Max Riemelt e Luise von Finckh interpretano questo giallo dai produttori di Unorthodox. Espandi ▽
Un ex detective che ora vive per strada cerca di scoprire la verità quando una nuova morte solleva dubbi inquietanti su un caso di omicidio ritenuto ormai risolto. Recensione ❯
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Una miniserie in sei parti tratta dall'omonimo romanzo di Romy Hausman. Espandi ▽
Lena vive completamente isolata in una casa altamente protetta con i due figli Hannah e Jonathan. Mangiano, vanno al bagno e a dormire a orari precisi. Non appena lui entra nella stanza, si mettono in fila per mostrare le mani. Fanno tutto quello che vuole lui, ma poi la donna riesce a scappare e dopo un incidente d'auto quasi letale, è ricoverata in ospedale con Hannah. Recensione ❯
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La continuazione della ricerca di Cecilia Bozza Wolf sulla condizione emotiva e psicologica dei giovani che vivono nei villaggi alpini. Espandi ▽
Corvaz è un trentenne semplice ed istintivo che lavora sodo nella vigna del padre e adora andare in giro con il suo cane Toni. La vita del villaggio di montagna è tutta incentrata sul bar, di proprietà del ricco viticoltore/proprietario terriero e gestito dalla fidanzata del figlio. Gli uomini passano il loro tempo bevendo, tra rancori e false amicizie, quando una notte, le statue di legno che decorano la piazza, sono vandalizzate. La colpa è subito data a Corvaz. Anche Mara, l'energica barista, crede che sia stato lui. Cercando però di superare l'ostilità collettiva, lo incontra e tra loro nasce un'amicizia mentre il desiderio di vendetta della comunità diventa sempre più forte. Il codice del rispet che li ha tenuti tutti insieme, ora è infranto. Recensione ❯
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L'adattamento cinematografico basato sul romanzo bestseller di Kerstin Gier. Espandi ▽
La diciassettenne Liv si trasferisce a Londra con la madre Ann e la sorellina Mia. Quando Liv incontra il misterioso Henry, tutto cambia. Egli appartiene a un circolo segreto che ha la capacità di sognare a occhi aperti. Non sanno che la realizzazione dei loro sogni avrà un prezzo elevato. Recensione ❯
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L'incaricato alle vendite di un'agenzia immobiliare deve fare i conti con gli abitanti del palazzo di cui si sta occupando. Espandi ▽
Nel cortile di un condominio borghese di Berlino viene eretto un contenitore nero nel quale prende posto l'incaricato dell'agenzia immobiliare che sta vendendo gli appartamenti del palazzo. Malumori, battibecchi, ripicche tra gli abitanti, che compongono un microcosmo variegato, solo a tratti solidale, più spesso indispettito e sospettoso. L'arrivo della polizia che impedisce a chiunque di uscire fa dilatare la tensione. Recensione ❯
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Un uomo attraversa la malavita di Teheran con il suo cane. Spacciando droga e cura anime tormentate. Espandi ▽
Amir vive a Teheran ed è una creatura della notte. Quando si separa dal suo adorato cane, unica compagnia del quotidiano, si muove in auto per le strade deserte lavorando come spacciatore di droga e vendendo ai clienti più disparati. Ma per gli abitanti di questa vita che scorre parallela alla normale routine della capitale, Amir è molto di più: guaritore, punto di riferimento e sostegno spirituale. Ahmadzadeh realizza un prezioso documento storico-culturale: sempre in dialogo con la tradizione cinematografica del paese, ma rivelatorio di un Iran come raramente lo abbiamo visto. Tutto è filtrato nella visione del regista, dai toni della fotografia ai riverberi del sound design (di particolare eccellenza), corrispettivo dal forte impatto estetico di un rifugio cercato negli stupefacenti per smussare le frustrazioni e la rabbia. Amir Pousti dà vita a un protagonista-avatar e diventa simbolo della disconnessione tra il privato domestico e il tessuto sociale all’esterno, in una città deserta e ostaggio della notte che ci ricorda di essere in procinto di esplodere. Recensione ❯
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Un multiverso cine-mentale, in cui vertigini hitchcockiane e suggestioni noir anni Cinquanta si ammantano di un tocco contemporaneo. Drammatico, Germania, Austria, Svizzera2023. Durata 100 Minuti.
Un thriller quantomeccanico in bianco e nero. Espandi ▽
In un prologo a colori, Johannes Leinert, adulto e trasandato, si appresta a presentare in televisione il suo romanzo ma subito, angosciato, lascia lo studio dopo aver lanciato un appello drammatico a tale Karin, perché si faccia rivedere. È l'amo con cui Timm Kroger ci aggancia per poi lanciarci all'indietro in un tempo in bianco e nero, dentro uno scenario che sembra rubato a Fred Zinnemann o a un racconto di Graham Greene. Una storia di fantascienza, o meglio di fantacoscienza, che evoca La jétée di Marker e si svolge nell'anno della sua creazione.
