Un viaggio poetico nell'eterna infanzia, tra domande senza risposta e rimpianti per gesti mai compiuti, alla ricerca di luce nell'oscurità. Espandi ▽
Bonifacio Angius mette in scena il suo rapporto con il padre facendo interpretare se stesso da suo figlio ed assumendo il ruolo del genitore. Al contempo offre una complessa riflessione sul potere salvifico del cinema ogni volta che questo riesce a ritrovare la sua vera funzione.
Lo spazio interiore di un regista esplorato senza falsi pudori da lui stesso ma sempre con una profonda tensione verso la necessità della presenza dell'amore.
Angius, proprio perché ama in modo smisurato il cinema, quello che non cerca di imitare la realtà, conosce sicuramente i grandi classici in cui i registi hanno raccontato di sé, dei propri desideri, ansie, timori al contempo riflettendo su quello che costituiva la loro passione: il fare cinema. Recensione ❯
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La storia di Gigi Brozzoni, noto enogastronomo, che cerca di risolvere un enigma che lo assilla da quando era bambino Espandi ▽
Gigi Brozzoni, grande conoscitore dei vini, è uno dei quattro autori della celebre Guida Oro Veronelli ai vini d'Italia. Gigi ricorda un fatto avvenuto quando era bambino, vuole indagare e ci chiede di testimoniare la ricerca attraverso le lenti della macchina da presa.
La storia è tragica e strana. A Nespello, piccolo nucleo di case nelle montagne bergamasche, alla fine di dicembre del 1957 Giancarlo, dodicenne, da alcuni giorni era sparito, viene trovato impiccato a un albero, non lontano da casa. È subito accettata l'ipotesi del suicidio. Gigi Brozzoni nel 1957 aveva otto anni, la morte di Giancarlo ossessiona Gigi da sempre, è inoltre convinto che il piccolo nucleo di Nespello si sia svuotato in breve tempo a causa della morte del ragazzo. Recensione ❯
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La vera storia del rapimento più lungo dell'anonima sequestri. Espandi ▽
Anni '90. La storia del sequestro più lungo dell'Anonima Sequestri, quello di Giuseppe Vinci, la cui catena di supermercati di famiglia era diffusa in tutta la Sardegna. Il padre di Giuseppe, Lucio Vinci, nonostante il blocco dei beni da parte del governo italiano, è disposto a tutto pur di riportarlo a casa. Dopo 310 giorni di prigionia Giuseppe viene rilasciato dietro pagamento di un riscatto. Il film si concentra sulle diverse fasi del rapimento di Giuseppe e sull'incomprensibile ambivalenza del governo italiano. La famiglia fu persino costretta a pagare le tasse sul riscatto di 4 miliardi e 250 milioni di vecchie lire, provocando la chiusura della loro attività. Recensione ❯
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Quando il suo passato e i suoi debiti iniziano a colmarlo, un giocatore d'azzardo ad alto rischio a Macao incontra uno spirito affine che potrebbe essere la chiave della sua salvezza. Espandi ▽
The Ballad of a Small Player, il film diretto da Edward Berger, racconta la storia di un grande scommettitore che, soffocato dai debiti e dal suo passato turbolento, decide di trasferirsi a Macao per cercare di sfuggire ai suoi creditori e ai propri demoni interiori.
Nella giungla urbana della città, lontano da tutto, cerca di mantenere un basso profilo, ma presto scopre che i suoi rimorsi non lo lasciano mai in pace. Quando il peso dei suoi debiti e la sua storia iniziano a travolgerlo, incontra un'anima affine, una figura misteriosa che potrebbe essere la chiave della sua salvezza. Recensione ❯
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La storia di Sergio che vive legato ai suoi gloriosi anni '70, in cui tutta l'Italia cantava le sue canzoni Espandi ▽
Sergio vive legato ai suoi gloriosi anni '70, in cui tutta l'Italia cantava le sue canzoni. Dorme in una
barca a vela abbandonata nel mezzo ad un prato ai margini di un piccolo paese di montagna. Beve
birra e cerca di dimenticare il suo passato, ma piccole allucina zioni rendono il tutto molto difficile.
