Un ragazzo sfuggito al genocidio armeno negli Stati Uniti torna in Armenia nel '47, dove ad attenderlo trova la dura realtà del comunismo sovietico. Espandi ▽
Da ragazzo, Charlie è sfuggito al genocidio armeno nascondendosi in un baule diretto negli Stati Uniti. Nel 1947, Charlie torna in Armenia solo per essere accolto dalla dura realtà del comunismo sovietico. L'anima del suo paese è stata soffocata sotto la cortina di ferro. Quasi subito Charlie viene arrestato e condannato per l'assurdo reato di indossare una cravatta. Per assicurarsi che i suoi modi cosmopoliti non influenzino ulteriormente gli altri detenuti, Charlie viene addirittura messo in isolamento. Recensione ❯
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Una crime story diretta da Giulio base che approfondisce il tema della vendetta. Espandi ▽
Michele Anacondia è un piccolo criminale ai margini della mafia pugliese, la cui moglie lo spinge a
volere di più. Il loro unico figlio muore in un agguato e Michele con vendetta personale uccide mezza
cosca rivale. Il boss apprezza il suo coraggio: da 'picciotto' lo promuove 'sacrista' e quando i nemici
incendiano la sua residenza va a rifugiarsi proprio da Michele e dalla moglie, la quale sobilla il marito a
far fuori il capo per prenderne il posto. Michele sgozza il padrino: atto bestiale che lo porta a sua volta
al comando della 'Sacra Corona'. La coppia si trasferisce in una villa imperiale da dove Michele
prosegue il comando e dove erompe la sua dannazione: la sete di sangue non si placa e precipita nella
follia. Quell'ascesa irresistibile porta a una caduta rovinosa. Recensione ❯
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Prodotto da Sam Raimi e interpretato da Sandra Oh, un horror che entra in contatto con il mondo sovrannaturale. Espandi ▽
Amanda e sua figlia vivono una vita tranquilla in una fattoria americana, ma quando i resti della madre arrivano dalla Corea, Amanda comincia a vivere un viaggio orripilante nel mondo sovrannaturale. Recensione ❯
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Un'epopea di guerra aerea basata sull'omonimo bestseller. Espandi ▽
La straziante storia vera di due piloti di caccia d'élite della Marina statunitense durante la guerra di Corea. I loro eroici sacrifici li avrebbero resi i più celebri gregari della Marina. Recensione ❯
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Una commedia sfrontata con Rebel Wilson dove il sogno che aveva da ragazza ritorna prepotente anche a 37 anni. Espandi ▽
Dopo un coma durato vent'anni per un'acrobazia da cheerleader finita male, una trentasettenne si risveglia decisa a realizzare un sogno: diventare reginetta del ballo. Recensione ❯
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Sette ritratti di immigrate raccolti con immediatezza per celebrare la coppa di chi non arriva primo. Documentario, Italia2022. Durata 80 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un gruppo di donne immigrate a Roma, quasi tutte sudamericane, lavorano come badanti e domestiche e hanno in comune la passione per il calcio. Espandi ▽
Nel campo di calcio Vis Aurelia, a Roma, si disputa, a parecchia distanza dall’attenzione dei tornei maggiori, un campionato amatoriale di calcio femminile a otto. Le giocatrici che militano nelle sei formazioni in gara provengono da ogni parte del mondo. L’obiettivo delle documentariste concentra su sette di loro, inoltrandosi con successo e discrezione nelle loro origini familiari, in ascolto di aspirazioni e rinunce. La sintesi di un montaggio serrato, tra confessioni riposte e situazioni ordinarie, eppure avvincenti, e l’ottimo lavoro sul suono in presa diretta trasmettono un senso di immediatezza e trascinano in percorsi molto lontani tra loro ma accomunati da una tenerezza di fondo e un attaccamento ai legami affettivi, non solo di sangue. Senza sdolcinature e al minimo tasso di retorica. Dedicato “alle nostre figlie”, Las Leonas celebra e riconosce, come una coppa assegnata a chi non arriva primo, la molto sottovalutata intelligenza di adattarsi a un contesto ostile, non arrendersi a una sconfitta, rialzarsi nonostante il pronostico avverso. Recensione ❯
