per quanto riguarda la qualità dei film. Probabilmente questo è anche uno dei più curiosi ed interessanti perché pieno di grande immaginazione perlopiù visiva che rompe lo schermo [...] Vai alla recensione »
Horror parapsicologico raffinato e disteso che, con tempi lenti da film nordico, narra la presa di coscienza di una ragazza della propria diversità, sia sessuale che psicofisica. Come la più famosa Carrie di Stephen King/Brian De Palma, questa Thelma è stata compressa da una famiglia iper-religiosa. Ovviamente, non potrà che esplodere, finendo per accettare senza problemi [...] Vai alla recensione »
L'inizio dell'Università coincide per Thelma, con la scoperta della sua attrazione per lo stesso sesso e con le preoccupanti manifestazioni di violente crisi psicogene che si innescano durante situazioni di forte stress emotivo. Quando gli strani eventi che la vedono protagonista, portano alla scomparsa della ragazza cui è legata, emergono particolari della sua infanzia che aveva rimosso ed un segreto [...] Vai alla recensione »
( Non sono riuscito a rispondere come commento direttamente alla recensione di carloalberto) Forse Andrew di Chronicle ....ma Lucy e Rosemary decisamente no Non sono daccordo nel considerare presenti nel tema del film argomenti quali il concetto del male e quello della superdonna. Il richiamo al "male" è solo sfiorato dalle immagini del serpente, che come hai già scritto, [...] Vai alla recensione »
MyMovies riporta il commento di un autorevole quotidiano, secondo il quale vari spunti interessanti non sono stati sfruttati. Non mi trovo molto d accordo. Secondo me, il film intreccia vari spunti senza svilupparli appieno, e forse dal finale ci si aspetterebbe di piu. Ma ,considerati il messaggio e la realizzazione, meriterebbe nell insieme di essere conosciuto.
Niente di particolare tolto i paesaggi
Thelma è per circa metà un capolavoro. Magistrale per direzione degli attori, impianto visivo, sensibilità nella cura di ogni dettaglio. Una delle cose più belle viste nel nuovo millennio. C'è poi purtroppo una scena che fa da spartiacque in negativo: lo sballo virtuale di Thelma per una sorta di effetto placebo dopo due tiri a una comune sigaretta "spacciat [...] Vai alla recensione »
Buon film, nordico, e si vede dai ritmi lenti. Ma questo non è una pecca, fin dall'inizio si respira tensione, aria e musica cupa, e tutto il film ero curioso di capire se ci fosse o meno una parte fanta-horror nella trama o fosse solo psicologica.
Film abbastanza godibile,interessanti i temi toccati,ma il "tocco nordico" raggela materiale da cui altri filmmaker,magari di altre latitudini,avrebbero probabilmente elaborato un prodotto di più forte presa. Thelma,intendo la ragazza,è incantevole.
racchiude tutto il fascino scandinavo, quello vero, garbato, elegante, capace di comunicare con silenzi e sguardi, sensibile e umano, aderente alla realtà e concreto, bello e conscio dell'umanità del sapere stare al mondo. al di là della storia in sè, che non è male ed è ben gestita, è la capacità di espriemere e trasmettere la bellezza della società e della persona scandinava ad emergere potente, [...] Vai alla recensione »
racchiude tutto il fascino scandinavo , i silenzi, l eleganza, il garbo, la natura , la concretezza, l'umanità,la società intimista e non chiassosa e tantomeno pacchiana. Lei è stupenda e interpreta fantasticamente un ruolo con sottigliezze interpretative da grande attrice. a parte qualche minimo evitabile passo falso, tipo il sangue dal naso che cade nel latte (trito e ritrito ) e pochissimi altri [...] Vai alla recensione »
Il genere horror viaggia da sempre in bilico tra piacere dell'identico e richiesta di innovazione. Da una parte i fan sono tra i più fedeli, poiché la loro fame di tensione supera qualsiasi crisi di creatività che il genere attraversa; dall'altra sono anche esigenti, per cui chiedono all'horror di essere audace e di spingere se possibile un po' più in là i codici e i confini del settore. Questo equilibrio instabile - un cliché che deve confermarsi tale senza darlo troppo a vedere - sembra perfettamente individuato da Thelma di Joachim Trier, che per di più ha una provenienza europea, in particolare norvegese, e dunque già di per sé differente e originale rispetto alla scuola americana e anglosassone, prevalente in termini produttivi.