Il tedesco Kröger, per la prima volta sceneggiatore di un suo film, inventa un multiverso cine-mentale, in cui vertigini hitchcockiane e suggestioni noir anni Cinquanta si ammantano di un tocco contemporaneo e cerebrale. Il mezzo cinematografico viene così utilizzato nella sua funzione alta, di generatore di immagini e riflessioni, senza che questo vada mai a compromettere la tensione drammatica.
Come un cavaliere alla ricerca del Sacro Graal, da giovane detective per caso, Johannes si trasforma così nel puro folle, che cerca un'ombra in una stanza buia. L'ombra c'è, ma lui non la può vedere. Il cinema, invece… Recensione ❯
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Il rapporto tra Seneca e Nerone. Uno mentore dell'altro fino al noto epilogo. Espandi ▽
Robert Schwentke costruisce Seneca sulla voce e sul corpo di John Malkovich. Quasi un one-man show, con l’istrionico mattatore che trasforma il filosofo morale della tradizione in un logorroico e contraddittorio solone. Seneca diviene una voce, narcisistica e disillusa, dell’etica in un mondo che della cultura non sa più che farsene: una landa selvaggia e desolata, dove la brutalità e la corruzione sono all’ordine del giorno. Schwentke parla della Roma imperiale per raccontarci il presente e i corsi e i ricorsi di una storia che finisce per indulgere nei medesimi errori. Il film resta un piacere per pochi, inclini a seguire l’andamento altalenante di una narrazione meta-teatrale, ma la forza dissacrante della sceneggiatura e dell’interpretazione di Malkovich mantengono un fascino indubbiamente contagioso. Recensione ❯
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Un'opera che mette letteralmente in scena il dolore delle donne fino a diventare un film dossier su una società misogina pronta al sacrificio. Drammatico, Francia, Tunisia, Germania, Arabia Saudita2023. Durata 107 Minuti.
La storia di una donna tunisina deve fronteggiare la scomparsa di due delle sue figlie. Espandi ▽
Olfa Hamrouni ha quattro figlie che vorrebbe maritare come ‘madama Dorè’, col principe di Spagna o magari con lo scudiero del re. Le figlie si ribellano e le maggiori finiscono divorate dai lupi. Ma non è una favola e nemmeno una filastrocca quella che racconta Kaouther Ben Hania in una nuova e singolare avventura artistica che ricostruisce la vicenda di una donna e delle sue quattro figlie. Ma chi sono i lupi? Qual è la natura delle tenebre che annuncia l’autrice e che ha inghiottito due sorelle? L’intelligenza del suo proposito è di non rispondere subito, di tenere alta la nostra attenzione sul percorso che ha condotto queste donne dove sono, davanti allo spettatore a raccontare una storia vera, terrificante e banale, come il male. Les filles d’Olfa mette letteralmente in scena un dolore ereditato come una maledizione, come una violenza che si trasmette inesorabilmente di madre in figlia. Kaouther Ben Hania finirà per dirci cosa ne è stato di Rahma e Ghofrane, interrompendo la ‘favola’ ed entrando bruscamente nella cronaca. Lo psicodramma volge in film dossier edificante, completando il puzzle e riportandoci alla realtà delle cose, a una società misogina che sacrifica le sue sorelle. Recensione ❯
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Serie drammatica con l'andamento del thriller che mette in scena le tematiche ambientaliste rese estreme da un gruppo di terroristi. Espandi ▽
Le giovani sorelle gemelle Anna e Benni sono inseparabili nella loro ricerca di denunciare le malefatte ambientali con ogni mezzo necessario. Ma quando il loro hacking in un server governativo porta a un raid della polizia, Anna viene catturata e Benni scompare nella clandestinità. Quando si scopre che Benni sta prestando le sue capacità a un nuovo gruppo terroristico radicale che non lesina azioni violente contro lo Stato e le aziende, le sorelle si trovano improvvisamente su fronti opposti: Quale limite si è disposti a superare per qualcosa in cui si crede? Recensione ❯
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Una controversa stopria d'amore tra adolescenti della Kiev degli anni '90. Espandi ▽
Dopo essersi trasferita da una scuola superiore del centro, Tonia si unisce a una nuova banda di ragazzi, in cerca di protezione e un posto a cui appartenere veramente. Trascorrono del tempo insieme, girovagando per i sobborghi post-socialisti di Kiev, divertendosi e cacciandosi nei guai. Ben presto, Tonia si innamora di Zhurik, mentre desidera anche Sania e si ritrova invischiata in un affascinante triangolo amoroso segreto. Ma il passato violento di Tonia la perseguita ancora, creando così problemi a questa nuova amicizia e storia d'amore. Riuscirà a trovare il proprio lasciapassare e perdersi in questa nuova controversa relazione? Ambientata alla fine degli anni '90 a Kiev, questa è una storia di giovani e ribelli tra le rovine del regime sovietico. Coloro che sono dovuti crescere più velocemente a causa delle circostanze ma si sono persi nel mondo degli adulti. Recensione ❯
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Un ragazzo cerca giustizia per suo padre misteriosamente scomparso cinque anni prima. Espandi ▽
Paloma, professore e attivista, protesta contro l'industria mineraria locale. Poco dopo, scompare senza lasciare traccia. Cinque anni dopo, suo figlio Emiliano cerca il colpevole. Il ventenne ha un grande senso della giustizia. A causa dell'incompetenza del sistema giudiziario, prende in mano la situazione. Un biglietto lo conduce nella casa estiva della ricca ed eccentrica famiglia Aldama. Il clan è guidato dall'importante matriarca Carmen Aldama. Alla ricerca della verità, Emiliano si tuffa in un mondo oscuro pieno di segreti, bugie e vendette. Recensione ❯
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Una parabola travolgente e carica di tensione. Con una protagonista imperscrutabile che ci ricorda Breaking Bad. Drammatico, Bulgaria, Germania2023. Durata 114 Minuti.