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Un esplosivo thriller d'azione diretto da Matthew Reilly. Espandi ▽
L'ultima ufficiale rimasta in una remota base di difesa missilistica lotta contro i terroristi che minacciano gli Stati Uniti con le loro 16 armi nucleari trafugate. Recensione ❯
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Un curioso mix di docufilm, travelogue e visual art ricco di informazioni sulla Città Eterna. Documentario, Italia2022. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Edoardo Leo esplora la sua stessa città con occhi nuovi tra incontri divertenti, fughe, svolte sorprendenti e momenti onirici nei quali si lascerà catturare dai volti e dalle voci degli "Dei di Roma" Espandi ▽
Un attore che deve impersonare Giulio Cesare abbandona il set della produzione americana appena prima di soccombere alla congiura delle idi di marzo e va in giro alla scoperta della sua Roma, città "cinica, beffarda violenta, fondata sul sangue eppure capace di risorgere ogni volta nel nome della bellezza". L'attore, che interpreta se stesso, è Edoardo Leo, nato proprio il 21 aprile, data mitica della fondazione di Roma. Leo diventa la nostra guida attraverso la Capitale mostrandocene i luoghi più o meno noti, e rivelandoci i segreti anche delle attrazioni più conosciute nel mondo. Allo stesso tempo rivisita la Storia romana, lasciando che siano molte figure dell'antichità - da Romolo e Remo ai grandi imperatori, da Agrippina ai gladiatori - a ripercorrere le tappe di un passato ricco e sfaccettato.
Power of Rome è un curioso incrocio di docufilm, travelogue e visual art, costellato di ardite ricostruzioni, materiali d'archivio, brani teatrali e inseguimenti in motorino.
La costruzione narrativa si impegna a stratificare, ispirandosi all'impianto architettonico di una città che ha visto sovrapporsi molti secoli, dati, immagini, artifici, testi e riprese che rivelano, tra l'altro, il background pubblicitario del regista Giovanni Troilo. Il tentativo è un formalismo che rimanda al plastico iniziale della Città Eterna. Recensione ❯
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Un period drama inglese a tinte thriller ambientato in Italia. Espandi ▽
Hotel Portofino è una produzione girata fra Portofino e la Croazia, il cast principale è britannico e solo in piccola parte italiano, con molte comparse croate. Lo stile del racconto si pone a metà fra Downton Abbey, con il suo mix di alta borghesia e servitù, e l’opus Merchant-Ivory, da Camera con vista a Casa Howard: dunque location magnifiche e costumi raffinati, tè delle cinque e cucina anglosassone colorata da tocchi mediterranei, atteggiamenti altezzosi (con l’occasionale riferimento classista o xenofobo) ed educazione formale. Posti questi parametri (e posto il dispiacere di vedere tante maestranze croate su una serie narrativamente ambientata in Italia), Hotel Portofino è godibile e visivamente attraente, e inserisce qua e là tocchi di modernità che, pur tenendo conto della political correctness e delle nuove necessità inclusive, non tradisce l’epoca in cui la vicenda è ambientata. Recensione ❯
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Un flusso ragionato di materiali che offre un'indescrivibile varietà di soluzioni come tutto il lavoro del "riautore". Sperimentale, Italia2022. Durata 196 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Frammenti di personaggi, luoghi e situazioni in un'opera che rappresenta a pieno lo spirito di enrico ghezzi. Espandi ▽
Il panorama delle vicende umane incontra l'uomo con la macchina da presa. Il suo campo da gioco non ha confini, la sua curiosità non ha misura. Personaggi, situazioni e luoghi si accampano nel vissuto di un'umanità che è al contempo colei che vede e la cosa vista. Ma cosa sono gli ultimi giorni di questa umanità? Recensione ❯