Sofia, che sta per sposarsi con Luca, giovane appassionato di macchine truccate, lo tratta come un
padre e cerca di aiutarlo a tornare in pista. Ci prova anche una giovane band di liscio che lo coinvolge
per una nuova canzone. Tornato a cantare ricompare il suo agente che cerca di convincerlo ad
abbandonare i nuovi amici. Distratto dalla fuga di un vitello, che gli è stato affidato come pegno di
matrimonio da Sofia, cerca in tutti i modi di rimanere lucido. Tra improbabili sagre paesane, pranzi
eccessivi e crisi di identità Sergio è costretto a lasciarsi alle spalle il passato... Recensione ❯
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Un viaggio appassionato alla scoperta della prima regista donna italiana, fra mistero, realismo e voglia di libertà. Documentario, Italia, USA2025. Durata 90 Minuti.
La storia della prima regista italiana e del lungo percorso che l'ha riportata alla luce dopo decenni di oblio. Espandi ▽
Moglie, madre e lavoratrice, la salernitana ma napoletana d'adozione Elvira Coda Notari (1875-1946) non fu solo la prima regista cinematografica italiana. Fu anche sceneggiatrice, produttrice, distributrice in un territorio e un'epoca in cui alle donne non era consentito neppure di firmare le proprie creazioni. Della sua ricca produzione - almeno 60 lungometraggi - ne sono rimasti conservati solo tre quasi completi, due brevi documentari e alcuni frammenti per un totale di 163 minuti di "visioni" che rivelano uno sguardo coraggioso, moderno, originale e autenticamente "femminista".
La ricostruzione della sua vita e straordinaria capacità di guardare e filmare il proprio mondo, attraverso importanti testimonianze di studiosi, artisti ed eredi, è al centro del documentario di Valerio Ciriaci.
Allora come oggi il lavoro di Elvira Notari riflette di passioni mai sopite, tanto coraggioso quanto scomodo, tanto moderno quanto popolare. Un tesoro troppo a lungo lasciato nell'oblio che riesce a vibrare e a illuminarsi di luce nuova. Recensione ❯
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Un viaggio che ripercorre la carriera del pioniere della Techno di Detroit, Carl Craig. Espandi ▽
Un ritratto del produttore techno, dj e fondatore di etichette discografiche Carl Craig, nato, cresciuto e a lungo rimasto nella sua amata città: Detroit. Di origini afroamericana e borghesi, fin da bambino Carl ha mostrato un'inclinazione per la musica, supportato dalla famiglia anche dopo la decisione di non perseguire gli studi universitari. Con il declino economico e sociale di Detroit a partire dagli anni '70 e la nascita della musica techno alla fine del decennio successivo, Craig trova la sua strada come musicista fino a diventare uno dei protagonisti della scena techno mondiale.
Diversamente da altri documentari musical, il film di Jean-Cosme Delaloye prova a spiegare l'importanza del lavoro di Craig anche e soprattutto dal punto di vista musicale, senza dare per scontata la fama del suo protagonista. Il film si addentra nella struttura musicale delle composizioni del tastierista e produttore.
Il film dice qualcosa in più su quel genere affascinante, ossessivo, stordente, a volte stancante genere che è la techno music lo dica. E non è poco. Recensione ❯
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Il magnifico mondo delle sirene vissuto con Dora. Espandi ▽
Dopo aver suonato un magico charango, Dora e Boots si trasformano in sirene e vivono una serie di incredibili avventure sott'acqua con la loro nuova amica, la sirena Marisol e la sua migliore amica, il delfino Rosa. Recensione ❯
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Il film è tratto dall'omonimo libro Tre Ciotole di Michela Murgia, edito in Italia da Mondadori con oltre 200 mila copie vendute. Espandi ▽
Dopo sette anni insieme, Marta viene lasciata da Antonio. Marta soffre la sua assenza, anche fisicamente, ma prosegue nel lavoro di insegnante di educazione fisica al liceo, continua a mangiare in maniera disordinata, e manda stroncature sotto falso nome al ristorante di cui Antonio è proprietario e chef. La sorella Elisa cerca di stare vicino a Marta, soprattutto quando i mal di pancia si rivelano dovuti non solo alle "schifezze" che mangia.
