Anno | 2023 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Bulgaria, Germania |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Stephan Komandarev |
Attori | Gerasim Georgiev, Rozalia Abgarian, Ivan Barnev, Stefan Denolyubov, Eli Skorcheva . |
Tag | Da vedere 2023 |
MYmonetro | 3,40 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 28 gennaio 2024
Una donna viene rapinata. Dovrà inventarsi qualcosa per andare avanti.
CONSIGLIATO SÌ
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Blaga è una distinta donna bulgara di settant'anni: ex insegnate di letteratura in pensione, ha da poco perso il marito a seguito di una lunga malattia. Determinata a dare al consorte una sepoltura dignitosa, decide di utilizzare i risparmi di una vita per acquistare una tomba in granito, con tanto di decorazioni su misura. Un giorno, però, viene contattata da un sedicente poliziotto che si dice intenzionato a metterla in salvo da una pericolosa truffa telefonica. Prestando ascolto alle parole dell'uomo misterioso, Blaga perde tuttavia tutti i soldi in suo possesso, ritrovandosi improvvisamente priva del denaro sufficiente a saldare il conto per la sepoltura del marito. Ma Blaga non si arrende ed è pronta a tutto pur di raggiungere il suo obiettivo.
Capitolo finale di una trilogia dedicata all'esplorazione del degrado sociale in Bulgaria, Blaga's Lessons racconta la capitolazione morale di una donna imperscrutabile, splendidamente interpretata dalla star del cinema bulgaro Eli Skorcheva.
Vincitore di tre riconoscimenti alla 57esima edizione del Karlovy Vary International Film Festival ed entrato a far parte della shortlist degli Oscar 2024, Blaga's Lessons conclude la trilogia iniziata nel 2017 con Directions - Tutto in una notte a Sofia e proseguita nel 2019 con Rounds. Se i primi due lungometraggi della "trilogia bulgara" - dedicata alla disuguaglianza sociale e ai dilemmi morali che affliggono il Paese - riflettono rispettivamente sui mondi di tassisti e poliziotti, Blaga's Lesson segue il breaking bad di un'ex insegnante in pensione incapace di sottrarsi alla crudeltà del mondo che la circonda. Portata a dissanguarsi economicamente per acquistare un lotto di terra abusivo dove seppellire il marito e costretta ad arrotondare la sua misera pensione impartendo lezioni di bulgaro, Blaga si trova inaspettatamente risucchiata in un implacabile vortice di violenza. Come una novella Walter White - con cui peraltro condivide il mestiere di insegnante - l'anziana donna è immersa in un contesto sociale in cui sembra impossibile poter vivere un'esistenza dignitosa. Brutalmente truffata da una banda criminale, privata di tutti i suoi averi, raggirata da un tombarolo senza scrupoli e costretta a rivolgersi agli strozzini per ottenere un prestito, Blaga si sente legittimata dalle ingiustizie subite a mettere da parte ogni moralità. Eppure il film ci dimostra che esistono delle alternative. Sebbene Blaga intraprenda la strada del crimine c'è chi, pur in condizioni simili alle sue, non si lascia travolgere dalla violenza, decidendo al contrario di dedicarsi al prossimo. È il caso, per esempio, dell'uomo anziano raggirato dai medesimi truffatori che hanno derubato Blaga, della cassiera del supermercato maltrattata dal proprio capo, oppure ancora della giovane immigrata sfuggita agli orrori della guerra.