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Un action thriller su un'hacker costretta a fuggire dalla polizia. Espandi ▽
Incastrata per omicidio dopo aver svelato uno scandalo legato alla privacy, un'hacker etica deve sfuggire alla polizia mentre cerca di trovare i criminali che la ricattano. Recensione ❯
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Una commedia sentimentale su una ragazza che si innamora del proprio medico. Espandi ▽
Una giovane pianista in attesa di un trapianto di rene scopre un'inaspettata intesa con il suo medico e il coraggio di realizzare le sue ambizioni musicali. Recensione ❯
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Una ragazza offre un servizio di "consegne speciali" alla guida di auto truccate. Una notte però le cose si mettono male. Espandi ▽
Eun-ha lavora all’apparenza in una rimessa al porto di Seoul, ma la ragazza ha una professione segreta: sotto la guida del signor Baek e con la collaborazione del giovane Asif, offre un servizio di “consegne speciali” alla guida di auto truccate, trasportando cose e persone per conto di chi può pagare per le sue capacità non comuni al volante. Musica elettronica e pulsante, filtri al neon, e azione a perdifiato di natura automobilistica e non solo: Special delivery arriva a tavoletta sui mercati internazionali dopo un buon successo in Corea del sud, promettendo una ricetta semplice ma eseguita con gusto e ritmo appropriato. Lo firma Park Dae-min, autore anche della sceneggiatura, che mescola con coraggio le influenze di tanti titoli dalla premessa simile (da Drive a Baby driver, passando per la saga di Transporter). Gli appassionati del filone troveranno ciò che si aspettano fino all’ultimo snodo di trama, da Seoul a Busan, ma Park Dae-min sa bene che non c’è da andare troppo per il sottile e mantiene un tono leggero e scanzonato anche nei risvolti più drammatici e violenti. Recensione ❯
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Sette storie per raccontare una condizione femminile difficile e sofferta, una storia condivisa e universale. Drammatico, Italia2022. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Sette episodi, un film, sette storie che raccontano le donne sotto variegati punti di vista, sfaccettature, colori. Espandi ▽
Sette storie brevi, alcune brevissime, per raccontare una condizione femminile difficile e sofferta, maternità desiderate e combattute, identità sessuali problematiche, violenza domestica, sfruttamento sessuale e ipocrisia sociale. Femminile singolare è un progetto cinematografico che mette insieme episodi uniti a formare i capitoli di una storia condivisa e universale, in onore della data della firma della Convenzione di Istanbul. L’intento è lodevole, ma la confezione filmica è molto disomogenea sia per stile che per chiarezza del messaggio, e il risultato è più interessante che cinematograficamente riuscito. Recensione ❯
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Nella Chicago della fine anni '60, una donna cerca aiuto per abortire. Espandi ▽
È il 1968 a Chicago. Il vento del cambiamento soffia nell’aria assieme all’eco delle proteste studentesche, ma per ora può soltanto lambire le certezze di Joy, classica casalinga borghese dell’epoca con un marito avvocato, Will, una figlia adolescente e un altro bambino in arrivo. Una complicazione nella gravidanza mette però in pericolo la vita di Joy, che si vede negata la possibilità di un aborto che potrebbe salvarle la vita. Sola contro il sistema, Joy si rivolge a “Jane”, un’organizzazione clandestina che aiuta le donne in difficoltà.
Call Jane si inserisce nel filone (recentemente di nuovo florido) di un cinema impegnato a riflettere sui diritti civili e in particolare sul tema dell’aborto.
Un film che si propone di allargare il dibattito collettivo andando oltre la prospettiva personale di un individuo e affrontando le spinose implicazioni politiche, di classe e razziali che sono impossibili da ignorare specialmente nella realtà statunitense. Recensione ❯
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