La regia di Coixet è fatta di momenti, tessere di un mosaico che trova la sua definizione solo alla fine, e la sceneggiatura, della stessa Coixet e di Enrico Audenino, ha la delicatezza di una fiaba, e allo stesso tempo quell'onestà cruda che era la cifra esistenziale e comunicativa di Michela Murgia.
L'invito è a "smetterla di occuparsi delle cose stupide" e a "fare della propria vita ciò che vogliamo", fregandosene di quello che pensa la gente. Recensione ❯
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Lucia, timida e sensibile, è una ragazzina che frequenta il coro di una scuola cattolica e si trova ad affrontare i primi turbamenti e interrogativi della vita. A chi appartiene il mio corpo? Espandi ▽
Lucia ha sedici anni, è una ragazza timida, introversa, ma curiosa. Viene da un’educazione familiare e scolastica molto rigida, per cui il corpo e le sue esternazioni sono sinonimo di peccato. L’arrivo degli operai, corpi maschili finora sconosciuti, porterà scompiglio in lei e nell’istituto gestito dalle suore che frequenta. Un delicato film di formazione e, insieme, di iniziazione sessuale. Djukic firma un film suggestivo, mai volgare, molto casto nel suo raccontare anche il rapporto spesso conflittuale tra il desiderio e il rispetto delle norme religiose. Ne esce un affresco luminoso di un percorso che non ha nulla di morboso, o perverso: il film è universale perché mira a portare sullo schermo i turbamenti che tutti attraversano durante l’adolescenza, nell’esigenza di scoprire il proprio corpo e quello altrui, nelle molteplici interazioni possibili. La regista dimostra alla sua opera prima di avere uno stile originale e un controllo della materia narrativa, che non deborda e non annoia. Recensione ❯
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Il terzo film della serie fantascientifica che ha rappresentato uno dei primi esempi di contaminazione tra videogiochi e cinema. Espandi ▽
Un programma digitale altamente sofisticato, Ares, viene inviato nel mondo reale per una pericolosa missione, segnando il primo incontro dell'umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. Man mano che Ares scopre l'ambiente che lo circonda e ha il suo primo contatto con l'umanità, la sua consapevolezza e la sua coscienza iniziano ad evolversi. Trova un'alleata inaspettata nella brillante tecnologa, programmatrice informatica e amministratrice delegata di Encom Eve Kim, alla ricerca di un codice fondamentale scritto da Kevin Flynn.
Tron - Ares convince più del precedente Tron - Legacy anche per la sua aderenza a temi contemporanei come l'utilizzo dell'intelligenza artificiale. Il film è immerso completamente nel presente. Perché l'unico futuro possibile di questa non-saga è appunto il presente che ci parla di guerre scatenatesi in cinque minuti.
Lo scontro, anche attoriale tra Jared Leto e un'interessantissima Jodie Turner-Smith, è una delle parti più coinvolgenti del film che ha un altro punto di forza nella forma visiva che il regista norvegese Joachim Rønning, qui nella sua prova più convincente, dà a questo terzo capitolo contrassegnato dal colore rosso. Recensione ❯
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In un mondo in cui gli amori normali sembrano essere così fragili, ne serve uno speciale per superare qualunque ostacolo. Espandi ▽
Federica e Riccardo sono due ragazzi tanto diversi quanto speciali. In comune hanno solo uno spasmodico amore per la vita ed un segreto unico nel suo genere. Si conoscono, si amano e si perdono, proprio come i due protagonisti del romanzo di Shakespeare, vivendo in una bolla d'amore, costantemente messo alla prova da forze esterne che provano in tutti i modi a scalfirlo. Recensione ❯
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Bigelow prende uno dei più convenzionali generi della cinematografia yankee e lo fa esplodere dal di dentro. Drammatico, Thriller - USA2025. Durata 112 Minuti.