Una donna viene rapinata. Dovrà inventarsi qualcosa per andare avanti. Espandi ▽
Capitolo finale di una trilogia dedicata all’esplorazione del degrado sociale in Bulgaria, Blaga’s Lessons racconta la capitolazione morale di una donna imperscrutabile, splendidamente interpretata dalla star del cinema bulgaro Eli Skorcheva. Il film segue il breaking bad di un’ex insegnante in pensione incapace di sottrarsi alla crudeltà del mondo che la circonda. Portata a dissanguarsi economicamente per acquistare un lotto di terra abusivo dove seppellire il marito e costretta ad arrotondare la sua misera pensione impartendo lezioni di bulgaro, Blaga si trova inaspettatamente risucchiata in un implacabile vortice di violenza. Come una novella Walter White, l’anziana donna è immersa in un contesto sociale in cui sembra impossibile poter vivere un’esistenza dignitosa. La parabola discendente di Blaga ci travolge impetuosamente: l’ottima interpretazione di Skorcheva e il frequente utilizzo della camera a mano contribuiscono infatti ad aumentare il senso di spaesamento e tensione. Il finale, poi, colpisce dritto allo stomaco, lasciandoci inermi e disorientati di fronte all’irreversibilità degli eventi mostrati. Recensione ❯
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Un padre manda il figlio ad abitare in un dormitorio islamico. Il ragazzo si sente a disagio e si rifugia in una nuova amicizia. Espandi ▽
1997, le tensioni tra turchi religiosi e laici stanno aumentando. Il quattordicenne Ahmet viene mandato da suo padre, recentemente convertito, in un dormitorio islamico, uno "Yurt", per imparare i valori musulmani. Ahmet si impegna molto per diventare il figlio perfetto, ma ha difficolta` a integrarsi con i ragazzi turbolenti dello Yurt, e si sente isolato nella scuola laica che frequenta di giorno, tenendo nascosto ai compagni che risiede in questa nuova casa. La sua unica consolazione e` il nuovo amico Hakan, un ragazzino smaliziato che sa come muoversi nel sistema dello Yurt. Insieme sognano di prendere delle decisioni autonome. Recensione ❯
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Al confine tra Iran e Afghanistan, Amini delinea il ritratto di due Paesi attraversati da fratture e poteri imperanti che schiacciano gli individui. Drammatico, Germania, Iran, Repubblica ceca2023. Durata 111 Minuti.
Un insegnante si trova davanti alla scelta di salvare o meno dei fuggitivi. Espandi ▽
L’insegnante iraniano Ahmad viene mandato in esilio per motivi politici in un piccolo villaggio al confine con l’Afghanistan. Qui, nonostante le difficoltà e le condizioni disagiate, continua a tenere lezioni a bambini e ragazzi, mentre cerca di rimanere in contatto con la moglie Niloofar, rimasta in carcere a Teheran per lo stesso reato del marito. Nel villaggio arriva un gruppo di profughi afghani e tra loro c’è Haseeba, una sedicenne venduta come sposa a un vecchio patriarca molto malato. Uno studente di Ahmad se ne innamora e vuole aiutarla a scappare dalla famiglia. Le vite dei due giovani sono a serio rischio, e allora Ahmad decide di favorirne la fuga. Ambientando la storia in una terra di frontiera, Amini delinea il ritratto di due Paesi attraversati da fratture e poteri imperanti che schiacciano gli individui costringendoli in gabbie familiari, culturali, politiche. Il coraggio di lottare contro un mondo ostile e sbagliato muove la fuga dei protagonisti, in direzione Turchia; ma, correttamente, di quel viaggio non ci viene mostrato l’esito. Sotto una pioggia torrenziale, l’ultima immagine concessa è il volto bagnato di una donna, con i suoi occhi verdi che esprimono tutto tranne che speranza. Recensione ❯
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