L'horror europeo agisce di solito attraverso due possibili strategie: imitazione/emulazione dei modelli non autoctoni (pensiamo alla stessa, grande stagione dell'horror italiano anni Sessanta) o alternativa d'autore (da Fellini a von Trier, da Polanski a De La Iglesia).
Trier segue la seconda ipotesi, dunque realizza un horror raffinato, autoriale, pieno di allegorie visibili - come quella sulla sessualità adolescenziale e sulla ribellione ai genitori - ma senza esagerare in senso visionario. E per fortuna, aggiungeremmo, perché anche i migliori esempi di horror "trasfigurato" e poetico tradiscono la sensazione che gli strumenti del genere siano considerati rozzi e inopportuni, dunque da nobilitare, legittimare e riscattare rispetto alle pratiche eccessive del cinema commerciale.
Trier sembra invece rispettare i codici dell'horror, senza la pretesa di svuotarli dall'interno, anzi gioca con una certa maestria dimostrando di potersi appropriare di temi alla Stephen King (principalmente Carrie - Lo sguardo di Satana e Fenomeni paranormali incontrollabili), di certe atmosfere della RKO anni Quaranta e dei film di Val Lewton (Il bacio della pantera), di modelli recenti come Lasciami entrare o Il cigno nero, senza farsi schiacciare dalle molteplici influenze.
Ragione o sentimento? Religione o istinto? Meglio assecondare la propria indole, i desideri, le pulsioni, o piuttosto reprimere ciò che davvero sentiamo di essere, magari perché la natura ci chiama verso sponde per così dire «peccaminose» o comunque poco ortodosse secondo i dettami altrui? A ben vedere l'orrore, in Thelma, opera quarta del regista norvegese Joachim Trier che se vogliamo mantenere entro [...] Vai alla recensione »
Famiglie 1. La ragazzina va a caccia con il padre, un cervo tra gli alberi innevati è a un tiro di schioppo. Lo spettatore prega e spera che non sia una cerva e che non abbia un cerbiatto al seguito. Ma evidentemente i bambini norvegesi non sono rimasti traumatizzati da "Bambi", e dalla sua colonna sonora horror. Joachim Trier ha in serbo per noi un brivido diverso.
Thelma è figlia di due cristiani fondamentalisti (padre medico, madre sulla sedia a rotelle), che l'hanno educata in maniera molto repressiva, e per la prima volta si trova da sola a studiare fuori casa. Disadattata, senza amici, conosce Anja, una ragazza bruna dall'aria esotica dalla quale si sente attratta, e alle cui avance comunque si sforza di resistere.
Thelma si prende molto tempo per farci capire cosa ha in ser-bo per la sua protagonista. Thelma (Eili Harboe) sembra una classica ragazza "a modo", una donna bambina con desideri che portano a conoscenza e dolore. A volte queste donne bambine sono capaci di scuotere il loro mondo, a volte lo bruciano. Che farà Thelma? È un'eroina tragica (come Carrie) o romantica (scegliete quella che volete)? O tutte [...] Vai alla recensione »
Anche se, in luogo di possedere devastanti poteri telecinetici, sembra essere dotata di un'inconscia forza malvagia, il personaggio Thelma deve non poco alla Carrie di Stephen King, il cui romanzo ispirò nel 1976 a Brian De Palma un film assurto a classico dell'horror. Ma, tornato a girare in Norvegia dopo la parentesi americana di Segreti di famiglia, il regista Joachim Trier travalica i limiti del [...] Vai alla recensione »
La via mistica e da liberazione sessuale all'horror transita per un labirinto di ossessioni dove l'irreale inietta nel reale allucinazioni, incubi e fenomeni paranormali. "Thelma", da oggi nelle sale, è progettato e strutturato dal norvegese Joachim Trier come un percorso tematico (la scoperta della propria personale identità e l'affrancamento dalla rigida educazione familiare) che si trasforma in [...] Vai alla recensione »
Il thriller paranormale al cinema è un paradosso, ma funziona alla grande dagli anni '80, da "Poltergeist" alla serie "Paranormal Activity" al segno d'autore ("Il sesto senso"). Paradosso perché il cinema, fotografia del reale, diventa una coinvolgente, emozionante, occasione di "vedere" oltre il reale, non importa credere o no. L'attesa diventa interesse, suspense, divertimento anche.