Quando un singolo missile, non attribuito ad alcuna nazione, viene lanciato contro gli Stati Uniti, ha inizio una corsa contro il tempo per scoprire i responsabili e decidere come reagire. Espandi ▽
La traiettoria suborbitale di un missile nucleare viene intercettata dai centri di controllo statunitensi. Dopo aver escluso la possibilità di un falso allarme come tanti che l’hanno preceduto, l’Ente generale per la gestione delle emergenze conferma che si tratta di un lancio ostile, e che il missile impatterà sugli Stati Uniti entro una venina di minuti. Inizia così una corsa contro il tempo per neutralizzare il missile, che coinvolgerà lo Studio Ovale come la sala stampa, il Segretario della Difesa come il Presidente, e tutto il personale strategico e militare del governo americano. Da dove proviene il missile? Russia, Cina, Corea del Nord, Iran, Pakistan? La Casa Bianca si trova a fare ipotesi al buio per sventare un attacco atomico: a riprova che l’era delle armi nucleari non è finita con la Guerra Fredda. Con Una casa piena di dinamite Kathryn Bigelow torna in gran forma dopo gli Oscar per The Hurt Locker e dopo Zero Dark Thirty e Detroit, confermandosi la più muscolare e impavida fra i registi statunitensi. Con il supporto della sceneggiatura di Noah Oppenheim (già autore di Jackie e della serie fantapolitica Zero Day), Bigelow prende uno dei più convenzionali generi della cinematografia yankee e lo fa esplodere dal di dentro, mostrando tutte le sottovalutazioni e gli errori della Difesa americana alle prese con uno scenario che le più sofisticate attrezzature non riescono a rendere più chiaro. Ma ancor più profondamente la regista ci fa riflettere su come siamo arrivati a questo punto di non ritorno, ovvero alla soglia dell’estinzione, credendoci invece i controllori del nostro destino. Kathryn Bigelow sa portare i discorsi alle loro estreme conseguenze, e con Una casa piena di dinamite lo fa in modo definitivo e profondamente sovversivo rispetto alla retorica guerrafondaia corrente. Recensione ❯
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Ritratto intimo di Ferdinando Scianna, grande fotografo e narratore, che ripercorre una vita tra arte, malattia, amicizie e riflessioni sul senso delle immagini. Espandi ▽
Ferdinando Scianna a 80 anni ripercorre, con la saggezza dell’età unita alla vivacità di un giovane, quasi un secolo di storia della cultura italiana ricordando incontri e scelte di vita che lo hanno reso Maestro, talvolta inconsapevole di molti intellettuali italiani e non. Roberto Andò realizza un ritratto magistrale di un artista che è stato suo maestro ed è diventato un amico capace di rendere vivo e attuale anche il ricordo più remoto. Ci sono documentari che travalicano i limiti, talvolta angusti, che si attribuiscono al genere, per aprirsi a una dimensione altra che condensa in sé una molteplicità di aspetti e di valenze. È quanto accade in questo accostarsi di Roberto Andò a un artista cosciente del proprio percorso. Recensione ❯
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Un Road Movie alla scoperta di un Verdi inedito. Espandi ▽
Un noto attore, Giulio Scarpati, è a Piacenza per uno spettacolo teatrale. Attratto da una gigantografia di Giuseppe Verdi su un palazzo adiacente al suo albergo, chiede informazioni al portiere, avendo letto sui giornali della casa del musicista in vendita. Il portiere lo mette in contatto con l'avvocato Marco Corradi, ex campione di rugby, che sa tutto della vicenda e della vita del Maestro.
L'avvocato Corradi carica Giulio a bordo della sua Jaguar d'annata e lo conduce in un viaggio alla ricerca di luoghi cari al musicista, tra Piacenza, Parma e Milano. Nel fare ritorno, Giulio si addormenta e suoi sogni si intrecciano magicamente con la realtà.
Un viaggio nella Bassa Padana, cara a Guareschi, alla scoperta di un Verdi inedito, concepito e realizzato in modo anticonvenzionale, con un percorso aperto, capace di seguire direzioni impreviste, di accogliere gli incontri e i racconti che via si presentavano. Recensione ❯
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