L'universo umano che circonda la protagonista non è, infatti, unicamente meschino e degradato, e lungo il suo percorso Blaga incontra molti personaggi disposti ad aiutarla. Ma lei si sottrae, persegue i suoi obiettivi da sola senza entrare in connessione con nessuno, nemmeno con il proprio figlio. Non si sa il perché, non si sa quello che pensa o quello che prova, ed è proprio questo l'aspetto più affascinante del lungometraggio: Blaga è un personaggio misterioso e imperscrutabile, forse diverso da come appare. Sì, perché l'apparenza inganna e il film ce lo ricorda sin dalle prime scene. Conosciamo Blaga intenta ad acquistare un lotto di terreno che inizialmente sembra dover ospitare un'abitazione e invece accoglierà una tomba, il salvataggio da una truffa è in realtà la truffa stessa, e un'anziana signora intellettuale può trasformarsi in una criminale crudele e spregiudicata. Ma proprio come il protagonista di Breaking Bad, Blaga non diventa carnefice esclusivamente per via delle difficoltà determinate da fattori esterni: è lei stessa a scegliere il male e a sacrificare la sua umanità per soddisfare i suoi desideri. La parabola discendente di Blaga ci travolge impetuosamente: l'ottima interpretazione di Skorcheva e il frequente utilizzo della camera a mano contribuiscono infatti ad aumentare il senso di spaesamento e tensione. Il finale, poi, colpisce dritto allo stomaco, lasciandoci inermi e disorientati di fronte all'irreversibilità degli eventi mostrati.
Capitolo finale di una trilogia dedicata all’esplorazione del degrado sociale in Bulgaria, Blaga’s Lessons racconta la capitolazione morale di una donna imperscrutabile, splendidamente interpretata dalla star del cinema bulgaro Eli Skorcheva.
Il film segue il breaking bad di un’ex insegnante in pensione incapace di sottrarsi alla crudeltà del mondo che la circonda. Portata a dissanguarsi economicamente per acquistare un lotto di terra abusivo dove seppellire il marito e costretta ad arrotondare la sua misera pensione impartendo lezioni di bulgaro, Blaga si trova inaspettatamente risucchiata in un implacabile vortice di violenza. Come una novella Walter White, l’anziana donna è immersa in un contesto sociale in cui sembra impossibile poter vivere un’esistenza dignitosa.
La parabola discendente di Blaga ci travolge impetuosamente: l’ottima interpretazione di Skorcheva e il frequente utilizzo della camera a mano contribuiscono infatti ad aumentare il senso di spaesamento e tensione. Il finale, poi, colpisce dritto allo stomaco, lasciandoci inermi e disorientati di fronte all’irreversibilità degli eventi mostrati.
Blaga Naumova è un'ex insegnante in pensione sostanzialmente sola. Le sue giornate sono scandite dalle telefonate con il figlio (Gerasim Georgiev) che lavora come autista in America, fonte la maggior parte delle volte più di arrabbiature che di altro, e dalle lezioni di bulgaro che impartisce a una studentessa immigrata (Rozalia Abgarian) vogliosa di ottenere la cittadinanza.
La grande lezione che ancora (almeno: spesso) ci viene dal cinema dei paesi ex d'oltrecortina è quella di fare comunque un cinema che, partendo da una storia particolare, piccola, privata, riesca a trarre un quadro generale sociale e morale di portata universale. Un retaggio evidentemente (e fortunatamente, aggiungiamo noi) della un tempo tradizionale dottrina estetica del realismo.
Chi ha avuto la fortuna di vedere almeno uno dei film di Stephan Komandarev conosce già il suo affilato black humour, che si accompagna a una visione lucida e impietosa della società bulgara post-comunista. E il nuovo Blaga's Lessons non sembra fare eccezione. Presentato al 57° Festival di Karlovy Vary e ora in concorso al 18esimo Roma Film Fest, il sesto lungometraggio di finzione del regista va a [...] Vai alla recensione »
In concorso alla Festa del Cinema di Roma 2023, Blaga's Lesson rappresenta un' altra significativa tappa del percorso di analisi così livido, dolente, crepuscolare e disilluso sul piano sociale, che l'autore Stephan Komandarev pare aver intrapreso nei confronti della Bulgaria di ieri e di oggi. Della filmografia di tale regista ricordavamo infatti un paio di esiti davvero notevoli, passati entrambi [...] Vai alla recensione »
Blaga (Eli Skorcheva), insegnante di settant'anni appena rimasta vedova, ha accumulato il piccolo capitale necessario per acquistare la tomba doppia nella quale prima o poi raggiungerà il marito. Non si fida delle banche, tiene tutto in casa, e quando resta vittima di una spettacolare truffa agli anziani è costretta a inventarsi qualcosa. Se esistesse un girone infernale dei personaggi cinematografici, [...] Vai alla recensione »